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Autore: erica1609    19/04/2017    1 recensioni
Post quarta stagione, possibili spoiler, principalmente Sterek.
Isaac è ancora in città, Derek non se n'è andato, Breaden non é presente.
"Derek non era il lupo dal folto pelo nero e occhi blu elettrico che il branco era solito vedere, ma le sue dimensioni erano aumentate notevolmente e i suoi occhi erano rossi, come quelli di Scott, come quelli di un alfa, come quelli di qualcosa che non comportava niente di buono.
Derek sgranó gli occhi e finalmente realizzó cosa fosse successo. Era sangue quello sul corpo di Stiles?"
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Derek non sapeva cosa aspettarsi, non aveva osato però mettere in dubbio le parole della banshee, troppo intelligente per essere contraddetta. Il lupo preso in causa si sedette sul divano, un grazioso divano per la cronaca e fece due respiri profondi per tentare di rilassarsi.

-Ho parlato con Deaton, pare che potrei stabilire una connessione urlandoti addosso Derek, non so quanto possa essere doloroso, spero non lo sia, voi altri tappatevi le orecchie oppure uscite.- Spiegò Lydia, visibilmente preoccupata per le conseguenze che avrebbe potuto provocare.

-Non andiamo da nessuna parte.- Dissero Malia, Isaac e Scott in coro, seguiti da Kira che annuì determinata e Liam che incrociò le braccia come segno di resistenza.

-Fallo Lydia.- Intervenne Derek piano, e dopo attimi di silenzio, la banshee mise le mani sul viso di Derek e urlò.

 

-Alberi, foglie per terra, rami secchi e alberi e pioggia e insetti e uccelli sugli alberi, tronchi tagliati e rami secchi, foglie che cadono e gocce che bagnano, sassi e rami e foglie secche e ancora alberi e tronchi e Stiles. Stiles? Stiles seduto su un enorme tronco, umano con le mani in testa, Stiles bagnato e infreddolito e occhi neri e ragazzina, ragazzina bionda che gli tocca una spallla tra le foglie, i rami e i sassi e i tronchi tagliati e un tronco tagliato gigante e Stiles, Stiles che ora mi guarda e sassi, foglie e un enorme tronco e..-

 

Lydia si fermò, tutto il branco era rimasto allibito da tutte quelle informazioni che la banshee stava buttando fuori tutto d’un fiato, aveva gli occhi chiusi e il corpo scosso da spasmi mentre Derek guardava un punto fisso davanti a sè, erano entrambi in una specie di incoscienza che spaventò non poco il branco. Tutto d’un tratto Lydia si lanciò all’indietro respirando a pieni polmoni e uguale Derek, che aveva sbarrato gli occhi come per verificare di essere davvero ancora su quel divano.

-Hai visto quello che ho visto io?- Domandò Derek alzandosi impacciato.

-Sì.- Rispose la banshee.

-Lydia hai detto così tante cose, eri forse..in mezzo al bosco?- Chiese Malia, affiancando il cugino e posandogli una mano sulla spalla per farlo riprendere da quell’esperienza poco piacevole.

-Sì nel bosco, ma in un punto particolare, hai nominato un enorme tronco.- Si intromise Isaac.

-Quale tronco volete che sia? Decisamente sono al-

-Nemeton-. Scott non aveva fatto in tempo a finire la frase che Derek lo aveva interrotto. Tutto il branco si tirò uno schiaffo in faccia per l’ovvietà di quel gesto. Dove poteva essere Stiles se non lì?

-Se ci andiamo, facciamo esattamente quello che vuole la ragazzina.- Disse Liam, quasi terrorizzato che qualcuno lo sentisse –E se ci ribelliamo, Stiles o Derek moriranno, o tutti noi.-

Tutti annuirono, tranne Derek, il lupo guardava dritto davanti a sè concentrato.

-C’è un modo per fare uscire quella là dalla mia testa e da quella di Stiles?- Domandò speranzoso.

