Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Segui la storia  |       
Autore: Yokohomi29    30/04/2017    2 recensioni
"Non si può sempre avere tutto dalla vita.
Com'è quel detto? Fortunato nel gioco, sfortunato in amore?
Io ne sono un chiaro esempio. O forse, sono solo un idiota che non sa capire le persone e si innamora di quelle sbagliate."
Jungkook non è mai stato fortunato in amore. Che sia la volta buona, che trovi la felicità?
Genere: Angst, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Park Jimin
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 

 

 




 


 

UN MOMENTO DI CALMA



Mi godo l'immenso panorama di stelle sopra le nostre teste, illuminati dal delicato chiarore della luna, se non fosse per la luce artificiale che ci ricopre, impedendoci di osservare meglio questa vista magnifica. Ma allo stesso tempo però, permettendoci di guardarci meglio l'un l'altro negli occhi e non perdere nemmeno un istante di questo momento. 
Stiamo seduti sotto il lampione con la schiena appoggiata al muretto di un condominio, le nostre mani congiunte e dita intrecciate a formare una cosa sola. Ogni tanto abbasso lo sguardo per vedere se la mia mano stia davvero tenendo la sua e lui sia davvero di fianco a me, che non me lo stia solo immaginando. E con mia grande gioia mi si riempie il cuore, realizzare che è tutto vero.
Dopo essermi liberato di un quarto dell'alcool che avevo bevuto, dietro un palazzo poco più distante, finalmente riesco a ragionare con più lucidità. So che fa schifo, ma era il solo modo per tornare alla realtà e godermi l'attimo.
Carpe Diem.
I pensieri sono più nitidi e la testa più stabile, l'unico problema sono le emozioni che si accavallano, provocandomi confusione su ciò che dovrei provare in questo momento: Imbarazzo: per avergli chiesto una cosa del generale così all'improvviso, totalmente fuori dal mio stile -anche se sono insicuro su quale sia- e soprattutto perché ero ubriaco e non era molto elegante. 
Oddio, e se dopo quella domanda gli avessi vomitato addosso? Wow, miglior proposta del mondo... no, so che c'è di peggio.
Rabbia: per aver ceduto così in fretta, lasciando che delle stupide emozioni mi portassero a fare scelte impulsive. Non avendo ascoltato la testa ma il cuore e, per quando ne so, il mio cuore sbaglia spesso. 
Paura: che sia tutto uno sbaglio, che sarà un altra prossima delusione o una possibile sofferenza nei suoi confronti.
Oppure dovrei semplicemente sentirmi felice, con il cuore più leggero e un nodo allo stomaco. Ho avuto quello che volevo, no? Perché dovrei lamentarmi? Riesco a malapena a trattenere il sorriso e il mio cuore batte più forte ogni volta che il mio sguardo si posa su di lui. 
L'accendiamo? Direi di si! Lascio le altre emozioni per un secondo momento.
Studio ogni centimetro del suo volto. Dai capelli neri come la pece, folti e setosi la cui frangia si divide in modo da mostrare la fronte bassa, le sopracciglia sottili ben delineate e i suoi occhi piccoli allungati con del trucco leggero, che sprigionano la dolcezza di un solo sguardo. Alle guance che sembrano così morbide da farmi venire voglia di morderle, proprio come le sue labbra. Grandi e carnose di un bel color rosa, che quasi credo si sia messo il lucidalabbra. Mi viene quasi da ridere a pensare che il mio ragazzo si metta addosso cose del genere, quando non ne ha bisogno, è perfetto così com'è!
Il mio ragazzo.
