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Autore: Hope997    20/04/2017    2 recensioni
Jessica ha sempre vissuto con la madre; I suoi genitori si separarono quando lei era davvero piccola, e la figura paterna l'aveva vissuta ben poco. Tutto cambia quando il padre le chiede di trascorrere le vacanze estive da lui, per provare a recuperare un po' del tempo perso.
Ha rotto da poco con il ragazzo che credeva fosse l'uomo della sua vita, ed ha deciso di chiudere definitivamente con il genere maschile. Questa però era solo una sua convinzione, e ben presto si renderà conto che non era ciò che realmente voleva.
La sua vita è una continua lotta tra il desiderio del ritorno al passato e la curiosità di un presente che sembra promettere meglio.
Questo è il racconto della sua vita, ed è la dimostrazione del fatto che, nonostante tutto, tutti siamo destinati a qualcuno, e che il treno della vita passa un' unica volta anche se in ritardo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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La testa iniziò ad esplodermi.
Una bomba sarebbe stata meno invasiva.
Non potevo credere a quello che stava succedendo; in quella notte, pregai, pregai affinchè tutto questo si risolvesse, che mio padre avrebbe ripreso la sua vita tra le mani e mi avrebbe guardata per sempre con i suoi occhi amorevoli.
Avevo mandato via tutti, non per qualcosa ma perchè erano privi di forza.. tentennarono un po ma li convinsi.
Perfino Matthew che non mi lasciava un secondo, era andato via. Mi stava vicino come mai nessuno lo aveva fatto.
Telefonai la mamma poco dopo essere uscita dalla stanza di mio padre e rivelarle la dura realtà, mi spezzò il cuore in due.
Non proferì parola per bene 5 minuti ma poi singhiozzò. Uno di quei pianti che ti logorano l'anima, quelli in cui senti tanto amore quanto dolore.
L'indomani avrebbe preso il primo aereo che le avrebbe permesso di arrivare il prima possibile.
Non riusciva a stargli lontano e credo proprio che mai avrebbero dovuto separarsi.
Mi sedetti in quel corridoio freddo e fissavo la sua stanza.
Questa notizia era arrivata come un tuono o un lampo a ciel sereno. Non credevo che tutto questo potesse davvero accadere. Fissavo il volto di mio padre mentre dormiva. Era teso e la sua fronte sudata.
Come avrei fatto? Come avrei fatto a non vederlo sorridere alle mie battute o a fingere che magari un piatto cucinato da me era qualcosa di eccezionale? Una lacrima scese veloce dal mio occhio e proprio in quell'istante che qualcuno si sedette al mio fianco e prese a stringere la mia mano fredda.
:-"Potrà farcela!"
Cercai il suo sguardo e qualcosa mi disse che quell'uomo era davvero li per me e per il suo migliore amico.
:-" Matth..che ci..?
:-" Ho lasciato andare tutti.. ma non potevo immaginarti qui da sola a piangere per lui. Lui non ha solo te... ci sono anche io e lo stesso vale per te Jess."
Non mi guardava, mi trasmetteva carica solo con il suo tocco.
:-" Matth grazie..."
:-" Jess di cosa...è per lui che sono qui. Mi ha accolto come un figlio in qualsiasi circostanza. E' stato il padre che non ho mai avuto.Alla fine chi importa, il vero genitore non è chi ti procrea ma chi ti cresce e posso dire che lui mi ha tirato su come pochi sanno fare. Mi ha amato nonostante i diverbi. Mi ha accolto con tutto l'amore di questo mondo ed io? io ho saputo solo dargli pensieri su pensieri. Ed ora avrei voglia di strapparlo via da quei macchinari e urlargli che lui è più forte di qualsiasi altra cosa. Che lo è sempre stato e che non deve arrendersi, ma ne avrò occasione, lo so.. lui non ci abbandonerà. Ed ora Jess, ora....Ti volevo chiedere scusa.."
I suoi occhi erano rossi, erano spenti e sofferenti.
SCusa?
:-" Ti volevo chiedere scusa, Jess, per tutto. Da quando sei arrivata, non so cosa mi sia preso, mi hai trasformato. E' quasi un mese dal nostro incontro in treno. Lo ricordi vero? Da allora, da quando i nostri occhi si sono incrociati, non ho mai spesso di pensare a te. A te e alle tue morbide labbra, ai tuoi occhioni, a tutto e ieri ho sbagliato.. ho sbagliato a lasciarmi sedurre. Tu non mi meriti."
Davvero aveva detto tutto questo? Davvero la sua bocca aveva...
:-" Perchè la sposi allora?- scossi la testa- non mi sembra il caso di parlarne ora in questa circostanza."
:-" Jess io non..." Qualcuno lo interruppe e lo ringraziai spiritualmente.
:-" E' sua la macchina parcheggiata in seconda fila?"
Un uomo sulla 40ina, grosso e pelato, con il corpo rivestito di tatuaggi, gli rivolse la parola.
:-" Si vengo a spostarla." e si allontanarono insieme.

