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Autore: __Lily    10/04/2017    1 recensioni
"Nonostante tutto Jon rimase nell’ombra mentre Sansa Stark fece un passo verso l’oscurità. [...] Jon aveva osservato la sorella: la veste smossa dal vento, il metalupo degli Stark ricamato nel suo vestito e i suoi occhi blu come quelli della madre si erano fatti freddi - quasi glaciali - come il vento del Nord. 
I suoi capelli rossi come le fiamme del fuoco illuminavano l’oscurità nella quale si stava addentrando.

«Fai ciò che devi Sansa» aveva sussurrato guardando la sorella scomparire dentro quel canile."
Genere: Azione, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Jon Snow, Sansa Stark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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TRENTA

 

 

 

 

Per la prima volta dopo tanto tempo Arya Stark era senza parole.
Sarebbe diventata zia!
«Ne sei certa?» domandò a sua sorella.
«Si. Ma non deve saperlo nessuno, non ancora almeno.»
«Non potrai nasconderlo per sempre.»
«Non intendo nasconderlo, ma non voglio che Ditocorto lo sappia né tanto meno che la voce giunga alle orecchie di Cersei Lannister. Crede che sia stata io ad avvelenare Joffrey e se sapesse…»
L’idea che Cersei o Ditocorto potessero fare del male al bambino che stava aspettando - al figlio di Jon - la terrorizzava.
«Tranquilla, non lo scoprirà» rispose Arya stringendo la mano della sorella.
«Vorrei che nostra madre fosse qui ora.»
«Se fosse qui ti ucciderebbe lei.»
«Forse. Non avrebbe mai accettato una cosa simile. Non me e Jon almeno.»
«Glielo dirai?»
«Si, al suo ritorno. Non affiderò questa notizia a un corvo.»
«Promettimi che lo farai Sansa.»
«Perché non dovrei? E’ Jon il padre.»
«Lo so, ora riposa un po’.»
Arya si alzò dal letto e le sistemò le coperte, stava per andarsene con Gendry quando Sansa la chiamò.
«Arya, Gendry, aspettate.»
«Ti serve altro?»
«No. Io risolverò presto la mia situazione, ma voi?»
«Sansa…»
«Gendry, se ti chiedessi una cosa tu mi diresti la verità?»
«Dico sempre la verità» rispose lui aggrottando le sopracciglia.
«Bene.»
«Non starla a sentire…»
«Oh invece mi sentirà e come, non permetterò che la tua paura ti faccia rovinare tutto Arya.»
«Questo non ti riguarda.»
«Sei mia sorella, mi riguarda. Gendry, tu la ami?» chiese Sansa Stark.
Sia lui che lei divennero rossi dalla punta dei piedi fino alle radici dei capelli scuri.
«Si» disse nonostante tutto, nonostante l’imbarazzo che sentiva.
«Ne ero certa, Arya…»
Arya si voltò verso Gendry, alzò i suoi occhi grigi verso di lui.
Io sono una Stark, io sono un lupo e i lupi non hanno paura.
Ma in realtà aveva molta paura, paura dell’amore, così come Jon infondo al suo cuore.
«Non sai quello dici» rispose Arya.
«So perfettamente quello che dico, non sei più la bambina che fuggiva travestita da maschio, sei cresciuta Arya e anche io e da quando ti ho vista nei boschi… tutto quello che volevo era proteggerti anche se non avevi bisogno del mio aiuto, così come non ne avevi in passato.»
«Ti sbagli, avevo bisogno di te e tu mi hai lasciata sola. Ti ho odiato quando te ne sei andato con quella donna vestita di rosso.»
«Non sarei dovuto andarmene con lei, ma non avevo scelta.»
«Ce l’avevi, ero io!»
«Eri ancora troppo piccola e io… non potevo essere quello che stavi cercando, eri la mia signora.»
«Cos’è cambiato ora?»
«Io. Tu.»
Sansa sorrise felice, finalmente Arya aveva trovato il coraggio di parlare con Gendry, di dirgli ciò che sentiva, anche di urlargli contro - non che in quello le sarebbe servito aiuto - le stava piacendo aiutare gli innamorati, anche Bran e Meera avrebbero avuto bisogno del suo aiuto, ma prima si sarebbe goduta questa piccola vittoria, Arya e Gendry.
Jon, saresti fiero di lei quanto lo sono io, e anche la mamma e papà e Robb lo sarebbero se fossero qui con noi. E Rickon. Anche Rickon.
Gendry le si avvicinò di più e la baciò un’altra volta, le sue braccia circondarono la vita sottile di Arya Stark.
Sansa tossì appena e per finta.
«Così farete diventare zia anche me» disse scherzosamente.
Arya la guardò e alzò gli occhi al cielo per tornare a sorridere a Gendry.
«Ora potete andare se volete, almeno che non vogliate restare con me, ma ne dubito.»
«Più tardi verrò a vedere come stai, riposati» le disse Arya tenendo per mano Gendry, la rabbia e la paura erano svanite per lasciare finalmente il posto all’amore.
Chiusero la porta dietro di loro e Sansa tornò a riposare con Spettro al suo fianco a vegliare sul suo sonno. 

