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Autore: slenderguy93    29/04/2017    1 recensioni
Ormai sono passati due mesi da quando la vita di Dante è stata stravolta.
E' stato costretto ad accettare che nascosto dal nostro, esiste un altro mondo, violento e spietato, abitato da creature antiche e potenti oltre l'umana immaginazione.
Tuttavia sembra che sia riuscito a raggiungere un equilibrio... destinato a spezzarsi nuovamente con l'arrivo di vecchie e nuove conoscenze.
Dal testo:
“La promozione si è esaurita, ed anche il mio BB è al limite.
Inizio a planare verso il suolo, lo sguardo fisso verso terra; non riesco ad incrociare quello degli altri. Ero la carta vincente del piano, ma non sono riuscito a compiere il mio dovere…
“…Ho perso il conto dei complimenti che ho fatto stasera, ma questi sono davvero sinceri e soprattutto meritati. Era da un paio di secoli che non subivo un colpo del genere.” Kokabiel è atterrato poco prima di me, e mi concede il primo sorriso privo di follia e derisione che gli abbia mai visto fare.
Peccato che non me ne freghi un cazzo che provi rispetto per me. Avrei dovuto sconfiggerlo ad ogni costo…”
Seconda parte di DxD Tales. E' consigliato di leggere prima Knocking on Hell's Doors.
Genere: Azione, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Asia Argento, Nuovo personaggio, Rias Gremory, Yuuto Kiba
Note: Cross-over, Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'DxD Tales'
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Sto osservando una gigantesca barriera a cupola che ricopre il territorio scolastico.
“E con questa, i danni collaterali dovrebbero essere limitati al territorio scolastico. Ovviamente se quel… folle lo volesse potrebbe abbatterla, ma dubito che sprecherà in questo modo le sue forze ed il suo tempo.”
“State sfruttando il sistema difensivo?” alla mia domanda Sona annuisce.
“Sì: per questa barriera stiamo convogliando una discreta quantità dell’energia prodotta dalla fonte proprio intorno ad essa. Il problema è che se completerà il rituale, il rilascio di aura sacra distruggerà o comunque danneggerà irrimediabilmente tutto il sistema.”
“In altre parole, se completa il rituale saranno costretti a creare loro stessi una barriera che consumerà rapidamente le loro forze, lasciandoli pure indifesi per tutto il tempo.” Un bel problema.
“…Sona-kaichou, vorrei aggiungermi al canale telepatico condiviso: avrei un idea, ma non so se funzionerà, e potrebbe servirmi il suo aiuto.” 
“…per me va bene. Rias?”
“D’accordo, ma ci spiegherai cos’hai in mente per filo e per segno.”
 
Cinque minuti dopo.
 
Ripongo il mio cellulare (ripulito dopo il ripescaggio dal cestino) nella tasca.
“Bene, direi che ho tutto quello che mi serve.” Gli altri continuano a fissarmi stupiti.
“…passi per quelli sul sistema difensivo, ma come hai fatto ad ottenere quei dati sulle spade sacre?”
“…diciamo che conosco un esperto. Chi credi mi abbia regalato il talismano che ti ho venduto?” Sona annuisce pensierosa.
“Direi che possiamo andare, no?” Rias si riscuote, e inizia ad arringarci per la battaglia.
“…Davvero, non so mai cosa aspettarmi, quando ti metti in testa di fare qualcosa.” Sorrido a Saji.
“La cosa più assurda e inaspettata possibile, ovviamente. Comunque… come stanno le tue chiappe?” lui fa una smorfia inferocita.
“Secondo te? A causa tua mi sono beccato un’altra punizione da record! Tu invece, perché sei ancora fresco come una rosa?” ridacchio.
“Prima ho voluto provare a convincere la mia Master della bontà delle mie azioni. Arrivati al momento clou però, siamo stati interrotti: che peccato.” Ringhia come un pittbull idrofobo.
“Hai un culo enorme!”
“Non quanto il tuo, attualmente.”
“…e questo è tutto. Avanti, andiamo.” Pare che Rias abbia finito. Mi giro un’ultima volta verso di lui.
“…se le cose dovessero andare a puttane, fiondatevi immediatamente il più lontano possibile da qui. Sarebbe troppo, se morissimo tutti a causa di un singolo stronzo: cerca di convincere le altre, okay?” Il mio team è partito, perciò mi affretto a seguirle, lasciando Saji di sasso.
Anche se un po’ troppo bacchettone, è un bravo ragazzo. Mi dispiacerebbe se lui e le altre ci restassero.
La barriera di fronte a noi si apre, permettendoci di passare.
“Promozione a regina!” il mio potere inizia istantaneamente ad aumentare, mentre il varco si sigilla nuovamente.
In mezzo al campo della scuola, le quattro Excaliburs sono disposte ai vertici di un sigillo quadrato, emettendo una luce dorata. Esattamente al centro di esse, Balba Galilei sta compiendo il rituale di fusione.
“Quanto ci vorrà ancora, Balba?” seduto su una sorta di trono fluttuante a mezz’aria, si trova Kokabiel, che proprio in quel momento accavalla le gambe con nonchalance. Inizio a caricare il mio SG.
“Dieci minuti al massimo, signore.”
“Molto bene. Allora Gremory, chi avete chiamato? Sirzechs o Serafall?”
“Questo è irrilevante. Indipendentemente da ciò noi…”
BOOOM!
Un’ enorme lancia di luce si è schiantata sulla palestra, ed è esplosa cancellando ogni cosa nel raggio di un centinaio di metri.
“Noiosa. Ma anche se non li aveste avvertiti, presto o tardi si renderanno conto di ciò che sta per accadere. Prima di cominciare però vi farò riscaldare un po’…” a un suo cenno un portale si apre nel terreno.
È diverso da quelli utilizzati usualmente dai caduti, sembra proprio un abisso aperto sugli inferi…
“GROAR!”
Da esso emerge una figura alta almeno… otto metri? Forse anche più, e ancora più lunga. Avrebbe l’aspetto di un cane selvatico, se non fosse che ha tre teste.
Cerbero. Pensavo fosse al servizio di Ade…
[L’originale sì. Ma molti dei suoi cuccioli si sono sparpagliati per tutti gli inferi, venendo spesso catturati e usati come bestie da combattimento.]
…Vuoi dire che ce ne sono molti altri?!
[Già. Spera che sia l’unico che ha trovato…]
In quel momento la bestia ci assale, sputando a raffica una palla di fuoco per bocca.
Rias replica dissipando le prime due con un intenso lampo di distruzione, mentre l’ultima viene congelata da Akeno.
“Quanto ancora, Dante-kun?” in quel momento il Boosted Gear inizia a lampeggiare. …Cosa?
[Questo indica che hai accumulato abbastanza potere da poter battere il tuo attuale avversario. È un’altra abilità di questo Longino.]
Capisco…
“Ci sono quasi, ancora un poco.” Anche se abbattessero il cerbero, poi dovrebbero reggere contro Kokabiel, e visto il piano…
[BOOST!]
“GRUARGH!”
Dimmi che quel verso non veniva da dietro di me…
Mi volto. Un secondo cerbero mi sta balzando addosso a fauci spalancate. Chissà com’è il suo sistema digestivo… se non mi muovo, potrei trovarmi ad osservarlo da vicino.
Scatto come un fulmine a destra, per non coinvolgere le mie compagne, e lui ovviamente mi segue: ormai mi è sopra, e mi sto facendo la doccia tra i suoi schizzi di bava…
SLASH!
La bestia barcolla all’indietro, ululando di dolore, mentre una delle sue teste rotola a terra.
“Allora diavoletto: ti sono mancata?” Xen! Mi trattengo a fatica dallo stritolarla in un abbraccio. Credo che l’espansività di Rias sia contagiosa…
“…più di quanto immagini. Anche se sarei ancora più felice se imparassi a mettere in carica il cellulare...” Lei intanto ha preso ad incalzare la belva ferendola a più riprese: le spade sacre sono superefficaci anche su di loro, pare.
“Di questo me ne posso occupare da sola. Togliete di mezzo l’altro in fretta ed interrompete il rituale!” a malincuore, ritorno dalle altre.  
 “Arriva!”
[TRANSFER!]
Incanalo l’energia accumulata dentro Rias ed Akeno, che sentono un enorme flusso scorrer loro dentro. Ora il loro ammontare di aura è aumentato drasticamente. Nello stesso istante, il cerbero che stava mettendo in difficoltà Koneko, l’unica rimasta a trattenerlo, viene trafitto alle zampe da numerose spade.
Kiba! Molto bene, ora…
“Io procedo con il piano: buona fortuna.” Detto ciò, inizio a correre come un dannato verso l’aula del Consiglio Studentesco. Già: deja’ vu.
 
