Mi ha colpito la frase della
confessione di Oliver a
Felicity, credo che la scena ci spezzera’ il cuore
piu’ dei famosi flashback.
Lui e’ sudato e sofferente da quel che si intravvede nel
video, e a lei
dovrebbe fermarsi il chip stando agli spoiler, causandole una paralisi
temporanea. E sono partita! 😊
Come al solito spero vi piaccia. In
corsivo le frasi in inglese
dal trailer 5x19, del sizzle reeel e c’e’ anche una
mia invenzione!
Erano
rimasti prigionieri in
quel sotterraneo buio e umido. Dopo tutta quell’azione
notturna, i
combattimenti, la volonta’ di John e Oliver di salvare
Felicity dalle grinfie
di Helix. Erano rimasti chiusi la sotto. John aveva dovuto lasciare la
mano di
Oliver, che non aveva voluto lasciare assolutamente quella di Felicity.
Non
riusciva piu’ a tenerli. Oliver gli aveva ordinato di
lasciarlo andare.
“John,
lasciami! Non riuscirai
a tenerci ancora per molto!”
“Oliver,
lasciami qui! Tu
salvati!” Gli
fece eco la voce concitata
di Felicity sotto di lui
“No,
mai!” Si volto’ verso di
lei.. sentiva la piccola mano scivolare dalla sua. No, non lo avrebbe
permesso.
E
infatti scivolano giu’ entrambi
mentre Diggle impotente aveva dovuto mollare la presa.
Caddero
rovinosamente a terra,
uno accanto all’altra. Entrambi
emisero
un lamento.
“Oliver!
Felicity!” grido’
Diggle
“Va
via Dig!” Urlo’ Oliver “Non
farti prendere!” ma
la voce non era
ferma.
“Tornero’
! Cercate di
resistere!” Lo sentirono allontanarsi sulla scala metallica.
Poi fu silenzio.
Oliver
strizzo’ gli occhi per
il dolore. Poi guardo’ lei. Era scuro, non riusciva a vederla
bene in faccia.
“Stai
bene?”
“Si…si,
sto bene.” La sua voce
flebile che proveniva dal buio.
“Muoviamoci,
non possiamo
restare qui!” Con uno sforzo si mise in piedi. Gli doleva il
petto. La ferita
da freccia e il tatuaggio cancellato dalle torture di Chase bruciavano
come
fuoco vivo.
Ma
lei non si alzava.
Le
tese una mano. Ma lei non
si muoveva.
“Oliver…”
“Felicity,
su alzati!”
“Non..
non posso.”
“Come?”
“Non
ci riesco. Non riesco a
muovermi… “ La voce era incerta
Si
chino’ su di lei ignorando
il dolore al petto che si stava facendo piu’ forte, la
sollevo’ in piedi.
Lei
si affloscio’ tra le sue
braccia come una bambola di pezza. Non riusciva a stare in piedi.
“Felicity,
cosa ti succede?”
“Non..
non sento le gambe!” La
voce di Felicity si fece quasi disperata “Il
chip.. quando sono caduta ho sentito una fitta
alla schiena.”
“Non
possiamo restare qui.” La
prese in braccio, stringendo i denti.
“Oliver,
cos’hai?” gli chiese,
stringendogli le braccia al collo mentre la tirava su. Aveva
chiaramente
sentito il gemito soffocato che gli era sfuggito.
“Niente!”
Tuono’ lui
categorico
Ma
a mano a mano che si
spostavano nel sotterraneo in cerca di un luogo piu’ sicuro,
Felicity vedeva
chiaramente l’espressione tirata del suo volto, il sudore che
gli aveva
leggermente imperlato la fronte, l’ombra del dolore fisico
sui suoi lineamenti.
Si
fermarono in uno spazio un
po’ piu’ illuminato, non tanto ma almeno si
potevano vedere in faccia. Lui si
appoggio’ a una parete, scivolando lentamente a terra. Lei
sopra di lui, ancora
tra le sue braccia.
“Come
va? Riesci a muoverti?”
