2.
-Che cos’è
il Marchio Nero? - Chiese Lily.
Tutti guardarono Harry che fece un lungo respiro, evidentemente era lui a dover
dare tutte le risposte.
-Il Marchio Nero è il simbolo di Lord Voldemort; quando era ancora al potere lui e i
Mangiamorte lo facevano apparire nel cielo ogni volta che commettevano un
omicidio. -
-Papà, perché quegli uomini credevano che fossi un mangiamorte? – Domandò Lily.
-Cos’è un mangiamorte? - rincarò Molly.
-I Mangiamorte sono i seguaci di Lord Voldemort. - Intervenne Hermione.
-Erano la manovalanza di Lord Voldemort. – Mormorò George.
-Il Signore Oscuro. - Aggiunse Draco.
-Non chiamarlo così! - Lo rimproverò Harry.
-Scusate. Voldemort si scomodava personalmente solo per personaggi di grande
rilievo. - Sospirò Draco.
-I seguaci di Voldemort, i più fidati, avevano il marchio nero tatuato
sull'avambraccio sinistro. Questo marchio veniva utilizzato come segnale da
Voldemort per richiamare i suoi Mangiamorte. – Li informò Ron guardando Draco.
-Per evocare il Marchio, c’è un incantesimo, ma solo chi ha il Marchio, chi era
più vicino a Voldemort poteva richiamarlo. - Concluse Bill.
-Papà tu lo conoscevi? - Chiese Scorpius. Suo figlio sapeva molto, Draco gli
aveva raccontato tutto ciò che riteneva giusto data l’eta.
-L’incantesimo no, ma ho il marchio. – Svelò preoccupato per la reazione degli
altri ragazzi.
-Perché hai il Marchio?- Si stupì Albus.
-Diciamo che sono stato obbligato. - Rispose.
-Draco ha avuto cattivi esempi soprattutto. - Commentò Harry.
-Ma cosa succede ora? Questi mangiamorte sono tornati? - Indagò Fred.
-Ragazzi, non preoccupatevi, possono essere solo delle persone che si sono
volute divertire. – Intervenne nonna Molly.
I figli la guardarono, anche lei non si credeva a questa ipotesi.
-Ragazzi, ora andate a dormire un po’, vi svegliamo prima di pranzo – suggerì
Angelina, guardando lorario, era notte fonda ormai.
-Ma!- si lamento Hugo.
-Ragazzi, sono le tre di notte, a letto- esclamo Fleur.
-Venite con me, in una sala posso far evacuare dei sacchi a pelo- suggerì
Narcissa.
-Sul serio?-chiese Lily.
-Andiamo- sorrise la donna, riuscendo a portarli via.
-Draco, il marchio?
- Chiese Hermione.
-Non brucia, ma è più visibile. - Affermò.
-Qualcuno si sta divertendo secondo voi? - Chiese Ron.
-Ma perché sono usciti così all’improvviso? - Domandò Percy.
-Non ci sono stai episodi sospetti finora?- Si informò Ginny.
-Niente, nessuna sparizione o uccisione. - Disse Harry.
-Perché sono usciti allo scoperto così all’improvviso?- Sospirò Teddy.
-Per fare più clamore. - Ipotizzò Harry. – Hanno avuto tutto il tempo di
organizzarsi con calma. -
-Harry, pensi che stiano formando nuove leve? - Esclamò Hermione spaventata.
-Credo che abbiano già iniziato e che questa sia stato la loro iniziazione. –
Commentò aspro.
-Non fasciamoci la testa prima di averla rotta!- Si intromise Arthur.
-Sì aspettiamo, intanto però nessuno andrà in giro da solo, e le case saranno
molto ben protette. - Decise Harry.
-Dove vai ora? - Chiese Ginny, vedendo che prendeva la giacca.
-Al Ministero, voi andate pure a dormire. -
-Aspetta, vengo anch’io. – Si accodò Ron.