 
[Kiba]
 
 
La creatura di fronte a me ringhia volgendosi nella mia direzione. I suoi arti stanno sanguinando, ma riesce comunque a muoversi abbastanza bene; e difatti decide di caricarmi schiumante di rabbia.
THUD.
Il cerbero barcolla a causa di un violento gancio di Koneko, e perde slancio. Ne approfitto per evocare un fitto anello di lame inclinate verso l’interno, attorno a ciascuna delle sue zampe: ora è momentaneamente bloccato.
“Ottimo Kiba. Adesso…” la mia padrona lancia un forte lampo della distruzione, che cancella una palla di fuoco sputata dalla bestia immobilizzata, e ne disintegra una testa. Quella emette un assordante verso di dolore, mentre sopra di lei si addensano delle nubi nere attirate da un cerchio magico giallo intenso.
KROOOM!
Un potente fulmine si scatena da esso, cadendo dritto sul cerbero schiantandolo a terra ed arrostendolo.
“Ara ara, non era poi così spaventoso…” mi giro verso il secondo, impegnato con la spadaccina della chiesa. Gli è rimasta solo una testa.
Con un fendente secco, quella gli stacca una zampa, facendolo crollare durante uno dei suoi assalti; infine gli pianta la spada nel cranio.
“…sembra non ce ne siano altri.” annuisco. I portali sono già stati richiusi, perciò non dovrebbero attenderci altri avversari zannuti.
“…Dobbiamo fermare Balba. Fondendole, daranno vita ad un arma che non possiamo assolutamente lasciare nelle mani degli eretici!” detto ciò, Xenovia si lancia verso il vecchio, ma viene fermata una raffica di lance di luce. Sopra di lei fluttuano due angeli caduti, uno con quattro, ed uno con sei ali.
“Non intralcerete il piano di Lord Kokabiel!” evocano altre armi, tenendosi pronti a lanciarle.
“…ricordatevi di non strapazzarli troppo: voglio godermi lo scontro tra loro e Freed.” Sul suo trono, il leader ha tirato fuori un calice ed una caraffa, e sta godendosi del vino rosso. Spero ci si strozzi.
“Sparite!” fulmini e colpi di distruzione iniziano a bombardare quei due, mentre Rias ed Akeno danno il meglio di loro.
“Kiba, aiuta quell’esorcista a recuperare le spade, dobbiamo…” prima che possa finire la frase, quattro pilastri di luce vengono emessi da esse, mentre la barriera intorno a noi inizia a cedere.
“Concluso! Il rituale è concluso! Ah ah, e dopo questi diavoli sarà il tuo turno, Vincent!” Balba inizia a ridere in modo maniacale, mentre le armi si riuniscono sopra di lui e si fondono in un'unica, grande spada dorata.
Xenovia sbarra gli occhi. Nello stesso istante, la cupola svanisce, mostrando il cielo notturno.
“Fallimento… non ci resta che distruggerle, però…” prende fiato.
“…Tu… folle eretico. Possibile che ce l’abbia ancora con Padre Vincent? A causa tua è stato retrocesso a semplice parroco, e non è neppure riuscito a fermare i tuoi deliranti esperimenti!” quello sogghigna.
“Oh, si. In effetti in quell’ultimo progetto non ce l’ha fatta, ma credi che fosse la prima volta che mi metteva i bastoni tra le ruote? Da quando ci siamo conosciuti ad uno dei Concili Vaticani, non ha fatto altro che tenermi d’occhio ed intromettersi nei miei affari. Credo che sia per questo che alcuni cardinali hanno insistito perché gestisse insieme a me il Progetto Spada Sacra: speravano che mi impedisse di mettere completamente a frutto il mio estro, limitandomi a metodi “moralmente accettabili”. Ma fortunatamente sono riuscito a levarmelo dai piedi, visto che la maggioranza ai piani alti voleva risultati sopra ogni cosa, e  hanno preferito dare credito a me. E poi hanno avuta la faccia tosta di fingersi sorpresi e disgustati per come è andata a finire! Pagheranno tutti, Freed prendi la spada!”  l’albino si avvicina, prende l’arma con delicatezza e… la bacia.
“Oh, ragazza mia, sei davvero radiosa! Ci divertiremo un mondo insieme!” la punta verso di me.
“…Kiba Yuuto. La collaborazione tra di noi è ancora valida, giusto?” annuisco all’esorcista.
“Bene, allora è il momento di distruggere quella cosa e colui che la brandisce.” Iniziamo ad avvicinaci ai due, quando Balba si mette ad osservarmi con crescente interesse.
“…Tu. Sei il possessore del Sword Birth… curioso che ci rivediamo proprio qui.”
“È così. Sono il sopravvissuto al progetto spada sacra, o per meglio dire, colui che è rinato da quella esperienza. Ora vendicherò i miei compagni.”
“Ahhh, i tuoi compagni certo. È merito loro se la mia ricerca è stata un successo…”
“Che diavolo significa? Il progetto non è stato un fallimento?!” quello scuote la testa.
“No. Sono riuscito a scoprire l’esistenza del fattore, da me denominato “elemento”, che determina l’idoneità di un individuo all’utilizzo delle spade sacre. E dopo accurati studi ed esperimenti, sono giunto alla conclusione che il metodo più rapido ed efficace per ottenere il valore numerico ottimale per l’uso delle armi, è sommarli tra loro trasferendoli da un soggetto ad un altro. Ma sarebbe stato poco pratico ai nostri fini, perciò alla fine ho deciso di estrarli direttamente e cristallizzarli, in modo da renderli fruibili per i consumatori più adatti.” Tira fuori da una tasca una gemma blu, causando in Xenovia una smorfia disgustata.
“…quindi è questo che sono i cristalli che ci impiantate…”
“Esatto. Ovviamente quel Michele non si è fatto scrupolo ad usare le mie ricerche una volta che quei porci dei miei superiori mi hanno cacciato, l’unica differenza tra i miei metodi e i suoi è che lui è in grado di estrarli senza uccidere il proprietario originale.”
“È per questo che hai ucciso i miei amici…”
“Precisamente. Dai tuoi compagni ne ho ottenuti parecchi, anche se ne ho dovuti usare tre su Freed.  Questa è l’ultima.” Agita la gemma.
“Kyahah! Già, sono fottutamente speciale visto che gli altri due spadaccini non erano compatibili e sono crepati per il rigetto!”…quindi è per questo che non ho incontrato altri portatori. Avrei preferito che fosse stato Freed a morire.
“Tu… quante vite hai sacrificato per la tua brama e i tuoi esperimenti?!”
“Uff… se dici così… posso darti questo senza problemi, ormai per me non è un problema produrne in massa. A questo punto, mi basta recuperare le spade sacre per tutto il mondo e potrò avere la mia vendetta su coloro che mi hanno scacciato.” Balba getta la gemma verso di me, facendola rotolare fino ai miei piedi.
“Amici miei…” la prendo tra le mani, accarezzandola delicatamente. Ad un tratto, inizia a brillare e rilasciare diverse luci evanescenti. Ciascuna di esse si posiziona intorno a me, ed assumono lentamente delle forme definite.
Sono…fantasmi?
[…Kiba… non lasciare che quanto ci è successo comprometta il tuo futuro… tu sei ancora vivo…]
“Quelli sono… gli spiriti dei suoi compagni defunti?! No… sembrano più degli echi delle loro coscienze, ma allora perché--” Akeno si interrompe quando uno di loro parla nuovamente.
[…Il nostro più grande rimpianto era non aver potuto vivere delle vite normali, ricordi?]
Ricordo.
Ogni singolo giorno della nostra prigionia: all’inizio eravamo felici ed entusiasti di poter essere d’aiuto a coloro che ci avevano accolti e cresciuti, ma poi… dopo settimane e settimane di esperimenti e di nostri compagni che non tornavano più, abbiamo iniziato a dubitare.
La fede che era così radicata in noi, aveva iniziato a venire meno… fino a che, un giorno, non ci hanno riuniti tutti in uno spoglio magazzino, che hanno sigillato e riempito di gas.
È stato a quel punto, che il desiderio di ribellarci ha finalmente superato la remissività frutto di una vita di cieca obbedienza. Alcuni di noi possedevano degli SG, e li abbiamo usati per abbattere la porta; ma ci abbiamo impiegato troppo tempo.