Faccio ancora fatica a crederci. Non riesco a trattenere un sorriso e mi mordo il labbro, soffermandomi a guardargli le labbra ricoperte di gel luccicante, che brilla ancora di piú sotto la luce del lampione. Il suo sorriso che si amplia, mi distoglie dai miei pensieri, facendomi alzare lo sguardo e notare che si è accorto della mia attenzione su di lui.
Gli sorrido di rimando, avvicinandomi per baciarlo delicatamente, avendo così una conferma della mia osservazione.
Sa di menta.
"Hai il lucidalabbra alla menta?" Chiedo curioso a due centimetri da lui, dopo esserci staccati.
"No, è qualcosa di altrettanto buono. Si chiama Mentina, prendine una anche tu, non mi piace il sapore di alcool." ride offrendomi una caramella presa da chissà dove.
Ed eccomi che mi ritrovo a dover lottare di nuovo con l'imbarazzo di poco fa e cercare di non far notare il rossore sulle guance.
Dopo essermi rinfrescato l'alito - che faceva al quanto schifo, mi sorprendo che non sia morto- torniamo a guardare le stelle.
Lui si sdraia sulla strada per appoggiare la testa sulle mie gambe e guardarmi dal basso, regalandomi un altro sorriso. Gli accarezzo i capelli morbidi, godendomi la vista di lui, rilassarsi su di me.
Dio, quanto sei bello! Altro che principe della Disney.
"Stai comodo?" Chiedo accennando un sorriso.
"No, ho un sasso sotto il sedere." Strofina il bacino sul asfalto con un espressione dolorante per cercare di allontanarlo e non posso fare a meno di ridere.
"Cosa ridi?" Lo vedo mentre si toglie il fastidio, si mette a sedere e lanciarmi addosso il sassolino, per poi iniziare a farmi il solletico. 
Odio il solletico, ogni volta che me lo fanno ne esco fuori tutto dolorante, con ematomi ovunque. Cosa c'è di tanto divertente? Vabbeh, io sto ridendo tanto da piangere, ma non mi piace lo stesso.
Infatti, sdraiarmi per strada coi ciottoli che mi graffiano la schiena e sbattere la testa ovunque per le risate, non è chissà che uno spasso. Ma vedere Jimin semplicemente starmi accanto e sorridermi, mi rende il cuore sempre più leggero.
È la miglior droga del mondo.
Lo supplico di fermasi, perché altrimenti rischierei di morire di asfissia o di vomitare visto, seppur poco, l'alcool ancora in circolo nel mio corpo. Si ferma all'improvviso guardandomi dall'alto, appoggiato sulle mani a lato della mia testa. Cerco di riprendere fiato, con la risata che va scemando poco a poco, respirando lentamente e lo fisso negli occhi, quando un sospiro mi si ferma in gola, sentendolo sussurrare: "Dio Kookie, sei perfetto."
Oh.
Alle sue parole mi emoziono a tal punto che ho paura di piangere e mi sento arrossire, quindi mi appoggio sui gomiti per avvicinarmi di più e baciarlo di nuovo. Lo sento cambiare posizione, in modo tale da potermi prendere il viso tra le mani e muovere le sue labbra con ancora più passione.
È una sensazione meravigliosa, voglio morire così.
Si stacca all'improvviso da me, apro gli occhi solo per guardare deluso e con desiderio le sue labbra.
Perché si è fermato?
"Kookie..."
"Si?"
"Forse sarebbe meglio rientrare in casa."
Lo guardo confuso per poi notare cosa sta osservando.
Di fianco a noi, a pochi metri di distanza, c'è un signore che sta portando a spasso il cane e ci osserva accigliato. 
Non ci posso credere.
Scoppio a ridere e mi copro gli occhi con il braccio, per l'imbarazzo.
Sento Jimin alzarsi, scusarsi con il passante e mentre continuo a ridere, trascinarmi verso casa.
"Che figuraccia." ride anche lui dopo un po'.
"Hai visto la sua faccia?" Ride ancora più forte quando imito l'espressione di quel povero tizio.
"Kookie, ma sei ancora ubriaco?"
"Non lo so."
Continuamo a scherzare fino alla soglia di casa, senza mai smettere.

