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Autore: Freeshane    18/04/2017    1 recensioni
[SPOILER 8X16]
Caroline aveva indossato il suo abito e il suo sorriso più bello per poter affrontare quella giornata così importante; si guardò allo specchio e tirò un lungo sospiro, era sempre stata così forte mentre adesso non si riconosceva più, non sapeva più chi fosse Caroline Forbes senza Stefan Salvatore.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Klaus, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 14- Everything has grown


 

Prima che Damon potesse entrare in sala parto con sua moglie, corse verso i suoi amici, spaventato come mai prima ad ora era stato.

<< Cosa succede? >> Chiese Jeremy

<< Sta bene, la stanno portando in sala parto ma lei è spaventata, dice che c'è qualcosa che non va >> Disse Damon preoccupato

<< E' normale, è la paura del parto >> Disse Caroline

<< No, Caroline, è diverso: mi ha detto che non si tratta di qualcosa di umano >> Disse Damon col terrore di perderla negli occhi, non potè più dire nulla e corse verso la sala parto, dove lo stava aspettando Elena

Bonnie, Caroline, Jeremy, Alaric e Matt, appena arrivato, si guardarono straniti

<< Cosa voleva dire? >>

<< Non lo so, ma non possiamo ignorarlo >> Affermò Bonnie

<< Hai cambiato idea? >> Chiese Caroline, guardandola

Bonnie ricambiò lo sguardo ma non le rispose, sapeva di aver sbagliato ma prima delle scuse bisognava salvare Elena e il suo bambino.

<< Fate in modo che nessuno passi da qui >> Disse Bonnie, chiudendo gli occhi e cominciando a pronunciare un incantesimo mentre tutti cercarono di far evacuare il corridoio.

Bonnie si concentrò al massimo per salvare l'amica, aveva ragione Caroline: non potevano perdere anche lei, nessuno avrebbe potuto sopportare quel dolore e lei era l'unica che poteva fare qualcosa.

<< Bonnie? >> Chiese preoccupato Jeremy, visto che la strega non rispondeva da un po di tempo.

Finalmente riuscì nel suo incantesimo con cui uscì dalla sua dimensione corporale e si fece spirito, cosicchè potè dirigersi verso la sala operatoria in cui vi erano Elena e Damon; infatti, erano proprio lì: i medici esortavano Elena a spingere mentre Damon le stringeva forte la mano. Anche Bonnie sentiva che in quella stanza c'era qualcosa di strano, qualcosa di magico che la stava chiamando.

<< Elena, Elena, stia con noi, Elena! >> Urlò il dottore mentre Elena perse totalmente i sensi e questo fece terrorizzare sia Damon che Bonnie che, da spirito, stava assistendo alla scena.

<< No, Elena! >> Esclamò Bonnie, cercando di intervenire con un incantesimo

<< Bonnie? >> La ragazza si voltò e rimase sconvolta quando vide Elena che la guardava confusa e spaventata << Che succede? >>

<< Mi vedi? >> Disse Bonnie piangendo

<< Certo, che domande fai? >> Chiese Elena stranita per poi voltarsi e vedere il suo corpo senza vita e i medici che cercavano di rianimarlo, mentre Damon la stringeva a se piangendo come un folle.

<< Senti, Elena Gilbert, ci abbiamo messo troppo tempo per arrivare fin qui, per essere felici quindi non puoi lasciarmi adesso che siamo ad un passo della vita perfetta, non puoi lasciarmi anche tu, non puoi! Elena, io ti amo, non mi lasciare >> Urlava Damon disperato mentre i medici cercavano di rianimarla

<< Bonnie? >> Chiese Elena terrorizzata << Sono morta? >> Disse cominciando a piangere

<< Elena >> Disse rassegnata l'amica per poi sentire una forte e potente magia che cercava di connettersi a Bonnie, così la strega lasciò che questa connessione avvenisse e guardò la sua migliore amica << No, non sei morta, qualcuno ti vuole viva >> Disse Bonnie sorridendo, utilizzando quella potentissima magia per permettere a Elena di ritornare indietro, nel suo corpo.

