Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: _ChocolateKookie_    16/04/2017    2 recensioni
In una delle tante giornate di pulizia di primavera una ragazza sta scegliendo cosa portare in soffitta
dei suoi vecchi giochi, e tra essi, nello scatolone colmo ricompaiono i suoi vecchi amici d'infanzia; ne afferra uno
tra le mani, per sentire quella consistenza morbidosa che avevano un tempo.
Ciascuno aveva un proprio nome e una caratteristica diversa rispetto ad un altro.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Jung Hoseok/ J-Hope, Min Yoongi/ Suga, Park Jimin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 5 Hye-jin stava aspettando ancora Yoongi, non faceva altro che guardare l'orologio e di tanto in tanto bofonchiava qualcosa. Sollevò lo sguardo per l'ennesima volta nella speranza di veder arrivare il ragazzo. Apparì sotto ai suoi occhi, ma non era solo c'erano tutti.

"Mi dispiace Hye-jin" fu l'unica cosa che uscì dalla bocca di Yoongi che se ne stava a fissare il vuoto. La ragazza rilasciò un debole sospiro che non passò inosservato agli occhi di tutti. Sapeva che la colpa non era di Yoongi, non lo biasimava, lui voleva solo aiutarla e questo lei lo aveva capito. Prima che questi potessero dire qualcosa anticipò la mossa di tutti. "Dispiace anche a me, avrei dovuto dirvelo", a interrompere quella conversazione fu proprio Chanyeol che chiamò a distanza Hye-jin. Si voltò notando il ragazzo sollevare la mano in aria sventolandola a destra e sinistra, le corse incontro fino a ritrovarselo di fronte. "Ehi" la salutò nuovamente posando le labbra sulla guancia della ragazza. Percepì del calore sulla sua guancia e il respiro di Chanyeol vicino alle sue labbra. Hye-jin cercò di rimanere il più indifferente possibile, ma quegli atteggiamenti non la aiutavano di certo. Dentro se stessa si ripeteva in continuazione di restare calma e di respirare. 

"Pallone gonfiato! Sei solo un pallone gonfiato" ripeteva Jimin a un centimetro dal viso di Chanyeol.
Hye-jin afferrò il ragazzo per un braccio trascinandolo nel primo locale che le passò sotto agli occhi. Decise di sedersi nel tavolino fuori anche se in realtà faceva freddo, stava battendo i denti, ma ormai si era seduta ed era troppo faticoso alzarsi di nuovo. Teneva lo sguardo basso, anche in quel momento faceva fatica a guardarlo, si stava torturando le mani inconsapevolmente e quando se ne accorse smise di farlo.
"Forse era meglio se andavamo dentro" Hye-jin sollevò lo sguardo notando la nuvolina bianca che si era formata in quel lasso di tempo che Chanyeol aveva parlato, percepì che anche lui aveva freddo. Erano seduti l'uno di fronte all'altro mentre i quattro ragazzi se ne stavano dietro a Hye-jin a scrutare i movimenti di Chanyeol.

"Sei strana ultimamente, ti sta succedendo qualcosa per caso?" enunciò il ragazzo posando la sua mano tiepida sopra a quella di Hye-jin, fredda al contrario della sua.
"Da cosa lo percepisci?" chiese Hye-jin guardando in tutt'altra direzione con sguardo vago.
"Beh...innanzitutto il tuo modo di evitare il mio sguardo, non riesci a non guardarmi negli occhi per soli cinque minuti, e poi dopo il lavoro scappi sempre. Sei distratta persino durante le ore lavorative"
"Forse...il problema potrebbe essere un ragazzo" doveva inventarsi qualcosa e non poteva dire di avere a che a fare con quattro peluche-ragazzi.
"Stai frequentando qualcuno?" domandò sgranando gli occhi. "Perché non me ne hai parlato?" continuò ancora stringendole di poco la mano.
"Ci stiamo solo conoscendo, non ci frequentiamo molto" lo liquidò. Anche questa volta stava mentendo.

"Sai cosa penso? Che questo ragazzo non sia adatto a te, perché ti sta cambiando. Non sei più tu Hye-jin!" il tono di voce del ragazzo si alzò leggermente, mentre i ragazzi da dietro blateravano qualcosa.
"Ma sentilo! Parla come se la conoscesse" proferì Jimin.

"Cosa ne vuoi sapere tu, ragazzino!" borbottò da dietro Hoseok.
"L'ho detto io che è un pallone gonfiato" rispose Jimin girando attorno a Chanyeol. Hye-jin poteva sentirli benissimo e con lo sguardo di tanto in tanto li seguiva.
JungKook si avvicinò a Chanyeol e poso le dita sul collo del ragazzo per provocargli solletico e a quel punto il ragazzo iniziò a dimenarsi e a ridere.
Hye-jin scosse varie volte la testa a destra a sinistra nel tentativo di farsi vedere da JungKook, quest'ultimo smise e Chanyeol si rese conto che non c'era nessuno a fargli il solletico "Ero sicuro che ci fosse qualcuno"
"Cosa hai sentito?"
"Come se qualcuno mi stesse facendo il solletico. Sarò diventato pazzo anche io, tornando al discorso di prima-". La ragazza era troppo impegnata a guardare i suoi amici, aveva paura che combinassero qualche scherzo come al loro solito e, per un momento si dimenticò persino di Chanyeol.