Mi svegliai di soprassalto, ero distesa su un letto totalmente bianco.
Su una poltrona li vicino vi era Matthew. Sorrisi nel vederlo. La sua espressione era dolce proprio come un angioletto, peccato che dovesse sposarsi con la donna degli inferi.
:-" 'Giorno." la sua voce impastata mi richiamò.
:-" Mi hai portato tu qui?" chiesi impassibile.
:-" Tua madre e il tuo ragazzo sono giu che ti aspettano, cerca di sbrigarti."
Prima che potessi replicare, mi lasciò sola. Fidanzato?
Scesi in fretta dal letto e corsi nel corridoio dove facilmente lo intravidi.
:-" Matthew ma di che parli?"
:-" Hai altro a cui pensare ma di sicuro tra i due, tu non scherzi."
Si liberò dalla mia presa e andò via.
Di che stava parlando?
Presi l'ascensore e quando le porte si aprirono ad accogliermi c'era la mia amata mamma e..... Cameron.
Mi catapultai su quella donna, quella donna che nonostante tutto, riusciva ancora ad essere forte e solo quando mi strinse forte, ci lasciammo andare ad un pianto desiderato.
:-" Jess, Luke può farcela, deve farcela."
Era quasi una cantilena che mi ripeteva ad ogni tocco di capelli. Anche struccata e vestita in modo casual risultava perfetta. Perfetta per la sua età. Dovevano amarsi tanto quei due.
Una mano mi si posò sulla spalla e il mio corpo s'irrigidì proprio come Matthew di fronte a me.
Solo una persona mi destabilizzava cosi ed era lui. Lui che in quel momento era fuori luogo. Lui che mi aveva dato della poco di buono. Lui che costantemente mi faceva soffrire. Lui che in fondo non mi amava per davvero.
:-"Oh jess."
Mi strappò dalle braccia di mia madre sotto lo sguardo di tutti e mi strinse a lui. Matthew ci fissava e quasi non volevo dirgli che lui era l'unico che io...
:-" I familiari Fox?"
:-" Si siamo noi." Si affrettò a dire mia madre, ancora con una speranza quasi esauriente.
:-" Bene, se qualcuno vorrebbe fargli visita è libero di andare, avete 10/15 minuti a persona."
Tutti ci voltammo nella direzione di mio padre evitando di rispondere a quell'infermiere rude.
Era li preso tra i suoi pensieri, con il capo chino e le mani incrociate.
:-"Mamma vai tu."
La vidi impallidirsi. Erano pur sempre tanti anni che non si vedevano e quella circostanza non rallegrava nessuno. Mi sorrise , mi stampò un tenero bacio sulla fronte e andò.
Guardai tutta la scena.
Entrò di soppiatto e quando entrambi si guardarono, vidi qualcosa esplodere in loro. Mia madre accorse al suo fianco e si strinsero in un lungo abbraccio.
:-"Jess, io vado."
Interruppe Matthew.
:-"Dove vai?" Lo guardavo con aria impietosita, perchè voleva lasciarmi da sola con quella sottospecie di ex che mi ritrovavo sempre nei momenti inopportuni?
:-" Torno da... vado a casa..ho solo bisogno di una doccia."
:-"Ah...vai da.." Stupida.
:-" Tornerò stasera...torna a casa...ormai c'é tua madre qui. E..il tuo fidanzato potrà tenerti compagnia."
Cameron mi cinse il braccio intorno alla vita.
:-"Ora può contare su di me.. Piccola MIA."
Accentuò ulteriolmente quell'aggettivo e quasi non mi venne da spaccargli il muso.
:-" Io.Non.Sono.tua."
Rivelai.
Matthew ci fissò per un paio di minuti e poi si avviò all'uscita.