Proprio in quel momento, Elena riaprì gli occhi e tutti i medici sospirarono sollevati, mentre Damon le strinse la mano, piangendo ancora per la paura di averla persa.

<< Elena, solo un momento e avrà il suo bambino >> Disse il medico mentre Bonnie sorrise soddisfatta e ritornò nella sua dimensione corporale.

Tutti guardavano Bonnie preoccupati, era da troppo che si trovava in quello stato e avevano paura che non si risvegliasse più, ma questo non accadde: Bonnie aprì gli occhi, si accorse di aver del sangue che le scendeva dal naso e i suoi amici la soccorsero ma fortunatamente stava bene.

<< Cosa è successo? >> Chiese Caroline

<< Elena sta bene, è successo qualcosa di straordinario >> Disse Bonnie sorridendo

Nel frattempo, in sala parto, i medici esortavano Elena a spingere e spingere per vedere il suo bambino, così sollecitata anche da Damon, che non le aveva lasciato la mano un momento, la donna diede una ultima spinta e, finalmente, si sentì il pianto di una piccola creatura.

<< Che bel maschietto >> Disse felice l'ostetrica, andandolo a pulire << Questo è un miracolo >> Disse, poi, porgendolo nelle possenti braccia del padre

Damon guardò quella piccola creatura come la cosa più bella al mondo, era la sensazione più strana che avesse mai provato da quando suo fratello gli aveva iniettato la cura: era riduttivo parlare di felicità, forse era quella precisa sensazione che si provava quando si diveniva padre.

<< Ciao >> Disse Damon guardando felice il suo piccolo, tra le lacrime, per poi darlo nelle braccia della sua mamma, che era stata una guerriera, anche in quell'occasione.

<< Ciao, piccolo >> Disse Elena scoppiando a piangere mentre Damon si strinse a loro, la sua nuova famiglia

<< Come lo chiamiamo? >> Chiese l'infermiera sorridendo, così Elena guardò suo marito sorridendo, voleva fosse lui a dirlo.

<< Stefan Grayson Jonhatan Salvatore >> Disse guardando sorridendo Elena, che sorrise commossa a sua volta << Ti amo >> Sussurrò l'uomo

<< Anche io ti amo >> Rispose dolcemente Elena

Subito dopo, portarono sia Elena che il bambino a fare degli accertamenti, così Damon raggiunse i loro amici che, appena lo videro, corsero subito per recepire informazioni.

<< Allora? >> Chiese Matt

<< E' stato così.. Forte. Lei è morta, credo per un minuto, e poi è tornata in vita, come per magia, quasi come se fosse un miracolo e lui è bellissimo. Entrambi sono bellissimi. >> Disse Damon piangendo, ancora sconvolto

<< Quindi, stanno bene? >> Chiese Caroline

<< Si, stanno bene >> Disse Damon sorridendo tra le lacrime.

Tutti sorrisero felici e sollevati, quelle erano state ore di terrore; finalmente, dopo qualche ora di accertamenti, poterono andare a trovare Elena che teneva in braccio, splendente come mai, il piccolo Stefan. Appena entrarono in camera, Bonnie, Caroline, Alaric, Jeremy e Matt si emozionarono non poco.

<< Sei radiosa >> Disse Alaric sorridendo mentre Elena ricambiò lo sguardo per poi presentare ai suoi amici più cari, il suo più grande tesoro.

<< Ragazzi, vi presentiamo Stefan Grayson Jonhatan Salvatore >> Disse Elena emozionata mentre sorrideva a suo marito

<< Il nome di papà e lo zio John >> Osservò Jeremy sorridendo

<< E' stata un'iniziativa di Damon >> Disse fiera, la neo mamma.