"Mi stai ascoltando Hye-jin?" la distrasse, sventolandole una mano davanti.
"Eh? Si ti sto ascoltando" rivenne dal suo stato di trance. 
"Lo vedi, anche ora ti stai distraendo" mormorò Chanyeol dispiaciuto.

La ragazza si alzò di scatto dalla sedia sbattendo le mani sul tavolo facendo sussultare il ragazzo. "Io sono così! Sono sempre io. Mi hai chiesto di uscire solo per discutere di questa cosa?" Hye-jin alzò il tono di voce.
"In realtà volevo dirti altro, ma lascia stare tanto ormai è troppo tardi, qualcuno è arrivato prima di me" Hye-jin non capì, cosa voleva dirle? Era troppo tardi per cosa? Tornò a sedersi tornando a respirare in modo regolare, "Cosa vuoi dire Chanyeol?"
Il ragazzo dall'altra parte del tavolo si sollevò portando una mano sulla nuca della ragazza, pian piano si avvicinò a lei, ma prima di raggiungere il suo obiettivo si ritrovò un piatto di plastica in faccia. "Ma cosa? Persino i piatti mi ostacolano" mormorò Chanyeol grattandosi nervosamente la nuca.

"Questo è troppo pallone gonfiato! Non ti permetterò di baciarla, mai e poi mai" Jimin si dimenava per colpire Chanyeol e Hoseok lo teneva fermo per le braccia dicendogli che non sarebbe servito a nulla, i suoi pugni sarebbero andati all'aria. Era stato proprio Jimin a mettere un piatto tra il viso di Hye-jin e Chanyeol.

"Jimin sta calmo!" intervenne JungKook per placare le iri furiose del maggiore.

"Come posso stare calmo? Vuole baciarla!" rispose.
"Non possiamo interferire nella sua vita sentimentale" il ragazzo dai capelli color menta interferì sentendosi ancora in colpa per aver detto la verità.
"Parla per te, io interferisco eccome! Lei non merita il primo che capita. Ricordatevi che è la nostra Hye-jin" in malo modo Jimin si liberò della presa di Hobi che per tutto il tempo lo aveva tenuto fermo, e con passo rapido scomparì all'istante.

"Senti Chanyeol...se non hai nient'altro da dirmi-"
"Posso...solo abbracciarti per un istante?" disse il ragazzo interrompendo Hye-jin. Chanyeol la stava pregando, pregando per un abbraccio.
Si unirono in un abbraccio stringendosi a vicenda, Chanyeol sfiorò i lunghi capelli mossi di Hye-jin stringendoli appena. Fece scorrere la mano fino alle punte, e lasciò cadere le lunghe ciocche sulle sue spalle. Chanyeol inebriò il profumo dei capelli della ragazza e quasi non voleva staccarsene. Hye-jin posò una mano sul petto del ragazzo, come per allontanarlo. "Restiamo così un altro po' Hye-jin, solo un altro po'" mormorò affondando il viso nel cappotto della ragazza.

Chanyeol si separò dalla ragazza mostrandole un sorriso come era solito fare. Rispetto alle altre volte quel riso era più malinconico e freddo, e non smagliante e solare.

Il ragazzo si siede dello stupido da solo mentalmente. Era così chiaro che il suo cuore provava qualcosa per Hye-jin. Agli occhi di Chanyeol era sempre bella, in qualsiasi momento. Persino durante il lavoro era splendida. Aveva perso talmente tante ore ad osservarla a tal punto da prendere un rimprovero e persino un ceffone dietro la nuca dal proprietario. Si era ormai convinto di volerci provare con Hye-jin, e proprio in quella giornata di freddo gelido voleva esprimerle i suoi sentimenti. Prima di uscire di casa Chanyeol voleva farsi più carino del solito, si era aggiustato i capelli ordinandoli alla perfezione, e persino scegliere l'abbinamento dei vestiti aveva richiesto più tempo del previsto: li indossava e faceva una specie di sfilata dall'armadio alla specchio poi si osservava e passava al prossimo capo d'abbigliamento. Tutto ciò si era ripetuto come minimo per tre o quattro volte. Chanyeol ripassò a mente ciò che avrebbe dovuto dire a Hye-jin, ma più lo ripeteva e più quelle parole gli sembravano banali, aveva ripreso il discorso già due volte eppure non riusciva a trovare una conclusione. Era agitato dall'idea di dover parlare di questo genere di cose, non era abituato e moriva al solo pensiero di sbagliare ciò che aveva programmato.

Nonostante tutto quello che aveva ideato, al solo udire che ci fosse di mezzo un altro ragazzo si dimenticò tutto, come un'amnesia. Si maledì all'istante per non aver fatto breccia per primo nel suo cuore. Era amareggiato e sconfortato dall'idea di dover dimenticare di Hye-jin, la classificò come una delle imprese impossibili e visto che lavoravano insieme era impossibile non incontrarsi. Gli balenò per la mente l'idea di cambiare i turni. Una delle probabilità, ma pensò che prima o poi sarebbero sicuramente capitati insieme.    

           


         
  
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