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Autore: Hope997    28/04/2017    1 recensioni
Jessica ha sempre vissuto con la madre; I suoi genitori si separarono quando lei era davvero piccola, e la figura paterna l'aveva vissuta ben poco. Tutto cambia quando il padre le chiede di trascorrere le vacanze estive da lui, per provare a recuperare un po' del tempo perso.
Ha rotto da poco con il ragazzo che credeva fosse l'uomo della sua vita, ed ha deciso di chiudere definitivamente con il genere maschile. Questa però era solo una sua convinzione, e ben presto si renderà conto che non era ciò che realmente voleva.
La sua vita è una continua lotta tra il desiderio del ritorno al passato e la curiosità di un presente che sembra promettere meglio.
Questo è il racconto della sua vita, ed è la dimostrazione del fatto che, nonostante tutto, tutti siamo destinati a qualcuno, e che il treno della vita passa un' unica volta anche se in ritardo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Quella mattina, non sapevo cosa mi avesse riservato la vita. Sentivo nell'aria un qualcosa di strano. 
Non ebbi il tempo di stiracchiarmi e alzarmi, che Matthew irruppe nella mia stanza. 
:-" Che cavolo.. esci!"
Non mi rispose, anzi si sedette al mio fianco e mi guardava in silenzio. Mi sfiorava i capelli. 
:-" jESS.." 
:-" ESCI!! La nostra chiacchierata è terminata ieri."
Mi abbracciò.
:-" Lasciami Matthew o chiamo mio padre." 
Nel sentire quelle ultime parole, Matthew mi fissò impallidito. Non si mosse e calò il capo. 
Un qualcosa mi strappò il cuore. Mi alzai  in tutta fretta e non curante di coprirmi, uscii in fretta da quella stanza. 
Dov'era mio padre? 
:-" Papà? Papà?" 
La sua stanza. 
Apri la porta e tutto mi fu più chiaro. 
Mia madre piangeva ai lati del letto. Il resto dei camerieri era li in silenzio. Spostai il mio sguardo sull'uomo che mi aveva dato la vita.
Le lacrime iniziarono a scendere e qualcuno mi prese per le spalle.
Non  mi voltai perchè capii che era Matthew. 
:-"Dorme vero?sta solo dormendo!"
Mi avvicinai a lui.
:-" Papà?Papà? dai sveglia, oggi usciamo.. ti preparo la torta..Papà?" 
iniziai ad urlare e le lacrime si impossessarono della mia gola e dei miei occhi. 
Mia madre singhiozzava in silenzio e Matthew mi tenne stretta a lui mentre mi dimenavo. 
:-" Non può essere, mi ha promesso che ci sarebbe stato per sempre! No, lasciamiiii! Papà."
Piansi a dirotto e chiunque esso sia, mi abbracciò. 

Nella vita troppe volte si pensa di sapere. 
Quando qualcuno perdeva una persona cara, io dicevo sempre che gli ero vicina, di farsi forza, aver coraggio, avevo la sensazione di sapere che dolore profondo stesse provando. 
"Il grande vuoto" come lo chiamano in tanti... oggi sono io ad aver perso, oggi è successo a me e le parole della gente, sono così banali e insignificanti che ne farei a meno. 
Nessuno mi avrebbe ridato mio padre.
Era passato un giorno. Era passato il funerale e stavamo onorando mio padre con tutti i colleghi, gli amici e parenti a casa. 
Non mi muovevo dalla sedia, ero quasi paralizzata. Chi si avvicinava, si limitava a dire un semplice: Condoglianze.
Pff che parola. 
Mia madre era distrutta, il viso pallido e stanco. Sembrava avesse 60 anni. Sorrideva per ringraziare gli invitati. 
Erano venute anche le mie amiche quella mattina, ma a causa del lavoro o di alcuni problemi in famiglia, dovettero partire il pomeriggio.. ma poco mi importava. 
Ero seduta li, con lo sguardo perso sulla sua foto, vestita di nero. 
Non piangevo. Non mangiavo. E avrei voluto anche non respirare. 
Zia Katie si era avvicinata e abbracciandomi, mi aveva confessato che lei sentiva mio padre vicino a noi. 
Bugiarda. Ci aveva abbandonato. 
:-" Jess mangia qualcosina, ti prego." 
La voce  di Matthew mi arrivò fino al cuore.
Non risposi, lo guardai e chiusi gli occhi. 
Non avevo intenzione di fare nulla. 
:-" Jess ti prego.." Mi implorava. 
Cameron si era presentato al funerale ma per via di un non so cosa, era costretto a partire nel pomeriggio, mi aveva lasciato anche lui. 
:-" Matthew lasciala stare.." suggeri Micky. 
La ringrazia con uno sguardo. Quel giorno anche lei mi sembrava triste. 
Mi alzai e rivolsi uno sguardo a tutti i presenti che credevano in un mio svenimento, prima o poi. INvece no, salii le scale e mi rifugiai tra le camice di mio padre. 
Profumavano di lui, di eroe. 
Presi una nostra foto,tra le mani e piansi. 
:-" Mi avevi detto che non mi avresti abbandonata.." 
:-" Lui non lo ha fatto." 
Micky. 
Mi sorrise e si sedette a terra con me. 
Non sembrava la solita strega ma in quel momento ero priva di giudizio. 
:-" Jessica... mi dispiace.. so cosa vuol dire e so che nulla te lo ridarà.. ma lui resterà sempre con te.. in una foto, in uno sguardo e ovunque tu voglia." 
Mi accarezzò. 
Calai il capo.. 
:-" Scusami..per tutto.." sibilai. 
Lei finse di non ascoltare e mi abbracciò. 
Per la prima volta mi pentii di un mio comportamento o giudizio. 
:-" Lui non ti ha lasciato, ora stenditi, ti porto della camomilla." 
Feci come mi disse e quando fui sola, mi accoccolai a quella foto e sprofondai in un sonno.