“No..
ho paura .. non voglio
essere di nuovo paralizzata.”
“Non
ti preoccupare, vedrai
che non e’ niente di grave. Appena verranno a riprenderci
Curtis ti sistemera’
il chip e riprenderai a camminare.”
Lei
lo guardo’ attentamente
“Oliver,
tu stai male. Cosa ti
succede?”
Oliver
stringeva i denti “Le
ferite sul petto. Credo.. credo si siano riaperte.”
“Te
lo avevo detto di andare
da un vero medico!”
“Felicity,
non e’ il momento!
“Con
te non e’ mai il momento!”
“Senti
chi parla!”
Si
fissavano astiosi, pieni di
risentimento.
Non
si erano piu’ parlati dal
loro scontro al loft, quando si erano affrontati. Aveva scoperto della
sua
affiliazione a Helix, quel segreto che lei non aveva voluto rivelargli.
La cosa
lo aveva ferito ancora da quando ci aveva provato a farselo dire,
durante il
rapimento di Susan. Le aveva detto che il suo livello di sicurezza era
compromesso. E di non tornare al covo se non era disposta a dire tutto.
Lei
se n’era andata senza dire
una parola. Lui si era sentito morire. Felicity. Quella Felicity di cui
si
fidava piu’ di se’ stesso, da sempre, da quando
l’aveva conosciuta.
Era per
lei
che era venuto in quel posto perso nel quartiere piu’
squallido e abbandonato
di Star City assieme a Diggle, perche’ a causa della sua
affiliazione a Helix
le avevano chiesto di fare una cosa illegale. E lui non lo avrebbe
permesso.
Non avrebbe permesso che lei affondasse
nell’oscurita’. Lei che era convinta di
essere dalla parte giusta. Dalla parte di chi avrebbe preso Chase. Ma
non lo
era.
L’aveva
raggiunta al loft, aveva provato a parlarle.
“Perche’
lo
fai?” Le aveva chiesto al loft “Perche’
in questo modo? Non e’ da te.”
“Per
quel che
ha fatto a Billy.”
Oliver
aveva
irrigidito la mascella. Billy lo aveva ucciso lui. Si, istigato e
raggirato da Prometheus,
ma oggettivamente lo aveva ucciso lui. E avrebbe dovuto convivere con
quel
fatto per il resto della sua vita. Lo aveva ulteriormente allontanato
da lei.
Lavoravano ancora insieme ma il solco si era allargato tra loro. Non
parlavano quasi
piu’. Era piu’ il tempo che lei non c’era
al covo che quello in cui c’era.
Aveva aperto la bocca per dire qualcosa ma
lei aveva continuato
“E
per quel
che ha fatto a te! E’ un pazzo assassino e criminale! La
paghera’, la paghera’
molto cara!”
Non le
aveva
mai visto quell’aria arrabbiata, corrucciata, quasi furiosa.
Dov’era la
Felicity positiva, piena di luce che illuminava i suoi passi, sempre
pronta a
vedere il buono negli altri, al perdono e alla comprensione, la
Felicity che
lui aveva conosciuto e di cui si era innamorato?
“Lui
non ha
fatto altro che mettermi davanti alla verita’”
“Quale
verita’!? Chase non sa neanche cosa sia la
verita’!”
I was
willing to to
whatever it takes to save the city. And that created him.
Ero
disposto a fare tutto quel
che serviva per salvare la citta. E questo ha creato lui.
“Non
e’ vero.
Tu non hai creato Prometheus!”
“Si,
l’ho
creato io! Perche’ non mi sono fermato davanti a niente per
portare avanti la
mia crociata contro i criminali della lista che mi aveva lasciato mio
padre. E
gli ho fatto credere che il fine giustifichi i mezzi, tutti i mezzi,
anche i
piu’ esecrabili, illegali e infimi!”
“Ma
poi sei
cambiato!”
Si, lei lo
aveva cambiato. Lei che gli aveva detto che poteva fare del bene alla
citta’ e
non semplicemente cancellare un nome dietro l’altro da quella
lista.
