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Autore: SnowDra1609    08/06/2009    0 recensioni
E se Konoha insieme a tutte le terre ninja venisse spazzata via da un attacco nucleare?cosa succederebbe 300 anni dopo,quando il pericolo della guerra è passato?come se la caverebbero i ninja in un mondo devastato?Se volete scoprirlo,leggete. Per coloro che leggeranno la fanfiction:i personaggi saranno quelli dello shippuden,l'ambientazione l'ho gia usata per poi cancellare la fanfiction (cacciatori delle stelle) e sarà anche un po' cronaca di questo inferno.
Genere: Azione, Thriller, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Il Principe stava aspettando una risposta dai suoi uomini. Aveva riferito loro che la Corte Suprema si era ribbellata ed aveva detto che chiunque avesse voluto andarsene e tradirlo se ne sarebbe potuto andare senza paura. Non li avrebbe fermati, specie perchè li capiva. Bisognava andare nel pianeta capitale del piùà forte impero dell'Universo conosciuto, penetrare nella loro capitale ed uccidere l'Imperatore stesso, ovvero una persona che come il principe, anche se non era immortale, aveva più o meno i suoi stessi poteri, dovuti però alla tecnologia avanzatissima dell'Impero. Poco dopo entrò il capitano della nave, che dopo aver eseguito un leggero inchino disse una sola frase "Escogito ergo sum" il motto del Principe. In seguito egli, insieme al principe stesso ed al capo dei cacciatori si spostarono in plancia, dove il sovrano ringraziò l'equipaggio, formato da 1.000 uomini, più 6.000 marine e tutti e 1.500 i cacciatori. Ora ammirava le stelle che come puntini bianchi si susseguivano dinanzi al suo sguardo, perso per le immensità dello spazio. Fù solo dopo due ore che giunsero al loro pianeta e disattivarono l'invisibilità. Più di 5.000 navi magiche e imperiali erano in orbita. Il principe notò la mancanza di alcune navi importanti "Meglio così" pensò mentre con un cenno ordinò di iniziare l'attacco. I cannoni laser, i missili al plasma e tutte le armi della nave inziarono a colpire e devastare tutto quello che si muoveva intorno al pianeta. La fiera resistenza non riuscì a frenare però la potentissima nave, che anche se riceveva gravi danni continuava inesorabile il suo cammino. Il principe si limitò a guardare, conscio della sua impotenza. I suoi uomini sapevano quello che dovevano fare e lui non poteva che attendere che la nave si avvicinasse al pianeta per sbarcare con i cacciatori. Diede una rapida occhiata alle navi nemiche, notando come esse fossero tutte danneggiate o distrutte. Controllò rapidamente lo schema della sua, e capì che di tempo non ve ne era. Vi erano molti danni allo scafo esterno. Non si poteva più divenire invisibili e lo scudo era quasi al 50%. Da tutti i ponti della nave, che erano quasi 150, si avevano rapporti di morti o feriti, anche se i cacciatori erano ancora sani. Poi spostò lo sguardo verso il pianeta. La città dove doveva sbarcare, grande due continenti, portava i segni della battaglia di più di duecento anni prima. Il pianeta venne raso al suolo. Alcune zone martoriate anche con le chimiche e con le nucleari, specie quella zona. Ora fissava di nuovo la città nemica. Si erano avvicinati abbastanza da poter notare, tramite zoom dello schermo, i palazzi rasi al suolo e l'edificio che li interessava, il Palazzo imperiale. Il principe allora si alzò. Si diresse velocemente versò un altra sala, molto grande dove vi erano tutti i cacciatori
-Miei fedeli soldati- inziò il ragazzo -amici miei- riferito ad Helian ed ai primi cacciatori -dopo quasi duecento anni di guerra siamo giunti forse alla fine del conflitto. Siamo adesso in orbita al pianeta. Presto ci sposteremo nel Palazzo. Il vostro obbiettivo è tenere occupate le Guardie mentre io e il comandante ci occupiamo del capo e dell'imperatore. Non so se mai sopravviveremo a questa battaglia. Vi posso solo dire che qualsiasi cosa succeda saremo tutti ricordati nella storia, sia nel bene che nel male. In un modo o nell'altro le persone parleranno di noi, come gli immortali, come i massacratori, o semplicemente come gli uomini immortali morti per la loro causa, come molti prima di noi per molte altre cause, buone e sbagliate. Io non vi dirò che la nostra causa è quella giusta, nè che noi combattiamo per una causa superiore. Io vi posso solo dire che voi combattete perchè siete rimasti saldi ai vostri princìpi e avete fatto appello al vostro coraggio, rimanendo fedeli a me nonostante il fatto che noi siamo i perdenti, che qui vinciamo o no. Dopo aver ucciso, sempre che ci riusciamo, l'imperatore, noi saremo uccisi. Se qualcuno di voi si salva, io lo prego solo di una cosa:che continui a portare alto il nome dei Cacciatori. Si salvi, prenda le cose più importanti dal nostro monastero-fortezza e scappi, il più lontano possibile. Si faccia una famiglia, per cui tolgo l'obbligo di castità,e ricrei l'Ordine. Ora vi auguro buona fortuna, miei soldati. Escogito ergo sum- finì così il suo discorso, con la frase latina ripetuta dai cacciatori. Poi scomparvero.

Mi scuso se il capitolo non è lungo,ma prometto che il prossimo lo sarà...^^ grazie ai miei lettori e vi dico il nome del prossimo capitolo: "Sangue e Terra"

  
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