Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Segui la storia  |       
Autore: Sethmentecontorta    08/05/2017    3 recensioni
Sette amici, un caldo maggio di fronte e tanti piccoli momenti insieme.
• ispirata dal #doodletimewithkaroline • raccolta di flashfic • prob ogni ship che si possa tirare fuori dai BTS •
Genere: Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Seth's corner: Hiya! Sono piuttosto nervosa, dato che questa è la prima fanfiction sui BTS che pubblico, nonostante abbia ormai assillato questo fandom per mesi. Chissà se qualcuno di voi lettori mi conoscerà già per le mie recensioni sbandate. Anyway, parliamo di questa raccolta. 
Come accennato nell'introduzione, tutta questa fanfiction mi è partita dalla #doodletimewithkaroline, una sfida si potrà chiamare così? iniziata da una delle tante artiste che seguo su instagram. La storia è che io ho iniziato questa sfida, riuscendo anche a tenermi eccezionalmente in pari, poi qualche giorno dopo, ripensando al tema del primo giorno, rain, ho avuto come una visione di Tae che salta in una pozzanghera. E l'ho disegnato yeah, that's supposed to be Tae and yeah he's supposed to be jumping and yeah that looks pretty awful but whatevs. E ho scritto la prima flashfic di questa raccolta. E da quella prima flashfic mi sono detta ehi, perché non farne una raccolta? And now here I am.
Ogni flashfic è completamente scollegata dall'altra, le uniche cose che hanno in comune è che sono tutte AU ho troppa paura a scrivere qualcosa ambientato nella realtà degli idol lol e che sono tutte ambientate a maggio. Don't you say? Ikr. Questa raccolta conterà di 10 capitoli, di cui 9 conterranno 3 flashfic, mentre l'ultimo 4, perché maggio ha 31 giorni. Nella sfida per qualche motivo ci sono due 18, ma siccome viking non mi ispira granché, specialmente per scriverci su, ho deciso di ignorarlo. Perché sono una brutta persona. 
Come ultima cosa, ringrazio la mia amatissima Emma_Powell per avermi aiutata con il day 2, grazie mille carissima per sopportare continuamente i miei scleri, i miei meme, i miei dubbi da scrittrice e disegnatrice, le mie ship che non approvi e, beh, me in generale.
Dovrei avervi detto tutto, spero che la lettura sia di vostro gradimento, spero che vorrete lasciarmi un parere perché, as I said, sono piuttosto eccitata di sbarcare su questo fandom. Buona lettura, spero potremo rileggerci presto!


    May day 1  rain
Image and video hosting by TinyPic
Jungkook si era fermato sul portone del condominio, la sua mano esitava sullo stipite, mentre un lungo sospiro infastidito lasciava le sue labbra.
«Che succede?» chiese Taehyung dietro di lui, intento ad armeggiare con uno zaino pieno di quanto sarebbe servito loro per fare un piccolo pic-nic.
«Piove ancora.» miagolò il più piccolo, la voce infantilmente più acuta, le sue guance lievemente gonfie.
Taehyung sorrise, lasciando a terra lo zaino. Jungkook fece per voltarsi, una lamentela ferma in gola nonostante le labbra schiuse dalla sorpresa di vedere il suo ragazzo superarlo di corsa, balzare fuori dall’edificio e atterrare sul cemento bagnato. Quando questo poi fece una mezza piroetta, fino a poterlo guardare negli occhi, il suo sorriso e la sua risata profonda colpirono Jungkook, facendo accelerare il battito del suo cuore ad una velocità impressionante persino per essere Tae.
Lo prese per un polso, Taehyung, tirandolo in strada, fra le sue braccia. La pioggia batteva scherzosamente sulle loro teste, sulle loro spalle, sui loro maglioncini leggeri, sulla pelle dorata di Taehyung, scoperta dai tagli che faceva su circa ogni sua maglia.
«Non lasciare che il sole rovini la tua pioggia, Kookie!» esplose con una gioia disumana.
Jungkook scoppiò a ridere, il cuore improvvisamente più leggero. Accettò di buon grado un bacio fugace, umido di pioggia, nonostante le sue labbra ridenti.
 