 

 

 

Jon era rimasto a Roccia del Drago, Tormund e Davos lo avevano raggiunto poco dopo e quando riferì a Davos chi si trovava lì il cavaliere delle cipolle per poco non commise uno sproposito, avrebbe voluto uccidere Melisandre con le sue stesse mani, o almeno con la mano che gli restava.
Il lupo bianco ci mise un bel po’ a calmarlo, inoltre Daenerys stava aspettando una risposta, lui non la amava e non voleva sposarla, ma come poteva avere il suo aiuto senza quell’unione?
Si ritrovò nel luogo in cui aveva parlato con lei, e si chiese se il suo vero padre qualche volta fosse stato lì, proprio dove ora era lui.
Ma il volto che affollava la sua mente - oltre a quello di Sansa - era quello di Eddard Stark, cosa avrebbe fatto lui al suo posto?
Padre, cosa devo fare?
Eddard Stark avrebbe fatto ciò che era giusto a discapito di tutto e di tutti, si rispose amaramente.
«Alla fine, l’inverno è davvero arrivato» disse Tyrion Lannister avvicinandosi a Jon Snow.
«E’ così, l’inverno è arrivato.»
«E gli Stark sono tornati i signori e protettori del Nord.»
«Si, grazie a Sansa.»
«Ho sempre pensato che fosse molto intelligente e che sarebbe sopravvissuta a tutti noi, il tempo mi ha dato ragione» disse Tyrion osservando le stelle.
«Lord Tyrion so che ad Approdo del re ti sei comportato bene con lei, mi ha detto che sei stato uno dei pochi a parte la giovane Tyrell, ha pianto molto per la sua morte.»
«Mi è giunta voce, nonna Tyrell ha una gran sete di vendetta e come darle torto infondo. Ho solo fatto quello che potevo.»
«Eri suo marito…»
«Non cerco rivendicazioni, puoi stare tranquillo.»
Jon tirò un sospiro di sollievo, Sansa era finalmente libera e lui…
Perché gli dei continuano a punirci in questo modo? - pensò nonostante avesse quasi smesso di credere in loro.
«Grazie.»
«Non devi ringraziarmi, nessuno di noi aveva scelto quel matrimonio.»
«Già…»
«So a cosa stai pensando, ma è la scelta migliore per tutti.»
«No, non per tutti» rispose Jon pensando a Sansa, ai suoi capelli ramati lunghi e soffici, profumati; ai suoi occhi blu che chiedevano solo amore dopo tutte le cose terribili che avevano dovuto vedere.
«Essere re non è facile e il più delle volte non è piacevole.»
«Non posso sposarla.»
«Perché? Daenerys è una bella donna, giovane, di una nobile stirpe. Cosa te lo impedisce?»
«Sansa» rispose senza nemmeno pensarci, era lei.
«Credo di non aver capito bene.»
«Hai capito perfettamente. E’ Sansa il motivo per cui non posso sposare Daenerys. E’ una donna molto bella si, ma non è lei che amo.»
«Sansa è tua sorella» gli ricordò Tyrion.
«Il fatto che siano gemelli non ha impedito ai tuoi fratelli di amarsi, se non mi sbaglio.»
«Vuoi imitare il loro comportamento? Ti facevo più intelligente.»
«No, non voglio imitare nessuno e su una cosa ti sbagli mio signore. Sansa non è mia sorella.»
«Tecnicamente lo è per metà, ma…»
«No, non è così.»
«Forse l’aria di Roccia del Drago ti ha fatto perdere la memoria» rispose sarcastico Tyrion, ma la verità… era preoccupato per quel ragazzo.
