Film > Dragon trainer
Segui la storia  |       
Autore: tigrotta87    15/04/2017    2 recensioni
Nella quotidianità e nella pace che ha raggiunto Berk,Astrid e Hiccup arrivano lentamente ad una ulteriore fase del loro rapporto. E nel mezzo c'è tutto il resto.
“quando un vichingo vuole fare diventare una donna sua moglie, le fa un dono, qualcosa di bello e di unico..." [Cap 6. The Gift]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti, Valka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

4.Home sweet Home

 

Aveva esaurito le energie. Rivedere i ragazzi e gestire tutta la loro esuberanza tutta in una volta era qualcosa di estenuante. Perciò si era fermato nello spazio accanto la casa con sdentato e si era disteso poggiando la testa sull’amico. Almeno dopo la mattina la giornata era andata bene con Astrid….fece un singolo verso di strazio e si portò la mano a palmo aperto sul viso sconfortato. Tutta la situazione gli stava facendo venire una gran confusione in testa.

“amico credo proprio che mi sto complicando la vita…” la coda del drago andava avanti e indietro ritmicamente mentre guardava il padrone umano con aria curiosa. “insomma se le chiedessi di sposarmi..” cosa a cui aveva pensato spesso ultimamente; anche in quella stessa giornata, mentre gli parlava di cene “sarebbe tutto più semplice”

Il suo sguardo si soffermò sulla propria abitazione. Era un luogo di ricordi. E adesso era diventato il posto dove stava riscoprendo sua madre. Sorrise. Erano così simili. L’aveva ritrovata da poco ma con lei trovava risposta tutta una parte di lui che nessuno aveva mai compreso appieno. Nemmeno suo padre. Ed eccolo lì, il senso di vuoto che provava ogni volta che il pensiero andava a lui. Erano successe troppe cose, troppo in fretta.

Non riusciva a decidersi a lasciare il suo nuovo focolare domestico per uno del tutto da creare..di nuovo.

Ma desiderava Astrid. Il suo corpo rispondeva per lui e i sogni che faceva ultimamente avrebbe fatto arrossire il più navigato dei vichinghi! Non poteva che arrendersi allo scorrere degli eventi e portare tutto un gradino più avanti. Sennò probabilmente avrebbero finito per comportarsi come due draghi in calore, non era ammesso, in nessun modo, era lo stramaledetto capo del villaggio e doveva dare il buon esempio. Di certo non aveva paura di un rifiuto…le labbra stavolta si piegarono in una espressione di soddisfazione.

Pensarci ancora era ridicolo, doveva dirlo a sua madre. Tornò a poggiare la testa su sdentato. Era la cosa giusta da fare, ma gli pesava doverla lasciare. La madre veniva rimpiazzata da una moglie…stavolta era lui che sceglieva di lasciala. Era una stana sensazione: cercare di avere quello che si vuole ma non esserne del tutto soddisfati. Glielo aveva spiegato anche sua madre, e provandolo poteva capirla.

Sentì il muso di sdentato accarezzargli l’orecchio e un verso che era come un domanda affettuosa. Lo accarezzò di rimando. “ si bello grazie, ora entriamo”

Fece leva sulla gamba buona e si alzò.

Avvicinandosi alla porta sentì la voce di Valka. Canticchiava un canzone che ormai aveva imparato anche lui.

A sua madre piaceva cantare e lo faceva quasi incessantemente quando era in giro per casa.

Aprì la porta e il calore della stanza lo investì insieme a sdentato che si avviò come un razzo verso il suo giaciglio a salutare l'altro drago che si trovava già li sonnacchiosa.

“caro bentornato!” le braccia di Valka erano piene di legna e hiccup ne prese un po’ per aiutare

“salve mamma” la guardò incerto e chiese con voce un po’ più debole “cucini?”

Valka era consapevole di non avere nessuna dote da questo punto di vista perciò non se la prese per l’evidente disagio del figlio “no hiccup, sto preparando il fuoco per scaldare lo stufato che ci ha portato astrid” poso le legne e si mise le mani sui fianchi “ comunque come potevo cucinare anche per te? Non avevo idea di dove fossi!”

Hiccup si ricordò che aveva detto alla madre che sarebbe rietrato nel primo pomeriggio “si scusa,alla riva mi hanno trattenuto più del previsto” le fece un sorriso contrito

Valka rispose ridendo apertamente “ non c’è da scusarsi, avesti mangiato quello che rimaneva, non importa a che ora rientri se hai da fare” poi gli puntò un dito contro “volevo solo specificare che al massimo avrei cucinato per me”

Hiccup la squadrò scettico “ certo…” si mise a sedere lasciandosi andare un po’ troppo pesantemente

“sei stanco?” staccandosi la protesi e rilasciando un sospiro di sollievo le rispose “esausto”

La madre lo guardò stranito “mi dispiace ribadire l’ovvio..ma oggi non doveva essere una giornata di stacco?”

Il ragazzo annuì “si, abbiamo voluto fare troppo”

Due ragazzi di venti anni? Hiccup non gliela raccontava giusta! Aveva sempre fatto la madre poco invadente in quei mesi ma c’erano stati segnali…doveva spingere un po’.

