Erano
tutti fuori la villa quando videro arrivare una Jeep color
puffo.
Il capo
degli Argent sarebbe stato portato via dal figlio e tenuto sotto
sequestro in una struttura segreta. Quello che rincuorava tutti
é che prima poi
quel vecchio sarebbe morto e loro sarebbero stati al sicuro per sempre.
Perlomeno da un uomo che voleva usate una ragazzina per salvarsi la
pelle.
Stiles raggiunse Derek e lo abbracciò più forte
che poté.
<< Stupido di un sourwolf! Se non mi avesse avvisato
Scott stavo fresco
ad aspettare un tuo messaggio >>
<< Volevo venire direttamente a casa. Non c'era bisogno
di venire fin
qui. Davina? >>
<< Sta bene. È con papà. Ed
è nel mondo dei sogni. La raggiungiamo?
>>
<< Si >> rispose il maggiore, sorridendo,
dopo tanto tempo.
S'incamminarono verso la macchina.
<< Non ci posso credere che tutta questa terribile storia
sia finita
>> disse il ragazzo.
<< Ssh, non lo dire >>
<< Hai paura che porti sfiga? >> disse
ridendo, Stiles. Si
fermarono davanti la portiera della macchina. << Derek?
>> chiamò
il lupo a sé facendogli alzare lo sguardo. L'umano prese il
viso del maggiore
tra le mani << È tutto finito e staremo bene.
>> gli disse,
dandogli un dolce bacio sulle labbra. << Adesso a nanna
>> e lo
intimò a salire dandogli una pacca sul culo.
Vennero
raggiunti da Scott ed
Allison e Stiles rivolgendosi al suo migliore gli puntò
l'indice
<< E tu! Vai dietro e non mi sanguinare sui sedili.
>>. Scott
scrollò la testa con aria affettuosa prima di voltarsi verso
Allison, la vide
annuire prima di voltarsi verso casa Hale, da lì vide uscire
suo padre con dei
uomini al suo seguito.
<< Papà. >> salutò
con uno sguardo serio che lasciava intendere il
fatto che sarebbe salita sulla Jeep dei suoi amici.
<< E' tutto a posto Allison, vai pure. >>
disse Chris, lanciando
uno sguardo minaccioso a Scott, come a dirgli " Se succede qualcosa a
mia
figlia ne risponderai personalmente. ". Scott annuì a quello
lieto che la
presa di Allison fosse salda attorno ai suoi fianchi, poi si
voltò verso Stiles
vedendolo con la portiera aperta mentre attendeva che anche lui e
Allison
salissero a bordo.
Derek era seduto davanti con gli occhi chiusi e il collo
reclinato
all'indietro. << E... Gerard? >>
domandò Allison, rifiutandosi di
chiamare nonno quell'uomo. << Sta morendo.
>> rispose Chris, senza
alcuna inclinazione della voce o altri comportamenti sintomatici di
sofferenza.
<< Senza il sangue dei licantropi ne avrà
ancora per poco, due giorni
forse. Non lo so. >>
<< Papà, tu sati bene? >>
<< Sì, mi sembra strano dirlo ma...
sì, sto bene. Vai pure. >>
<< Parola sagge. >> intervenne Stiles,
sbuffando mentre manteneva
il suo sedile contro il volante per permettere ai suoi amici di passare
dietro,
stava letteralmente congelando là fuori. Allison e Scott
lanciarono un'occhiata
fintamente ostile in direzione di Stiles prima di sbuffare e salire
sulla Jeep.
Chris guardò l'auto allontanarsi sentendosi orgoglioso per
come si era
comportata Allison, la sua bontà e la sua determinazione
erano sintomatico del
fatto che non avesse seguito i metodi educativi del padre. E di questo
n'era
felice, Allison era migliore di Kate e diversa dal resto degli Argent,
se il
futuro dei cacciatori fosse stato nelle sue mani era sicuro che di
lì a qualche
anno il loro codice d'onore sarebbe mutato, e in meglio.