Aveva
cercato
di convincerla che Helix non era la soluzione, che doveva tornare a
lottare con
lui e Diggle e gli altri del team per cercare di neutralizzare Chase
una volta
per tutte. Ma lei non aveva sentito ragioni.
You’ll have to stop me!
Mi
dovrai fermare!
L’aveva
lasciata andare via, rimanendo fermo sul posto dove si trovava, le mani
in
tasca, senza fare un gesto, immerso nei suoi amari pensieri. Come
quando lei lo
aveva lasciato. Non si era mosso. Lei voleva agire. Lui era rimasto
fermo.
Si, doveva
fermarla. Fermare la sua discesa verso l’oscurita’.
Salvare la donna che era
stata e per lui era ancora la sua luce.
E adesso
erano
li’, a fissarsi come due che si sfidavano a duello.
“Cosa
ti hanno
chiesto di fare quelli di Helix in cambio di tutte le informazioni che
ti hanno
dato su Chase?”
“Non
sono
affari tuoi!”
“Quel
che
riguarda te e la sicurezza del team sono sempre affari miei!”
“Ti
basti
sapere che in cambio di quel che serve per prendere Chase io sono
disposta a
farlo!”
“Felicity
non
sai quel che dici. Parli e pensi esattamente come me quando ho
cominciato la
mia crociata. Non e’ la via giusta, e tu lo sai! Non lascero’ che
ti coinvolgano in attivita’
illegali che possano nuocere a qualcuno, prima di tutto a te!”
“Hai
deciso di
non indossare piu’ il costume verde, no? Almeno lascia che
altri combattano la
tua battaglia!”
“E’
questo
quel che pensi? Che mi sono arreso?”
“Io
guardo ai
fatti. E i fatti sono che da dopo le torture di Chase non sei
piu’ tu!”
“Io..
io non
so piu’ chi sono, Felicity.”
“Cosa
ti ha
fatto quel mostro?”
“Sono
io il
mostro, Felicity!” lo aveva quasi urlato
“Non
e’ vero!”
I put on
the hood
to right my father’s wrongs. It was all based on a lie.
Ho messo il cappuccio
per correggere gli sbagli di mio padre. Ma era tutto
basato su una bugia.
“Quale
bugia?” chiese lei. Oliver
teneva la testa china, non riusciva a guardarla
Lei
gli sollevo’ il mento con un
mano
“Quale
bugia, Oliver?” Aveva
cambiato atteggiamento, il suo sguardo era lucido, penetrante.
“Che
non agivo per giustizia … che
non uccidevo perche’ dovevo. Ma perche’ volevo.
E... “ riabbasso’ la testa
mormorando “ perche’ uccidere mi .. mi
piaceva!” La voce gli si spezzo’ sulle
ultime parole.
La
senti’ trattenere il respiro.
Cosa avrebbe pensato di lui adesso? Gia’ non si fidava
piu’ di lui, si
sarebbero allontanati definitivamente? No, non avrebbe potuto
sopportarlo. Rimase
in attesa, a testa bassa, il sudore che gli colava dalla fronte sulla
faccia.
Le ferite bruciavano. Ma il suo cuore ancora di piu’.
La
senti’ emettere un sospiro,
alla fine. Senti’ la sua voce, calma, controllata. Non
piu’ arrabbiata.
“Io
mi sono
aggiunta alla tua crociata per trovare Walter all’inizio,
ricordi?”
Si lo
ricordava
bene
“Ma
poi sono rimasta. Per te. “
Oliver
alzo’ la testa. Lei lo
guardava dritto negli occhi, senza reticenze, senza disgusto. Franca e
diretta
e come sempre aveva fatto. Quel che aveva temuto di vedere nei suoi
occhi non
c’era.
“Non
sarei mai rimasta con un
mostro.”
Oliver
emise una specie di
singhiozzo. Lei gli strinse il giubbotto con entrambe le mani.
“Tu
non sei un mostro. Non
saresti l’uomo che sei, l’eroe che sei se non
avessi un cuore e un’anima. E tu
ce li hai.”
