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Autore: linea_carmensita94    12/04/2017    2 recensioni
Il padre di John Dolmayan, dopo essere sfuggito a un infarto, confessa al figlio di avere una sorella illegittima. John, grazie ai suoi amici, entrerà a far parte della vita di sua sorella, la quale conquisterà l'affetto e la simpatia dei ragazzi e non solo!
TRATTO DAL RACCONTO:
Tutti restano in silenzio non sapendo come poter aiutare l’amico. Solo Daron, dopo qualche minuto, rompe il ghiaccio tutto entusiasta:
< HO TROVATO, HO TROVATO! >
< Cosa vuoi dire? > chiede John:
< C’è un modo per avvicinarla senza che lei sospetti di nulla! Perché è questo che vuoi, conoscerla e costruire un rapporto con tua sorella per poi confessarle che sei suo fratello? >
< Hai capito bene. > risponde John:
< Possiamo usare il nostro tour! >
< Daron cosa stai tramando? > chiede Serj con un mezzo sorriso in quanto conosce bene il suo collega:
< Aspetta e vedrai … >
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daron Malakian, John Dolmayan, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 7 - Intrighi
 
 
 ‘ Tu puoi lasciare l’albergo quando vuoi, ma non potrai mai abbandonarci … ‘
Questa era l’agghiacciante frase della celebre Hotel California degli Eagles. Solo per voi su Radio KNAC!


Rodha è allegra, soddisfatta  e elettrica. La giornata a lei pare più splendente del solito dopo la splendida notizia del giorno prima.
“ Mi metterei a saltare come un capretto per la gioia, Whuoo!!! “  Soffoca una risata perché è in diretta. Il suo cellulare vibra; Rodha lo prende e controlla. Ci sono due messaggi su What’s Up: uno da parte di Zack, l’altro da parte di John.
“  Leggo prima quello di John “  Pensa.
Miss Hollywood, le piacerebbe visitare la sala registrazioni dei suoi quattro fan accaniti per udire qualche pezzo inedito?
 
Rodha sorride, non lo faceva così simpaticone!
Ne sarei lieta, caro fan batterista!
 
Mentre quello di Zack:
Ciao Rodha, ti andrebbe di andare al Cherry Pie, questa sera?Ho voglia di vederti e parlare con te.
 
Per qualche ragione, Rodha non prova nulla. Credeva di provare emozione, gioia, invece niente … Eppure la sera prima, quando Zack le ha fatto quel discorso, era felicissima, mentre oggi … Daron ha occupato la mente della ragazza durante la notte. Il modo in cui la guarda, le fa venire un brivido. Nonostante questi sentimenti contrastanti, Rodha risponde:
Esco dalla KNAC alle 20:00.
“  Perfetto. Messaggio formale e senza allusioni.  “  Pensa.
***************************************
 
A pausa pranzo, John passa a prendere Rodha col suo fuori strada.
<  Hai aspettato tanto?  > Chiede Rodha salutando John.
<  No, sono arrivato da poco.  > risponde con un sorriso.
Rodha sale in macchina e in pochi minuti arrivano in sala registrazione.
<  Collezionate tappeti?  > Chiede Rodha osservando i tappeti persiani che riempiono il pavimento dello studio.
<  Diciamo di si. Come è andata alla stazione radiofonica, oggi?  >
<  A meraviglia! Sono su di giri per la notizia che mi ha dato il professor Vartan! Solo che ancora devo dirlo al mio capo e devo farlo al più presto!  >
<  Immagino, è da una vita che aspetti questo momento!  >
<  Già …  > John si sforza di essere loquace.
<  Sai, mi piacerebbe poter vedere i tuoi quadri.  > Rodha sorride.
 <  Se vuoi, ho delle foto nel mio telefonino.  >
<  Volentieri!  > Rodha estrae il telefonino e mostra alcune immagini a John, il quale è meravigliato dalla bravura della ragazza. Un dipinto in particolare attira la sua attenzione:
<  Cosa rappresenta questo? È impressionante e così realista!  > Si tratta del ritratto che ha tanto sorpreso Vartan. Rodha cambia espressione alla domanda di John.