Improvvisamente sentì
lo sparo di una pistola provenire dalla casa in rovina, corse dentro
seguito
dai suoi uomini, fissò lo sguardo in quello dei due che
erano rimasti in casa e
notò che i loro occhi erano puntati su una sagoma scomposta
stesa sul pavimento
che era stato il loro campo di battaglia. << Ha detto che
sarebbe stato
più onorevole. >> disse uno dei due uomini
mentre continuava a fissare il
foro di proiettile sulla fronte di Gerard. Il suo compagno
annuì a quelle
parole.
<< Non avrebbe mai accettato di finire i suoi
giorni elemosinando
qualche inutile pastiglia. >> disse, ricordando quelle
che erano state le
ultime parole del suo boss.
<< Ha detto che gli Argent sono finiti.
>>.
Chris smise di fissare lo sguardo sul padre e guardò i vari
feriti sparsi per
la stanza. << Si sbagliava. Io sono un Argent e
dico che non è
ancora finita. Allison sarà il nuovo capo, ci sono
obiezioni? >> Gli
uomini negarono con la testa, del resto quella ragazza si era fatta
decisamente
valere con le sue abilità e capacità sopra alla
media. << Bene, allora
chiamate i rinforzi. Curiamo i feriti e sistemiamo il resto.
Seppelliremo mio
padre domani mattina. >> decretò Chris prima
di voltarsi e uscire
all'aperto, immaginò che i suoi uomini non lo avessero
seguito per rispetto al
suo dolore, ma la verità era che non provava dolore. Gerard
era stato un
brav'uomo per un certo periodo della sua vita, ma la sua mente era
stata
deviata dagli stessi principi che era riuscito a inculcare anche a sua
sorella.
Fortunatamente Allison stava bene e questo era tutto ciò di
cui aveva bisogno.
Pigramente afferrò il cellulare dalla tasca della giacca e
iniziò a premere
vari tasti mentre un leggero vento gli scompigliava i corti capelli.
<< Gerard è morto. >>
annunciò Allison, leggendo il display del suo
cellulare.
<< Grande! >> esclamò
Stiles con fare entusiasmo prima che
un'occhiataccia da parte del suo sourwolf lo
raggelò << Cosa?
>> domandò facendo spallucce, vide Derek fare
un cenno del capo verso i
passeggeri e subito capì: << Oh, Allison... mi
spiace, io… >>
<< Non dirlo. >> disse Allison,
continuando a tenere una mano
premuta sul petto di Scott, << Non lo pensi veramente. E,
se devo essere
sincera, non provo nulla nemmeno io. >>.
Stiles non perse occasione per guardare Derek con aria vittoriosa, poi
gli
scappò un cenno di sorriso mentre Derek scuoteva la testa
pensando qualche
insulto rivolto alla sua persona, era sempre il solito. Con gesti
automatici
parcheggiò l'auto nel giardino di casa, dopo di che fece
cenno ad Allison di
seguirlo in garage, cercando di fare il minor rumore possibile
sollevò la
serranda e accese la luce, << Il proiettile.
>> disse facendo largo
sopra ad un tavolo. Derek affiancò Allison aiutando Scott a
raggirare l'auto
dello sceriffo per raggiungere il tavolo, nel mentre Stile stava
aprendo il
proiettile e facendo fuoriuscire la polvere da sparo. Allison prese una
scatola
di fiammiferi dallo scaffale e si preparò per dar fuoco alla
polvere. Derek
aiutò Scott a sfilarsi la giacca e la maglia prima di
prendere la polvere
preparata e passarla sopra la ferita. Scott iniziò a
contorcersi dal dolore
cadendo per terra e agitandosi come aveva fatto Derek quando era stato
sparato
da Kate. Stiles lo osservò giudicandolo per nulla sensuale,
non come lo era
stato Derek ai tempo. Improvvisamente Derek gli sferrò un
pugno sul bicipite e
lui urlò dal dolore prima di venire zittito da Derek che si
era portato
l'indice contro bocca e naso per intimargli di star zitto,
<< Ma mi hai
colpito! >> si lamentò Stiles aggrottando le
sopracciglia.