:-" Chiariamo questo piccolo malinteso! Non siamo fidanzati e tu devi andartene da qui!" Fulminai Cameron e lui iniziò a ridere.
:-" SE TU POSSA CREDERE CHE TI LASCIA DA SOLA CON QUEL TIZIO,TI SBAGLI- agitò l'indice sotto al mio naso- TI MANCA UN PEZZETTINO DEL PUZZLE VERO JESS? BEH TE LO COMPLETO IO!"
Si avvicinò velocemente al mio orecchio e quasi il mio cuore non si schiantò contro un muro nel sentire queste parole. Dopo quello che avevamo condiviso e che stava accadendo..lui mi stava minacciando? Si voltò per dirigersi nella stanza di mio padre.
:-"ah..Jess, il tuo amichetto sa che stasera ci daremo da fare e che perfino ieri a telefono godevi."
Cosa? Non poteva essere..non poteva essere cosi schifosamente bastardo.
Una donna li nelle vicinanze udì tutta la conversazione o almeno in parte, perchè il suo sguardo basito la diceva lunga.
Le lacrime erano quasi pronte e la rabbia stava per avere la meglio. Dovevo parlare con lui e l'unico modo era andare a casa sua ma prima avrei salutato mio padre.
Avevo bisogno di lui e delle sue braccia.
:-"Jess.." La sua voce sottile mi crepò il cuore.
:-" Papà..come ti senti?"
Vidi osservarsi le braccia e subito capii che quegli aghi gli facevano davvero male.
Mia madre addolorata era scesa giu al bar a prendersi una camomilla per calmare i nervi.
:-" Ora che ho visto te e tua madre, davvero bene.. è diventata più bella di quel che era.. peccato non poterla portare a cena, stasera."
:-"Prima o poi, potrai e ti svelo un segreto, credo proprio che la mamma pensi che tu sia davvero molto più attraente."
Rise. Quanto avrei voluto sentire la sua risata in eterno.
:-" Che sciocca Jess. In questo stato? Ho visto Cameron, mi ha salutato dicendo che quando esco avrà delle cose da mostrarmi che mi renderanno davvero un uomo fiero di te. Non che non lo sia anzi."
Stava superando se stesso! NON gli avrei mai permesso di interferire nella vita di mio padre, se solo avesse osato fargli ascoltare determinate cose, lo avrei ammazzato con le mie mani.
:-"Jess che succede, non sei felice? Cam ha combinato qualcosa?"
Mi accarezzo il volto. Un tempo gli avrei raccontato di tutto ma ad oggi potevo solo dirgli
:-" Cam è perfetto."
:-" Quando uscirò da qui.. andremo a mangiare tutti al ristorante."
:-"Tutti?"
:-"Si, io..tu..Cam, la mamma.. E MAtthew con MIcky!"
Un brivido mi percosse la schiena.
:-"Ahh..si loro."

Il tragitto che portava dall'ospedale a casa di Matth era tanto, avevo usufruito del passaggio di un taxy.
Avevo perfino chiamato a Matthew ma non mi aveva degnato di risposta.
Mia madre era entratain camera quasi dopo un'ora, con il viso pallido e gli occhi e il naso rossi. Aveva pianto. Cameron invece era tornato a casa. A detta sua doveva farsi una doccia e aveva bisogno di riposo.
Ero stanca. Tutto troppo velocemente.
L'autista parcheggiò proprio di fronte a casa Philips e qualcosa mi perforò lo stomaco.
Bussai adagio alla porta e 5 minuti dopo qualcuno venne ad aprirmi.
:-"Ciao."
:-" Ehm, salve, cercavo Matthew!" Un ragazzo sui 25 anni mi sorrise.
:-" Certo entra, piacere John, fratello minore di Matthew."
Ecco perche gli somigliava tanto. Ovviamente il maggiore era piu bello ma colui che avevo di fronte era davvero molto interessante. Un taglio di capelli decisamente molto lungo per i miei gusti e poi biondo, occhi castani. Un'asciugamano gli copriva dai fianchi in giu e quasi non mi cadde la mascella.
:-" Piacere Jessica."
Gli porsi la mano e lui la baciò. QUest'odioso modo di abbindolare le ragazze.
:-" Sei una sua preda o posso farti mia?"
okok.. stava esagerando.
:-" Vado a cercarlo, devo parlargli."
:-"Lo trovi nello studio, in caso vieni da me."
Mi fece un'occhiolino e arrossìì.
Prima risolvevo quella storia di me e Cameron, prima potevo dedicarmi a mio padre.
Salii frettolosamente le scale e quando la mia mano si posò sul pomello della porta, quella visione mi diede cosi il voltastomaco che quasi non vomitai.
Miss Evenanght avvinghiata a Matthew che era totalmente nudo dal bacino in giu e lei con la sua perfetta gonna rossa, godeva ad ogni mossa.
Sussultai e quando Matthew incrociò il mio sguardo, qualcosa mi fece scappare, udendo il lontananza solo un :-"OH CAZZO."




Salve ragazze, scusate l'assenza ma purtroppo sono impegnata ma cercherò di non abbandonarvi più. Siete sempre in tante e per questo tengo a ringraziarvi. Grazie perchè nonostante tutto mi sostenete. Insomma povera Jess sta subendo tutto lei ma come si suol dire, alla fine la ruota gira. Baciii
   
 
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