<  Che ti succede?  >
<  Vedi John, quel ritratto è … molto personale. Rappresenta un avvenimento del mio passato che sconvolge ancora la mia esistenza. È la causa del mio peso e della mia passione allo stesso tempo.  >
<  Ti ascolto, sempre che tu voglia parlarne.  >
Rodha esita qualche secondo, poi si lascia andare …
<  Prima di parlare, devo premetterti una cosa. Mia madre e  mio padre non sono i miei genitori biologici. Io sono la figlia illegittima di un musicista donnaiolo e vigliacco che ha messo incinta la sua domestica e dopo aver fatto il danno voleva pure spingerla a abortire! Mia madre conosceva quest’uomo e ha udito per caso una loro litigata. Si intromise e lo convinse a far terminare la gravidanza alla sua amante per poi darmi a lei. Anni  prima, mamma aveva perso il suo bambino in un incidente, quindi puoi immaginarti quanto questo episodio l’abbia distrutta. Quando ha saputo del mio arrivo, ha capito che non poteva morire anche lei!  >
<  Mi dispiace molto.  > Riesce a sussurrare il batterista. Rodha non capisce perché John sia commosso, perché non può immaginare che quel ‘ mi dispiace ‘ è una nascosta  richiesta di perdono.
<  Adesso che lo sai, posso dirti tutto. Come ti ho già detto tempo fa, il mio patrigno aveva il vizio del gioco d’azzardo e arrivò persino a giocarsi la sua azienda! Non sapeva dove trovare i soldi per riprendersela e così chiese aiuto a un suo caro amico che da tempo frequentava casa nostra. Ero uno schifoso! Ancora ricordo il suo principio di calvizie, i suoi occhi azzurri iniettati di sangue, la sua pelle sempre umidiccia. Cercava sempre di toccarmi o di restare da solo con me, quel maledetto! Arrivai persino a ingrassare di proposito per non essere più il suo oggetto del desiderio ma non servii a nulla! Ne parlai con mio padre un giorno e lui mi picchiò e mi disse di non parlarne con nessuno o ne avrei pagato le conseguenze! Quest’uomo decise di prestare al mio patrigno la somma necessaria per riprendersi l’azienda, ma a una condizione: voleva la mia verginità. Avevo solo quindici anni … un giorno restai a casa a causa di un influenza e quel verme ne approfittò per cercare di violentarmi ma io riuscii a scappare e a confessare tutto a mia madre. Lei ne parlò con il mio patrigno e lui, senza vergogna, le disse che aveva organizzato tutto lui, tanto io non ero loro figlia, cosa gli importava chi mi avrebbe sverginata! Mia madre decise di scappare con noi figli di notte. Siamo stati aiutati da amici per un po’ finché mamma non ha trovato lavoro. Abbiamo fatto anche causa a quei due mascalzoni, ma entrambi l’hanno fatta franca perché lo stupro non è stato consumato! Per me, quella sentenza fu un duro colpo, mi sentivo distrutta e demoralizzata. Ogni notte, sognavo quell’aggressione e durante il giorno, ero schernita a scuola perché ero grassa … Poi, un giorno, ho scoperto Frida Kahlo e la sua tormentata vita, resa vivibile solo grazie alla pittura. Già da piccola, disegnavo per sfuggire alla realtà ma da quel momento in poi, diedi sfogo alle mie emozioni attraverso la pittura e non ho più smesso! In seguito, sono entrati i miei amici nella mia vita e tutto mi è sembrato più facile da sopportare.  > termina con allegria. John, invece, si sente colpevole  di tutto questo male!
“  Più so della sua storia, più dubito che Rodha riuscirà mai a amarmi quando saprà la verità. Il suo passato è pieno di dolore … tutto per colpa di mio padre. Potrebbe riuscire a vedermi come suo fratello e non come figlio di Fuad? Non so …  “
<  Guardandoti, non si direbbe. Sei sempre così allegra e piena di energie.  >
<  Non dico di non essere felice, anzi! Ho l’affetto di mia madre e dei miei fratelli, ho tre amici fantastici e un lavoro figo … però, nella mia vita , ho sempre faticato per ogni cosa: studiare all’università, il giudizio della gente, far capire ai maschi che ho tanto da offrire aldilà del mio fisico.  >
John prova molta tenerezza nei confronti di Rodha.