“Felicity,
io …”
“Chase
non ha una coscienza. Tu
ce l’hai. Chase non ha scrupoli. Tu li hai. Chase
non si preoccupa di niente e di nessuno.
Tu si’. Chase non deve proteggere nessuno. Tu ami proteggendo
chi ti sta
accanto. Chase e’ uno psicopatico e un mostro. Tu non lo
sei.”
“Felicity..”
la strinse tra le
braccia.
“John
e io ti siamo rimasti
accanto perche’ anche se non sempre condividevamo il metodo,
lo scopo era
giusto. Abbiamo visto oltre alla freddezza e allo scudo che ti eri
costruito
per sopravvivere. Lui
ha visto in te il
soldato in guerra e io ho visto l’uomo. Un uomo quasi
distrutto, ma in te c’era
del buono. Non eri solo un killer, non eri solo una macchina per
uccidere. Noi
non ti abbiamo mai visto cosi’. Io non ti ho mai visto
cosi’!”
“Ha
detto… ha detto che tutti
coloro che mi stanno vicino soffrono. E’ la verita’. Io non voglio
piu’ far soffrire nessuno.”
“Quelli
che ti stanno accanto
hanno scelto di farlo. E sono pronti a pagarne il prezzo. E se io,
Diggle, tua
sorella, Lance, gli altri del team ti siamo ancora vicini qualcosa
vorra’ pur
dire, no? Anche la tua Susan..”
Felicity
si era rabbuiata un
attimo nel pronunciare quel nome? Gli era parso.
“L’ho
lasciata.” Calmo, piatto.
“Oh?”
fece lei, stupita
“Non
stiamo piu’ insieme.”
“Non
mi sembra il tipo che si fa
mollare facilmente. Cosa le hai detto, al solito che non potevi stare
con lei
per non metterla in pericolo? Non starai mai con nessuna se continui
con questa
storia!”
Lui
le scocco’ una semplice
occhiata.
“Non
avresti dovuto lasciarla
andare. Avere qualcuno da amare nella vita e’ sempre un
dono.”
“E’
te che non avrei mai dovuto
lasciar andare!”
“Oliver..
ne abbiamo gia’
parlato.”
“No,
non ne abbiamo parlato! Tu
hai deciso che era meglio separarsi e te ne sei andata!”
“E
tu non hai fatto un gesto per
fermarmi!”
“CI
ho provato! Ma tu hai detto
che c’era una parte di me che non avresti mai potuto
raggiungere, che avrebbe
continuato a mentirti per proteggerti, che volevo fare da solo. E che
non
potevi andare avanti in questo modo.”
Fu
il turno di lei di abbassare
la testa. Era vero.
“In
realta’ sapevo di non
meritarti. Non ti avevo mai meritato. Per quello non ho fatto altro per
fermarti E l’ho sempre rimpianto. Non meritavo piu’
la tua fiducia. E infatti
tu non ti fidi piu’ di me. Non mi hai detto di Helix. Mi hai
tenuto fuori.”
Disse lui tristemente
“Come
tu mi hai tenuto fuori da
William!” Felicity
sospiro’.
“William.
Non sapevo come fare…”
“Lo
sai che Il problema non e’
mai stato che tu avessi un figlio! Il problema era che tu avevi un
figlio di
cui non mi avevi parlato. Non sei stato sincero con me. Non ti sei
fidato. Io
invece mi fidavo di te. Da sempre. Da subito, da quando ti ho
conosciuto. Come
non mi ero mai fidata di nessuno. E anche allora mi mentivi.”
“Si
lo so, ho sbagliato a non
dirtelo ma volevo proteggervi, tutti e due!”
“E
ci hai perduti, tutti e due!”
Lui
rimase in silenzio, come
sconfitto. Cosa poteva dire. Aveva ragione lei.
“Almeno
mi avessi chiesto cosa ne
pensavo prima mandarlo via con sua madre...”
mormoro’ lei
“Cosa
mi avresti detto?”
