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Autore: 1d_lovely_smiles    25/04/2017    0 recensioni
Zayn sente di star perdendo il controllo della sua vita e della sua carriera; decide quindi di fare tutto con i suoi ritmi, con i suoi gusti e con le persone che vuole lui. E così lascia la band.
In realtà, anche se lui vorrebbe lasciarsi alle spalle le cose negative, sa che non potrà mai farlo, perchè il segreto che si porta dietro è costante nella sua vita, oltre che nella sua mente.
Genere: Erotico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 6


Quando il sole mi sveglia fastidiosamente mi rendo conto di avere una fame da uccidermi lo stomaco; così mi alzo e mi dirigo verso la cucina per preparare dei toast e un paio di panini con burro e marmellata.
Alcuni minuti dopo prendo un vassoio e porto la colazione a letto a Zayn. Stanotte sono rimasta a dormire da lui per sua espressa richiesta, dopo aver passato tutto il pomeriggio e metà sera a piangere mentre io cercavo di abbassargli la febbre. Fortunatamente, quando gli è passata la sbronza pesante si è ricordato di avere una chiave di scorta tra i cespugli vicino al cancello di casa, quindi siamo riusciti ad entrare.
Abbiamo comunque dovuto scavalcare il cancello, di nuovo.
Fatto stà che praticamente volevo essere la sua domestica e invece sono la sua badante personale. Qualquadra non cosa, sicuro. Il bello è che non so nemmeno io come sia possibile che lui abbia voluto me accanto a se. O probabilmente è talmente solo che si accontenta della povera scema che si preoccupa per lui e dell'allarme della casa.
"Giorno" dico scrutandolo: sembra meno pallido di ieri sera.
Lui grugnisce in risposta mentre guarda il vassoio. Lo poso sul suo letto e mi siedo di fronte a lui e mangiamo in silenzio come due sacerdoti all'ora della preghiera.
"Questa camera è un cesso" borbotta, probabilmente più a se stesso che a me, ma io colgo la palla al balzo.
"A proposito" inizio dopo aver mandato giù un boccone di tramezzino, "Hai per caso bisogno di una domestica, o qualcosa del genere?" domando tentando - inutilmente - di nascondere l'imbarazzo che si sparge per il viso mentre continuo a fissare il vassoio tra noi.
Vedo comunque che alza lo sguardo su di me e per alcuni secondi non dice nulla, poi annuisce debolmente.
"In effetti sì" dice pulendosi la bocca - Dio, che bocca magnifica -con il tovagliolo. "Ho bisogno di un'assistente. Puoi fare al caso mio?" domanda squadrandomi. Mi osservo anche io: pantaloni delle prima tuta che ho trovato nel mio armadio la sera prima alle 10, ed una maglietta a maniche corte di Titty.
"In questo momento sono poco presentabile, ma lo è anche il mio datore di lavoro" gli faccio  notare, e lui sorride.
"Touchè" risponde.
"Quali sarebbero le mie mansioni?" domando prendendo un biscotto al cioccolato.
Lui sbadiglia sonoramente e si asciuga le lacrime che gli escono per l'azione.
"Organizzarmi gli appuntamenti, quindi dovrai stare a stretto contatto con la mia manager, aggiornarmi sui ragazzi ed il loro tour e leggere le cose che dicono su di me e trovare una soluzione ai casini che combino" dice e io sorrido, ma prima che possa dire qualcosa, lui apre di nuovo la bocca "In pratica mi starai appiccicata 18 ore su 24, dove vado io, vieni tu" dice.
"Avrai ancora bisogno del mio aiuto, allora" sorrido.
"Mi accontento dell'unica che c'è, non ti illudere" sputa secco, ed io scoppio a ridere: il suo cervello si sta pian piano svegliando e la sua personalità inizia a venire fuori. "Ma ti avverto" mi punta un dito contro, "non ti devi aspettare niente di più da me" il tono che non ammette repliche. "Voglio un rapporto professionale e basta" io lo guardo incredula.