I pochi di noi ancora in piedi faticavano anche a camminare, perciò i miei compagni si aggrapparono ai nostri aguzzini pregandomi di fuggire.
Io ero quello messo meglio e… fu esattamente quello che feci. Corsi il più velocemente possibile, e riuscii a fuggire dal sito del progetto.
Tuttavia… il gas aveva già danneggiato i miei polmoni, e la mia fuga fu un susseguirsi di inciampi e colpi di tosse, che lasciavano dietro di me una scia di macchie di sangue.
Ad un certo punto mi sono ritrovato per terra, privo di forze. Ormai non avevo neppure la forza di trascinarmi, e avevo accettato la mia inevitabile morte… ma una figura dai capelli rossi comparve dandomi per la prima volta una scelta.
E ciò che ho scelto…
“Avete ragione. Mi assicurerò che nessuno debba più soffrire a causa di quel progetto, e poi andrò avanti con la mia vita. …Grazie amici miei.” Gli echi dei miei compagni, animati dal rilascio delle energie di questo campo di battaglia e dal contatto con me, rientrano nella gemma sorridendomi sereni.
La porto a contatto con il mio petto, assorbendola nel torace. È il momento che accetti veramente il dono fattomi dai miei compagni…
FLASH!
Una luce abbagliante si sprigiona dal mio corpo, e mi sento finalmente vivo e completo.
“Balance Break.”
“Che cosa?!?” di fronte lo sguardo stupefatto di tutti, forgio una nuova spada.
È nera, con dei simboli rossi incisi lungo la lama; ma emana anche una bianca luce sacra.
“Sword of Betraytor”*
“…una spada sacra-demoniaca…” fa Koneko incredula.
Focalizzo lo sguardo su Sellzan, quindi…
TWINNNG!
Ho azzerato in una frazione di secondo la distanza che ci separava, e gli ho tirato un fendente al polso… ma è riuscito in qualche modo ad intercettare il colpo. Ora le aure delle nostre spade si stanno scontrando, annullandosi a vicenda.
“Maledetto! Perché l’aura sacra viene bloccata?”
“Perché quel patchwork non potrà mai superare il potere dei sentimenti dei miei compagni!”
Quello risponde schioccando la lingua e balzando indietro dopo avermi rifilato un calcio; allo stesso tempo la sua lama inizia a vorticare come se fosse viva.  Il potere di Excalibur Mimic. Tuttavia…
Ho già visto quell’abilità usata da qualcuno che l’ha padroneggiata alla perfezione, e questo livello di esecuzione…
Swish!
Schivo al pelo un secondo capo della spada-frusta. Ad avermi sorpreso non è la divisione in più corpi dell’arma, ma la sua velocità… questa è Excalibur Rapidly. È in grado di usare più poteri per volta!
“San Pietro, San Basilio, San Denis, e Santa Vergine Maria. Vi prego ascoltate la mia voce.” La cantilena di Xenovia ci distrae entrambi. Sta tenendo Destruction con la sinistra, mentre la mano destra è tesa verso l’esterno: vicino a lei è comparso il varco di una dimensione artificiale. Ci immerge la mano e…
“Nel nome dei Santi che risiedono in te, io ti libero! Durlindana!”* quell’esorcista ha estratto da esso una spada blu ancora più grande dell’altra, che appena fuori dal suo “fodero”, inizia ad emanare un’aura sacra schiacciante.
“La Durrandal?”
“Ma tu non eri una detentrice delle Excaliburs?!” non solo Balba, anche Kokabiel non riesce a trattenere lo stupore.
“Sbagliato. Originariamente ero la detentrice della Durrandal, poi sono stata scelta anche per brandire Destruction. Questo è tutto.”
“Impossibile, non abbiamo ancora raggiunto la fase che permette di brandire spade sacre superiori alle Excaliburs, men che meno una delle più potenti in assoluto!” l’ex-vescovo sta digrignando i denti.
“Certamente. Attualmente, nessuno può riuscire a brandire Durrandal artificialmente.”
“Allora perché?”
“Non è chiaro? Perché io sono la detentrice naturale.” Balba era ammutolito. Aveva davanti gli occhi una persona che era stata destinata fin dalla nascita ad impugnare un’arma sacra, il suo desiderio mai realizzato.
“Ora, Freed Selzen. Possiamo finalmente combattere senza freni: spero non morirai al primo colpo… almeno utilizza quell’obbrobrio al massimo.” Finito di parlare, Xenovia si lancia contro di lui rilasciando il potere della sua nuova spada. Tuttavia questi attiva il potere di Transparency, rendendo invisibile l’Excalibur, ed inizia a sferzarla cercando di tenerla a distanza.
“E che cazzo! Questo non è per niente figo, mi stai rubando la scena! E va bene, vi sistemerò entrambi con il potere di Excalibur-chan, dopodiché ti darò la stessa punizione che ho dato alla tua amichetta, cara la mia puttanella!”
Intanto l’esorcista si è protetta con la Durrandal, abbastanza grande da coprirle la maggior parte del corpo, e carica un colpo con la sinistra. Esegue un fendente ascensionale squarciando il terreno, e generando un forte scoppio che scaglia una gran quantità di terra addosso all’albino.
Quindi gli si lancia addosso, puntando al fianco destro. Io invece lo aggiro dal sinistro.
Avendo la visuale coperta, Freed ha potuto solo indietreggiare rimanendo a guardia alzata, cercando di evitare il terriccio in arrivo, perciò quando lei gli arriva addosso ha a malapena il tempo di parare il colpo…
KA-KIIIN!
Con un solo taglio, la sua Excalibur viene frantumata da Durrandal, che rilascia un’onda di energia sacra sufficiente ad scavare un lungo fossato al loro fianco.
“Quindi è solo una spada spezzata… mi preoccupavo per nulla, non poteva competere con la mia.”
“Non è possibile! Si è rotta così facilmente?! Quindi era sbagliato usare qualcosa di rotto fin dall’inizio. Ah, la superficialità degli esseri umani… la follia della Chiesa… qui ci vuole un bell’esame di coscienza…” stufo del fiume di porcate che continuava a vomitare, lo colpisco con tutte le mie forze.
Istintivamente, usa il troncone per parare l’attacco, col solo risultato di sbriciolarla del tutto, subendo comunque il mio fendente.
Crolla a terra con un lungo taglio che gli parte dalla spalla e finisce sull’anca opposta, quindi Xenovia lo colpisce alla testa con una violenta piattonata di Destruction, spedendolo nel mondo dei sogni. Io invece sollevo la mia spada verso il cielo.
Abbiamo superato Excalibur. Ora…
“…perché non hai rilasciato il suo potere? Credevo che lo volessi morto…” lei scuote la testa.
“Al momento la priorità è fermare gli altri due. Mi pare di aver capito che vogliano far scoppiare nuovamente il conflitto tra le tre fazioni, perciò ci possiamo occupare dopo di interrogatori et similia.” Ci giriamo verso Balba, che sembra essere perso in qualche sua delirante riflessione.
“S…spada Sacro-demoniaca?! Non è possibile che si uniscano… sono due poli opposti!” inizio ad avvicinarmi a lui, portando la mia arma sopra la testa.
“…Ora capisco, c’è una sola spiegazione per un fenomeno del genere! Il motivo per cui questi poteri impossibili da bilanciare si sono uniti… le entità che li rappresentano sono entrambe—”  prima che il mio colpo cali su di lui, o che finisca di parlare, una lancia di luce gli trafigge il cuore. Rimane qualche istante fermo, letteralmente impalato sul posto, per poi crollare a terra alla sparizione dell’arma. È morto.
“Balba, sei stato notevole. Il problema è che sei arrivato a questa conclusione prima di avermi portato dei risultati sufficienti. Ma non importa se hai fallito, potevo farcela da solo fin dall’inizio.” Kokabiel. Ha un sorriso sarcastico sul volto, e sta guardando il suo ex-alleato che ha ucciso senza pietà.
“Ed ora… incrementate il potere del Sekiryutei e fateglielo trasferire.” Mi giro verso gli altri. Dante è ricomparso, e si volta verso Rias, ma proprio in questo momento la barriera si riattiva ricoprendo nuovamente l’intera scuola.
 
