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Autore: Yokohomi29    10/04/2017    1 recensioni
"Non si può sempre avere tutto dalla vita.
Com'è quel detto? Fortunato nel gioco, sfortunato in amore?
Io ne sono un chiaro esempio. O forse, sono solo un idiota che non sa capire le persone e si innamora di quelle sbagliate."
Jungkook non è mai stato fortunato in amore. Che sia la volta buona, che trovi la felicità?
Genere: Angst, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Park Jimin
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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NDA: UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE A MIA SORELLA, CHE NON MI STA ASSOLUTAMENTE COSTRINGENDO A SCRIVERE QUESTO....GRAZIE SORELLONA!!!








SENSO DI COLPA


[Pov Hoseok]

Me ne vado, pestando i piedi con tutta la frustrazione possibile.
Dovrei essere felice di aver mostrato il mio balletto, alla manifestazione che ho organizzato io, a cui è venuta anche molta gente. Ma non lo sono, affatto. Sembra quasi che tutti i miei amici vogliano mettersi contro di me e schierarsi dalla sua parte. L'unica cosa che volevo oggi, era ballare con il mio migliore amico. 

Era la nostra serata, la nostra manifestazione e invece è andata in fumo.
Ma forse, avrei dovuto capirlo che avrebbe scelto lui, invece che me.
In fondo non ho fatto altro che urlargli contro e mettergli i piedi in testa da quando ci conosciamo.
Io non volevo farlo, non ce l'avevo con lui, ma con il mondo.
Davo la colpa al resto del mondo, per la morte di mia madre, che mi ha cambiato nel profondo, quando la colpa è solo mia. 
Lei è stata l'unica a credere in me e permettermi di realizzare i miei sogni, separandosi persino da mio padre e lavorando il doppio, per permettermi di studiare danza.
Ma la malattia l'ha distrutta, come ha distrutto me, poco a poco.
Sono cambiato a tal punto da urlare ai miei amici, farmi sospendere da scuola e arrestare per una piccola cazzata in moto. Lei non avrebbe voluto questo.
Prima non ero così, mi sentivo bene, ero felice, proprio come quando stavo con lui: Taehyung.
La prima volta che l'ho conosciuto era ad una festa a casa di Tao, ero completamente ubriaco e scambiandolo per una bellissima ragazza, l'avevo invitato a venire a letto con me. Non ricordo esattamente com'è finita, ma credo di aver ricevuto una porta in faccia. 
La seconda volta è stata la più imbarazzante di tutta la mia vita.
Ero davanti ad un parco, stavo scendendo dalla moto perché avevo visto un gruppo di ragazze, in fondo alla strada e cercavo di farmi più spavaldo per conquistarne una, ma ovviamente venni rifiutato, ricevendo uno schiaffo in faccia.
Dietro di me, seduto su una panchina ad osservare tutto, c'era lui, a guardarmi divertito. In quel momento non ricordavo minimamente chi fosse, per me era solo un ragazzo che volevo prendere a pugni, come se fosse lui la causa di tutto.
"Dovresti migliorare un po' la tua tattica di rimorchio, sai?" Rise.
E come sempre, perché non so fare altro, gli urlai contro e me ne andai.
La terza volta è stata piuttosto tranquilla, ero insieme a Jimin e stavamo provando nello stesso parco, non mi ero accorto che ci stava osservando da un po'. Quando finimmo di ballare, ci applaudí e Jimin iniziò a conversare con lui.
Solo allora mi ricordai chi fosse e che lo conoscevo da un po'.

"Che fai, mi pedini?" Domandai.
Lui rise e rispose.
"Mi sembri abbastanza interessante per poterlo fare"
"Certo che lo sono!"
Da quel giorno iniziammo a parlare e ad incontraci in quel parchetto, che ci piaceva tanto.
Io non ero gay, ma c'era qualcosa in quel ragazzo che mi intrigava molto. Era la persona più strana e dolce, che avessi mai conosciuto.

Mi ero perdutamente innamorato di lui, non riuscivo a pensare ad altro.
Mentre ballavo, dormivo, respiravo, nei miei pensieri c'era sempre e soltanto lui. Era come un ossessione.
Dovevo farlo mio.