“quindi Astri sarà esausta come te, non passa per cena?”

Desisamente no…“doveva sistemare alcune cose a casa” si erano lasciati con un bacio casto e uno sguardo azzurro carico di rabbia ben celata. Non era stato perdonato del tutto.

La donna decise che valeva la pena giocare a carte scoperte “l’hai fatta arrabbiare?”stava aggiungendo legna con precauzione e si girò per vedere la reazione del figlio.

Come sempre quando si trattava del suo ragazzo ogni emozione gli si leggeva chiaramente negli occhi così simili a quelli di Stoik. Hiccup sembrò per un attimo un bambino colto con le mani nel barattolo della marmellata.

“quindi la hai fatta arrabbiare” stavolta il tono non era più di domanda “vuoi parlarmene?”

L’espressione di hiccup virò su un lieve imbarazzo “non è che ci sian molto di cui parlare…” gli occhi che cercavano angoli della stanza per evitare di essere sondato dall’intuito di sua madre.

Hiccup Horrendous Haddock III !”  incrociò le braccia e pretese di essere ascoltata “stai cercando di svicolare?”

A Hiccup sembrò che la madre avesse poteri di lettura del pensiero. Svicolare era esattamente quello che stava facendo con Astrid. Però l’ambito in cui lo faceva era davvero un argomento su cui un ragazzo non poteva trattare con la madre! Che continuava a guardarlo con intensità.

Stava iniziando a sudare e non per il caldo.

“tesoro tu e quella ragazza siete fatti l’uno per l’altra…non può essere un problema serio” l’aveva sentita rivolgersi con lo stesso identico tono al bambino dei vicini. Che non aveva ancora cinque anni.

Il lui si risveglio un po’ di orgoglio “sono cose tra me e lei mamma”  Complimeti hiccup molto maturo.ci era cascato in pieno.

La madre infatti aveva affilato lo sguardo e l’espressione si era fatta severa.

Prima che potesse arrabbiarsi anche lei decise che doveva semplicemente essere più onesto.

“no scusa. Il fatto è che…” come poteva dirglielo? Aggrottò le ciglia e si concentrò sul dire quello che doveva nel modo giusto

“Berk è un po’ asfissiante per noi” e pregò che capisse.

E quando l’alba della comprensione giunse alla donna Valka scoppiò a ridere in maniera incontrollata.

E Hiccup la guradò Stupito.all’inizio..  “mamma hai intenzione di continuare a lungo?” un sopracciglio si era alzato nel vederla contorcersi dalle risate.

“ah ah ah....oddio no, scusa tesoro”  prese un bel respiro e fermò la risata, portò gli occhi acqua marina su di lui “è che mi ero dimenticata quel periodo è passato così tanto…”

Di bene in meglio, sua madre faceva riferimento a quando lei e suo padre avevano avuto gli ormoni galoppanti, voleva prendere sdentato, volare via e non tornare più.

“ e non guardarmi con quella espressione! Si so a cosa ti riferisci…sono stata giovane anche io, e voi avete vent'anni!..ma questo il problema si può risolvere facilmente no?” con intima gioia sul viso sua madre continuò a parlare sulla scia dei ricordi “ tuo padre e io non riuscivamo a farci una ragione di tutti i divieti che ci venivano imposti, in questo neanche lui era molto ligio alle regole!” ridacchiò “ e alla fine ce la filammo via e quando siamo tornati ci hanno fatto sposare nel giro di una settimana!”

Hiccup era più che sorpreso, questo era molto diverso da quello che si era immaginato per i suoi genitori.

“davvero?”  lo stupore si rifletteva nel modo in cui le sue palpebre sbattevano ripetutamente

La madre pensò che faceva tenerezza “ ma certo! Quando si tratta di amore siamo tutti uguali tesoro…e si diventa un po’ sciocchi” gli arruffò i capelli con affetto

“ti sei arrovellato tanto perché non volevi deludere il villaggio vero?” sospirò “tale padre tale figlio infondo…”

Hiccup la contemplò e un guizzo di affetto lo attraversò.

“ma questo cambierà ancora tutto” c’era stanchezza nella sua voce

Valka sollevò le sopracciglia sottili avendo intuito cosa intendeva “intendi con me?” si aprì in un sorriso tenero “ ma cosa vai a pensare! Siamo a Berk, a meno che tu non ti nasconda appositamente mi vedrai comunque dalle 3 alle 4 volte al giorno anche non volendolo!” lo prese in giro “quello che conta non cambierà per niente”

In quella i lineamenti femminili che la contraddistinguevano assunsero un pizzico di malizia “la hai fatto davvero penare quella povera ragazza se lei tutto questo non lo sa”

Il rossore che gli salì alle guance non riusci proprio ad evitarlo, si sentiva colto in fallo e molto ingenuo perché quello che aveva considerato un problema si era sciolto come neve al sole “ e dai! non ti ci mettere anche tu mamma…sistemerò tutto!”

La donna annuì “non ne dubito. E io ti aiuterò”  con le labbra rosate arricciate come se si stesse pregustando qualcosa continuò “ho già qualche idea”

Continua…

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Dragon trainer / Vai alla pagina dell'autore: tigrotta87