-Ron dormi almeno tu, io purtroppo devo andare in quanto Capo. – Fece notare
per poi smaterializzarsi.
Gli altri si
guardarono leggermente preoccupati: Harry sarebbe stato uno dei bersagli
principali forse?
***
-Harry! - Esclamò
il vice capo, vedendolo arrivare.
-Ciao, qualche novità?- Chiese.
-Pensi che siano tornati?-
-Non so, ma credo di sì. - Sospirò rassegnato. Aveva mentito, qualche attacco
in realtà c’era stato, qualche uccisione di babbani, morti sospette, ma era la
prima volta che compariva il Marchio Nero.
-Harry, abbiamo rilevato del movimento sospetto intorno ad una delle vecchie
dimore dei Lestrange….- Cercò di dire Bot.
-Raccogli gli uomini disponibili, andiamo a vedere che succede… non possiamo
stare fermi ad aspettare! Chiamo Draco, magari ci può essere utile. Lascia a casa Weasley, se dovesse succedermi
qualcosa, potrete contare su di lui.-
-E’ pericoloso Harry, ma non abbiamo molta scelta, metto insieme una squadra. -
-Dobbiamo scoprire al più presto chi c’è dietro a tutto questo. - Disse.
-Sono morte cinque famiglie babbane, qualche mago è scomparso ed è stato
trovato dopo pochi giorni a pezzi. Non riusciremo a tenere nascosti a lungo
tutti questi delitti. - Affermò.
-Dobbiamo usare la massima prudenza, non sappiamo contro chi siamo!- Si
innervosì Bot.
-Non ho nessuna voglia di far vivere una guerra anche ai miei figli e ai miei
nipoti. - Replicò Harry.
***
Draco aveva dormito fino alle 10, poi era uscito per andare al Ministero;
arrivato lì, fu chiamato d’urgenza da Harry
- Draco, ho bisogno che tu mi dica tutto quello che sai su questa residenza dei
Lestrange, se ci si può accedere senza essere visti, se può essere usata come
base operativa per il nuovo gruppo dei mangiamorte. –
-Tutte le residenze di quella famiglia hanno degli ingressi nascosti; dal
giardino c’è sicuramente una entrata segreta ed io posso rilevarla col marchio.
- Era seriamente preoccupato, ma non si
tirò indietro.
-E’ da mesi che sto andando sotto copertura, ma non ho mai visto l’entrata di
cui mi stai parlando. - Lo informò.
-Cosa!! – Gridò Draco –Ci hai fatto credere che non c’erano stati segnali in
questi mesi! -
-Non abbiamo voluto allarmare l’opinione pubblica. Appena la squadra richiamata
sarà pronta, ci muoveremo. Ma tu starai nelle retrovie e farai solo il minimo
indispensabile per farci entrare; Ci servi di più come medimago. -
***
Per infiltrarsi in modo efficace, Harry si era fatto i capelli erano biondi e
gli occhi neri; inoltre aveva modificato un po’ il viso e, con un incantesimo
coprente nascondeva la cicatrice.
- Potter,
conciato così, fai veramente schifo! – Scherzò Draco, cercando di alleggerire
un po’ la pesante atmosfera.
Nel giro di mezz’ora, arrivarono al covo; Malfoy riuscì a trovare l’entrata di
cui aveva parlato e, appoggiando il marchio nero alla porta, era riuscito a far
entrare gli Auror.
La squadra
si nascose. Harry, sotto copertura era già dentro nel gruppo dei Mangiamorte.
-Oggi verrà il nuovo futuro Signore, sta arrivando. – Disse uno di loro di nome
Trevor.
-Vuole conoscere queste nuove leve, per
decidere se sono degni. - Rincarò un altro.
Dopo pochi minuti arrivò un uomo incappucciato e i tre compreso Trevor si
inginocchiarono.
***
Ginny stava
finendo di pulire i piatti, Harry aveva mandato una lettera con la quale la
informava che non sarebbe rientrato. Era però molto strano che anche Draco
fosse sparito.