Un paio di mesi dopo, il mio sogno si realizzò e ci mettemmo insieme.
Da allora ero più sereno, avevo smesso di urlare in faccia alle persone, il mio lavoro andava a gonfie vele e la vita mi aveva finalmente sorriso. 
Ogni giorno lo vedevo sempre più bello, ridevo continuamente e mi faceva sentire bene trasmettere la mia felicità anche agli altri. Anche i miei amici erano sorpresi di vedermi così, dopo tanto tempo.

Avevamo avuto alcuni problemi, perché io insistevo nel fare l'amore e cos'altro, ma lui non voleva e finivamo sempre col litigare. Però, io non ci davo tanto peso, non pensavo fosse un  problema tanto grande, in fondo lo amavo e cercavo di dargli tutto lo spazio e il tempo possibile.
Ero la persona più felice del mondo, quando ci baciammo per la prima volta dietro casa di Tao, il posto dove ci incontrammo la prima volta. Credevo, che finalmente ci sarebbe stata una svolta nel nostro rapporto.
Ed è per questo che non dimenticherò mai quel giorno, in cui una parte di me è morta, lentamente.
Mi aveva chiamato di prima mattina, per chiedermi di parlare. Lui sapeva che lavoravo, quindi doveva essere una cosa abbastanza importante, ma non gli diedi importanza.
Eravamo seduti sulla nostra panchina, dove lo incontrai la seconda volta e tutte le volte dopo. Avevo persino segnato le nostre iniziali, come in uno stupido film romantico, beccandomi una sgridata da lui, accusandomi di vandalismo.

Eravamo seduti li da un po', a goderci la brezza estiva, io avevo appoggiato la mia testa sulle sue gambe, mentre lui mi accarezzava dolcemente i capelli. Sembrava una situazione normalissima, ci capitava spesso, perciò mi rilassai e non pensai che ci fosse qualcosa che non andasse, finchè lui non iniziò a parlare.

"Hobi... lo sai che ti amo. Ti amo con tutto il cuore."
"Lo so, ti amo anche io"
Rimase qualche minuto in silenzio, prima di continuare.
"Ma la situazione che si è creata, mi fa sentire a disagio"
"Cosa vuoi dire?"
"Non sono più... attratto fisicamente da te... e, vorrei che la finissimo qui. Penso sarebbe meglio per entrambi. "
Aprí gli occhi per vedere se stesse scherzando, ma era completamente serio.
"Cosa? No, aspetta. Io ti ho lasciato tutto il tempo, posso aspettare ancora, non mi importa" avrei buttato al vento anche la mia dignità per lui.
"Ho dei dubbi sulla nostra relazione"
Evitava di guardarmi negli occhi e la cosa mi face imbestialire.
"Non è possibile...C'è un altro, vero? Chi è, il tuo migliore amico o... il mio?"
"No no, non ce nessuno, credimi!"
"Come puoi scaricarmi così, dopo avermi detto che mi ami? Sei proprio come tutti gli altri"
"Hobi, ti prego ascoltami..."
"Non chiamarmi cosi! Non ne hai più il diritto."
Mi alzai e me ne andai, con il pianto di entrambi in sottofondo.
Da quel giorno, ho ripreso ad essere il vecchio me stesso e non sono più tornato in quel posto.

Ho provato ad odiarlo, ma non ci sono riuscito.
Provavo solo risentimento nei miei confronti, l'ho allontanato, come ho fatto con tutti quanti.
Non potrò mai perdonarmelo.
Quando ho scoperto che si era fatto male, pochi giorni dopo, per una caduta, ho provato a sentirmi felice, ma una sensazione di vuoto e tristezza mi opprimeva.
Credevo che rivederlo questa sera, mi avrebbe reso felice, perché in fondo so di amarlo ancora, ma pensando al perché mi ha lasciato mi ha fatto tornare la rabbia, prendendomela con tutti.
 