<< Era giusto mettere il nome degli uomini più importanti nella vita di entrambi >> Disse Damon sorridendo leggermente

Dopo aver festeggiato in camera l'arrivo del piccolo Stef, tutti lasciarono Elena e il suo piccolo riposare mentre Damon andava a prendere qualcosa da mangiare; Bonnie aspettò che tutti se ne andassero e che Elena si addormentasse per avvicinarsi al bambino che dormiva nella culla affianco il letto di sua madre.

<< Piccolo, tu non lo sai ma oggi hai salvato la tua mamma >> Sussurrò Bonnie al piccolo Stefan che dormiva beato << Sei straordinario, puoi aiutare anche me? >> Disse prendendogli la manina e chiudendo gli occhi, cominciando a pronunciare l'incantesimo di poco fa che le aveva consentito di scindere lo spirito dal suo corpo.

Quando aprì gli occhi, Bonnie si ritrovava nell'altra dimensione che aveva creato e sorrise soddisfatta.

<< Cosa ci fai qui? >> La donna si voltò e sorride quando vide l'amore della sua vita che la guardava sbigottito

<< I miei poteri sono cresciuti e il figlio di Damon ed Elena è.. Magico >> Disse Bonnie, riflettendo se questa potesse essere la definizione giusta

<< Perchè ancora mi cerchi? Pensavo che avessimo entrambi trovato la pace >> Disse Enzo

<< Scappare da una parte all'altra del mondo non mi farà mai ritrovare la pace, Enzo >>

<< Devi andare avanti, tesoro >> Disse l'uomo, cercando di accarezzarle il viso anche se sapeva bene che non poteva

<< Io non ce la faccio >> Rispose Bonnie piangendo

<< Bonnie Bennett, lo so che fa male perchè fa male anche a me non poter essere accanto a te ma fa ancora più male saperti così infelice; io voglio che tu abbia un grande marito che ti tratti come meriti, voglio che tu abbia da lui tanti e stupendi figli, voglio che tu racconti di Mystic Falls e della nostra storia ai tuoi nipoti, io voglio che tu viva e questo non significa che devi viaggiare, significa che devi crearti delle radici, a Mystic Falls, a casa tua, significa che devi amare di nuovo perchè è solo così che non si smette di vivere >> Disse dolcemente Enzo

<< Quindi, devo lasciarti andare >>

<< La tua felicità è la mia pace, sarò sempre con te, amore mio >> Disse Enzo sorridendole

<< Ti amerò fino la fine dei miei giorni, Enzo >>

<< Anche io, Bonnie >>

Bonnie vide pian piano il sorriso di Enzo svanire, sino a quando non aprì gli occhi e capì di essere ritornata nella stanza di ospedale di Elena; sospirò e si voltò, lasciando riposare quel prodigioso bambino ma rimase immobile quando vide Damon, con in mano i sacchetti del cinese, guardarla stranita.

<< Hai fame? >> Chiese Damon col suo sorriso beffardo, Bonnie sorrise e andarono in sala d'aspetto a gustare quel delizioso cibo cinese << Ti va di spiegarmi perchè facevi la strega pazza mentre tenevi la mano di mio figlio? >> Chiese divertito Damon, così Bonnie sospirò

<< Sono riuscita a fare un incantesimo che ha permesso al mio spirito di uscire dalla dimensione corporea e entrare in sala operatoria, per aiutarvi. Prima che potessi fare qualcosa, Elena era morta e non potevo fare nulla, poi ho sentito una potentissima magia che aveva bisogno di connettersi con me per salvarla, così ho capito che era il tuo bambino che voleva salvare la sua mamma e gliel'ho permesso: l'abbiamo riportata indietro. Il tuo bambino ha salvato Elena >> Disse Bonnie sorridendo

<< Come è possibile? >> Chiese Damon confuso

<< Tu ed Elena avete in circolo la cura, un potente antidoto che è stato creato dalla più potente strega dei tempi, Qetsiyah, ed il piccolo Stef è il frutto di questo antidoto >>