<  Una volta, qualcuno mi disse che nella nostra esistenza, tutto ciò che ci capita, serve a qualcosa. Sicuramente, tutto quello che hai passato, ti è servito per diventare la persona che sei oggi.  > Rodha sorride  al batterista.
<  Cambiando discorso, non avevi dei pezzi inediti da farmi ascoltare?  > John recupera la spensieratezza con questa richiesta.
<  Siii!!!  > maneggiando con il mixer, John fa ascoltare a Rodha qualche assolo di batteria. La ragazza resta di sasso per la precisione e la tecnica di John.
<  Sei formidabile!  > Dichiara Rodha tutta entusiasta.
<  Grazie.  >
<  Materiale per un nuovo disco?  > A questa domanda, John cambia espressione.
<  Non ne ho idea nemmeno io.   Sono pronto per questo passo, ma non dipende solo da me.  >
<  Vuoi dire che per i ragazzi non è lo stesso?  > Chiede Rodha. John sospira dispiaciuto.
<  Vedi Rodha, come tu saprai, Serj ha un progetto parallelo da solista e credo che anche Daron abbia qualcosa in mente a riguardo ma ancora non ne sono certo. Personalmente, non sono molto d’accordo perché se abbiamo scelto di riunirci come gruppo, dobbiamo comportarci da gruppo! Ma non ci riesco a parlarne con i diretti interessati, temo di creare dei problemi tra di noi ed è l’ultima cosa che voglio. Però è da dieci anni che non pubblichiamo un disco!  >
<  Io, invece, ti consiglio di parlare con loro. Sono sicura che capiranno.  > John non sembra molto convinto.
<  Chi mi preoccupa di più è Daron. Non sembra ma è molto sensibile, ha un modo tutto suo di percepire le cose.  >
“  Strano, non lo avrei mai detto!  “ Pensa la ragazza. John ripensa alla discussione con sua moglie della sera prima e si mette subito all’opera.
<  Che maleducato che sono! Non ti ho chiesto se vuoi qualcosa da bere.  >
<  Solo un bicchiere di acqua, per favore.  > Ringrazia Rodha. John riempie un bicchiere di plastica dal distributore e lo passa a Rodha, la quale lo beve in un batti baleno.
<  John, prima o poi scoppierai, posso assicurartelo! La cosa migliore è parlare con loro a cuore aperto.  >
<  Ci penserò.  > Rodha guarda l’ora.
<  Scusami John, ma devo rientrare a lavoro.  >
<  Ti accompagno.  >
<  No, non c’è bisogno! Prendo un taxi. Ci vediamo!  > Rodha saluta John di fretta  e furia e scappa via. John si trova da solo nel divanetto con quel bicchiere di plastica macchiato col rossetto, pieno di dubbi per la testa!
“  Mi sembra assurdo quello che sto per fare! Forse papà aveva le sue buone ragioni per credere a quella donna. E se, invece, Tiffany avesse ragione? Se mio padre fosse stato ingannato? No, non posso correre il rischio di legarmi troppo a una sconosciuta che potrebbe non essere mia sorella!  “ John prende coraggio e mette il bicchiere di plastica in una busta trasparente.
“  Farò questo test e non avrò più dubbi!  “
*********************************************
Rodha esce per strada in cerca di un taxi quando improvvisamente:
<  Ma tu guarda che splendida coincidenza!  > una voce famigliare la fa voltare. È Daron!
<  Ciao, Daron! John ti aspettava? > Rodha sente le farfalle allo stomaco alla vista del chitarrista.
<  Si, ho un appuntamento con lui. Ti ha mostrato il nostro laboratorio di canzoni?  > il chitarrista è molto vicino a Rodha.
<  Si, però ora devo andare. Devo rientrare alla KNAC.  > Rodha fa per andarsene ma Daron la ferma.
<  Non è bene che una ragazza giri da sola per questi quartieri! Ti accompagnerò io.  > Rodha sente il suo imbarazzo salire.
<  Emh … Veramente stavo chiamando un taxi.  >
<  Non se ne parla proprio! Per me è un piacere, credimi!  >
“ Ah – ah, ti correggo, il piacere è mio!  “  Pensa Rodha, gasata per questa svolta.
Rodha segue il chitarrista in un parcheggio vicino dove Daron ha parcheggiato la sua Jeep.
“  Bel gioiello!  “ Pensa.