"Non possiamo, Zayn" dico e lui mi guarda in cagnesco chiedendo spiegazioni con lo sguardo. "Abbiamo passato due giorni e mezzo assieme mentre tu mi piangevi addosso e io cercavo di abbassarti la febbre. Il rapporto professionale non sarà mai possibile, almeno non sarà puro: sicuramente ci sarà amicizia tra noi" spiego gesticolando per fargli capire il più velocemente possibile in modo che non si arrabbi. Infatti lui ci pensa per un pò, ma alla fine annuisce.
"Hai ragione, ma niente di più" di nuovo il dito contro il mio naso, che gli sposto con una manata.
"Niente di più" gli porgo la mano, che lui prontamente stringe.


"Come al solito, non hai capito un cazzo" sbuffo lasciandomi andare contro lo schienale della macchina.
"Io?! Sei tu che ti spieghi alla cazzo di cane, non darmi la colpa" esclama mentre guarda la strada.
"Em, dì qualcosa" esclamiamo contemporaneamente, per poi guardarci male e tornare con lo sguardo avanti a noi.
"Qualcosa" dice in tono annoiato "Sapete che non mi voglio immischiare in ste stronzate" borbotta togliendosi gli occhiali mentre Zayn parcheggia. Ancora non ho capito perchè non vuole un autista, ma meglio così, meno gente sul libro paga.
Ad un tratto squilla il cellulare del ragazzo che, dopo avergli dato uno sguardo, sbuffa e scende dalla macchina tra i paparazzi che, non si sa come, già sapevano del suo arrivo.
"Che palle quella ragazza: non la sopporto io, non so come faccia lui" sappiamo entrambe chi stia cercando il moro.
"Non chiedermelo, l'avrei già soffocata nel sonno io" replico seguendo il ragazzo. I paparazzi scattano foto anche a me e Emily credendo che siamo chissà chi, e invece siamo del suo staff e nulla più. Oltretutto potrei capire le foto a Em, che è la sua manager, ma io sono solo un'assistente... E domestica, all'occorrenza.
Al 2° piano una massa di capelli biondi assale la testa di Zayn, e dietro di lei altri 4 ragazzi li fissano incazzati. Cerco lo sguardo di Em per avere informazioni, ma lei ricambia col mio stesso sguardo interrogativo: non abbiamo dubbi sulla ragazza, ma sugli sguardi dei ragazzi.
"Ricordami perchè siamo qui" mi sussurra all'orecchio la bruna.
"Cazzate tecniche per l'abbandono della band" rispondo tenendo lo sguardo sulla combriccola.
Zayn si volta verso di noi dopo che la piovra Perrie gli si stacca da dosso, e si avvicina. Solo in quel momento gli altri, a cui si sono aggiunti tre uomini in nero e Simon Cowell, si accorgono della nostra presenza.
"Sei sicuro che ci debba essere anche io? Insomma, so che sono la tua assistente ma, Zayn, è lei la tua manager" mi lagno come una bambina, ma mi sento in soggezione come poche volte prima.
"Sì" risponde, dopodichè mi prende per un gomito e mi trascina oltre quella gente fin dentro una sala conferenze: si siede su un lato e io alla sua sinistra, mentre Em alla destra.
Bene, e ora? Ora nulla, quell'idiota di una bionda si precipita verso di noi e mi guarda male: cazzo vuole, il mio posto?!
"No, piccola, non puoi presenziare, mi dispiace" sento dire da Zayn mentre si alza e la raggiunge per poi baciarla.
"E perchè no? Sono la tua fidanzata" cantilena mettendo in mostra l'anello all'indice sinistro.
"Chissà com'è successo" borbotta Em mentre mi fissa, ed io quasi non scoppio a ridere.
Intanto il resto delle persone si è seduta di fronte a noi, quindi aspettiamo solo più Zayn, che finalmente è riuscito a chiudere fuori dalla stanza la piovra.
Mentre si siede mi lancia un'occhiata raggelante, forse per la risata alla battuta dell'altra ragazza, ed io gli sorrido innocentemente.
"Bene. Possiamo iniziare con le presentazioni?" dice Cowell mentre fa scorrere lo sguardo da Zee, a Em a me, per poi tornare sul ragazzo.
"Certo" inizia schiarendosi la gola, "Lei è la mia manager, Emily Price" indica alla sua destra, "e lei" tituba per un paio di secondi rivolgendomi un'occhiata strana a cui aggrotto le sopracciglia, "è la mia assistente, Frèderique Clevant" aggiunge, tornando a guardare Cowell.
