Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: emmegili    22/04/2017    2 recensioni
- Hai intenzione almeno di dirmi come ti chiami o dovrò tirare ad indovinare?
- Hai intenzione di smettere di interrompermi mentre leggo o devo imbavagliarti?
- D’accordo, tirerò ad indovinare.
- D’accordo, mi toccherà imbavagliarti.
- Sei davvero adorabile, te l’hanno mai detto?
- Sei davvero un rompipalle, te l’hanno mai detto?
--
Ma Oliver... Oliver non muove un muscolo, nemmeno gli occhi. Mantiene lo sguardo fisso nel mio, come un salvagente nel mare in tempesta. Ogni volta che sto per affogare, mi aggrappo alla sua sicurezza.
--
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

54. – Oliver

 

Ormai, più che rallentato, il tempo pare essersi fermato.

Nessuno si muove, nessuno parla. Tutti aspettano che le porte si aprano e che il chirurgo venga a dirci qualcosa.

E’ notte inoltrata, forse è già mattina. Non ho idea da quanto tempo siamo chiusi in questa stanza.

Dalla reception, l’infermiera ci guarda preoccupata e dispiaciuta. Ci osserva da così tanto tempo che probabilmente ha imparato a memoria i nostri visi.

Quando alzo lo sguardo, Scott è davanti a me.

- Andiamo a prendere qualcosa da bere? –domanda. La sua voce è vuota, spenta, ma cerca di sorridere. Invano: i suoi occhi sono due pozzi bui. Se ne accorge e il suo sforzato sorriso si spegne con una smorfia.

Mi passo le mani sul viso e mi alzo, annuendo. Ci avviamo verso la fine del corridoio, dove i distributori automatici sono relegati.

Scott preme i tasti, senza dire nulla inserisce le monete. La bottiglietta di plastica cade, lui si china a prenderla.

E poi sento un grido. Disumano, disperato, che lacera l’aria.

Quando mi volto e vedo Diana Nardi inginocchiata a terra, le mani strette al petto, le vene del collo sporgenti mentre lancia un altro urlo silenzioso, qualcosa dentro di me si rompe.

Come quando lanci un sasso contro una vetrina e va tutto in mille pezzi. Non riuscirai mai a riattaccare frammento per frammento fino a ricostruirla da capo. E’ andata. Non c’è più nulla da fare.

Sposto lo sguardo sul dottore davanti alla donna. Ha un’espressione mortificata, dispiaciuta, si tormenta l’orlo del camice.

All’inizio non ci credo. E’ tutto solo un orribile incubo, uno scherzo di pessimo gusto.

Ma poi vedo Arianna scivolare di nuovo sul pavimento, gli occhi vitrei, rigida come un blocco di legno.

Vedo Enrico stringere forte al petto il corpo di Lucas, scosso dai singhiozzi.

Vedo Jay scuotere la testa, mentre continua a mimare con le labbra una lunga catena di no.

Vedo mio padre chiudere gli occhi e alzare il viso al soffitto, in un profondo sospiro.

Vedo Edgardo scagliare un pugno al muro, con violenza.

Vedo Camilla tremare dietro di lui, cercando in lacrime di fermarlo.

Vedo mia madre reggersi esile allo schienale della sedia, per poi voltarsi nella mia direzione, il terrore negli occhi.

Accanto a me, vedo la bottiglietta d’acqua che Scott teneva tra le mani cadere a terra e rimbalzare via.

Un soffio di aria gelida mi sfiora il collo per una frazione di secondo.

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: emmegili