<< Colpa tua che facevi pensieri sconci. >>
rispose Derek mentre
Allison aiutava Scott a mettersi nuovamente in piedi.
<< Come lo sai? Voglio dire, no, figurati se faccio
pensieri sconci in
una situazione simile! >> mentì Stiles
arrossendo, Derek scrollò
nuovamente la testa.
<< Stiles? >> chiamò Allison,
porgendo la mano verso Stiles. Scott
stava bene e si stava rivestendo lieto che i dolori fossero magicamente
scomparsi.
<< Cosa? >> disse Stiles perplesso.
<< Le chiavi della jeep. >>
spiegò Allison accennando un sorriso.
<< La mia macchina? >> quasi
urlò Stiles, sentendosi triste dal
fatto di dover abbandonare la sua piccola.
<< Sbrigati. >> ordinò Derek.
Stiles lo guardò chiedendosi perché
lo amasse tanto, poi brontolò qualcosa prima di cedere le
chiavi alla
cacciatrice.
<< La rivoglio domani mattina, senza un graffio
e.. >>
<< Sì, sì... >>
canticchiò Allison, voltandosi per uscire dal
garage. Scott la seguì salutando gli amici con
gesti del capo. Quando
Scott e Allison se ne furono andati, Derek uscì dal garage
seguito da Stiles
che guardava la sua Jeep allontanarsi chiedendosi se stesse bene nelle
mani di
quei due.
<< E se ci fanno sesso sopra? >>
domandò Stiles, chiudendo il
garage.
Derek roteò gli occhi, << Non stanno nemmeno
assieme, e piantala di dire
cavolate. >>
<< Ma hai visto come si guardavano, no?
>> insistette Stiles,
infilando le chiavi nella serratura di casa.
<< Può darsi che abbia ragione, no?
Io dico di sì, puoi
scommetterci le tue belle chiappe, sourwolf. >>
<< Ragione su cosa? >> chiese
Derek spazientito, non vedeva
l'ora di vedere sua figlia.
<< Sul sesso. >> disse Stiles entrando in
casa, improvvisamente la
luce del salotto si accese.
<< Sesso? >> ripeté lo sceriffo,
guardando il figlio con le mani
tenute ferme sui fianchi. Quando aveva capito che il figlio era
scappato di
casa, di nuovo, aveva deciso di rimanere sveglio per aspettarlo e
sgridarlo (e,
se non fosse stato ferito, ferirlo lui stesso per lo spavento che gli
aveva
fatto prendere), ma ogni cosa aveva perso importanza davanti alla
visuale del
figlio in salute che, tra l'altro, parlava di sesso.
Derek chinò il capo resistendo alla tentazione di tirare un
altro pugno a
Stiles, con tutto il baccano fatto era un miracolo che non avesse
svegliato
anche i vicini. Stiles arrossì grattandosi i capelli mentre
poggiava lo sguardo
su Derek, ma quel sourwolf di un fidanzato non sembrava intenzionato ad
aiutarlo nella sua gaffe. << Non parlavo di noi.
>> specificò,
mentre sentiva Derek emettere un singulto preoccupante.
<< Cosa? >> quasi
strillò lo sceriffo prima di voltarsi verso
il piano di sopra come a sincerarsi che la bambina stesse ancora
dormendo.
<< Voi due... >>
<< No, certo che no! >>
mentì Stiles, desiderando sprofondare
piuttosto che proseguire quel discorso.
<< Parlavo di Scott ed Allison.
>>.
<< Non stanno nemmeno assieme! >> disse lo
sceriffo incurante di
aver detto la stessa frase detta da Derek.
<< Siete tutti ciechi. >> accusò
Stiles, sicuro che gli sguardi che
si erano lanciati Scott e Allison parlassero chiari. <<
Ora, se permetti,
vado in camera. >>
<< Io vado a salutare Davina, se non le dispiace.
>>
<< Certo che no >> rispose lo Sceriffo.
<< Puoi passare la
notte qui, se vuoi. >>
<< La ringrazio, signore >>
<< Oh, chiamami John, ti prego.
