Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Kilar_BlueMoon    14/04/2017    0 recensioni
Instagram: @aetarnalumen
-
❝Eevee Armor, arrogante, orgogliosa e sicura di se, tende sempre ad avere la meglio rispetto agli altri, ma questo fino a quando non farà la conoscenza di colui che la farà cambiare.
Colui che le terrà testa.
Colui che sfiderà l'impossibile.
Colui che viene da un mondo parallelo.
Colui che nasconde un grande segreto.
Riuscirà Eevee a scoprire quale verità nasconde?❞
-
Genere: Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eevee
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Anime, Manga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 22 [FINALE]
 
 
[Eevee]
 
L'alba fu solamente un'illusione.
Il sole rimase dietro le nuvole, non mostrando il nuovo giorno al mondo Zarkanio.
Guardavo il cielo con sguardo triste, seduta vicino a Zorua.
Lui, povero, si sentì male un'altra volta prima di tornare dentro la grotta: il pensiero che si fosse beccato qualche brutta malattia non mi usciva dalla testa.
Ha fatto qualsiasi cosa per ritrovarmi, ed io invece, lo stavo per uccidere.
 
 
Kilar...
Oh Kilar.
Quale assurda creatura.
Hai giocato da cagnolino.
Hai agito nell'ombra solo per conto di qualcun'altro.
Sei stata talmente stupida da non accorgerti che avevi ucciso centinaia di pokèmon.
Ogni giorno eri dell'idea di non avere ucciso nessuno.
 
Ed ora?
Guarda come mi hai ridotta: non immagino guardarmi allo specchio.
Sono un disastro, anche se Zorua ha cercato di girare attorno al mio aspetto.
Questa bandana color rosso sangue legata al mio collo è il simbolo del pericolo.
Mi sono resa conto solo adesso che appena tornerò nel mio mondo tutti mi riconosceranno e mi faranno portare in chissà quale prigione o manicomio.
 
Io e te, Kilar, siamo vittime.
Vittime dell'unico e vero colpevole: si, proprio mio padre.
Sta ancora tenendo sotto controllo anche Kratos e Shion, che già distrutti dalla prigionia che hanno affrontato, vengono ancora usati.
Mi ricordo che Kratos, prima di impazzire, insomma, quando ero ancora piccola, si preparava a diventare una guardia reale, che avrebbe protetto Sunlight.
Tanto lavoro andato perso.
 
Ma ti dirò una cosa: sei una parte di me, seppur con quale rotella fuori posto.
La parte oscura che giace nella nostra anima.
Credo molto nel destino, e sono sicura che c'è un motivo se sono successe tutte queste cose.
C'è un motivo se ho fatto la tua conoscenza.
Ora sono più forte di te.
Arrivando qui sono tornata me stessa per non so quale motivo, magari un miracolo. 
 
Però sono sicura del fatto che se non avessi mai incontrato Zorua, non mi sarei mai sentita così viva.
Zorua... Che succederà? Tornerai a vivere qui nel tuo mondo?
 
 
Qualcosa all'improvviso spezzò i miei pensieri, riportandomi alla realtà: era proprio Zorua che si era svegliato.
Aprì piano gli occhi, e mi gettò uno sguardo.
«...Buongiorno...» disse con tono basso.
Lo guardai e sorrisi: volevo essere positiva, perchè si, mai essere pessimisti.
Più dai peso ad una cosa brutta, più è probabile che accada.
E lui, dal mio sguardo capii esattamente questo.
«Come ti senti?»
Sghignazzò, iniziando a tirarsi su, ed io feci lo stesso.
«Potrebbe andare meglio...»
Sembrava stesse andando tutto bene finchè appena riuscì ad alzarsi ricominciò ad ansimare, come se non riuscisse a sforzarsi più di tanto.
«...Zorua sei sicuro?» lo guardai preoccupata.
«Finchè sono ancora vivo posso combattere. E nessuno me lo può impedire...» rispose.
«Però ricordati che ci sono io con te. Non sei solo sul campo di battaglia.»
E annuì.
 
Stavo per dirgli un'altra cosa ma...
«MA COSA-»
Voltammo i nostri sguardi al di fuori della grotta non appena udimmo un botto assordante, tipo bomba, seguito da altri botti consecutivi.
«SONO QUA! HANNO SORPASSATO IL CAMPO MINATO!» Urlò Zorua.
«CAMPO MINATO?!» gridai.
«Non faccio a tempo a spiegarti, MUOVIAMOCI! COMBATTIAMO ORA O MAI PIÙ!» 
E il millesimo dopo eravamo già scattati fuori dalla grotta.
 