 
[Dante, alcuni minuti prima]
 
 
Sono appena uscito  dall’aula del Consiglio, e mi sto fiondando al livello interrato, dove si trovano il locale caldaie, e i generatori di emergenza dell’istituto. Tuttavia lì sotto si nasconde anche un’altra stanza: quella di controllo del sistema difensivo della zona.
Piazzarlo qui dove le sorelle dei Maou passano la maggior parte del tempo era una scelta logica,  perché porta ad un risparmio di risorse, inoltre così Sona e Rias possono tener d’occhio lo stato del sistema più facilmente.
Finalmente ho raggiunto la mia meta, ma all’improvviso percepisco un aura molto intensa a pochi metri da me.
[L’energia che confluisce in quest’area l’ha mascherato, ma è abbastanza forte: fa attenzione.]
Da un angolo buio fa la sua comparsa un caduto con sei ali che indossa una corazza d’argento, e mi fissa con sospetto.
“Infiltrato Nandini, cosa ci fai qui?” …proviamoci.
“Signore. Ho convinto le due diavole a lasciarmi dare una resettata al sistema difensivo, in modo da evitare il suo collasso al completamento del rituale… ma ovviamente è solo una scusa per non essere costretto a combattere contro di voi. Posso sapere se il piano è davvero quello di scatenare nuovamente la guerra? Perché ero rimasto al dovermi infiltrare tra i Gremory per raccogliere informazioni su Lucifer e compagnia bella, c’è stato un cambio di piani?” lui si rilassa. Solo un pochino, però.
“Affermativo: l’obbiettivo è la sorella di Lucifer. Dopo averla sistemata, quest’ultimo, che pare la adori, si farà consumare dalla sete di vendetta dandoci del vantaggio nella guerra in arrivo. Tu invece potrai passare direttamente sotto il suo controllo, o quello della sua famiglia, cosa che velocizzerà di molto la tua missione.” Pare che abbiano pianificato parecchio…
“…piuttosto, perché sei venuto davvero qui? Se era solo una scusa…” gli sorrido.
“…Per poter studiare il sistema, ovviamente! Perché sprecare una buona occasione di raccogliere informazioni sulle difese del nemico, se ci si presenta davanti al naso?” lui mi fissa stupito, poi inizia a ridacchiare.
“Ora capisco il motivo della considerazione di Lord Kokabiel nei tuoi riguardi… ti spiace se assisto?” scuoto la testa, quindi gli faccio strada fino alla porta nascosta, da cui ha origine tutta questa soverchiante emissione di energia.
Lì, estraggo il telefono aperto sull’applicazione di Beelzebub, che fra le altre cose, è il creatore del sistema; ed inserisco nella entrata usb della toppa la chiavetta che ho recuperato dalla scrivania di Sona. Una console esce dalla parete, quindi digito la prima password, e poi il codice di amministratore temporaneo datomi dal Maou, insieme alle dovute istruzioni.
Non mi resta che digitare la seconda password per accedere ai controlli del sistema, ma mi blocco all’improvviso.
“Tu non hai sentito nulla?” l’altro inarca un sopracciglio, e si volta verso l’ingresso dei sotterranei.
“…Non mi sembra. Dici che uno dei tuoi “amichetti” ti ha seguito?”
[EXPLOSION!]
Mentre si rigira verso di me, viene accecato da un’esplosione di aura, quindi schiantato a terra da un brutale lariat.*
Gli piazzo un violentissimo calcio nell’inguine, e mentre quello si contorce cacciando un urlo assordante, gli fratturo la spalla destra con un diretto: ora sono cavalcioni su di lui, tenendogli fermo l’altro braccio, mentre intorno il mio guantone si raccoglie una duplice aura.
“…tu…maledetto…traditore…” gli rido in faccia. Intanto, attorno al mio braccio iniziano a generarsi delle forti folate ed un intenso ronzio.
“Io un traditore? Un ingannatore forse, ma non confondermi con te e il tuo capo. Non sono stupido, e so bene che tutto questo non può essere stato un ordine di Azazel. Ora, fammi il favore di crepare in fretta… Dragon Vortex: Wind!” gli pianto il pugno dritto sulla faccia, facendogliela impattare contro la sorta di trapano d’aria compressa che ora ricopre il guanto d’arme.
“UUUAAAAARGH!!!!”  
Veniamo ricoperti di schizzi di sangue, mentre il suo cranio è gradualmente ridotto a brandelli. Una decina di secondi dopo l’inizio dell’operazione, il resto del suo corpo svanisce in una nuvoletta di particelle d luce.
E questa è fatta. Fortuna che quei fastidiosi “Boost” sono silenziabili…
Disattivo il SG, quindi inserisco l’ultima password entrando nel menù di controllo, da cui accedo alla schermata che mi interessa.
“Sona-kaichou, sono dentro. Il reset è pronto a partire, aspetto il vostro segnale.”
“Dante-kun… ora iniziamo ad inviare la nostra aura alla barriera, e suddividiamo le due fonti. A quel punto Kokabiel non dovrebbe accorgersi della disattivazione del sistema, essendo quella che noi immetteremo di tipo e quantità simile a quella originale, se poi si aggiunge l’esplosione dovuta al rituale… comunque, attendi il mio segnale.” Devo ammetterlo, è davvero astuta. In effetti sarebbe un problema se quello mangiasse subito la foglia e decidesse di distruggere il sistema di persona… alla riattivazione delle difese dovrò raggiungerlo e tenerlo impegnato, perché dubito che le ragazze e Kiba da soli riusciranno a farlo a lungo.
“Ora!” clicco invio, e nel giro di pochi istanti, l’alimentazione del generatore si azzera; a tempo stesso percepisco un potente rilascio di energia sacra provenire sopra di me.
“…ha funzionato. Per ora. Dovrai aspettare il riavvio, e verificato che il sistema non abbia subito danni, potrai tornare in campo.”