<< Stai dicendo che mio figlio è un mago stramboide? >> Chiese Damon divertito mentre Bonnie rise leggermente

<< Sto solo dicendo che tuo figlio ha un dono prezioso ed io oggi l'ho usato per rivedere Enzo, per l'ultima volta >> Affermò Bonnie

<< Davvero? >>

<< Si, sto mentendo a lui e a me stessa, ho bisogno di andare avanti e per farlo avevo bisogno di capire che potevo farlo e che potevo dirgli addio >> Disse Bonnie

<< Sono contento per te, ti meriti tutta la felicità del mondo, Bonnie Bennett >> Disse Damon sorridendo

Bonnie sorrise e abbracciò il suo migliore amico

<< Adesso vado, ho un po di scuse da porgere >> Disse Bonnie divertita, così salutò l'amico e andò in direzione del piccolo appartamento di Caroline

Quando la donna aprì e vide Bonnie, rimase alquanto sorpresa, non credeva di ritrovarla all'uscio della porta di casa sua.

<< Bonnie? >>

<< Ciao, Caroline, sono qui solo per dirti che mi dispiace, sono io l'egoista: ho sempre pensato che il mio dolore fosse più giustificato rispetto al tuo, Stefan aveva ucciso Enzo ed io l'ho odiato così tanto ma solo oggi ho capito che questo mi fa male, non mi rende felice e non mi permette di vivere come ho promesso ad Enzo. Volevo solo dirti che se qualche volta ti va di parlare di Stefan, di sfogarti, io ci sono sempre >> Caroline la guardò

<< Anche io ci sono sempre, quando vorrai parlare di Enzo >> Rispose l'amica sorridendo leggermente

Dopo essersi abbracciate, Bonnie andò, come ultima tappa, a casa di Jeremy che, anche lui, quando la vide sull'uscio di casa sua, rimase spiazzato.

<< Bonnie? >>

<< Oggi sono stata una persona orribile, come mai avrei voluto essere, e sono stata tutta la giornata a capire perchè e solo adesso ci sono arrivata: per la prima volta, dopo la morte di Enzo, mi sono sentita viva, felice, tra le tue braccia e questo mi ha spaventata perchè ho pensato di poter andare avanti. Per questo ho passato tutta la giornata a cercare di allontanarti, anche essendo cattiva con Caroline, perchè so che tu sei la cosa che, in questo momento, mi spaventa di più e mi rende più felice >> Disse Bonnie, guardandolo con le lacrime agli occhi

Jeremy non disse nulla, la strinse a se e le diede un bacio sulle labbra, con calore e passione, per poi trascinarla dentro il suo appartamento e, insieme, consumare la loro passione.

Il sole cocente batteva prepotentemente sulla cittadina di Mystic Falls, quella mattina; i suoi raggi erano così potenti che penetrarono all'interno della stanza dove la giovane Bennett riposava beatamente, come se fosse quasi in pace. Però, quella pace durò solo una notte a causa della luce accecante di quel sole che la svegliarono e il buono odore di una ottima colazione che la allettarono ad alzarsi da quel letto comodo, così comodo che le sembrava di fluttuare su una nuvola.

<< Cosa è questo buon odore? >> Chiese raggiante la donna, dopo aver indossato una maglia maschile ampia con cui coprirsi

<< Allora non sei scappata >> Disse divertito Jeremy guardandola, mentre preparava i suoi famosi pancake

<< Solo perchè sono affamata >> Rispose ridendo leggermente, sedendosi sulla sedia dinnanzi il bancone della cucina di Jeremy << Non mi ero accorta di quanto fosse bella casa tua >> Osservò Bonnie guardandosi attorno, meravigliata

<< Ieri sera eri troppo occupata a strapparmi gli abiti di dosso >> Disse Jeremy ridendo leggermente, porgendole il piatto con la colazione

<< Spiritoso >> Disse sorridendo, accaparrandosi il suo piatto e cominciando a mangiare con gusto mentre Jeremy la guardava sorridendo << Che c'è? >> Chiese divertita

<< E' da molto tempo che non ti vedevo così felice, Bonnie >> Disse Jeremy

<< Era da molto tempo che nessuno mi rendeva così felice >> Rispose Bonnie, guardandolo intensamente.