Appena fuori alzammo gli occhi al cielo.
 
Una creatura saltò al di sopra dell'immenso polverone.
Che fosse Zarken?
Circondato da un'enorma aura blu iniziò a lanciare delle palla ombra verso il basso.
Non verso di noi, non avrebbe avuto ragione.
Guardammo di fronte a noi, ed in lontananza c'era lui, Skaor, circondato invece da un'aura rossa.
Stava correndo senza paura sul campo minato.
Io e Zorua avevamo le zampe bloccate: volevamo a tutti i costi combattere contro Skaor, ma qualcosa ci fece esitare.
Skaor continuava a correre facendo esplodere le ultime mine rimaste, ed essendosi avvicinato di più notai che aveva il pugnale in bocca.
«NON È LEALE LOTTARE COSÌ!» urlai nel bel mezzo dei botti.
Zorua stava ricominciando a tossire, a causa però, di tutta la polvere e il vento che ci stavamo beccando.
 
Udimmo un ululato e l'istante dopo una forza che ci scaraventò vicini ad una roccia alla velocità della luce.
«...Ma come...»
«PAPÀ!» esclamò Zorua.
E si, niente dubbi, era proprio Zarken.
Uno zoroark unico nel suo genere: il suo pelo non era nè rosso nè viola, ma bensì di un colore blu/azzurro.
I suoi occhi erano rossi dalla rabbia che provava nei confronti di Skaor.
Lo sguardo di chi vuole proteggere ciò che ama.
Si voltò verso di noi.
«Non azzardatevi a combattere! Ci penso io a Skaor!» disse con tono minaccioso.
«NON POSSO STARE FERMO A GUARDARE! NON DOPO QUELLO CHE HA FATTO!»
Zarken ringhiò di risposta.
In tutto questo l'immenso polverone era già scomparso.
Guardammo Skaor immobile, al centro della landa desolata, in questo caso, il loro campo di battaglia.
 
«...»
«Ma guarda guarda, siete arrivati anche voi qui.» sghignazzò Skaor puntandoci il pugnale da lontano.
Zarken fece qualche passo in avanti mettendosi di fronte a noi.
«E allora? Sei tu il primo a non appartenere a questo mondo!» rispose.
Mio padre ridacchiò di nuovo, per poi guardarci con aria cupa, cattive intenzioni.
«Zarken, sei morto. Questo mondo già mi appartiene.»
«Non lo avrai.»
«Anzi... Posso batterti anche senza armi, vuoi vedere?» disse per poi buttare via il pugnale verso di noi.
Zarken lo guardò.
«Ma sappi anche tu, Eevee, che sbagli a stare dalla loro parte.»
Deglutii.
Non mi feci ingannare una seconda volta.
Io ormai mi fidavo di Zorua, non di lui.
 
E pochi istanti dopo, senza aggiungere altro, i due iniziarono a corrersi in contro, scagliandosi addosso qualsiasi tipo di attacco: Skaor andava di attacchi fisici, come fuococarica, mentre Zarken andava più su mosse speciali, come appunto, palla ombra o neropulsar.
 
Furono i minuti più lunghi e ansiosi della mia vita.
Nessuno dei due mollava, continuavano ad attaccare.
Appena uno veniva colpito, si rialzava subito.
Ma i danni più spaventosi erano quelli fisici: non provocati per forza da mosse, ma semplicemente da calci o morsi.
Guardai Zorua con aria spaventata, stavano perdendo sangue.
Lui si accorse subito che stavo tremando, poggiò una zampa sulla mia.
La sua zampa era congelata: il suo era il freddo di un morto, non quello di un essere normale.
Poteva trattarsi semplicemente di una coincidenza, ma le paranoie non me le ha mai tolte nessuno.
 
Tornai a guardare la lotta: erano ancora entrambi in piedi.
Il tempo poi, stava peggiornado.
Le nuvole erano nere, ed incominciammo a sentire qualche accenno di tuono.
«Eevee... Prendi il pugnale.» mi sussurrò Zorua.
«Come??...» 
«Fallo...!»
Lo presi sporgendomi leggermente.
La lama era ancora un po' sporca di sangue.
«Dobbiamo fare qualcosa...! Dobbiamo farla finita.»
«Ma Zor...»
Neanche il tempo di finire la frase che Zorua ricominciò a tossire talmente forte che mi stava per crollare davanti.
Presa dal panico cercai di tenerlo su, non poteva mollare adesso.
«Ti prego Zorua...! Forza! Non stare male ora, non è il momento!»
«anf... scusa Eevee... anf...»
 
Stavo per piangere.
 