"Loro invece sono Harry MaGee, Richard Griffiths e Will Bloomfield" ci indica quelli che so essere i suoi vecchi manager. Griffiths è tipicamente inglese: pelle chiara ma viso violaceo, capelli corti e bianchi, occhiali dalla montatura sottile e corporatura media. MaGee invece ha i capelli tendenti al bianco ma sono ancora biondi, mento squadrato, occhi piccoli e infossati e orecchie grosse. Bloomfield invece è un pò tozzo, capelli scuri e viso, comunque, violaceo.
Io faccio un cenno verso di loro, e MaGee si rivolge verso gli altri per presentarceli, ma Zayn lo ferma.
"Sanno già chi sono" dice, e mi viene da replicare che conoscere Liam non mi dispiacerebbe - eheh - ma lascio perdere. "Possiamo iniziare seriamente adesso?" domanda poi scocciato.
"Come vuoi. Allora, partiamo dalle cose ovvie: hai interrotto il contratto con un anticipo di 2 anni circa, quindi ovviamente ci sarà una penale da pagare..." continuiamo così per circa 2 ore, durante le quali mi sono appuntata le cose principali, mentre Zayn e Emily contrattavano con i manager, soprattutto con Griffiths che sembrava piuttosto incazzato con il moro. Certo, non si poteva dire il contrario dei ragazzi, soprattutto di Louis, che fissava con astio le mani del moro incrociate sulla superficie del tavolo.
"Aspetta due secondi" sento dire da Zay: alzo lo sguardo proprio mentre lui mi si avvicina con il viso e accosta la sua bocca al mio orecchio.
"Abbiamo una copia del contratto stipulato con loro?" sussurra, ed io annuisco facendo un cenno verso la mia borsa.
 "Bene. E della pizza a casa?" con il tono che ha usato, quest'ultima domanda mi è parsa la più impellente: lancio uno sguardo alla tavolata, che ci fissa, ma nessuno sembra aver sentito, per fortuna. Gli sorrido e annuisco.
"Bene. Dopo facciamo una cena di lavoro, sappilo" annuncia, e non posso far altro che annuire confusa, ma sorridente: amo la pizza.
Ricominciano a discutere e dopo altri 45 minuti finalmente la riunione viene dichiarata conclusa. Tiro un sospiro di sollievo e osservo i manager alzarsi, assieme a Cowell, e dirigersi alla porta. Lancio un piccolo sguardo a Em che mi chiede mentalmente di fare in fretta: povera, probabilmente ancora non sa che abbiamo altro lavoro da fare, dopo.
Mentre io e lei raccogliamo le nostre cose sento Louis borbottare qualcosa riguardo una 'salsiccia che canta', e Zayn s'incazza subito.
"Non iniziare a giudicare, Tomlinson" si alza fissandolo male, mentre Niall e Liam lo guardano stupefatti.
"Almeno siete davvero amici?" chiede poggiando i palmi delle mani sul tavolo. "O fingi anche con lui?" assottiglia gli occhi.
Zayn, lo sento, per un momento ha il respiro bloccato.








Angolo autrice.
Buongiorno :)
Allora, so che, come al solito, sono in strastrastrastraritardissimo, ma ho una buona scusa, anzi 4: esami universitari di merda. Bastano? No, perchè nel caso vi dico anche che il mio cane ha mangiato le schegge di un mobile ed è stato malissimo.
Comunque, detto molto sinceramente, ancora non ho avuto recensioni per questa storia (e manco per l'altra che ho pubblicato solo alcuni giorni fa e che tra poco, al massimo un paio di giorni, aggiornerò), ma vedo che le visite stanno calando di capitolo in capitolo, e vorrei sapere perchè. Certo, un pò per il fatto che per gli aggiornamenti ci metto settimane, se non un mese intero, ma vorrei sapere anche se avete trovato qualcosa che non vi piace, così da poterci pensare e aggiustare, se posso. Tutto qua.
Comunque, spero vi sia piaciuta la lettura e vi auguro una buona giornata :)
  
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