Jeremy ricambiò lo sguardo, era da troppo tempo che i due non si sentivano così, insieme, così l'uno si avvicinò all'altra e si scambiarono un dolce bacio, per iniziare bene la giornata.

Quella giornata la scuola Salvatore per bambini magici aveva ricevuto delle visite: Caroline e Dorian cercavano di sbirciare nello studio di Alaric, intento a parlare con uomini che nessuno dei due avevano mai visto.

<< Che state facendo? >> Chiese Jeremy, appena arrivato per cominciare la sua giornata lavorativa

<< Shh >> Si limitarono a dire Caroline e Dorian all'unisono, cercando di capire meglio la situazione mentre Jeremy sembrava alquanto confuso.

Caroline e Dorian si spostarono velocemente dalla porta quando quest'ultima si aprì e da essa uscirono Alaric con quei due uomini, alquanto distinti.

<< Salve, possiamo offrirvi un pasticcino? >> Chiese Caroline sorridendo imbarazzata mentre Alaric la guardava perplesso

<< Ci sentiamo presto >> Disse Alaric, ignorando la proposta di Caroline, e rivolgendosi a quei due sconosciuti, che si limitarono ad annuire e ad andare via << Caroline, possiamo parlare? >> Chiese

<< Certo >> Rispose confusa la donna mentre seguiva Alaric dentro il suo ufficio

Una volta chiusa la porta, Caroline si sedette proprio di fronte ad Alaric che la guardava serio, quasi le metteva timore.

<< Devo preoccuparmi? Mi vuoi licenziare? >> Chiese Caroline, scherzandoci un po su per allentare la tensione

<< Questo posto porta il cognome di tuo marito, non potrei mai. Quei due uomini hanno sentito parlare di questa scuola e del suo successo e mi hanno chiesto di costruire una scuola Salvatore anche a New Orleans, sotto la protezione dei Mikealson >> A sentire quel nome, Caroline sentì un brivido lungo la schiena

<< E' una cosa bella, no? >> Chiese Caroline, ancora confusa

<< Certamente, ho chiesto di parlarti perchè volevo proporti di diventare la direttrice di questa scuola, a Mystic Falls, mentre io andrò a gestire quella a New Orleans >>

<< Tu vorresti darmi la direzione di questa scuola? >> Chiese sorridendo Caroline << Perchè? >>

<< Prima che accadesse tutta la follia di Kai Parker eri scappata a New Orleans credendo di dover trovare il tuo posto nel mondo. Care, ti sbagliavi: è Mystic Falls il tuo posto e tu sei il posto di Mystic Falls, sei il centro di ogni cosa in questa città e non sarebbe la stessa senza te, Lizzie e Josie, Elena, Bonnie, Matt, Damon e anche Stefan non sarebbero gli stessi senza te. Non hai bisogno di scappare, la tua casa è Mystic Falls >> Disse Alaric guardandola mentre Caroline ricambiò lo sguardo di Alaric, commossa

<< Non so che dire >> Disse Caroline << Grazie Alaric, per tutto, davvero >>

Alaric le sorrise dolcemente ed entrambi si alzarono per poi darsi un caloroso abbraccio, non di quelli pieni di passione o di amore, ma di quelli pieni di gratitudine, di rispetto e di voler bene, un bene infinito.

Quel pomeriggio i medici avevano dato ad Elena una splendida notizia: lei ed il piccolo Stef stavano bene e potevano finalmente tornare a casa e vivere la loro meravigliosa vita da umani.