-Che hai? -
Le chiese Hermione.
-Ho una strana sensazione. -
-Mamma, possiamo andare in giardino? - Domandò Lily.
-Certo ragazzi, andate pure. - Acconsentì Ginny.
Erano andati tutti a casa proprie, solo Hermione con Ron e i figli erano
rimasti ed erano fuori a giocare nel giardino dietro alla casa, con Narcissa
che li controllava. All’improvviso comparve Draco che sorreggeva Harry tra le
braccia.
-Harry! - Urlò Ginny. –Cosa è successo per Merlino? – Domandò accarezzando il
viso del marito.
-Succede che è arrivata una soffiata sicura e lui è stato costretto ad
un’azione improvvisa per cercare di non farsi sfuggire quei delinquenti. -
Spiegò Draco.
-Ginny aiutami, non è niente di grave, ma è meglio medicarlo subito.- Sbuffò il
Medimago.
Dopo averlo sistemato sul divano, lavorò su di lui per sistemarlo.
Fortunatamente Harry non era ferito seriamente, per cui, appena ebbe finito,
gli diede una pozione per farlo riposare tranquillamente e rimettersi in forze
al più presto.
-Perché non l’hai portato al San Mungo? – Si informò Hermione.
-Non è il caso, non siamo riusciti a prendere il loro capo e credo che lo stia
cercando ora. - Rispose.
-Allora, ci puoi dire che cosa cavolo è successo? - Lo riprese Ginny ansiosa.
Le raccontò tutto quello di cui era venuto a conoscenza, fino allo scontro….
Flashback:
L’uomo incapucciato si svelò
sconvolgendo Harry: era Rodolphus Lestrange! Purtroppo era stato scarcerato dopo
qualche anno solo perché non aveva ucciso nessuno durante la battaglia, essendo
stato ferito quasi subito. Gravissimo errore secondo Harry, che aveva fatto di
tutto per non farlo scarcerare.
-Come ti chiami ragazzo? – Si era rivolto proprio a lui.
-James. – Aveva risposto.
-Finite incantatem! - Gridò all’improvviso lestrange. - Harry Potter! - Esclamò.
-Potter. - ringhiarono anche Trevor e gli altri due uomini.
-Potter, credevi di essere furbo, ma io utilizzo sempre questi incantesimi, non
sono uno sprovveduto! - Sorrise sadico. - Crucio! -
Harry venne preso in pieno e la squadra si vide costretta ad intervenire, così
ebbe inizio la battaglia.
Con grande fatica e con enorme
dispendio di energie riuscirono a schiantare e a catturare tutti i mangiamorte
presenti, ma purtroppo Lestrange riuscì a fuggire.
Draco li raggiunse chiedendo spiegazioni.
-Accidenti – gridò Harry – siamo
punto e daccapo, anzi peggio, perché non ho più neanche un aggancio. –
- Calmati Harry, adesso sapete chi è
il loro capo, io vi aiuterò per tutto quello che potrò e, soprattutto siete
ancora tutti interi! – Esclamò Draco.
Aveva appena
finito di raccontare, quando si accorsero che Harry si era svegliato.
-Come ti senti? - Chiese Ginny, guardando il marito negli occhi.
-Meglio, grazie, ma sono frustrato. - Mormorò Harry.
-Non puoi risolvere tutto tu! - Lo rimproverò la moglie, sconfortata.
-Avrei voluto risolvere le cose subito. Vorrei che i nostri ragazzi non fossero
costretti a vivere sotto una cappa di piombo come è successo a noi …-
-Sappiamo che cosa passa per la tua testa, ma adesso la devi smettere, sei un
mago, non sei Dio! - Lo riprese Hermione. – I nostri figli affronteranno ciò
che la vita porrà loro davanti, così come abbiamo fatto noi.
Harry annuì
dispiaciuto, per poi girarsi su un lato e chiudere gli occhi.
Draco e Hermione sospirarono e se ne andarono.