Ma non è la macchina  a incantarla quanto il proprietario! Porta dei pantaloni attillati neri con una maglietta a maniche corte attillata nera a sua volta che risalta il suo torace non più giovane ma pur sempre tonico.
“  Il nero deve essere il suo colore preferito!  “ Pensa la ragazza mentre sale in macchina con Daron.
<  Grazie per questo piacere!  >
<  Figurati.  > Daron accende l’auto e esce dal parcheggio.
<  Mi dispiace solo di farti ritardare con John. Avrete molto lavoro!  >
<  Abbiamo materiale in cantiere, se è questo che volevi sapere!  >
Rodha resta stupefatta di quanto sia perspicace Daron.
<  Come lo hai capito?  > Daron guarda la strada ma sorride.
<  Sei pur sempre una conduttrice radiofonica, è normale che tu sia curiosa … e la cosa mi intriga.  > Risponde con tono mellifluo.  Rodha sente la sua gola completamente secca!
“  Ora capisco perché tante donne stravedono per lui!!  “
<  Ti  ho imbarazzata?  >
<  Perché?  > Rodha vuole sembrare risoluta e indifferente a quel doppio senso.
<  Mi hai dato questa impressione.  > Risponde pacato.
“  Ma bravo!  Prima tira il sasso poi nasconde la mano!  “
<  Hai ragione, sono curiosa! Ma tranquillo, nessuno saprà di questa nostra conversazione!  >
<  Mi hai dato l’impressione anche di una donna discreta a primo impatto!  >
<  Tu, invece, mi hai sorpresa. Quando suoni, sembri un pazzo … invece nel privato sei riservato, non come John, sia chiaro!  >
Daron rivolge il suo guardo su quello di Rodha. L’auto è ferma a causa del traffico.
<  La cosa ti delude?  > Rodha inizia a faticare nel mantenere la sua risolutezza.
<  Affatto!  > si limita a rispondere Rodha.
“  Rodha contieniti, per Dio!!   “
<  Sai che altra impressione mi hai fatto?  >
<  Quale?  >
<  Che hai tanti lati nascosti. Me ne sono reso conto durante la cena di Venerdì scorso. Da quello che hai detto, ho capito che i tuoi trascorsi sono stati difficili ma ne parlavi sorridendo, quindi sei una donna forte, che sa affrontare le avversità!  >
Rodha è senza parole. Si sente esaminata con attenzione da Daron.
<  Sai, sono così felice della notizia che mi ha dato tuo padre.  >
Rodha vuole cambiare discorso per evitare di far sapere troppo di lei a Daron. Lui capisce che per il momento Rodha non si sbilancerà troppo.
<  è quello che hai sempre desiderato. È normale che ti senti al settimo cielo.  > Daron cambia tono di voce.
“  è lunatico, il ragazzo! “ Pensa Rodha.
<  Il sogno di una vita.  > sospira Rodha appoggiando la testa al finestrino:
<  Da dove è nato questo sogno?  > chiede il chitarrista con curiosità.
“  Voglio sapere ogni cosa di lei! “ Pensa.
Rodha lo guarda con stupore.
<  Ora mi deludi, Daron. Se hai capito che il mio passato non è stato facile, dovresti  già capire da dove  è nata la mia passione … Una passione che mi ha aiutata a sfuggire da una realtà disgustosa!  Piuttosto, io dovrei sapere da cosa è nata la tua passione per la musica? Molto spesso, gli artisti sono complicati e hanno un passato difficile alle spalle. Tu, invece, provieni da una famiglia ricca e di gran cultura. Hai tutto ciò che un uomo possa desiderare!  > Daron viene spiazzato da questa analisi e il suo sorriso scompare.
<  Non sono sempre stato un uomo ricco. Anche la mia famiglia, come tua madre, ha provato la povertà quando hanno lasciato l ‘ Armenia per trasferirsi a Los Angeles. Sono nato in un appartamento piccolo, umido  e poco confortevole … Poi, per fortuna, i miei genitori, quando ero bambino, sono riusciti a trasformare la loro passione nel loro mestiere e il nostro stile di vita è migliorato.  >
Daron resta stupito di se stesso. Non si era mai esposto così tanto con qualcuno conosciuto da poco. Rodha, non sa perché, le ispira fiducia.