<< Preso il borsone? >> Chiese Elena mentre suo marito si caricava sulle spalle di tutto ciò che aveva portato ad Elena che le potesse servire, durante il soggiorno in ospedale.

<< Si, tesoro, preso il bambino? >> Chiese scherzando, guardando sua moglie che teneva tra le braccio il loro piccolo

<< Nemmeno la paternità ti cambia >> Osservò Elena divertita

<< Sono sempre Damon Salvatore >> Rispose sorridendo, lasciando un dolce bacio sulle labbra a sua moglie per poi recarsi verso l'uscita dell'ospedale.

Entrambi rimasero piuttosto sorpresi quando videro Caroline, Bonnie, Matt, Alaric e Jeremy che li attendevano all'uscita, sorridenti come non mai, con in mano dei palloncini blu e bianchi, per festeggiare l'arrivo del piccolo Stefan.

<< Ma cosa? >> Chiese Elena sbalordita e sorridente, guardando Damon

<< Io non c'entro nulla >> Rispose divertito Damon, andando incontro ai loro più cari amici << Cosa ci fate qui? >>

<< Credevi davvero che vi avremmo fatto vivere questo momento da soli? >> Chiese Caroline sorridente

<< E poi la cosa preoccupante è che sei tu il padre del bambino >> Scherzò Alaric mentre tutti scoppiarono in una risata

<< Divertente >> Disse Damon ironicamente << Andiamo? >> Chiese guardando Elena che sorrideva, radiosa

<< Prima di tornare a casa, credo che dovremmo andare in un posto >> Rispose ricambiando lo sguardo del marito

Tutti, compreso Damon, la guardarono straniti e confusi, non capivano cosa intendesse fare almeno fino al momento in cui si ritrovarono dinnanzi la cappella dei Salvatore.

<< Elena >> Disse Damon guardandola con gli occhi lucidi che via via si riempirono di lacrime

<< Se questo è possibile, se lui è possibile >> Disse indicando il piccolo Stef che dormiva beato tra le braccia della madre << E' solo perchè lui lo ha reso tale >> Continuò Elena piangendo per la commozione

Damon accennò ad un sorriso e si avvicinò alla tomba del fratello, leggendo per l'ennesima volta quella maledetta frase scritta su di essa: Stefan Salvatore- fratello, marito, amico- ora in pace e scoppiò a piangere come se fosse la prima volta che leggeva quelle parole mentre a tutti scendeva una lacrima amara, nonostante la felicità del momento.

Poi, Damon si sentì toccare la spalla e si voltò: era Caroline, anche lei in lacrime, proprio come Damon; così non potè far a meno di abbracciarla e lasciarsi andare, assieme a lei, a quel lacerante dolore

<< Mi manca, mi manca troppo >> Sussurrò Caroline tra le lacrime

<< Lo so, biondina, anche a me >> Disse, cercando di essere divertente per smorzare la tensione, nonostante fosse in lacrime.

Dopo quel momento di emozione, tutti si strinsero per commemorare la memoria di Stefan e anche quella di Enzo; qui, scesero involontariamente due lacrime a Bonnie, che venne stretta da Jeremy, la quale poi scosse la testa e fece un lungo sospiro per poi avvicinarsi al piccolo Stefan, appena sveglio, prendendogli la minuscola mano e facendo innalzare con la magia tutti i petali delle rose che crescevano nella cappella dei Salvatore,

Elena, così come tutti gli altri, guardò scioccata la sua migliore amica e suo figlio, così Bonnie si limitò a farle un ampio sorriso, tra le lacrime.

<< Come è possibile? >> Chiese Elena stranita, ignara di tutto

<< E' una lunga storia, te la spiegherò >> Disse Bonnie sorridendo mentre faceva cascare, grazie al piccolo Stef, quei petali sulle lapidi di Stefan e Enzo

Tutti sorrisero e rimasero lì ancora un po per poi decidere di andare a cenare tutti insieme al Grill, come non avevano mai fatto.