“…Ricevuto, Kaichou. Tenetemi aggiornato.” Dopo essermi ripulito il viso dagli schizzi di sangue, mi siedo per terra nella posizione del loto,* quindi mi rilasso effettuando respiri profondi.
Dopo pochi minuti, il sistema riparte, ed io mi collego nuovamente per controllare lo stato e le impostazioni.
“Mmmh, direi che ci siamo, ora non resta che…” inizializzo le difese, e dopo aver attivato una certa formula, inizio a correre verso il campo di battaglia.
 
Appena uscito dalla scuola, subito mi rendo conto che la situazione sta precipitando.
Xenovia e Kiba stanno combattendo duramente contro Freed, che grazie ai poteri multipli della sua nuova e potente spada, per ora riesce a tener loro testa nonostante abbiano tirato fuori entrambi il loro asso nella manica (di cui uno sembra sia nuovo di zecca).
In aria Rias ed Akeno fanno l’impossibile per indebolire o quantomeno impegnare un po’ Kokabiel… fallendo clamorosamente, purtroppo.
Mi lancio in loro soccorso, arrivando appena in tempo per prendere al volo Akeno, abbattuta da uno dei suoi attacchi mentre faceva da scudo a Rias.
“Ehi, Akeno… ci sei ancora?” lei sbatte le palpebre, lanciandomi uno sguardo stanco.
“Ah… Dante-kun. Temevo ti fossi fermato a prendere un caffè…” atterriamo sul terreno cosparso di piume e piccoli crateri, quindi l’affido a Koneko, l’unica del gruppo a non essere impegnata.
“Quello ve lo offrirò finito questo casino. Ve lo devo per quella volta che vi siete prese cura così amorevolmente del vostro compagno svenuto…” la mora ridacchia affaticata, mentre la torre la regge e inizia ad accompagnarla al sicuro. Io invece spalanco le ali e volo al fianco della mia master.
[Rias-buchou, il tuo pedone a rapporto. Vediamo se indovino: devo fare tutto il possibile per ridurre quel tipo col culo a strisce?] lei è un po’ ansante, e al mio arrivo tira un sospiro di sollievo.
[È quel che mi piacerebbe chiederti… ma temo sia un po’ oltre le possibilità di tutti i presenti. Akeno aveva ragione: il massimo che possiamo sperare di fare è tenere la sua attenzione su di noi fino all’arrivo dei rinforzi.] Pare che il concetto le sia finalmente chiaro.
In quel momento, Kokabiel si volta verso l’altro gruppo, e istantaneamente scaglia una delle sue lance. Faccio per urlare un avvertimento, ma mi rendo conto che non sta mirando ai nostri amici…
…Ha appena ucciso Balba. Perché?
“Balba, sei stato notevole. Il problema è che sei arrivato a questa conclusione prima di avermi portato dei risultati sufficienti. Ma non importa se hai fallito, potevo farcela da solo fin dall’inizio.” Ha un sorriso sarcastico sul volto, e sta guardando il corpo dell’ex-alleato che ha ucciso senza pietà.
“Ed ora… incrementate il potere del Sekiryutei e fateglielo trasferire.” Si gira verso di noi. Lancio un’occhiata interrogativa a Rias, ma prima che riesca a rispondere la barriera si riattiva ricoprendo nuovamente l’intera scuola.
[…Buchou. Se riuscissi a trasferirti abbastanza potere da portarti alla classe ultima, credi che riusciresti a gestirlo e tenere quel tipo impegnato per il tempo rimasto?] lei mi risponde con uno sguardo agitato, mentre si morde le labbra. Intanto quell’altro ci osserva sogghignando.
…Come pensavo. Lo stile di Rias è bombardare il nemico con pochi attacchi potenti, non ha l’addestramento necessario per battaglie di logoramento.
[In tal caso…] avanzo verso Kokabiel, fissandolo direttamente negli occhi.
…Tutto ciò che vedo è un’illimitata sete di sangue e sofferenza, e lampi di folle compiacimento per ciò che sta per scatenarsi.
“…vedo che era parecchio represso, Lord Kokabiel. Dover tenere dentro di sé tutta quella rabbia e frustrazione… non deve essere stato facile.” Lui sorride, rendendo la sua espressione, se possibile, ancora più insana e spaventosa.
“Oh ragazzo mio, non ne hai idea. I miei colleghi sono per lo più un branco di rammolliti e pisciasotto: le mie opinioni e rimostranze sono perciò rimaste inascoltate fin troppo a lungo. Da oggi però… non avranno altra scelta che seguire la strada che sto per tracciare. Lucifer e Leviathan non passeranno mai sopra la morte e l’umiliazione delle loro adorate sorelline, ahahah!” lancia uno sguardo impaziente a Rias.
“Direi che siamo arrivati al momento topico, perciò la tua missione termina qui agente. Dopo che avrai effettuato il potenziamento per l’atto finale, puoi raggiungere il resto della mia squadra all’esterno, ti aprirò un passaggio. Una volta fuori, se ti va puoi giocare un po’ con la Sitri: visto che ti ha perseguitato così intensamente, direi che hai il diritto di esigere una retribuzione… e chissà, sotto sotto potrebbe anche non dispiacerle. Solo, dopo che hai finito di divertirti assicurati di ucciderla: le diavole di alta classe tendono ad essere molto vendicative quando vengono umiliate.” Forzo i miei muscoli facciali a non serrarsi in una smorfia di rabbia e disgusto.
“Dante… che cosa vuole dire?” le parole di Rias, venate di timore, giungono attutite alle orecchie.
Altra risata da maniaco.
“Esattamente quel che ho detto. Neanche un folle donerebbe un Longinus ai propri nemici… quel coglione di Azazel, temendo le reazione degli altri ha fatto passare quel pegno di pace come una missione di spionaggio. Quindi per i Grigori, il Sekiryutei è ufficialmente una spia. E dopo tutto questo non potrà certo continuare i negoziati “segreti” con Sirzechs! Ancora fatico a credere che sperasse di fregarmi in questo modo… non sapete cosa darei per vedere la sua faccia quando scoprirà che il suo piano gli si è ritorto contro!”
 
