Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: Maiko    27/04/2017    2 recensioni
Cinque brevi capitoli, ognuno incentrato su uno stato d'animo preciso che analizzerò in poche righe, tramite sole descrizioni, per tentare di richiamare a quell'emozione.
1. Angoscia. (Correva)
2. Ya'aburnee. (Tu mi sotterri)
3. Njuta. (Gratitudine)
4. Mamihlapinatapei (Uno sguardo)
5. Cafuné (Bianco)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash, FemSlash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mamihlapinatapei - In Yagan (lingua degli indigeni della Tierra del Fuego) indica un profondo sguardo tra due persone che desiderano ardentemente qualcosa, ma che entrambe sono riluttanti ad intraprendere.

 
4.
 
La notte fuori dall’albergo era gelida e crudele; il vento sferzava impetuoso tra le vie della città ed ululava tra le tegole dei tetti, costringendo gli avventori dei locali a fare rientro nelle proprie case in tutta fretta, chi ne possedeva una, od urgendo quei poveri sfortunati che non avevano un posto dove stare a cercare un letto in cui poter dormire.
La donna si strofinò le braccia intorpidite e gettò un’occhiata alla hall semivuota, impreziosita di fiori e tessuti esotici ogni dove, quando il suo sguardo fu catturato dalla figura elegante seduta ad una delle poltrone: in un lungo vestito rosa antico, ricco di merletti e nastri dorati, vi era una bellissima donna che pareva avere solo qualche anno in più di lei; il suo viso era un ovale perfetto dall’incarnato bronzeo, incorniciato da una cascata di boccoli castani che le scendevano in morbide onde fin sulle spalle; i caldi colori della pelle e le fattezze del suo viso le dissero che doveva trattarsi di un’ispanica. Per una frazione di secondo, pensò di non aver mai visto nulla di così incantevole.
Quando, poi, spiò i suoi occhi, li trovò già indirizzati su di lei: due pozze di nocciola talmente splendenti da sembrare ambra liquida, tiepidi ed avvolgenti come mai ne aveva guardati. Avvertì lo stomaco torcerle piacevolmente nella pancia ed il rossore salirle al viso, e nemmeno per un istante il pensiero di interrompere quello scambio di sguardi indiscreto le attraversò la mente.
La donna dalla carnagione scura piegò poi le labbra – piene, perfette – in un dolce sorriso e si scostò una ciocca dietro l’orecchia; la giovane pensò di poter sentire il cuore fare una capriola a quella semplice vista e rise a sua volta, silenziosamente, lasciando che la frangia dorata le nascondesse un po’ il viso imbarazzato. Giurò di non aver mai provato nulla del genere in vita sua.
Era questo ciò che sua madre le aveva narrato essere amore a prima vista, quando ancora era solo una bambina? Era una sensazione di felicità così pura che pensò non avrebbe mai più provato un’emozione simile. Erano queste le farfalle nello stomaco? Era questo l’innamoramento di cui aveva letto tante volte nei romanzi rosa?
Poi il suo fidanzato le afferrò gentilmente l’avambraccio, chiedendole se avesse bisogno di qualcosa prima di salire nelle loro stanze, e la ragazza fu riportata alla realtà, dove entro pochi mesi sarebbe divenuta moglie di un uomo che rispettava ma non amava. L’amarezza la sconvolse più di quanto avesse mai fatto da quando si era resa conto di provare attrazione per le donne, molti e molti anni prima. Perché si sentiva così triste, tutto ad un tratto, dopo soltanto uno sguardo?
Finse che il pizzicore che sentiva agli occhi fosse solo stanchezza, quando rivolse un’ultima occhiata alla giovane e nei suoi trovò riflesso lo stesso rammarico. Scosse la testa e lasciò che lui la guidasse via.
Ben presto quella minuscola scintilla di illusione che aveva veduto sparì dietro alle porte di un ascensore.

 


Spazio autrice:
Era da un bel po' che pensavo di scrivere un capitolo sul mamihlapinatapei; onestamente era il progetto iniziale per il capitolo tre, successivamente rimandato quando la storia lì aveva preso una piega un poco diversa. Ammetterò che mi è piaciuto così tanto scriverne da arrivare a sfiorare le seicentocinquanta parole... Inutile dire che ho dovuto fare dei tagli non proprio indifferenti! Il nucleo del capitolo, comunque, è intatto.
Per quanto riguarda il tempo e l'ambientazione, posso dire che variano da flashfic a flashfic; mamihlapinatapei è ambientata all'incirca nella seconda metà del milleottocento, quando ancora la donna non poteva decidere per il proprio destino e nessuno poteva pubblicamente mostrare interesse per una persona dello stesso sesso. Spero, dunque, di essere riuscita a rendere per iscritto una parte di quei sentimenti una donna qualunque potrebbe aver provato in quel secolo.
Qui lo dico e mai più lo nego: la sintesi non è mai stata il mio forte e scrivere con un limite di cinquecento parole è una tortura che mi sono autoinflitta.
Al prossimo e ultimo capitolo; grazie per essere arrivati fin qui!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Maiko