<< Damon, andiamo? >> Chiese Elena mentre guardava suo marito ancora immobile davanti la tomba di suo fratello

<< E' un problema se vai con gli altri e ti raggiungo dopo? >> Chiese, così Elena sorrise leggermente

<< Ci vediamo dopo >> Disse Elena per poi andare al Grill assieme suo fratello e Bonnie

Damon sospirò e guardò sorridendo la scritta in cui vi era inciso il nome di suo fratello, poi si voltò verso l'entrata della cappella

<< Per essere un vampiro non sai nasconderti bene, così non puoi colpire di sorpresa le tue prede >> Disse Damon

<< In realtà volevo essere vista da te >> Rispose Caroline, avvicinandosi al cognato

<< Ho saputo del tuo nuovo lavoro, congratulazioni biondina >> Disse accennando ad un sorriso

<< Non girarci su, sai bene cosa sono venuta a chiederti >> Disse Caroline con convinzione

<< Care non posso farlo, e se poi te ne penti? Anche i muri sanno che diventare un vampiro ti ha migliorato la vita e se poi questo ti mancasse? >>

<< Anche Stefan ti disse queste stesse parole ma tu eri convinto a prendere la cura perchè preferivi passare una vita umana con Elena piuttosto che l'eternità senza lei! Io non posso vivere con la certezza che non lo rivedrò più, preferisco avere il dubbio che, un giorno, quando morirò lo rivedrò nell'aldilà ma così non vivo, Damon, dal momento in cui Stefan è morto sono morta anche io e niente mi ha potuto far tornare a vivere di nuovo, ne New Orleans, ne la scuola, nulla >> Disse Caroline mentre una lacrima scendeva sul volto

Damon guardò la biondina con gli occhi lucidi di chi si era commosso dinnanzi quelle parole di vero amore, suo fratello si meritava di vivere una vita felice ma, ormai, questo non era possibile, quindi non poteva negargli quella minima possibilità di essere felice e in pace dopo quella stessa vita terrena che aveva sacrificato.

Così, l'uomo prese una fiala contenente il suo sangue e guardò Caroline che, a sua volta, lo guardò confusa

<< Avevi già preparato la fiala di sangue? >> Chiese la bionda

<< Avevo deciso di darti la cura sin dal momento in cui me lo hai chiesto >> Rispose Damon << Prendila >>

Caroline guardò quella fiala di sangue spaventata, era un passo molto importante e doveva ammettere di avere paura, sopratutto senza Stefan lì accanto a lei.

<< Io >>

<< Lo so, fa paura, io non ho vissuto il momento in cui mi è stata iniettata ma sono sicuro che anche io avrei avuto un momento di terrore, essere un vampiro è una cosa così fantastica, a parte l'uccidere le persone, è ovvio >> Disse Damon ironico

Caroline lo guardò male ma divertita, era sempre il solito Damon Salvatore, ma non riuscì a proferire parola, non sapeva quello che doveva fare.

<< Facciamo una cosa, tieni la fiala e pensaci un po su, è tua e puoi prenderla quando vuoi, quando ti sentirai pronta >> Disse dolcemente Damon così Caroline lo guardò

<< Grazie, Damon >> Disse Caroline sorridendo << Grazie, davvero, non so che avrei fatto senza te >> Disse con gli occhi lucidi

<< Anche io non so cosa avrei fatto senza te, biondina >> Disse sorridendo Damon per poi stringerla in un dolce abbraccio a cui Caroline si lasciò andare.

Più tardi, Caroline si trovava nella sua casa davanti al suo programma televisivo preferito, ad un certo punto la sua attenzione ricadde nella fiala contenente il sangue con la cura di Damon e solo allora capì cosa doveva fare.