«HO VINTO IO ZARKEN!» Gridò Skaor scaraventando Zarken violentemente sul terreno.
 
Alzai di poco lo sguardo,
Lo scoppio di un tuono perfettamente sincronizzato con la caduta di Zarken, mi terrorizzò ed iniziò a piovere a dirotto.
 
Zorua intanto era disteso per terra.
Cercai di scuoterlo un po': ma che diavolo sta succedendo?!
 
«...anf... Eevee... Corri... Uccidilo...» disse ansimando, con le lacrime agli occhi.
 
Ma come?
Come potevo combattere in un momento simile?!
Non volevo allontanarmi da Zorua.
 
Fissai Skaor.
 
Zarken non si muoveva più: giaceva dietro mio padre, distrutto, pieno di ferite, tagli, graffi e fratture che gli sono costati la vita stessa.
Con le zampe immerse nel sangue, Skaor si guardò attorno, e subito dopo alzando gli occhi al cielo, iniziò a ridere.
Quella risata malefica, tipica di qualcuno che pensa di aver vinto.
 
Si, aveva vinto la battaglia, ma non la guerra.
Ripresi il pugnale da terra.
 
«CHE TI AVEVO DETTO?! SONO PIÙ FORTE IO!»
 
In quelle parole ci vidi la morte.
Dopotutto aveva vinto per poco.
Sei stanco vecchio.
Non puoi competere contro 
Kilar.
 
«Ciao ciao papà.»
 
Ci volle poco a convincere Kilar a tornare.
Ringhiai forte e scattai verso di lui, infilzandogli il pugnale nel petto.
Non te lo aspettavi eh?
 
«Ma perchè... fai questo...?» disse crollando a terra.
«STAI ZITTO! MUORI!» Urlai dandogli un'altra pugnalata.
 
Sempre guardarsi alle spalle, Kilar sempre in agguato.
 
Skaor comunque cercò di resistere.
Inutile, morirai tra meno di un minuto.
 
«...Non sperare che il tuo amico Zorua torni a casa con te... Lo sai anche tu che non può...»
 
Perchè stava parlando di Zorua?
Cosa centrava lui?
 
«...Non ti hai mai detto nulla eh...?» disse con affanno.
«Di che cosa parli...?! Che vuol dire che non tornerà?! PARLA!»
Ringhiai forte.
«Chiedi a lui...»
 
...E chiuse gli occhi.
Alzai lo sguardo e mi voltai verso Zorua: stava cercando di alzarsi in piedi.
 
Tutt'ad un tratto mi ricordai del motivo per cui tutto questo è accaduto.
Il segreto.
 
Quel segreto che volevo tanto scoprire.
Era questo quello che stava per dirmi Skaor?
Forse se non l'avessi ucciso avrei scoperto qualcosa in più.
 
«Eevee... Vieni qua...» mi implorò lui.
 
Feci qualche passo, iniziarono a tremarmi le zampe.
Zorua era messo malissimo.
Eppure ci pensai: Skaor era stato ammazzato, ma come mai non sentii nessun tipo di soddisfazione o trionfo?
 
«...Zorua... È finita.» gli dissi porgendogli la zampa.
«Si...»
«Abbiamo vinto. Che cosa c'è che non mi fa sentire felice...?»
«Il fatto che dovrai tornare a casa da sola...»
 
Cosa?
Il mondo mi crollò addosso: che voleva dire?
 
«C...Che intendi...?»
 
Ritornai di nuovo in me: lo sapevo che sarebbe successo, me lo sentivo.
 
«C'è una cosa che devi sapere... Su di me.»
Deglutii e mi sedetti di fronte a lui.
I suoi occhi si stavano spegnendo.
«Sono qua Zorua... Dimmi.»
 
«Io... Non dovrei essere in vita in questo momento.»
Confusione più totale.
«N-Non ti seguo... Che vuol dire?»
Iniziarono a lacrimargli gli occhi.
«Che... Io ero già morto ancora prima di conoscerci... Tu volevi sapere il mio segreto no?» 
 
Ma cosa?
Davvero non riuscivo a capire il discorso.
«Zorua...»
«Eevee...» iniziò «Skaor mi uccise la prima volta che venne in questo mondo.»
Deglutii.
Rimasi scioccata.
«T-Tu in pratica non dovresti esistere...?! Cioè sei un f-fantasma?!» chiesi in panico.
Ma lui scosse la testa.
«Sono una parte di Zarken, e lui, dopo che venni ucciso, raggiunse gli Dei leggendari pur di riavermi indietro... Ma ad una condizione: se io o lui fossimo morti, il destino dell'altro sarebbe stato lo stesso.»
 