Lei
lo guardo’ “Davvero ti
interessa saperlo?”
“Si,
Felicity. Dimmelo per
favore. Cosa mi
avresti detto?”
“Ti avrei
detto… ti avrei detto di non allontanarlo da
te. Sei suo padre. Lui ha bisogno di te. E tu di lui.
Un bambino ha bisogno di suo padre
e di sua madre. Non
pensa a un non ben identificato bene
superiore. Un bambino ha solo bisogno dell’amore dei suoi
genitori, della loro
presenza. Io lo so bene cosa significa crescere senza un padre. Credi
che se
fossimo rimasti insieme avrei privato William dell’amore di
suo padre?”
“Felicity,
io…”
“So che pensavi di fare
il suo bene allontanandolo, di
fargli vivere un’infanzia serena. e che ti e’
costato. Ma non penso che sia
stata la cosa migliore. Ne’ per lui ne’ per te.
Tienilo nella tua vita, Oliver.
Sii un padre per tuo
figlio. Questo ti avrei detto.”
“Perche’
tu non mi hai detto di
Billy, prima che lo scoprissi?”
“Cosa
c’entra questo adesso?”
“Io
ho voluto sapere cosa mi
avresti detto su William. Non vuoi sapere cosa ti avrei detto su
Billy?”
“Me
l’hai detto.”
“Non
ti ho detto tutto quel che volevo
dirti!”
“E
cosa avresti detto?”
“Che
era un brav’uomo. Che capivo
che volevi andare avanti. Ma
non era
quello giusto per te. Che meritavi altro. Di meglio. Ma chi ero io per
dirtelo
visto come era andata tra di noi?”
“Billy
era buono e gentile. Tranquillo.
Meno complicato di te. Mi dava sicurezza. Non sentivo le farfalle nello
stomaco
come con te ma stavo bene con lui. Volevo il meglio di voi due. E per
questo
non ti ho detto niente. Come a lui non ho mai raccontato niente di noi.
Non
sono stata sincera con lui. E questo lo rimpiangero’ sempre.
Non ho potuto
essere sincera con quel che sono veramente. “
“Capisci
allora per me come e’
stato difficile con te? Ti volevo con me e non volevo farti soffrire. E
ti ho
fatto soffrire lo stesso. Prima di Billy. E durante. E dopo. Ed
e’ l’ultima
cosa che avrei mai voluto. Io faccio solo del male alle persone che
amo. Come
dice Chase.”
“Oliver
la devi smettere una
volta per tutte di non sentirti degno di vivere! Sei passato attraverso
quell’inferno
di 5 anni, sei tornato, hai fatto del bene per questa citta’
come vigilante e
come sindaco. Non sei un mostro. Sei un uomo che ha cercato di salvarsi
come
poteva. E’ ora che tu torni a vivere. A fare la vita che
vuoi. Non quella che
devi. A decidere cosa essere. Luce e ombra ci saranno sempre nella tua
vita,
sono parte di te. Ma tu puoi scegliere cosa essere. Tutti noi siamo
frutto
delle nostre scelte. Esci dall’isola Oliver, non nasconderti
per sempre dietro
questo alibi! Esci dall’isola e vivi! Vivi per per
te’ stesso, per essere il
vero te stesso, l’uomo buono, generoso, coraggioso che sei.
Posso
non essere sempre d’accordo
con te. Possiamo anche non stare piu’ insieme. Ma io ti
conosco. So chi sei. Io
sono sicura che troverai la motivazione giusta.
Vivi per costruire qualcosa. Vivi per tuo figlio. Sai
amare e proteggere
gli altri. Ama e proteggi anche te stesso. Datti questa
possibilita’. So
che ce la farai, Oliver. Fallo. Ma
devi farlo per te. Solo per te. Il resto
verra’ di conseguenza. Sei disposto a fare tutto quello che
serve per essere te
stesso, finalmente? Non il vigilante, non il sindaco, non il killer,
non il
sopravvissuto. Ma per essere te, Oliver Queen?”