 
[Slash/Dog]
 
 
È passata ormai una settimana dall’inizio della nostra missione, e ormai abbiamo raccolto abbastanza informazioni per un rapporto preliminare. È la procedura standard: inviare periodicamente i dati raccolti in banche dati sicure, in modo da lasciare informazioni il più recenti possibile in caso di… fallimento della missione.
Normalmente le manderei tramite file.rar ad una delle nostre basi nel mondo umano, ma visto che i nostri avversari sono umani come noi, e sono molto più numerosi di noi, il rischio di hacking e furto informatico è fin troppo elevato. Perciò ho deciso di portare personalmente al Palazzo del Consiglio ogni singolo rapporto… così magari ne approfitto per passare a fare un saluto a Shemhazai, Anastacia, ed Asia.
Arrivato nel quartiere però, Jin inizia a ringhiare, e percepisco una potente forza spirituale… di classe ultima?! E proviene da… ma mi hanno detto che in questo momento è fuori per una missione!
Iniziamo a correre come dei pazzi, fino a che non raggiungiamo la villa del vicegovernatore: a mezz’aria vediamo fluttuare un guerriero dall’armatura dorata con dieci ali.
“Ezraine Agares, Vieni fuori!”
“…e tu chi diamine saresti, e soprattutto… cosa vuoi fare?” questi si volta verso di me.
“Slash/Dog… dannazione, proprio oggi dovevi decidere di passare da queste parti?! …Vedi di non immischiarti, la tua morte sarebbe una grave perdita per le nostre forze.” In quel momento, la porta dell’abitazione si apre, e Anastacia esce nel vialetto.
“Cos’è tutto questo chiasso?! E chi sarebbe questa Ezraine?” il caduto sogghigna.
“È inutile che fai la finta tonta, la vostra recita non poteva durare per sempre. Quando avete permesso ad un estraneo che non fosse uno dei leader di entrare, per Kokabiel-sama è stato un invito a nozze: superare le sue difese mentali e leggere i suoi ricordi è stato un gioco per Lui.” Lei sospira.
“Il medico… e quindi esaminando i file delle conoscenze di Shemz da quando è caduto, siete risaliti a me…”
“Non che fosse difficile, una volta scoperto cosa sei… sarebbe stato divertente sfruttare questo segretuccio per distruggere la reputazione di quel deviato, ma ora ci servi per un altro motivo. Quindi seguimi senza fare storie, e non ci saranno danni collaterali; questo ti permetterà di tenere quell’abominio dentro di te per un altro po’…” l’aura di Anastacia, di solito calma e limpida come un laghetto, inizia a ribollire.
“Quindi… vieni qui ad insultare il mio uomo… e nostro figlio… e ti aspetti pure che ti segua TRANQUILLAMENTE? …Hai un'unica possibilità per uscirne vivo, per poter così passare il resto dei tuoi giorni come surgelato… DIMMI. QUAL’ È. IL VOSTRO PIANO!” l’aura esplode, aprendo un ampio cratere nel terreno. Intanto, le ombre nel giardino si infittiscono ed iniziano ad espandere ovunque.
“Ahahah, una donna indebolita ed incinta che crede di potermi battere? Assurdo!” crea numerose lance di luce, ma prima che possa lanciarle, delle lame spuntano da terra e saettano verso di lui.
“…io ti avevo avvertito, umano.” Schiva rapidamente gli attacchi, e scaglia le sue creazioni su di me. Le evito con uno scatto, continuando al contempo di tentare di trafiggerlo, ma…
“Tobio, non incasinarmi il prato.” Dall’indice di Anastacia partono diversi puntini brillanti, che raggiungono il nostro avversario circondandolo.
Il grappolo di perle luminose inizia a ruotare intorno a lui per poi trasformarsi in palle di fuoco grosse quanto un uomo ad un cenno della loro creatrice, che con l’altra mani ci fa segno di raggiungerla. La fulminea espansione le porta a impattare quasi all’istante con il caduto e le une con le altre, facendole unire in un’unica enorme, massa infuocata; fino a che, ad uno schiocco di dita, non deflagra in una mastodontica esplosione.
Le fiamme si espandono fino alla villa, ma a quel punto le difese si attivano, creando una barriera magica sull’edificio, verso cui io e Jin ci eravamo tempestivamente lanciati. Il tutto non è durato neanche cinque secondi…
“Uff, lo sapevo che anche i suoi sottoposti erano delle teste vuote prive di buona creanza…” ci guardiamo increduli, per poi girarci verso la padrona di casa, mentre residui di metallo semiliquidi piovono per tutto il giardino.
“Non fate quelle facce, una signora dovrà pur sapere come difendersi dai malintenzionati! Comunque, se volete dentro ho della tisana calda e qualche osso…” si fa scivolare in tasca alcune gemme, da cui proviene ancora una traccia di aura magica.
“Non avevi detto di non rovinarti il prato…” lei sbuffa divertita.
“L’erba può essere fatta ricrescere senza problemi, ma i tuoi spuntoni lasciano delle buche belle profonde…” sentiamo una risata.
 “Vedo che la tua accoglienza è calorosa come sempre, Ana. Pensavamo di dover salvare la donzella in pericolo e invece…” Azazel atterra accanto a noi, seguito a ruota da Barachiel.
“Ragazzi, voi sapete che sta succedendo?” alla sua domanda, i due sospirano.
“Come previsto, quell’idiota ha fatto la sua mossa: sta cercando di far incazzare sia Lucifer che Michele, per ovvi motivi. Non mi aspettavo però che agisse così presto, e che scoperta la tua vera identità ti coinvolgesse in tutto questo fin da subito: probabilmente volevano tenerti come piano B, per far saltare la mosca al naso al tuo—”
Quello non è più il mio casato da secoli. Piuttosto, avete intenzione di lasciargli campo libero?” Azazel scuote la testa.
“Ho già inviato Vali a fermarlo. …Però in effetti mandare un po’ di supporto non farebbe male.” aggiunge notando l’occhiata lanciatogli dal collega. In quel momento arrivano anche Asia e la sua bodyguard-accompagnatrice.
“Ci avete chiamate, signore?” il governatore annuisce.
“Il tuo ormai ex-capo ha deciso di fare casini, perciò ora dovremo dargli una bella bacchettata sulle dita. Tranquilla, la tua presenza non è necessaria: invierò solo Asia e Tobio.” Azazel sposta lo sguardo da Reynalle, a me.
“Il tuo obbiettivo è garantire la sicurezza del nostro infiltrato e di tutti coloro che accetteranno il tuo aiuto tra i coinvolti da Kokabiel e i suoi. Il tuo Asia, dare soccorso ai feriti. Giunti a questo punto, non ci resta che giocare a carte scoperte…” stringo i pugni.
“E’ sicuro che Vali farà il suo dovere senza perdere tempo in giochetti?”
“…è un ordine diretto, non può essere così stupido…” replica il governatore agitando noncurante la mano.
 