Cercò di allungare una zampa per avvicinarla alla mia.
Le mie lacrime scendevano senza controllo.
 
«...Il mondo Zarkanio subì un piccolo attacco pochi mesi fa, sempre per conto di Skaor... E per uno sbaglio, tramite il portale, venni portato a Kyrie. Il resto della storia comincia dal nostro incontro... Nessuno sa perchè ho perso alcuni ricordi... Nessuno.»
 
«Ma ci sarà una spiegazione!»
 
«Non c'è spiegazione per una cosa irreale.»
Disse, per poi aggiungere: 
«Conclusione...» prese un grosso respiro «Io non esisto, ho solo rimandato l'inevitabile, ed ora, eccola arrivata... La fine.»
 
 
Non può aver detto sul serio.
Io davvero, non ci potevo credere: pazzesco.
 
«Scusa... Non mi sono ricordato del patto... In tempo... La mia missione era uccidere te... Per evitare che Skaor ti usasse per venire qui... Ma come avrei potuto farti del male Eevee...?»
 
«È TUTTO COSÌ INGIUSTO!» urlai a squarciagola, tra le lacrime.
 
Zorua rimase stupito.
 
«PROPRIO ORA ZORUA?! PROPRIO ORA?! DOBBIAMO TORNARE AD HEART RISING!»
 
Non mi arresi.
Cercai di scuotere Zorua, sperando di convincerlo che non sarebbe morto.
Non feci altro che piangere: mi si spezzava il cuore al pensiero di non poterlo aiutare.
 
«Eevee...» aveva il fiatone «No... Basta...»
 
Mi risedetti di fronte a lui.
Piangeva, ma allo stesso tempo mi sorrise, guardandomi negli occhi.
 
«Vai a casa... Sbrigati... Il portale è qui vicino...»
 
Singhiozzai.
 
«Sei il mio migliore amico... Come posso lasciarti qui...?!»
«Tanto morirò lo stesso.»
 
Risposta tagliente, il cuore mi si era frantumato.
 
«Potrai tornare alla tua vita Eevee... I tuoi studi... Tutto quello che ti piace...» 
 
Scossi la testa.
 
«Non sarebbe lo stesso... Tu mi hai fatta cambiare in così poco...»
 
«Sei cambiata per te stessa... Non è merito mio...»
 
«...Ti voglio bene... Zorua...» dissi con un filo di voce.
 
«Eevee...» singhiozzo lui «Non dimenticarmi...» 
 
 
Respirava con sempre più fatica...
Ed io continuavo a piangere, l'avrei visto morire di fronte ai miei occhi.
 
Ma ad un tratto, pensai a ciò che non avrei dovuto pensare.
«Io... Sono un'assassina.»
 
Alzai lo sguardo al cielo.
 
«Ho ucciso... Chi non centrava nulla.»
«...Eevee...»
 
Zorua chiuse gli occhi, per sempre.
 
 
 
Rimasi un minuto in silenzio.
Io, seduta in mezzo al nulla, piangendo, col mio migliore amico morto, ed un pugnale sporco di sangue.
 
«Zorua... M-Mi dispiace...» lo guardai.
Era immobile.
Ripensai a tutto ciò che era succeso.
 
«...» 
 
Mi alzai e raccolsi il pugnale.
Lo guardai: lui, colpevole di troppi omicidi.
 
Ero distrutta.
Non riuscivo più a smettere: era colpa mia.
Tutta colpa mia.
 
Mi guardai dietro: c'era anche il portale.
 
Ne valeva di buttarsi nel vuoto di nuovo per tornare a casa?
Tornare dai miei amici, una vita normale?
 
Feci un respiro profondo.
 
Chiusi gli occhi.
Il buio attorno a me.
 
«Non merito di tornare a casa.»
 
Deglutii.
 
 
Le mie zampe tremano.
Ma è giusto così.
 
Ci vuole poco Eevee, non avere paura.
 
Un istante e crollai a terra.
Un dolore così atroce.
Sarebbe stato anche l'ultimo che avrei provato.
Una lama affilata nel mio corpo.
Una pugnalata alla pancia.
 
I pochi secondi dopo mi vidi sommersa nel sangue.
L'odore nauseante, ed il colore della morte.
Rividi tutta questa grande avventura passarmi davanti.
L'orgoglio di una volta, che per me era tutto, era in realtà nulla.
La mia vista si stava offuscando velocemente.
 
Ho paura. 
 
Ripenso un'ultima volta a lui, a Zorua, per poi chiudere gli occhi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
“I migliori non vivono d'orgoglio,
Riconoscono gli errori.”
 
-Mezzosangue
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Kilar_BlueMoon