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Autore: Karly_chan    26/04/2017    1 recensioni
TMNT2012 LeoxKarai.
Continuò a camminare lentamente verso il trono di Shredder, seminascosto nell'oscurità, lanciandosi ancora qualche sguardo confuso alle spalle.
"Karai?" Chiamò titubante a mezza voce.
Era davvero strano che non ci fosse nessuno, avrebbe forse dovuto preoccuparsi?
"Shinigami?" Riprovò più forte, ma di nuovo non arrivò nessuna risposta, se non la sua stessa voce rimbalzata indietro dalle pareti.
Era ormai arrivato ai piedi del trono. Salendo le poche scale che lo separavano da questo potè notare che la seduta, che fino a poco prima pensava fosse vuota, inghiottita dall'oscurità, era in realtà occupata da qualcosa di non ancora ben definito ai suoi occhi.
"Ragazze..?" La sua voce si affievolì sul finale di quella domanda, quando ormai, arrivato al trono, era riuscito a riconoscere cosa ci fosse posato su questo.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Karai, Leonardo Hamato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ci volle molto tempo prima che la lunga ed agile corsa sui tetti si trasferisse al di sotto della città, nelle buie e sporche fognature.
Ancora assicurata tra le cinghie sul petto della grossa tartaruga, la bambolina avrebbe potuto pensare che quello non era affatto un posto adatto a lei. Non avrebbe voluto rischiare di inzupparsi in acqua di fogna o di macchiarsi di umidità, ma la bambolina non avrebbe comunque avuto molte scelte se non quella di fidarsi del suo nuovo proprietario.
Leonardo percorse velocemente i pochi tunnel tutti uguali che lo dividevano da casa, ma, quando i tornelli che fungevano da ingresso alla loro abitazione entrarono nella sua visuale, si fermò, ancor prima di poter anche solo intravedere chi si trovasse nel grosso ambiente adibito a salotto.
La tartaruga sfilò la piccola bambola di pezza dalla sua postazione e le lanciò uno sguardo insicuro. 
Aveva deciso di portarla con sè per non farla finire in mani sbagliate, convinto che fosse un oggetto importante nel caso Karai e Shinigami fossero entrambe risultate davvero scomparse, ma sapeva anche che in quella casa la piccola delicata bambolina rischiava di cadere in grinfie altrettanto pericolose, non tanto perchè i suoi fratelli fossero creature malvagie, ma perchè si trattava pur sempre di tre adolescenti... quindi di creature estremamente malvagie.
Decise che per il momento la bambolina sarebbe stata il suo piccolo segreto, che avrebbe poi rivelato in un secondo momento, sempre se necessario, ai suoi fratelli nel caso tutta la questione della sparizione di due ragazze si fosse rivelata reale.
Portò quindi la bambola di pezza dietro la schiena, tenendola con entrambe le mani e si avvicinò con estrema cautela e piuttosto guardingo ai tornelli che annunciarono il suo rientro a casa.
Nel salotto circolare il suo fratellino più giovane era intento a guardare la TV, steso sul pavimento, con il viso fin troppo vicino allo schermo. Gli occhioni azzurri non si staccarono da questo neanche quando lo salutò con un "Bentornato, Leo" un pò distratto, troppo preso dalle scene confusionarie di un cartone animato sconosciuto.
Dietro di lui, seduto comodamente sul divano, Donatello era invece concentrato sull'ennesimo pezzo di tecnologia che aveva trovato e che stava cercando di rimettere in funzione. A differenza del fratellino lui sollevò lo sguardo su Leonardo, con un lieve sorriso e un "Hey, bentornato", ma altrettanto velocemente riportò la sua concentrazione sull'oggetto sconosciuto che aveva tra le mani.
Leonardo solitamente avrebbe avuto da ridire su quella mancanza di attenzione, ma in quel momento non potè far altro che esserne piuttosto felice.
<< Ciao ragazzi. >> Salutò lui, scivolando di lato, in modo da mantenere ancora nascosto ai due il piccolo segreto che teneva dietro il guscio. I suoi due fratellini erano così distratti da non notare neanche la sua lieve insicurezza, dovuta al fatto che all'appello mancasse il suo terzo fratello e soprattutto quello che più desiderava evitare in quel momento.
Ancor prima, però, che potesse chiedere che fine avesse fatto Raphael, la sua voce pungente lo colpì come un pugnale alle spalle.
<< Hey, cos'è questo? >> Domandò con tono divertito quella voce dietro di lui, accompagnata dalla terribile sensazione di qualcosa che gli veniva strappata di mano.
Leonardo si girò velocemente, un verso stupito -e certo non preoccupato o spaventato - gli sfuggì dalla gola, mentre cercava balbettando di trovare una scusa valida al suo nuovo possedimento, sapendo bene che la spiegazione "l'ho trovata" non avrebbe di certo fatto abboccare il rosso.
La sua ricerca di parole convincenti, però, si bloccò osservando gli occhi verdi e taglienti del suo fratellino che studiavano la bambola, rigirandola con sufficienza avanti e dietro, su e giù, fissandola con uno sguardo stranamente stupito e interdetto.
<< Wow... >> Esclamò solo in un sussurro, rigirando il povero oggetto ancora una volta. Gli occhi verdi del giovane saettarono veloci a quelli del suo leader e finalmente il ghigno malefico che lo distingueva riprese il posto che gli spettava di diritto su quella faccia che a volte meritava più di qualche schiaffo, per poi ripiombare sulla bambolina di pezza che gli suscitò una lieve risata per qualche motivo sconosciuto.