<  Quindi la tua è stata una  adolescenza  tranquilla?  > Daron sembra titubante ma gli basta guardare quei due occhi così particolare per continuare il suo racconto.
“  Forse, se racconto qualcosa di me, anche lei si scioglierà … “ Pensa Daron.
<  Non proprio. Avevo un carattere introverso e vivevo solo per la mia musica. Pensa che trascuravo anche lo studio! Qualche compagno di classe  figlio di papà con la puzza sotto il naso, mi prese di mira, additandomi come lo sfigato della classe e da lì sono diventato celebre per le mie risse quasi quotidiane. Il vecchio Vartan è stato costretto a iscrivermi in una scuola privata frequentata solo da ragazzi armeni e sono stato seguito anche da diversi strizza cervelli perché soffrivo di crisi di panico. Erano tutti uguali, quei bastardi! Cercavano di risolvere i miei problemi attraverso gli psicofarmaci. Ad un certo punto, mi sono stancato e ho trovato la soluzione ai miei problemi attraverso la meditazione … e attraverso la musica, ovvio! È stato al liceo che ho conosciuto Serj e Shavo e siamo diventati un gruppo.  >
 Rodha  si sente onorata di aver potuto ascoltare queste confidenze così intime.
<  … Anche io, quando avevo quindici anni, frequentai di nascosto lo psichiatra della scuola, perché mia madre, poveretta, non poteva permettersi di pagarne uno privato. Nemmeno a me è stato di grande aiuto … Sai, essere in sovrappeso al liceo, è molto dura! Per fortuna, ho trovato conforto nella pittura. Con il passare del tempo e dopo aver perso qualche kilo, ho imparato a volermi bene.  >
Sono arrivati alla KNAC e la loro chiacchierata finisce qui.
<  Grazie ancora per il passaggio.  > ringrazia Rodha scendendo dalla macchina.
<  Grazie a te per il tempo che mi hai concesso. Spero di rivederti presto! Tieni, ti lascio il mio numero.  >
“  IO spero di rivederti presto!  Cavoli, è così attraente!!! “
<  Grazie. Ciao!  >  si limita a salutare Rodha entrando di corsa dentro la stazione radiofonica.
********************************************* 
A lavoro finito, Rodha si da una ripassata veloce e va al Cherry Pie, ad aspettare Zack.  Zack arriva poco dopo e si avvicina lentamente al tavolo.
<  Ciao.  > Saluta quest’ultimo con timidezza.
<  Ciao.  > Replica Rodha con distacco e freddezza.
<  Non ti dispiace se intanto ho ordinato l’acqua?  >
<  No. Come stai?  >
<  Molto bene, grazie. Il mio lavoro va alla grande e ieri sera, dopo la mia vittoria, ho ricevuto la notizia che avrò una mostra tutta mia.  > Giusto per far capire a Zack che lei  può campare benissimo senza di lui.
<  è fantastico! Congratulazioni!  > Zack è un po’ impacciato, non riesce a guardare la ragazza dritto negli occhi. Ciò fa sentire Rodha più forte di lui.
<  Come sei teso!  > lo incalza Rodha, sempre più decisa a sminuirlo.
<  Perché mi sento colpevole e tu lo sai.  >  Risponde lui pacato.
<  Rodha, è vero! Ti ho fatto soffrire e tu non lo meriti. Sono stato così … ipocrita nei miei atteggiamenti. Ma adesso basta! Basta con il cinema, io voglio solo poter ritornare con te. >
Rodha, dentro di sé, è felice, ma la sua parte razionale la tiene in guardia! Non deve cascarci di nuovo, i maschi non cambiano così facilmente.
<  Belle parole, ma le parole non bastano. Ci vogliono i fatti.  > Replica Rodha, fiera della sua risposta.
<  Il fatto che io sia qui, a pregarti di perdonarmi, a te non basta?  >
Rodha resta per un attimo in silenzio, non sapendo come replicare. È molto combattuta, non è certa di volerli dare una seconda possibilità. Il cellulare di Zack squilla.
<  Scusami, torno subito.  > Zack corre in bagno per parlare al telefono. Rodha viene assalita da un dubbio:
“  E se fosse quella stangona a cercarlo? Forse non è vero che è finita con lei. Devo ascoltare  la sua chiamata.  “ Rodha, con discrezione, si avvicina alla toilette degli uomini e per fortuna lui è davanti ai lavandini.