-Dovreste riuscire a far diventare forte il vostro legame a tal punto che la bionda fosse costretta a uscire, suppongo.- Rispose Lydia, riflettendo insieme al lupo.

-Non abbiamo scelta, dobbiamo presentarci là, non avremo Stiles indietro altrimenti, anzi, non ci avremmo neanche provato.- Esclamò Derek alzandosi in piedi –Andiamo.-

Tutti vollero fidarsi.

-Sei sicuro Derek?- Chiese Scott.

-Non abbiamo alternative- Rispose guardando in basso.

 

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Erano passati circa venti minuti e il branco era a pochi metri dal Nemeton, Stiles era ancora seduto al centro del tronco e guardava la ragazzina, che aspettava impaziente. Sentì però un rumore e quando si voltò, vide tutto il branco.

-Guarda un po‘ chi è arrivato.-

La bionda osservò tutto i presenti. -Dov’è la banshee?-

Scott avanzò pericolosamente –Sarebbe qui se tu non l’avessi uccisa!- E fece scendere una finta lacrima, che sembrò distrarre al punto giusto colei che avevano davanti, parve infatti sorpresa e non si accorse che in realtà Lydia era dietro un albero, dall’altro lato del nemeton, aspettando di intervenire come le aveva consigliato Derek.

-Volete dire che l’urlo di un giorno fa l’ha uccisa?- Chiese euforica la ragazzina battendo le mani in un modo così infantile che Kira si armò di katana e gli altri lupi ringhiarono.

-In ogni modo, mi servite tutti, oppure Stiles morirà.- Continuò.

-Che senso ha salvarlo se sappiamo che tanto dobbiamo tutti morire nel tuo stupido sacrificio?- Chiese Isaac, infuriato.

La bionda rise, di gusto e aggiunse –Oh no miei cari, Stiles mi serviva solamente per ricattarvi, sapevo che Derek vi avrebbe convinti a salvare la persona che tutti amate e la banshee è morta no? Non posso sacrificare un umano, mi serve il vero branco di creaturine che sole non possono vivere e un lupo completo! Ora, se volete salvare Stiles, avanzate.-
-Che diavolo di intenzioni hai?- Chiese Scott cercando di trattenere l'ira.
-Voglio solo che il Nemeton mi ridia ciò che mi ha rubato, il mio branco.- Rispose -E non vi devo spiegazioni, ora, avvicinatevi.-

Tutti avrebbero salvato il loro amico, nessuno aveva intenzione di farsi indietro nonstante volessero sapere una motivazione più approfondita, ma la banshee a quel punto urlò. Tutti vennero scaraventati a terra, Stiles compreso, che si svegliò di soprassalto. Si alzò in piedi e realizzò tutto quello che era successo.

La bionda era ancora lì, era solo volata da una parte, ma stava bene.

 –Sapete, mi sono resa immune anche alle banshee adesso.- Esclamò alzandosi in piedi e ghignando. Non si rese conto però che l’urlo aveva svegliato Stiles, che essendo umano si era ripreso in fretta rispetto a Derek, e che proprio in quel momento era dietro di lei.

-Sei immune a una pietra grande quando la tua testa, invece?- E l’umano le tirò la pietra dritta in testa, creando un diversivo e facendole uscire  quello che sembrava un litro di sangue. Tutto il branco si lanciò su di lei per ferirla, ma niente sembrava funzionare troppo, perchè riusciva a combattere. Liam si spezzò un braccio tentando si sollevarla mentre Malia si procurò non pochi lividi a causa dei pugni che quella tirava. Isaac la sollevò da dietro e con l'aiuto di Scott l'aveva immobilizzata, lasciando che Kira le piantasse la katana nello stomaco. Quando fu a un millimetro dalla sua pelle, Lydia la interruppe.

-Se la uccidete e lei è ancora nelle menti di Stiles e Derek, moriranno anche loro!- Urlò Lydia tra le lacrime.

