Quando la sveglia suonò il giorno dopo, Daphne impreco sottovoce.
Allora non è stato tutto un sogno...
La ragazza si mise a sedere e si prese la testa fra le mani, lanciando quanti più insulti possibili a suo nonno. Dopo essersi lavata e vestita con la sua nuova divisa scolastica, che trovava sinceramente orribile, Daphne cominciò a svuotare la borsa e a sistemare le sue cose. Qualche minuto dopo sentì bussare alla porta, si girò e vide Teo fare capolino nella stanza.
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La ragazza contraccambiò il sorriso che il ragazzo le aveva rivolto e fece cenno al ragazzo di entrare silenziosamente.
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Il ragazzo sorrise e spostò dal viso di Iris una ciocca di capelli ribelli. La ragazza cercò istintivamente la mano del ragazzo e ci si accoccolò sopra.
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Iris gemette frustrata e si rannicchiò sotto le coperte, trascinando con sé la mano del giovane.
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Un sorriso pericoloso gli si materializzò sul volto e il ragazzo si avvicinò pronto ad attuare il suo malefico piano.
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Oh grandioso! Inseguita da mister sexy muscolo... No aspetta... Che diavolo ti salta in mente! Ricordati del violino! Il violino! Gli addominali! No aspetta scelta sbagliata... AAAARGH!
Daphne accelerò il passo, sicura di essere completamente rossa in viso, ma Alex la raggiunse in un lampo.
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Alex la afferrò per il braccio, obbligandola a guardarlo negli occhi. I due si guardarono intensamente per qualche istante, riprovando la stessa sensazione della sera prima.
Dov'è che ti ho già visto?
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La ragazza scosse la testa e lo osservò con più calma. Alex era sincero, Daphne poteva capirlo bene osservando i suoi tristi e grandi occhi azzurri.
Adesso mi sento in colpa.
La ragazza sospirò, massaggiandosi il collo chiaramente in imbarazzo e Alex la lasciò andare.
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Oddio no... Non guardarmi con quei grossi occhioni azzurri... da cucciolo ferito...
Daphne si mise una mano davanti al viso e guardò fuori da una delle finestre del corridoio.
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Giuro. Giuro che non potevi trovare scusa peggiore... Speriamo se la beva.
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Meno male che se l'è bevuta.
Daphne sospirò e Alex sorrise tra sé e sé.
Come se potessi bermi una scemenza del genere, se non vuoi dirmi il motivo va bene, mi basta che che continui ad arrossire in mia presenza... mi piace quel rossore sul tuo viso.
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I due si rimisero a camminare per il lungo corridoio, ma all'improvviso Daphne si fermò.
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Alex si mise a ridere di gusto.
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Daphne annuì, non capendo dove il ragazzo volesse andare a parare.
<Teo e Iris sono da soli in una stanza, è meglio non entrarci o essere lì con loro, quando quei due sono da soli, si saltano letteralmente addosso>>
Daphne arrossì.
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Alex annuì ridendo.
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Devo ricordarmi di svegliarmi presto da oggi in avanti.
Daphne scosse la testa incredula, afferrò il ragazzo per un braccio e lo trascinò via, incitandolo a sbrigarsi.
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La ragazza arrossì e scosse la testa.
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Alex la guardò sbalordito e si rimise a ridere.
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Il ragazzo la prese per mano e si mise a correre.
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Oh... mi sta tenendo la mano... E' così calda... e grande... e... RICORDATI DEL VIOLINO DANNAZIONE! NON FARTI BATTERE DA MISTER MUSCOLO! Ma gli addominali... e la sua mano...
Poco più in là, un professore e un alunno stavano osservando la coppia correre per il corridoio.
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Il professore gli diede uno schiaffo sulla nuca.
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L'uomo gli diede un altro schiaffo sulla nuca.
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