Mentre entriamo mi afferra la mano e la stringe forte. Percorriamo il soggiorno, ignorando gli sguardi degli altri e ci sediamo sul divano. Sento le occhiate accusatorie di Jin su di me, fermandosi ogni tanto dal parlare con Taehyung che, al contrario, mi sorride ma cerco di concentrarmi su altro.
"Siete molto contenti questa sera, o sbaglio?" Si avvicina un Yoongi selvatico con un bicchiere di qualcosa in mano, per sedersi di fianco a noi.
"Perché è ubriaco." ride il mio ragazzo. Lo colpisco sul petto sorrodendogli.
"Non è vero! Non sono ubriaco!" Fingo la parlata meno sobria possibile e mi sporgo per sfiorargli le labbra.
"Che sta succedendo?" Alzo lo sguardo per trovarmi Sehun guardare accigliato le nostre mani, per poi voltarsi verso Yoongi.
"E tu glielo permetti?" Chiede frustrato.
"Sehun, ti prego." interviene Jimin.
"Non ho niente da lamentarmi." lo informa Yoongi con nonchalance. 
"Non dire stronzate!"
Ma che cazzo...
"Cos'hai contro di me?" Chiedo irritato, stringendo più forte la stretta sulla mano di Jimin.
Prima di rispondermi lancia un occhiata sia a lui che a Yoongi, sospirare e guardarmi.
"Niente, sono felice per te." Sforza un sorriso e se ne va.
Che stronzo...
Mentre lo guardo andarse incrocio lo sguardo soddisfatto di Jin che, distoglie subito e mi fa sentire di nuovo una merda.
Cazzo Jin, che cos'hai?
"Lascialo stare, è ubriaco." mi consola Jimin accarezzandomi la schiena per poi sorridermi dolcemente.
C'è qualcosa sotto...
Non voglio tirare su polemiche per colpa di uno stronzo o di uno dei miei migliori amici, che non capisco minimamente che problemi abbiano. Mi sono appena messo con il ragazzo che mi piace, non devo pensare a nient'altro che a lui. Non voglio più stare in questa stanza, in cui mi sento poco apprezzato, quindi mi alzo e lo trascino al piano di sopra.

Il resto della festa lo abbiamo passato in mansarda a scambiarci teneri baci e stando distesi sul divano, stretti in un abbraccio, facendo finta di guardare la tv.
"Kookie, ti piacciono i fiori?" Ha chiesto, mentre guardiamo uno spot sul giardinaggio.
"Li adoro, perché?"
"Niente, così." Mi volto a guardarlo e mi sorride beffardo. Che carino.
"Se vuoi prendermi dei fiori, rubali! Non voglio che spendi soldi" rido, tornando a guardare lo schermo. 
"Sacrificheresti la mia anima pulita al posto del mio portafogli?"
"Se fai un'azione cattiva per rendere felice qualcuno, automaticamente si annulla l'azione."
"Non credo funzioni esattamente cosi." ride.
"Fidati di me."
Mi sono addormentato tra le sue calde e forti braccia, mentre venivo cullato dal tranquillo suono della televisione e dalle sue labbra sul mio collo. Quella è stata una delle prime notti estive in cui non ho avuto incubi.