<  Dimmi, Roger … Si, si sono con lei … Sto cercando di convincerla, mi serve tempo … Si, Roger, lo so che la sua vittoria come Miss Hollywood è fresca, ma mi serve tempo, Rodha non è una sprovveduta! Lo so che è una bella pensata fidanzarsi ufficialmente con lei, ma te l’ho detto, mi serve tempo!  >
Rodha sente un tuffo al cuore. Ha sentito abbastanza, corre al tavolo e cerca di pensare velocemente sul da farsi.
“  Che verme!! Allora era questo quello che voleva! Tornare da me solo per una mossa pubblicitaria!  Giuro che me la pagherà!! Ne ho abbastanza di subire!!  “
Zack torna al tavolo e Rodha si mostra raggiante ma sotto mentite spoglie.
<  Lavoro?  >
<  Si. Era Roger, il mio agente. Mi ha contattato per una proposta come protagonista di una commedia teatrale.  >
“  Si, si, una commedia dove tu finirai sotto tre metri di terra per mano della sottoscritta!  “ Pensa Rodha rabbiosa.
< Oh, mi fa piacere!  > Rodha sorseggia il suo bicchiere d’acqua con studiata lentezza.
<  Rodha, hai notato come ti guarda il tipo del tavolo dietro di me?  >
Rodha guarda meglio dietro Zack e lo vede.
<  Miss Hollywood non passa inosservata!  >
<  Farà bene a rassegnarsi, perché io sono geloso di ciò che sento mio!  > Rodha ha appena trovato un idea per vendicarsi di Zack.
<  Non contarci troppo … Non ho dimenticato niente!  >
<  Se può consolarti, non ci sono andato a letto con quella.  >
<  Ho i miei dubbi, se permetti.  >
<  E tu invece? Vuoi farmi credere che non ti sei guardata intorno?  > Rodha è seriamente tentata di metterli le mani addosso per la gran faccia tosta.
<  Non ti riguarda.  >
<  Ho capito il messaggio.  > replica Zack rassegnato.
<  Scusami un momento. Vado a chiamare mia madre per avvertirla che non rientro a casa.  >
Rodha corre in bagno e si chiude dentro un gabinetto. Cerca il numero di Daron e lo compone velocemente.
<  Pronto?  >
<  Ciao, Daron. Sono Rodha!  >
<  Che sorpresa!  A cosa devo questa chiamata?  >
<  Oh, sai, oggi mi sono trovata a mio agio a parlare con te e volevo chiederti se domani sera volevi uscire per poter fare un'altra bella conversazione. Però non dire nulla a John, per favore.  > Chiede la ragazza con il tono di voce più smielato che può assumere.
<  Certamente!!  Dimmi quando e a che ora!  >
<  Per le 20:15, però lascio a te la scelta del locale.  >
<  Che ne dici del   Troubadour. È un nightclub molto rinomato.  >
<  Si, certo, lo conosco e la trovo una splendida idea. Non posso prolungarmi oltre, sono fuori con i miei amici. ci vediamo domani.  >
<  Non vedo l’ora!  >
Rodha riattacca e fa i salti di gioia. Rodha ritorna a tavola  e avvicina la sua mano a quella di Zack.
<  Mi mancano le nostre serate insieme e le nostre conversazioni lunghe … Ci penso spesso in questi giorni.  > Dice Rodha recitando la parte della ragazza innamorata e nostalgica. Zack è confuso, non comprende il cambio di umore della ragazza ma le sorride e stringe dolcemente la presa.
“  Che attrice che sono!  “  Pensa Rodha.
<  Davvero?  > chiede Zack, caduto nella trappola di Rodha.
<  Oh, si. Anzi, sai che ti dico? Vorrei tanto passare una serata con te anche domani sera! Io e te al Troubadour, che ne dici?  >
Zack è tranquillo, non sospetta nulla.
<  Dove si trova?  >
<  A West Hollywood. Al 9081 di Santa Monica Boulevard.  >
<  Per me va bene. >
<  Allora ci incontriamo li alle 20:30. Va bene? >
<  I signori hanno scelto per ordinare?  > chiede  un cameriere e i due ordinano la loro cena. Rodha pregusta la sua ripicca.
  
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