"Hey Hobi, sei stato grande sta sera!" 
Sehun mi ha seguito fino a dietro il palco, ma non sono molto sicuro che sia venuto solo per congratularsi.
"Grazie, sarebbe potuta andare meglio se avessi avuto il mio compagno di danza, a fianco."
"Non ne dubito. Ma non è colpa di Jimin" ghigna. "Sai, non mi fido affatto di quel Jungkook. Sembra girargli troppo in torno."
"E quindi?" Chiedo indifferente.
Non mi importa di chi è la colpa, fatto sta, che questa sera ho ballato da solo e sentirmi gli occhi di Taehyung puntati addosso per tutta la sera, non migliora la situazione.
"Non ti sei chiesto, il perché Tae ha cambiato idea così all'improvviso? Ci avrà pensato qualcuno, no?"
Non è possibile, Taehyung mi aveva raccontato molte cose sul suo conto, sapevo dei molti problemi che avevano avuto un paio di anni fa, delle delusioni d'amore e di come avevano scoperto di essere gay. Non lo conosco come persona, ma posso essere sicuro che non recherebbe ulteriori danni alla loro amicizia, perché so che ci tiene, proprio come ci tengo io. Ammetto che pensavo ci fosse qualcosa fra quei due, dal modo in cui me ne parlava, ma so pure che l'amore che prova Taehyung nei confronti del suo migliore amico, è lo stesso che si da ad un fratello, niente più.
"Non è possibile " dico semplicemente e inizio a mettere via tutta l'attrezzatura.
"Ne sei sicuro? Ti consiglio di pensarci"
Cala il silenzio tra di noi, sono di spalle che metto via la mia roba e non sono sicuro che se ne sia andato.
"Oh ciao Tae, qual buon vento?" Lo sento urlare e dallo spavento faccio volare via le scarpe da ballo che stavo mettendo in borsa.
Cosa? No, che ci fa qui?
Raccolgo le scarpe e continuo a riempire la borsa nervosamente, evitando di voltarmi.
"Vorrei parlare... con Hobi-hyung.."
Lo sento dire timidamente e mi sento il cuore in gola.
No! Non se ne parla!
Appena ho chiuso la borsa, me la isso in spalla e me ne vado senza girarmi.
Lo sento chiamarmi e rincorrermi, ma io non mi fermo.
"Hobi, ti prego..."
"Lasciami in pace" urlo.
"Lasciami chiarire"
"Non voglio chiarire niente."
"Mi dispiace di averti lasciato!" Lo sento urlare, la sua voce e anche più bassa e roca del solito. Mi fermo di colpo, guardando davanti a me.
Sento le lacrime rigarmi il volto e dei passi sempre più vicini, finché non me lo ritrovo a pochi centimetri da me, occhi rossi, del colore giallastro su guancia e mento e una bellezza mozza fiato.
"Hobi, mi dispiace! Sono stato un idiota. Un grandissimo idiota! Ti ho fatto soffrire, ed è stato l'errore più grande della mia vita. L'unica cosa che voglio è rivedere il tuo bellissimo sorriso a cuore, voglio vederti felice, stare con te, perché ti amo. Ti amo da impazzire e starti lontano mi ha ucciso. Ma so che probabilmente non mi perdonerai mai, per quel che ho fatto-"
Non gli lascio il tempo di finire il suo discorso, perché le sue labbra mi sono mancate tantissimo e ho bisogno di farle mie, di nuovo.
Lo sento avvicinarsi e stringersi a me in un abbraccio, le mie mani scorrono per tutto il suo corpo, come per essere sicuro che sia reale e che non me lo stia sognando.
Stringo i suoi capelli fra le mani, gli accarezzo le guance con delicatezza, mentre le nostre lacrime si mischiano.
Mi stacco leggermente da lui, fronte contro fronte e lo guardo negli occhi ancora traboccanti di lacrime.
"Ti prego, non lasciarmi più."
Lui annuisce piano e dopo un "mai più" sussurrato dolcemente, le nostre labbra tornano ad unirsi amorevolmente.

"Per me sei sempre bellissimo" gli dico dopo un po', accarezzandogli la guancia tumefatta.
Siamo seduti accoccolati in mezzo al prato, a guardare il cielo notturno, lontano da tutti.
Lui si limita a baciarmi sulla guancia, sorridermi e incastrare la sua testa nell'incavo del mio collo e restimo in silenzio, a goderci il nostro ricongiungimento.
Spero solo che questo momento non passi mai.










 

バビ

Salveee^_^
Ammetto che non sono molto sicura di come sia venuto. Spero vi piaccia lo stesso anche se non sembra Hobi.
é più un misto tra Kookie e Yoongi xD.
Scusatemi.

Da adesso in poi continuerò dal punto di vista di Kookie, ma aspettatevi di leggere qualche altro capitolo speciale, più avanti.
Grazie a tutti. Un grazie speciale a mia sorella, la mia correttrice di bozze, che non sopporta i BTS 😅
E grazie a Nico_Ackerman per aver recensito, Grazie davvero :)
Vi adoro.

Al prossimo capitolo.
Yoko.

 
  
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