Mi sveglio sul divano, coperto da un leggero lenzuolo. La luce del sole mi acceca, impedendomi di aprire gli occhi e svegliarmi del tutto.
Dovevo mettermi proprio sotto l'unica finestra sul soffitto? Chi l'ha messo qui questo divano?
Mi metto a sedere, occhi ancora socchiusi per il sonno e alito mattutino da uccidere i pesci.
Questa è vecchia, Jungkook. No, non è vero.
Mentre continuo il mio monologo interiore, mi scompiglio i capelli e mi dirigo verso il bagno. Appena ho pieno possesso delle mie capacità mentali, mi guardo allo specchio e noto che sto sorridendo.
Dio Jungkook... sembri un maniaco. Smettila di sorridere!
Al mio ordine immediato, faccio ancora più fatica a smettere, quindi semplicemente me ne frego e vado in cerca del mio ragazzo.
Subito fuori dal bagno mi scontro con qualcuno e visto il pavimento bagnato, scivoliamo entrambi per terra.
Succede tutto così in fretta che capisco di chi si tratta, solo dopo avermi urlato in faccia per il dolore.
Oddio. 
"Mi dispiace tanto!" Gli porgo una mano per aiutarlo ad alzarsi. "Ti ho fatto tanto male?" 
"Mi sei caduto sulle palle, vedi tu..." 
"Vuoi che ti vada a prendere del ghiaccio?"
"No tranquillo, passerà! Adesso se vuoi scusarmi." Lo vedo mentre si sposta zoppicante verso la soglia del bagno e prima che possa chiudersi la porta alle spalle, lo chiamo.
"Nam!"
"Si?" 
"Va tutto bene... tra di noi, giusto?" Chiedo un po' incerto, indicando prima me poi lui e viceversa. Apre di più la porta, appoggiandosi con una spalla allo stipite e mi sorride incoraggiante.
"Perché dovrebbe essere il contrario?"
Abbasso lo sguardo sentendomi uno schifo, pensando a quello che è successo ieri e non avendo fatto niente per aggiustare le cose.
"Se sei preoccupato per Jin, non dovresti. Sai com'è fatto, gli passerà." Mi consola dandomi una pacca sulla spalla, per poi chiudersi in bagno.
Si ma... 
Avevo un sacco di altre cose da dire e chiedergli, per esempio: perchè Jin è arrabbiato con me, perché loro non si parlano, perché sono tutti così distaccati?
Rimango qualche istante a fissare la porta chiusa e pensare a tutte le cose che volevo dirgli, creandomi un discorso per affrontare Jin. Me ne vado non appena realizzo cosa sta facendo davvero Namjoon in quella stanza e mi ricordo che sono imbambolato davanti alla porta del cesso.
Non lo volevo sapere.
Scendo di corsa le scale, guardandomi in torno e notare che non ce nessuno.
Staranno ancora dormendo? Ma Jimin?
Torno al piano di sopra ed entro nella stanza di Taehyung trovandolo ancora dormiente di fianco a Sehun.
Bastardo...
Mentre lo osservo dalla porta, sposto lo sguardo sulla scrivania, dove sono disposti vari pennarelli e mi avvicino un po' titubante.
E uno stronzo, fallo! Fallo!
Afferro con decisione un indelebile e inizio il mio capolavoro.
Appena finito rimetto tutto a posto e mi chiudo la porta alle spalle, andandomene soddisfatto.
Ricomincio la mia ricerca, andando in giro per tutte le stanze, senza trovare nessun'altro.
Mentre passo di nuovo davanti al bagno, guardo fuori dalla finestra, notando la presenza di qualcuno con il cappuccio della felpa tirato su, in giardino.
Esco di corsa per vedere se è Jimin, trovandomi l'unica persona che non ero pronto ad affrontare.