<< :-" Papà dai levati quella barba, non ti sta bene." risi. 
:-" Invece si, l'aria di un Babbo natale magro." Ridemmo. Mi prese in braccio. 
:-" Papà tu sei il mio Eroe, non lasciarmi mai." 
:-" Mai piccola mia.">>


Mi svegliai di soprassalto con le lacrime agli occhi. 
Il buio e l'orologio mi fecero intendere che fosse tardi.
Speravo di aver fatto un incubo ma invece no. 
Era la vera realtà. 
:-" Jess?" 
:-" Mamma."
La donna mi tenne stretta sul suo petto. 
Mi accarezzava la chioma e sospirava. 
:-" Jess.. Jess.. come farò? Non gli ho confessato in tempo che..che lo amassi ancora."
La guardai. 
:-" Mamma.. Papà lo sapeva." 
:-" Lo spero, ora riposerò un po..qui magari, ne ho davvero bisogno." 
Sorrisi e la lasciai sola su quel letto. 
 Mi arrivò un messaggio proprio in quell'istante.
-ESCI, Matthew-
Dio. Non volevo vedere nessuno, ne parlare ma qualcuno mi spinse ad uscire. 
Si voltò di scatto sentendo la serratura della porta, scattare. 
:-" Piccola." 
Mi strinse a se. 
Mi liberai da quella presa. 
:-" Matthew sono esausta e priva di forza... ti prego.." Sibilai. 
:-"Hai mangiato?" 
Scossi la testa. Solo sentirne parlare, mi veniva la nausea. 
:-" Jess devi.. Non abbatterti." 
Davvero era capace di dirlo?
:-" Sai ho perso mio padre, non è un gioco, scusami se non ho voglia di fare nulla e neanche starti a sentire." 
:-" MA cosa credi che non ci sto male? Ho perso anche io una persona cara e non solo tu!" Sbottò.
Proprio ora doveva fare quella sceneggiata? 
Mi voltai e piansi. 
:-" Non doveva abbandonarmi, mi aveva promesso che non... lo capisci Matt? non lo vedrò piu, diamine." 
Mi strinse fra le sue braccia e mi lasciai andare. 
Non parlammo.. non parlammo per ben 5 minuti. 
:-" Jess.. ti prometto che io non ti abbandonerò mai resterò al tuo fianco." 
Quelle parole mi colpirono il cuore. 
Piansi e lui non proferi parola. 
La morte è il più grande mistero della vita. Assieme all’amore. 
Pochi secondi prima, stavamo parlando. Ho chiuso gli occhi e poi riaperti.. e lui non c’era più. 
«Papà rispondimi», gridavo. Non poteva farlo.  Mi sentii tradita, perchè mi aveva fatto una promessa.Tutto finito in un soffio.
Se la morte ha un senso per chi resta, credo sia questo, soffrire e morire lentamente. 
Ti consuma l'animo e il cuore.

 

Ragazze, grazie di tutto <3 e scusate.
   
 
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