Stiles nel frattempo era corso da Derek, gli era saltato addosso e aveva affondato il viso nel suo collo, annusando il suo profumo e lasciandosi stringere la vita dal lupo, che aveva il naso tra i capelli del più piccolo. L’osservazione di Lydia parve riportarli alla realtà e Stiles osservò –Vi ho visti, siete venuti a vedere dove fossi.-

-Sì.- Risposero tutti, mentre Isaac e Scoot tenevano ferma la bionda.

-Lydia, metti in contatto me e Derek- Disse Stiles determinato.

-Non se ne parla.- Disse Derek.

-Ci mancherebbe altro.- Rispose Malia.

-Per l’amor del cielo Stiles!- Intervenne Kira.

-Stiles, giuro che ti uccido.- Ringhiò Scott, preoccupato per il suo migliore amico che in quel momento teneva Derek per mano.

-Se ci entra in testa, potremmo amplificare il nostro legame.- Disse Stiles scrollando le spalle e sbuffando per l’eccessivo senso si protezione degli amici.
-Vi prego, quando Derek e Lydia sono venuti a cercarmi, li ho visti nella mia testa e dopo ho percepito tutto quello che vi dicevate a casa sua, eravamo ancora in contatto!.- Aggiunse.

-Sei umano, potrei ferirti.- Sussurrò Lydia, stringendosi a Malia.

-Fallo.- Stiles era determinato e nessuno osò contraddirlo.

La banshee li mise in contatto e tutti i ricordi che avevano di loro due insieme passarono da una mente all’altra dei due.

C’era la prima volta in cui Stiles vide Derek nella foresta, quando lo fecero arrestare, quando lo aveva sbattuto su una porta, e quando gli aveva quasi tagliato un braccio. C’era la prima volta in cui Derek gli aveva sorriso, quando faceva salire Erika in macchina, poi c’era il momento in cui aveva sentito il corpo paralizzato di Stiles cadergli addosso e gli era piaciuto. C’era Stiles che consolava Derek per la morte di Boyd e c’era Derek che veniva lanciato in aria dal Nogitsune. C'era Derek morente e Stiles confuso. C'era quella sera di quattro mesi prima e quella di poche ore precedenti, quando l'umano era ancora tra le braccia del licantropo e tutto sembrava veramente in pace.

Mille altri ricordi passarono tra le loro menti al punto che la testa di quella strega scoppiò, scoppiò letteralmente.
Tutti sospirarono di sollievo, Derek prese il viso di Stiles e gli baciò la fronte, per poi baciarlo davanti a tutto il branco. Tutti sorridevano, tranne Liam, che era leggermente stranito da quella situazione ma si beccò uno scappellotto da Isaac.

 

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Erano tornati tutti a casa di Lydia, spensierati, stanchi e soddisfatti.

Avevano deciso di dormire lì, tanto quella casa aveva mille stanze. Stiles e Derek andarono in una stanza degli ospiti e il primo non fece in tempo a spogliarsi che il secondo lo sollevò e lo buttò sul letto, baciandolo in ogni punto.

Passarono minuti ed entrambi erano nudi, pelle contro pelle, Derek godeva di quella pelle così candida e calda mentre sentiva le mani di Stiles sulla sua nuca, tra i suoi capelli e sui suoi muscoli.

Non andarono troppo oltre per la stanchezza, ma si addormentarono abbracciati. Stiles aveva la schiena contro il busto di Derek, quest’ultimo lo cingeva in vita con un braccio mentre l’altro era sotto il suo collo.

Stiles stringeve la mano del lupo che era all’altezza della sua testa e poco prima di addormentarsi gli sussurrò –Grazie di essermi venuto a prendere.-

Il lupo in risposta gli baciò i capelli e si lasciò andare al sonno, non potendo sapere che la mattina dopo un piccolo beta avrebbe bussato alla porta di casa Martin.

Scriverò al massimo due capitoli ancora, poi la storia sarà conclusa, spero continui a piacervi.

   
 
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