Fanfic su artisti musicali > Bruno Mars
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Autore: Tamiko    24/04/2017    0 recensioni
"Se si guarda troppo fisso una stella, si perde di vista il firmamento" - Edgar Allan Poe.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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NOTTE DOLCEAMARA


2012

<< Oh, Peter sei tu >> Mormorò con il suo solito tono gentile che lui invece trovava fastidioso e petulante. Rissie, la più piccola delle sorelle di Moesha, non aveva niente che egli potesse trovare gradevole: era sempre pallida come un morto e aveva dei tratti insignificanti e per nulla somiglianti a quelli più esotici della sua fidanzata; persino la voce non era nulla di stupefacente, gracchiante alle volte, più che adatta alla giovane segretaria che adesso se ne stava impietrita davanti a lui, in attesa che parlasse o che perlomeno spiccicasse due parole in croce sul perché si trovasse proprio lì, mentre di sotto tutti quanti erano a far baldoria con fiumi di Cristal Rosé. La cosa buffa era che neanche lui sapeva e nemmeno ci pensava, inebriato com'era da tutto l'alcol che aveva bevuto con la stessa voracità di un povero assetato nel mezzo del deserto.
Si avvicinò a passi lenti mentre la testa ciondolava a destra e a sinistra, e quando le era vicino a meno di un palmo di naso cercò di darsi un contegno mentre biascicava con la tipica voce da ubriaco: << Grande e grossa giochi ancora con i pupazzi >>, e la giovane chinò la testa, mortificata, e di sottecchi guardò velocemente la schiera di coniglietti, orsacchiotti radunati al mucchio di peluche belli esposti in cerchio attorno al suo letto.
<< Ma loro non sono giocattoli, sono miei amici >> Replicò senza spezzare quel filo mieloso che apparteneva ai suoi modi di fare, e anzi cercava di scacciare alla bell'e meglio, con un sorriso infantile, le tracce di mortificazione alle prese in giro di quello che le stava di fronte e che era così vicino da riuscire a sentirne il fetore della forte sbronza che si era preso. Ma quell'odore a lei quasi del tutto sconosciuto intriso alle forti palpitazioni che rumoreggiavano nel suo petto e alle mani sudaticce la risucchiarono dentro un'orgia di emozioni travaglianti tra loro, l'euforia di quella distanza troppo striminzita che la separava da lui subito sfociava in agitazione e ancora in altre sensazione che ella non sapeva che nome dare, e così tutto un tratto le scattò come una molla una parlantina goffa e impacciata.
<< La festa è verament... veramente riuscita, Urbana si è messa certe scarpe che ... si ... eppure è ancora in pista, ci credi? >> Fece, ridacchiando nervosamente tra una parola e l'altra mentre Peter continuava a fissarla con un'espressione ebete, indecifrabile dall'esterno.
La ragazza parlava troppo, rifletté Peter, e non ci mise molto che si decise di tapparle quella bocca, non badando molto a come lo stava facendo. Da parte sua, Rissie aveva gli occhi spalancati come finestre ed era immobile, rigida come una statua di sale: lui, Bruno Mars, il suo capo, l'uomo che abitava i suoi sogni più intimi e occulti, in nome di un violento e struggente innamoramento che le provocava ogni volta due grosse chiazze di un colore simile al porpora intenso sul viso latteo. Era cominciato tutto quattro anni prima e cioè la prima che volta che lo aveva visto, e gli occhi neri adesso erano spalancati proprio come allora, quando suo padre lo aveva presentato a lei e alle altre donne della famiglia Carter.
Shields approfittò della sua bocca schiusa dalla sorpresa per infilarci dentro la lingua, in un attimo quel lieve circolare tra le pareti spugnose della bocca di lei fu seguito dalla lingua della stessa, ora erano in due a giocare quel gioco ipnotico che dava da mozzare il fiato, e infatti una manciata di secondi dopo si staccarono entrambi per riprendere fiato e sbilanciarsi oltre.
Un lavoro che richiedeva una certa precisione come quello di sbottonare una camicetta dai bottoni larghi quanto la punta di un pollice si rivelò essere la parte più faticosa, una lenta tortura sia per lui, che da ubriaco non riusciva a liberarne uno con almeno un paio di vani tentativi, sia per lei che nel frattempo non aveva che da guardare, impaziente e tremante per l'eccitazione di quanto stava per succedere. Rimasto un ultimo bottone l'uomo quasi gliela strappava di dosso quella odiosa camicia di batista, e imprecando chissà cosa la adagiò con urgenza sul letto, e con altrettanta finì di sfilarsi i vestiti di dosso sotto lo sguardo innocente e impaurito dell'altra che ora realizzava, stava succedendo davvero.
<< Sei così morbida ... >> Mormorò Peter. La sua voce la solleticò sulla parte della pelle che stava esplorando con l'ausilio della bocca, e le provocò un brivido che la percorse lungo tutto il corpo: non era abituata, Rissie, tutte quelle cose che lui le stava facendo erano una nuova scoperta, e si aggrappò a tutte le sue forze - e al suo coraggio - per avvertirlo.
<< Peter ... io, per me è la prima ... >> Ma il tocco sapiente e ben più esperto di lei non le permise di continuare, e tutte le altre parole le morirono in bocca con un nuovo e più lungo sospiro: lui aveva distrattamente sbirciato dall'incurvatura dell'indumento intimo e afferrato delicatamente con i denti la cima rosea di un suo capezzolo. Era un gioco piuttosto bizzarro, ma lui non le diede il tempo di pensarci più di tanto: ci giocava, stuzzicava i suoi capezzoli con la lingua mentre armeggiava le mani per tutto il corpo, fino ad entrare con un solo dito dentro di lei, per abituarla a ciò che sarebbe accaduto a breve ...
La luce del nuovo giorno filtrava i vetri della finestra e punzecchiava i visi assopiti dei due amanti. In realtà fu lei a svegliarsi per prima, un po' indolenzita ma con il cuore traboccante di sensazioni nuove e indecifrabili. 
Un sogno bellissimo, ma così bello e inarrivabile da vergognarsi tremendamente solo a contemplarne i frammenti ancora una volta. Qualcosa la schiacciava di peso, e abbassando lo sguardo Clarissa realizzò che non c'era stato alcun sogno, era successo davvero ... qualunque altra si sarebbe messa a urlare, a scuotere il corpo dormiente dell'altro per trovare assieme un modo per chiarire, trovare le giuste parole per descrivere quanto era successo ... lei invece aveva preferito non dire nulla, e così fece: il silenzio più devoto si impossessò di lei, e si beò del contatto delle loro pelli madide della troppa passione che c'era stata nella notte e chiuse gli occhi per assaporare meglio. Ricadde in un sonno profondo e senza sogni, e si svegliò qualche oretta più tardi, sola ed esposta alla frescura della finestra lasciata aperta, il cielo si era annuvolato.
Quella era stata per lei la notte più bella della sua vita. Per lui invece era stato l'errore più grosso che avesse mai fatto, gli sarebbe costato caro e lo avrebbe scoperto molto, molto presto ...

ANGOLO AUTORE
Capitolo tra il melenso e il vago, ma è una dinamica necessaria: Bruno è ubriaco e quindi inconsapevole, al contrario di Rissie (Clarissa) che pur essendo perfettamente conscia - grossomodo, viste le circostanze - non sembra affatto contrariata all'iniziativa di lui, anzi ... ci saranno conseguenze per questi due? O "dimenticheranno", visto che Rissie è la sorella di Moesha, la fidanzata di Bruno?
   
 
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