<< Wow! >> Ripetè, più convinto questa volta, alzando il bambolotto e allontanandolo dal suo proprietario quando lo intravide allungare una mano per riprenderselo. << Sarebbe molto più divertente se non fosse così inquietante. >> Cominciò a prenderlo in giro, attirando l'attenzione degli altri due fratelli che decisero di raggiungerli perchè le prese in giro erano sempre più interessanti di qualsiasi altra cosa.
<< WOAH! Assomiglia a Karai! >> Osservò Michelangelo, con i grandi occhioni azzurri ricolmi di meraviglia. Allungò le mani per agguantare la bambolina, ma per sua sfortuna Raphael lo allontanò con una poco delicata manata in faccia, continuando ad osservare il viso di Leonardo, che ora era diventato un imbarazzato broncio poco divertito.
<< Da dove l'hai presa? >> Chiese incuriosito Donatello, sfilando l'oggetto dalle grinfie del rosso che lo lasciò fare per concentrarsi sull'espressione esilarante del suo fratellone.
<< L'ho trovata... >> Fu la risposta sincera e imbarazzata del capo in blu. << Nel vecchio covo di Shredder. >>
<< Certo... >> Commentò sarcasticamente il secondogenito, continuando a ghignare. << Perchè prima che tirasse le cuoia Shredder ha deciso di darsi alla fabbricazione di giocattoli. >> 
Leonardo lanciò uno sguardo offeso a suo fratello, che, dal canto suo, non sembrò voler fare una piega. 
La tensione tra di loro, però, fu interrotta dal commento pieno di meraviglia di Michelangelo che esclamò in preda ad un' epifania. << Come Babbo Natale! >>
Qualche secondo di silenzio fu abbastanza per raffreddare l'intero ambiente, prima che la voce di Donatello, ancora intento a studiare con fare attento e delicato la bambolina, attirasse l'attenzione su di sè. << E' davvero molto dettagliata. >> Notò, mentre l'unica cosa che Leonardo poteva pensare in quel momento era un ringraziamento alle maniere delicate con cui il cervellone del gruppo aveva deciso di maneggiare quell'oggetto. << Chiunque l'abbia fatta deve conoscere Karai molto bene e molto da vicino... >>
Leonardo sentì lo sguardo pungente, malizioso e saccente di un fratello in particolare trapassarlo da parte a parte.
<< Conoscendo Karai, la lista di persone che possono averla creata non è molto lunga. >> Finì il viola, rialzando lo sguardo sul maggiore dei fratelli. La piccola bambola venne nuovamente sfilata dalla sua mano, per tornare in quelle poco fidate di Raphael. 
Leonardo sentì che lo sguardo di suo fratello Donatello era una muta richiesta di dettagli e dovette ringraziare che almeno lui fosse abbastanza maturo - o abbastanza abile da mascherare la sua sete di conoscenza degli avvenimenti come maturità - da non prenderlo in guro come la tartaruga dalla maschera rossa.
Il leader sospirò lievemente, arreso all'idea di dover giustificare il suo nuovo possedimento come se fosse stato colpevole di qualche reato.
<< Ero semplicemente andato a controllare che Karai e Shinigami non si fossere messe nei guai, ma al covo non c'era nessuno e al loro posto l'unica cosa che ho trovata è stata quella- RAPH! >> Quel richiamo fu stranamente più alto di qualche ottava, incredulo e indignato nel vedere il nominato fratello sollevare con sguardo di sufficienza la minuscola maglietta nera che rivestiva il corpicino della bambolina, incuriosito da chissà quale strana idea gli fosse passata in mente.
Leonardo strappò finalmente di mano al giovane la sua povera vittima, mentre questo sghignazzava un semplice << Cosa? Stavo solo vedendo quanto dettagliata fosse. >> 
Lo sguardo di sdegno e disgusto proveniente dai due ninja di fronte a sè avrebbe forse dovuto farlo sentire un pò colpevole e dispiaciuto per le sue azioni, ma come al solito non suscitò nessun altro sentimento se non divertimento.
<< Comunque sia... >> Cercò di riprendere il controllo della situazione il maggiore dei fratelli. << L'ho portata a casa solo perchè potrebbe voler dire qualcosa, nient'altro. >> Il suo tono non ammetteva discussioni o più semplicemente sembrava avere semplicemente fretta di uscire da quella sgradevole situazione. << Domani tornerò al covo per controllare che Karai e Shinigami siano tornate, se questa è di qualcuna di loro glie la restituirò, ma se sono davvero scomparse forse è l'unico indizio che ho... che abbiamo. >> Si corresse infine. Stava stranamente accarezzando i capelli della bambolina, quando rialzò lo sguardo sui suoi fratelli.
I tre erano in silenzio, questa volta, immobili a guardarlo. Raphael aveva incrociato le braccia sul petto e un sopracciglio arcuato in uno sguardo sospettoso era tutto quello di cui aveva bisogno per fargli capire che non era molto convinto di quella storia. Donatello e Michelangelo avevano entrambi uno sguardo interrogativo. Era come se lo stessero tutti giudicando come se fosse stato un povero pazzo.
Con un grugnito di frustrazione e disapprovazione, Leonardo voltò le spalle ai suoi fratelli. Un lieve "Lasciate perdere" sfuggì scocciato dalle sue labbra e si avviò verso la sua stanza, alla ricerca di un pò di silenzio e calma, tenendo stretta nelle mani la piccola bambolina di pezza.


Fine Capitolo 1.
  
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