Anime & Manga > Tokyo Magnitude 8.0
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Autore: Senza_Volto    26/04/2017    0 recensioni
Mirai e la sua famiglia ha comiciato a riprendersi dalla perdita di Yuki durante il devastante terremoto che ha colpito la capitale. Due mesi dopo, durante un normalissimo giorno scolastico, l'insegnante entra con un ragazzo apparentemente indifferente a tutto che dice di chiamarsi Jirou. Mirai si incuriosisce di questo strano e misterioso ragazzo, ma come mai sembra non provare emozioni? Che cosa avrá passato questo ragazzo?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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I giorni passavano ma di Jirou non si vedeva neanche l'ombra. Decisi dunque di dimenticarmi di lui.

Due settimane dopo i miei genitori e Mari decisero di organizzare una piccola gita insieme nel weekend. Ne ero felice perché ultimamente non avevo affatto incontrato Mari ed era giá cominciata a mancarmi. Il giorno predefinito per la gita era una domenica. Controllammo cosa diceva il meteo, che appunto referiva che sarebbe stato un giorno caldo ma non troppo, soleggiato e quasi privo di nuvole. La mattina della domenica mi svegliai, andai in cucina e vidi che mamma e papá avevano giá preparato il pranzo, chiamato Mari e deciso con lei in quale parco saremmo andati. L'appuntamento sarebbe stato davanti alla stazione ferroviaria di Sangen Jaya alle dodici e da lí saremmo partiti in macchina per il parco di Kiba.

Verso le dieci, peró, cominció a diventare nuvoloso, e io cominciai a preoccuparmi. Speravo che il tempo tornasse soleggiato, ma al contrario cominció a piovere. Verso le undici la pioggia si trasformó in aquazzone, che continuó fino alle quattro di pomeriggio, quando ormai era troppo tardi per la gita. Mamma disse che le dispiaceva e che ci saremmo andati un'altra volta, io risposi non c'era nessun problema, anche se ci tenevo molto a quella gita. Mamma ha detto che se volevo avrei potuto chiamare le mie amiche, decidere un posto dove incontrarci e andare a divertirci. Chiamai Yuka e Mayu e decidemmo che ci saremmo incontrati sotto casa mia per poi andare a fare shopping e prenderci un gelato. Scesi giú e intanto che le aspettavo mi misi a scrivere a Yuki sul cellulare.

“Caro Yuki,

Oggi mamma e papá hanno organizzato insieme a Mari una gita al parco di Kiba, ti ricordi quando ci eravamo andati tutti insieme? Purtroppo il tempo non si é rivelato a favore, ma ora sto aspettando Yuka e Mayu per andare…”

Mi fermai di scrivere quando notai di mia grande sorpresa che dall’altro lato della strada passava Jirou. Rimasi incantata per qualche secondo, poi mi risvegliai e lo richiamai. Si fermó e si giró. Ci mise qualche secondo per riconoscermi, poi rispose, con un tono che non mi sembrava affatto nuovo:

  • Ah, Mirai, sei tu. Per caso abiti anche tu da queste parti?

  • Sí é proprio cosí. Non sapevo che anche tu abitasti qui.

  • Mi sono trasferito qui tre settimane fa. Prima del terremoto abitavo a Minato.

 

Avevo giá sentito parlare da qualche parte di quella circoscrizione, ma non mi ricordavo dove era situata. Mi sforzai di ricordarmi.

  • Ah giusto! Quella circoscrizione era collegata a Odaiba tramite il Rainbow Bridge. Ci ero stata il giorno dopo il grande terremoto.

Ne seguí un periodo di imbarazzo che sembrava non finire, mentre lui continuava a rimanere col suo solito sguardo indifferente. Venni salvata da Mayu e Yuka che da lontano correvano verso di me.

  • Allora io proseguo, disse Jirou

  • Eh? No, aspetta!

Ero sicura che mi abbia sentito, ma lui continuó senza nemmeno girarsi.

  • Perché ti comporti in questo modo? Perché non fai altro che ignorarmi?

Si fermó, ma non si giró. Dopo una breve pausa riprese a camminare. Intanto le altre mi avevano giá raggiunto.

  • Mirai, che succede? - mi chiese Yuka, che era rimasta sorpresa dal fatto che non le avevo salutate mentre stavano correndo verso di me.

  • Yuka, Mayu, siete giá arrivate?

  • Abbiamo fatto in tempo a prendere il bus delle quindici e mezza, ma dovremo essere a casa entro le sette. Mirai, quello non é il nuovo ragazzo della nostra classe, quello che non viene mai a scuola? Non sará mica arrivato per un appuntamento? Ahahahaha!

  • Un appuntamento? Di cosa stai blaterando? Lui era solo passato per di qui e io ho commesso lo sbaglio di salutarlo.

  • Sbaglio? Perché?

  • Adesso basta parlare di lui - esclamai io, che cominciavo a irritarmi. - Lui é solo un altro di quei ragazzi che fa lo spaccone quando dentro é solo un mucchio di rovine. Adesso affrettiamoci. - dissi, cominciando a camminare rapidamente.

Yuka e Mayu non se lo fecero ripetere e si misero in cammino insieme a me. Il resto del pomeriggio é stato per lo piú soleggiato e devo ammettere che era da molto tempo che non mi divertivo cosí tanto. Alle ore sei circa eravamo sotto casa mia e ci salutammo, dicendo che ci saremmo incontrati il giorno dopo. Nonostante tutto, prima di dormire non facevo altro che pensare a Jirou e perché si comportasse in modo strano. Ero stata io stessa a dire che lui non era altro che uno come gli altri, ma in realtá sapevo che il lui c’era qualcosa che non c’era in nessun’altro.
   
 
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