Era notte fonda e Klaus non riusicva proprio a chiudere occhio, non dopo averla avuta e subito dopo averla lasciata andare; Caroline era il suo pensiero costante ma sapeva bene che non poteva essere sua, che lui non era degno di lei. Quindi, ciò che gli rimaneva da fare era dimenticare quella ultima avventura vissuta insieme.

<< Ancora sveglio? >> I pensieri dell'ibrido vennero interrotti dall'arrivo di suo fratello Elijah << Il momentaneo ritorno a Mystic Falls ti ha destabilizzato >> Osservò il fratello maggiore

<< Non so di cosa tu stia parlando >> Rispose Klaus con la sua aria da duro, così Elijah rise leggermente

L'uomo non disse niente, guardò semplicemente divertito Niklaus facendo segno col capo verso il giardino della tenuta Mikealson; Klaus non sapeva cosa avesse Elijah in mente ma non glielo volle chiedere, lo lasciò tornare nella sua camera mentre lui si avvicinò nell'ampia vetrata posta nel salone della loro casa che dava una splendida vista su tutta New Orleans con le sue luci, la sua musica e arti notturne che Klaus adorava tantissimo.

Stava tornando a letto quando notò con la cosa dell'occhio, dopo essersi voltato per dirigersi in camera, una sagoma appena dietro quella vetrata e quasi pensò di essere diventato pazzo: si voltò e rimase a bocca aperta quando vide Caroline, dietro la vetrata, che lo guardava con gli occhi colmi di lacrime che cercava di non far straripare sul viso.

<< Caroline, cosa ci fai qui? >> Chiese Klaus, dopo essere uscito velocemente nel giardino

<< Io.. Non lo so >> Disse Caroline palesemente nervosa per la situazione << E' nato il bambino di Damon e Elena, Bonnie è tornata con Jeremy, Alaric sta facendo carriera con la scuola, Matt è sindaco di Mystic Falls e poi ci sono io che dopo la morte di Stefan ho capito cosa realmente voglio: la cura >>

Klaus rimase scosso dall'affermazione della bionda vampira, così la guardò stravolto per quella notizia e si avvicinò lentamente a lei.

<< Perchè sei qui, tesoro? >> Chiese dolcemente Klaus

<< Quando Damon mi ha dato la fiala col suo sangue ho avuto paura: diventare un vampiro è stata la cosa migliore che potesse capitarmi ma perdere Stefan è stata, invece, la peggiore e ho capito che se avessi avuto una minima possibilità, anche se da morta, di rivedere Stefan allora avrei rinunciato a tutto >>

<< Sei venuta qui per dirmi addio? >> Chiese Klaus con le lacrime agli occhi

<< Sono venuta qui per dirti che prima di prendere la cura e di ricongiungermi, un giorno, con Stefan devo dare una conclusione degna alla Caroline vampira >> Disse velocemente e con determinazione, probabilmente per l'emozione ed il nervosismo del momento

<< Caroline, non ti capisco >> Disse Klaus con insistenza

<< Il giorno del mio diploma mi hai detto che saresti stato il mio ultimo amore, sei sempre stato vicino a me anche se lontano e tu, più di tutti gli altri, mi hai dimostrato che meritassi di essere amata mentre io cercavo di soffocare tutto questo ma nel momento in cui Damon mi ha dato quella cura è stato tutto così chiaro: prima di diventare umana, voglio essere il tuo amore, voglio dimostrarti che tu meriti di essere amato e quindi, se ancora vuoi essere il mio ultimo amore, prendimi e baciami >> Disse Caroline sorridendo leggermente con gli occhi lucidi

Klaus la guardò ed una lacrima scese sul suo volto, come ulteriore prova a Caroline che in lui ci fosse luce, purezza; non se lo lasciò dire una seconda volta che corse verso di lei, prendendola con virilità per i fianchi e dandole un bacio fatto di passione e amore che trovò subito risposta da una commossa e felice Caroline che, finalmente, dopo la morte di Stefan aveva capito quale fosse il suo posto.






 
   
 
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