Sennò mi fai sentire ancora più
vecchio di quel che sono! >> rispose, strappando un
sorriso al ragazzo.
L’uomo s’incamminò verso la sua camera
da letto e Derek nella stanza di Stiles.
Appena entrato vide la piccola che dormiva profondamente e si
avvicinò cercando
di fare il meno rumore possibile. Si sedette a bordo del letto e si
fermò
qualche secondo a contemplarla. Era così bella e
così innocente. Promise a se
stesso di tenerla al sicuro e di fare in modo che nessuno
più le facesse del
male. Le accarezzò delicatamente il viso e le
spostò una ciocca di capelli
dietro l’orecchio.
<< Ehi >> lo interruppe Stiles, appena
uscito dal bagno. <<
Vuoi farti una doccia? >>
<< Ho paura di svegliarla >>
<< Abbiamo un altro bagno al piano di sotto, se vuoi
>>
<< Magari domani mattina. Adesso voglio solo
addormentarmi abbracciato a
voi due >>
<< Oh, come siamo romantici. Pronto a buttarti nel mezzo?
>>
<< Prontissimo! >> rispose il lupo,
posizionandosi al centro del
letto, pronto per essere avvolto da una parte dalla figlia e
dall’altra da
Stiles.
Il ragazzo abbracciò il suo uomo circonda dolo con le propri
braccia e mise il
naso sul suo collo.
<< Credevo questa giornata non finisse più
>> bisbigliò sotto voce.
<< IO credevo questo periodo non finisse più
>> ribattè il lupo.
<< E’ solo grazie a tutti voi che ne siamo
usciti. Da solo non ce l’avrei
mai fatta >>
<< Finalmente lo hai capito! E adesso non ti libererai
mai più di noi, ma
soprattutto di me! >> disse Stiles, scoccandogli un bacio
sulla guancia.
Il lupo si girò e iniziò a baciarlo prima a
stampo e poi sempre più
appassionatamente, facendo scontrate le loro lingue.
<< Ok, adesso basta. C’è tua figlia
nel mio letto. Non vorrai farmelo
venire duro e poi lasciarmi in bianco, vero? >>
<< Idiota! >>
<< Avrò un trattamento del genere tutte le
sere? >> chiese curioso,
il ragazzo.
<< Se verrai a venire a vivere con me si >>
L’adolescente si zittì per qualche secondo. Cosa
epica, pensò Derek.
<< S… stai scherzando? Vuoi me tra i piedi? 24
ore su 24? >>
<< Non avrei mai pensato di dirlo, ma si >>
rispose Derek
mordendosi il labbro inferiore. << Prima ti diplomi, poi
vai ala college,
e se riesco ancora a sopportarti, si >>
<< Aaaah, allora hai ancora qualche anno di
libertà. >> scherzò
Stiles.
<< Volete finirla di chiacchierare voi due? Qui qualcuno
sta cercando di
dormire >> La voce di Davina li interruppe e gli
strappò una risata.
<< Perdonaci, principessa. Ci azzittiamo
all’istante >>
<< Buonanotte, piccola >> Derek diede un
dolce bacio sulla fronte
di sua figlia.
<< Notte, chiacchieroni >> e si
rigirò dall’altra parte.
Dopo pochi minuti tutti e tre caddero nel mondo dei sogni consci che si
sarebbero visti il mattino seguente, quello successivo e quello
successivo
ancora. E tutto grazie a lei... Davina.
E
Davina è arrivata alla fine. E' stato un lungo viaggio, ma
ce
l'abbiamo fatta. Ringrazio tutti quelli che hanno seguito la storia
fino alla
fine, tutti quelli che hanno speso qualche secondo della loro giornata
per
lasciarci un commento. E ringrazio la mia sis ♥ Se non ci fossi stata
tu e
questa storia non scriverei da anni xD
Baaaaciiiii
Dory
Grazie
a tutti per aver dato una possibilità a questa storia e,
soprattutto, grazie alla sis :*
Nova