Lui
la guardo’, le lacrime in
quei suoi occhi azzurri tormentati.. qualcosa brillo’ in
quegli occhi, qualcosa
che lei riconobbe subito.
“Ti
ho perso davvero Felicity?”
Chiese titubante
Lei
lo guardava, il suo sguardo
non mentiva. C’erano tante cose in quello sguardo. Cose che
credeva morte e
sepolte. E invece…
“Mi
manchi Felicity. Mi manchi
cosi’ tanto…” oso’ dirle. Un
sussurro sommesso, quel tono dolce che riservava
solo a lei. Un tono cosi’ pieno di sentimento, che la
investi’ in pieno.
“Ma
se sono sempre con te!”
Tento’ di schermirsi lei per non farsi prendere dalla stessa
emozione
“No.
Sai bene in che senso.” tono
basso, profondo, ardente. La sua intensita’ era tornata.
“Mi
manchi anche tu, Oliver…”
ammise lei dopo un silenzio che parve infinito. Gli
accarezzo’ dolcemente la
guancia ricoperta di barba, i rivoli di sudore che gli rigavano le
tempie.
Gli
sguardi fra di loro si fecero
infuocati. Erano l’una nelle braccia dell’altro,
dopo tanto tempo. Entrambi
feriti, provati dall’ultimo anno. Entrambi sofferenti. Ma
quel che sentivano
era ancora forte. Lei lo guardava con occhi scintillanti. Lui con il
suo
sguardo bruciante. Oliver si sporse leggermente in avanti come per
baciarla
quando…
“Oliver!
Felicity! Siete li’?”
La
voce di Diggle li riscosse.
“Oliver!
Felicity! Rispondete!” Gli
fece eco Curtis.
“Siamo
qui!” Rispose Felicity non
interrompendo il contatto visivo con Oliver.
Si
erano detti qualcosa di importante,
di molto importante.
I
loro amici erano andati a
riprenderli, a salvarli.
Rimasero
li’, fermi, in attesa
dei soccorsi. Loro due si erano appena salvati l’un
l’altra.
Qualche
tempo dopo (5x22)
OLIVER You were right, as usual. I will do whatever
it takes to be
myself, the true myself. Once for all.
FELICITY You still know two things? Felicity
smiled, teasing him,
reminding the time he affirmed he would have done whatever it takes to
save his
sister and whoever he was, he only knew two things
OLIVER Yes: without you and John I would be lost.
FELICITY And the second one?
OLIVER I still love you. More than ever.
OLIVER
Avevi ragione, come al
solito. Faro’ tutto quel che serve per essere me stesso, il
vero me stesso. Una
volta per tutte.
FELICITY
Sai ancora due cose?
Felicity sorrise, stuzzicandolo, ricordandogli la volta che aveva
affermato che
avrebbe fatto tutto quel che serviva per salvare sua sorella e che,
chiunque
lui fosse, sapeva solo due cose.
OLIVER
Si: senza di te e John
sarei perso.
FELICITY
E la seconda cosa?
OLVIER
Ti amo ancora. Piu’ di
prima.
=====================
Eccoci
qua.
L’ultimo
dialogo in inglese
ipotetico per la 5x22 (compleanno Oliver) me lo sono inventato facendo
un
parallelismo con le stesse parole ‘do whatever it
takes’ pronunciate da Oliver
sia nel sizzle reel quando parla con Felicity che nella 3x09 prima di
andare a
sfidare Ra’s.
Bellissimo
sizzle reel, da pelle
d’oca, saranno 5 episodi coi fiocchi.
Nel
finale la voce di Slade :
brivido puro. Slade
e Prometheus, due
cattivi superlativi insiem .. vi immaginate?
E
ancora per gli OLICITY: al
di la’ della scena di Fel armata (la
faccia di Amell vale tutta la scena), quell’immagine di loro
due insieme con i
nasi che sfiorano, le braccia di lei attorno al collo di lui
… BOOM!
Sono l’Amore. Con la A maiuscola. Punto.
E… Billy e Susan .. chi??? Un
bacio e a
presto!