 
[Dante]
 
 
Tutti mi stanno fissando senza parole… eccetto quel fanatico che fluttua a mezz’aria, chiaro.
“…Un buon sottoposto deve eseguire fedelmente gli ordini, giusto?” lui annuisce divertito.
“…e mi stai chiedendo comunque di andare contro gli ordini del nostro capo… dovresti sapere qual è la mia risposta.”
“Pfff! La tua fedeltà è sprecata. Non ti ha forse ricattato usando la vita di quella povera ex-suora appena sfuggita dalle grinfie di Astaroth, per convincerti ad accettare la missione? Oltretutto gli sarebbe bastato far trasferire la tua coscienza insieme all’SG in un corpo clonato, per salvarti la vita… invece di limitarsi a prendere le tue braccia per i suoi esperimenti .” stringo i denti, cercando di rimanere lucido.
Ormai lo avevo intuito, che dietro la mia missione c'era ben altro… troppe coincidenze, e troppi conti che non tornavano. E sapevo pure che per assicurarsi che adempissi al mio dovere, avrebbero fatto tutto il necessario, compreso l’ingannarmi ed il mentirmi.
“Sarà pure sprecata, ma il passare dalla tua parte potrebbe peggiorare ulteriormente la nostra situazione, perciò…” inizio il count-down del Balance Breaker.
“E sia. Intrattienimi un po’ insieme alla Gremory e agli altri. Comunque con la guerra in arrivo, non potranno più permettersi di maltrattare pedine preziose come te e la detentrice del Twilight Healing; ma non mi lamenterò certo per un po’ di spasso in più.” Kokabiel ride fragorosamente, e scende a terra.
Si sta parando di fronte a noi emanando un’intensa aura e sete di sangue, come un predatore a digiuno da troppo tempo.
“…So che ormai non vi fiderete più di me per avervi tenuta nascosta la mia missione, ma ho davvero intenzione di fermarlo. Ora darò inizio alla fase finale del piano: la formula si è armonizzata, e posso cominciare il trasferimento.” Rias alle mie parole prende un respiro profondo, quindi si rialza in volo caricando uno dei suoi attacchi.
“Di questo ne riparleremo dopo: sappi solo che ormai hai accumulato un bel po’ di sculacciate, Dante Nandini.”
“…Ti sei tenuto davvero impegnato, in questi ultimi mesi.”
“Abbiamo un nemico da battere. Come ha detto la Buchou, avremo tempo più tardi.” Xenovia e Kiba iniziano ad avanzare verso il nemico dai lati.
[BALANCE BREAK!]
Un’intensa aura cremisi mi ricopre, materializzandomi addosso l’armatura.
Ddraig, il flusso di energia destabilizza il BB?
[Negativo, compagno.]
E allora cominciamo a ballare…
“…Sarebbero queste?” mi volto appena. Akeno e Koneko mi stanno fissando l’armatura, o meglio, i simboli magici comparsi su di essa.
“Già. State a vedere…” sollevo la mano puntandola su Kokabiel, ed inizio a concentrarci dell’energia; quindi, dopo una ventina di secondi, la rilascio.
“Allontanatevi da lì!” nel momento in cui pronuncio la prima parola, i due spadaccini scattano il più velocemente possibile.
“Mmmh, questo non sembra male…” il caduto ha bloccato il mio colpo con una mano, ma pochi istanti dopo…
BOOOOOOOM!
Con una potenza devastante, l’energia che ha intercettato gli deflagra davanti al naso, generando un’enorme esplosione.
“Uh, credo mi convenga farla circolare un po’ di più in modo da riuscire a regolare meglio l’intensità…”
Davanti lo sguardo attonito di tutti, il polverone inizia a diradarsi, rivelando un altro cratere largo un centinaio di metri.
“Davvero un bel botto, te lo concedo. Vedo che in qualche modo hai raggiunto la classe ultima… mi chiedo come tu abbia fatto, in così poco tempo.” fa Kokabiel mentre si dà un’occhiata al palmo leggermente scorticato.
“…ci sei riuscito davvero!” annuisco alla mia master.
“Rias-sama, Akeno-san. Se siete ancora in grado di combattere, posso effettuare un ultimo Transfer: gestire l’energia della fonte, anche sfruttando le formule ed i programmi di Beelzebub-sama, è più complesso di quanto che mi aspettassi. Tra poco dovrò concentrarmi esclusivamente nella gestione dell’energia, perciò: ora o mai più!”
Le due mi si avvicinano, e mi porgono la mano; intanto comincio ad inviare l’energia in arrivo nell’SG.
[È un ottimo metodo alternativo per usare quell’abilità senza stressare eccessivamente il tuo corpo… i miei complimenti per la pensata, compagno.]
Grazie Ddraig. Ed ora.
[TRANSFER!]
Ho appoggiato la mia mano su quelle delle ragazze, incanalando dentro di loro l’energia fornitami dal generatore fino a questo momento. Le loro aure divampano, mentre trattengono a fatica un gemito nel sentire il loro nucleo riempirsi fino al limite.
Clap. Clap. Clap.
“…Usare la fonte del sistema difensivo per alimentare le vostre riserve, eh? Apperò… e io che pensavo che sarebbe stato come giocare con dei bambini. Ottimo, mostratemi ciò che siete in grado di fare con quel potere!” Kokabiel ci concede un breve applauso, per poi allargare le braccia invitandoci ad attaccarlo.
Ddraig, credi di riuscire a gestire i rifornimenti di energia ora che la formula è attiva?
[Se si tratta solo di tenerla sotto controllo ed aiutarti a incanalarla per gli attacchi non c’è problema, posso farlo anche durante le fasi di volo.]
Perfetto. Anche se dubito ci convenga affrontarlo in uno scontro aereo…
Grazie al mio partner, ora l’energia ausiliaria viene circolata attraverso l’armatura, e quella in eccesso espulsa tramite i suoi gioielli.
“Boundary Field of the Wind!”