«Ci sono cose che non sai, anche se a Nord ormai per via di Baelish non sono più un segreto. Mi domando cosa farà Daenerys Targaryen quando lo scoprirà.»
«Di cosa stai parlando?»
«Non credevo che lo avrei detto, ma mi occorre il tuo aiuto» disse Jon guardando negli occhi Tyrion Lannister, «mi hai aiutato in passato, sei stato l’unico a dirmi come fosse davvero la Barriera e mi hai aiutato anche con i miei confratelli.»
«A quanto pare non è servito a molto, da quanto so ti hanno ucciso, alla fine.»
«Si, alla fine ma sono tornato.»
«Cosa hai visto quando… quando eri morto?»
«Vuoi davvero saperlo?»
«Sono curioso per natura.»
«Nulla, non c’era nulla dopo. Solo il buio, finché Melisandre non mi ha riportato indietro ridandomi la vita.»
«Non era la risposta che speravo» affermò lui, «confidati con me, forse potrò aiutarti se sarai sincero.»
«So che lo farai, ma Daenerys non la prenderà bene…»
«Sono il suo primo cavaliere per una ragione.»
«Quando ti ho detto che Sansa non è mia sorella, non mentivo, è vero.»
«Avete lo stesso padre quindi questo fa di te suo fratello.»
«E’ questo il punto, Eddard Stark non era il mio vero padre, mi ha cresciuto come un figlio ma non lo ero.»
«Lord Stark non era tuo padre? Perché mai allora ti ha portato a Grande Inverno dicendo a tutti che eri suo figlio? Sei cresciuto con gli Stark, erano la tua famiglia.»
«E lo saranno sempre. Lo ha fatto per proteggermi, se Robert Baratheon avesse saputo la verità sarei morto ora.»
«Cosa c’entra Robert Baratheon in tutto questo?» domandò Tyrion, nonostante un vago sospetto avesse preso possesso di lui.
«Sei un uomo intelligente, hai sempre avuto una mente arguta. Perché avrebbe dovuto uccidermi? Perché ha dato la caccia alla donna che stai servendo in qualità di primo cavaliere?»
«No, non può essere.»
«Lo è, è stato Bran a dirmelo. Lui e lord Reed. Il mio vero padre era il principe Rhaegar Targaryen e mia madre…»
«Lyanna Stark» concluse Tyrion per lui «Ora si spiegano molte cose… ecco perché suo fratello ti ha portato a Grande Inverno, ecco perché ha detto a tutti che eri suo figlio.»
«Si, per tutta la vita mi sono chiesto chi fosse, dove si trovasse, perché mi aveva abbandonato, ignorando che in realtà lei era sempre stata a Grande Inverno. Devo la mia vita a Eddard Stark, sarà sempre mio padre.»
«Se Rhaegar Targaryen era il tuo vero padre questo significa che sei tu l’erede di diritto dei Sette Regni.»
«Non voglio il trono né i Sette Regni, tutto ciò che voglio è impedire agli Estranei di vincere e poter vivere in pace nel Nord insieme a Sansa e a ciò che resta della mia famiglia.»
«Anche Daenerys è parte della tua famiglia, ora.»
«La aiuterò, ma non rivendicherò il Trono di Spade. Il mio vero padre è morto per quel trono, l’uomo che mi ha cresciuto è morto per quel trono e anche mio fratello Robb. Il sud non ha mai portato bene agli Stark e io sono uno Stark di Grande Inverno.»
Jon Snow aveva finalmente deciso chi essere.

  
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