"Ciao Kookino"
NO!
"COSA?"
"Non ho detto niente..." dice con la stessa acidità di ieri sera.
È solo Jin... ho le allucinazioni? Sto impazzendo. 
È seduto di spalle sulla panca di marmo, fuori in veranda. Si è voltato per capire chi c'era, ma appena ha notato che ero io, è tornato a guardare il vuoto in silenzio.
Deglutisco rumorosamente e intanto che sento il cuore uscirmi dal petto, mi avvicino.
"Scusami..."
Lo vedo sbuffare e girar e la testa dall'altra parte, più irritato che mai.
Non l'ho mai visto così arrabbiato, tranne quella volta, dopo Halloween che non mi ha parlato per giorni.
Ho fatto qualcosa da ubriaco e non me lo ricordo?
"Jin..." comincio incerto, mi mordo le labbra cercando di calmarmi ma senza successo.
"Possiamo parlare?" Sono più cauto che mai, pronunciando le parole con una certa lentezza.
"Non c'è niente di cui dovremmo parlare!" Sputa di nuovo acido.
Non osare scioglierti! Non farlo!
Stringo i pugni e uso tutto il coraggio che mi è rimasto per fronteggiarlo.
"E invece si! Perché sembra che tu ti sia messo d'accordo con quello stronzo di Sehun per farmi sentire sbagliato e io davvero, non capisco!" La mia voce sta tremando leggermente, ma non voglio cedere.
"Davvero? IO, starei facendo soffrire TE? Non esisti solo tu, Jungkook." Lo guardo negli occhi, senza riuscire a distogliere lo sguardo, scoccato dalle sue parole.
"Ciao ragazzi... Oh, ho interrotto qualcosa?" Mi volto notando il sorriso di Jimin scemare, mentre ci osserva preoccupato.
"No, niente di importante. Divertiti con il tuo ragazzo." lo informa irritato, accentuando la sua frustazione sul ultima parola, mentre lo supera per entrare in casa.
Perché? Cosa ho fatto? Parlami.
"Kookie?" Una voce delicata mi desta dai miei pensieri, trovandomi a pochi centimetri di distanza un ragazzo bellissimo.
"Tutto bene?" Annuisco, senza spiccicare parola, mi bruciano gli occhio e la mia bocca trema leggermente.
Non voglio farmi vedere così, che figura ci faccio? Penserà che sono pieno di problemi.
Cosa che sono, e non voglio che lo pensi.
La sua mano calda mi accarezza una guancia, ascugandomi quella lacrima solitaria che non sono riuscito a trattenere.
"Kookie, trattenerti ti fa male. Butta giù."
Mi mordo il labbro e prendo un bel respiro.
Non piangerò, non oggi!
Gli sorrido leggermente appena sono sicuro di aver stabilizzato le emozioni e per il momento, non pensare all'accaduto.
"Facciamo una passeggiata, ti va?" Mi chiede dolcemente, prendendomi la mano accompagnandomi verso l'uscita.
Camminiamo per un po', fino a fermarci sotto il lampione, ormai spento, di ieri sera. Mi volto a guardarlo e solo adesso, noto che con l'altra mano tiene qualcosa dietro la schiena.
"Tieni." dice semplicemente, sfoggiando il suo solito sorriso, porgendomi un bouquet di fiori e un bigliettino.
Rimango a bocca aperta a boccheggire un attimo, guardando i fiori e poi lui.
"Ma..."
"Prima di dire qualcosa, leggi il biglietto!"
Apro con cura il foglio, su cui c'è scritta una semplice frase: 'Questi fiori sono stati espressamente rubati.'
In basso, si trova un piccolo disegnino di un fiore, un po' sbilenco.
Non ci credo.
La leggo più e più volte per essere sicuro di aver letto bene e mi scappa una risata.
"Hai sporcato la tua povera anima, per me?" Rido, lui si limita a sorridere.
"Hai una brutta calligrafia." Lo prendo in giro.
"Hey! Guarda che riporto i fiori a quella povera vecchietta."
Mi umidisco le labbra mordendole leggermente, senza smettere di sorridere. Gli sussurro un "grazie" appena sono abbastanza vicino per poterlo baciare subito dopo.
Si stacca un attimo da me, tenendo il viso tra le mani e guardandomi negli occhi.
"Visto che non te l'ho chiesto ieri, lo faccio adesso. Kookie, vuoi metterti con me?"
"Si."

Mi fa male il sedere. Stare seduti per terra tre ore di fila a parlare di noi, non mi fa bene. Ma almeno mi sono sfogato un po' e ho scoperto un sacco di cose su di lui, per esempio: che ha avuto molte ragazze in passato prima di scoprire il suo vero orientamento sessuale. Sono appena il suo secondo ragazzo e visto come ne parlava, non ho avuto il coraggio di chiedere informazioni sul suo ex.
"Ma che è successo con Jin?" Mi aveva chiesto.
"È quello che vorrei capire anche io... si è arrabbiato tanto solo quella volta ad Halloween."
"Parlando di Halloween, cosa è successo?"
"Oddio, davvero non lo sai? Saresti l'unico..."
"Volevo saperlo da te."
"Beh, è una storia lunga."
"Io ho tempo."






 

バビ

Salvee^_^.
Avviso, che mi prenderò un periodo di pausa da questa fanfiction, mi sta sfinendo, e la scuola non aiuta...
Spero di riprendere presto a scrivere il seguito e farvi sapere un po del passato di Kookie :).
Mi dispiace di star facendo un casino con la storia, cercherò di rimediare. promesso.
Spero che vi stia continuando a piacere.
Vi ringrazio per averla seguita, recensita e ricordata.
Grazie davvero.
Ad un futuro capitolo.
Yoko
.

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: Yokohomi29