Un’altra serie di simboli si attiva sulla corazza, mentre parte dell’aura viene utilizzata per attivare l’ultimo incantesimo che ho imparato dai Phenex.
Intense raffiche di vento si raccolgono intorno a me, condensandosi una sorta di alone bianco che mi ricopre l’armatura.
 Ora.
Con una semplice spinta distruggo il terreno sotto ai miei piedi catapultandomi addosso a Kokabiel, e gli piazzo un fulmineo gancio allo stomaco.
CRACK!
O meglio, è ciò che ho provato a fare…
Di fatto, mi ritrovo il braccio bloccato a pochi centimetri da lui, e l’inerzia mi schiantato dritto contro… l’altra sua mano stretta a pugno. Lascia la presa, ed mi piego in due davanti a lui, mentre le vibrazioni della corazza incrinata mi si propagano in tutto il corpo.
“Aria compressa usata sia per l’accelerazione che come ammortizzatore per gli urti; bell’idea per quanto poco originale…” alle parole segue un violento calcio allo stomaco, che mi scaglia al punto di partenza e mi allarga le fessure nella corazza.
Non appena vengo respinto, Rias ed Akeno iniziano a bombardarlo con una serie di attacchi combinati ad alta potenza.
[Mi occupo io di riparare la corazza. Sarebbe meglio se ti concentrassi nel rendere più fluido il tuo controllo sull’energia della fonte: se continui a considerarla qualcosa di estraneo, non riuscirai mai a utilizzarla per piazzare attacchi efficaci…]
Lo so! Ma come accidenti faccio ad evitare che sbilanci il flusso della MIA energia?!
“Bah! Mi aspettavo di meglio da una duchessa sorella di un Maou e dalla figlia di Barachiel. E dire che se fondessi la luce con i tuoi tuoni potresti castare magie pericolose perfino per me!”
“Non mettermi sullo stesso piano di quell’individuo!” infuriata, Akeno aumenta il rateo dei suoi lampi, ma essi vengono comunque tutti deviati dalle ali di Kokabiel.
Fusione… se fatico ad usare l’energia del sistema è perché è troppo pura ed intensa, di tipo diverso da quella prodotta dal mio nucleo, perciò…
[NO! Compagno, non ci pensare neanche. Non sei ancora abbastanza forte da poter usare il Boost durante il Balance Breaker, nella migliore delle ipotesi subiresti danni permanenti!]
Qual è la probabilità che succeda se attivassi anche la formula di conduzione?
[……………………….intorno al 30% se usi un singolo potenziamento. Salirebbe al 70 se ne accumulassi due, con la differenza che l’entità dei danni sarebbe ancora maggiore, con tre invece… sarebbe un suicidio.]
…Capito. Ce ne faremo bastare uno, credo che per raggiungere il 50/50 sia sufficiente...
L’aura in entrata viene analizzata, quindi regoliamo il SG in modo ne rilasci una quantità identica.
[BOOST!]
…Ironico. Sto usando le stesse formule che ha usato Astaroth… per fermare qualcuno di simile a lui.
Ora l’aura negativa prelevata dal generatore e quella draconica prodotta dal Boosted Gear si mescolano dentro di esso  in perfetto equilibrio, e tutto ciò che devo fare è assicurarmi che la circolazione non si sbilanci. Sui gioielli compare il simbolo chiave della formula, segno che gli ultimi preparativi sono stati ultimati.
Xenovia e Kiba stanno combattendo dando il 120%, ma non riescono a procurargli altro che un graffietto alla guancia grazie ad un trucco per poi venire malamente respinti.
…Kokabiel, è il momento di fare sul serio. Sto arrivando!
Ancora una volta, scatto usando tutta la mia forza e velocità. Stavolta però, non appena i miei piedi lasciano terra, la mia percezione viene offuscata da uno scoppio assordante, e la mia visione di tinge di azzurro diventando sfocata.
La figura dell’arcangelo caduto mi si para davanti all’istante, poi un altro boato e un eruzione di terra coprono ogni cosa…
 
 
 
1 “Spada del Traditore"
2 Durlindana: nome italianizzato della spada di Orlando, Primo Paladino di Carlo Magno.
3 Lariat: mossa di wrestling che prevede il colpire al collo l’avversario con l’incavo del gomito, per poi schiantarlo a terra. Quello usato da Dante è un Burning Lariat, visto che lui non si è mosso (quello standard prevede una rincorsa).
4 Posizione del Loto: posizione di yoga che consiste nel sedersi a terra a schiena dritta con le gambe incrociate.
 
 
 
NdA
 
Salve guys, eccoci qui con il primo atto della boss battle.
Pare che, fortunatamente per i nostri, Dante sia riuscito a darsi una calmata ed a tirare fuori insieme a Sona un discreto piano salva-culo. Che funzioni o meno sono però un altro paio di maniche…
Per la Durrandal, ho voluto inserire almeno una volta il suo nome nostrano, visto che in teoria Xen parlerebbe in italiano.
Il nuovo incantesimo di Dante è preso da una serie che adoro, sebbene il nome compaia solo nell’opera originale, e il suo uso sia un po’ differente. Chi l’ha riconosciuto?
Per quanto riguarda la “batteria ausiliaria”, state tranquilli, non è il classico power up che risolverà come niente la situazione: nel prossimo cap ci saranno altre spiegazioni a riguardo. 
Che il caduto nella scuola dica una cosa a Dante, e il suo capo un’altra, è dovuto al fatto che quest’ultimo abbia preferito tenere i suoi all’oscuro di alcuni fatti, e abbia loro rifilato una storia ad hoc.
Si chiude con un bel cliffhanger, che sebbene cercherò di evitarlo, potrebbero ricapitare durante i prossimi scontri principali: l’alternativa è pubblicare papiri di oltre quaranta pagine, e preferirei tenere la lunghezza dei capitoli abbastanza omogenea.
Direi che è tutto, saluti!
 
 
 
   
 
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