 220 words


❀    May day 2  tree
Image and video hosting by TinyPic
Non appena Taehyung si ritrovò ad ammirare le piccole margherite che aveva accuratamente intrecciato tra i capelli di Jimin, trovò di aver compiuto un ottimo lavoro. Soddisfatto, mise su un grosso sorriso e si lasciò cadere sulla schiena, godendosi il tepore del caldo sole di maggio filtrato dalle foglie degli alberi sotto cui erano seduti.
Dopo pochi secondi, decise che era rimasto fermo abbastanza a lungo e, guardandosi intorno, notò che Yoongi si era addormentato sul prato di un verde vibrante. Un sorrisetto prese forma sulle sue labbra. Si alzò a sedere di scatto, facendo aderire il proprio busto alla schiena di Jimin che era seduto davanti a lui da quando si era voluto improvvisare parrucchiere. Mormorandogli alle orecchie, lo rese suo complice.
Si alzarono insieme, mettendo su le espressioni più innocenti ed adorabili che avevano nel loro repertorio, mentre si avvicinavano al ragazzo dai capelli corvini.
Con i piedi rispettivamente da una parte e dall’altra del busto del ragazzo, si lanciarono in un’imitazione di Bang bang bang con quanta più passione potessero tirare fuori. Nel momento in cui le palpebre di Yoongi iniziarono a tremare e la sua espressione prima rilassata a contorcersi, fuggirono via ridendo, sotto lo sguardo divertito e rassegnato degli altri loro amici. Trovarono rifugio su un albero, Jimin aiutò Tae a salirvi, per poi arrampicarsi a sua volta, col suo aiuto.
Yoongi si fermò di fronte al tronco, col fiatone per la corsa improvvisa che aveva fatto per raggiungerli, guardandoli ferito nell'orgoglio dal fatto che non sarebbe mai riuscito a raggiungerli da solo. Imprecò.
«Kim Taehyung, sei un uomo morto.»
Questo prese un paio dei piccoli fiori dai capelli di Jimin, per poi iniziare a lanciarglieli addosso, tra le risate e i respiri affannati.
«Guarda che qua c’è anche ChimChim, non graziarlo solo per l’amore incondizionato che provi nei suoi confronti. Potrei anche sentirmi offeso, in fondo io sono di Daegu, dovrei essere un dongsaeng migliore.»
«Tu sei un cretino, ecco cosa sei.»
Si misero tutti a ridere, Yoongi compreso. Ma Taehyung preferì non scendere subito da quell’albero. Tanto per precauzione.
346 words


❀    May day 3  house
Image and video hosting by TinyPic
Quando Seokjin tornò a casa quel giorno, pensò che fosse scoppiata una guerra, o un’epidemia zombie, o che un cuoco fallito avesse organizzato una sfilata di moda. Oppure Taehyung aveva festeggiato il compleanno del suo fratellino in casa sua; sì, il livello di devastazione che gli si presentava davanti era pressappoco lo stesso. Un sospetto odore di bruciato proveniva dalla cucina, diversi cassetti e sportelli erano aperti, vestiti, presine e altri utensili da cucina si trovavano abbandonati nelle postazioni più improbabili.
Mentre toglieva un morbido cardigan nero da sopra la lampada nel minuscolo atrio, il portone si chiuse alle sue spalle. Sentì un rapido scalpiccio di ciabatte provenire dalla cucina, qualche istante dopo il viso spettinato, accaldato e visibilmente vicino alla disperazione più buia di Namjoon si affacciò dal bancone che separava quella zona dal piccolo salotto. Per la precisione, si sporse con tutto il busto, il ventre premuto contro il piano. La sua espressione sconvolta si ruppe in una di totale sconfitta, mentre lanciava una fugace occhiata all’orologio, un sospiro affranto abbandonò le sue labbra.
«Sei già tornato.»
Seokjin gli aveva dato una copia della chiave del suo appartamento molto tempo prima, non era così strano che il suo ragazzo si presentasse in casa sua senza preavviso, ma senza ombra di dubbio mai aveva trovato l’abitazione in quello stato,
«Nam, che cazzo.»
«Lo so, lo so, mi dispiace. Volevo solo farti una sorpresa, visto che mia madre mi ha finalmente permesso di venire a vivere qui, ma poi ho bruciato la carne – si passò nervosamente una mano fra i capelli, le parole che uscivano dalla sua bocca una dietro l’altra, alla velocità della luce. – e ho realizzato di essere vestito di merda e tu sei sempre così stupendo, volevo solo sorprenderti, ma-»
Seokjin non seppe mai quante altre cose fossero passate per la mente di Namjoon, perché si era precipitato sulle sue labbra troppo presto, preso da un’incontenibile euforia.
«Hai detto che vieni a stare qui, razza di scemo?»
«Sì.» finalmente, anche Namjoon sorrise.
«Ti amo. Ma non provare mai più a cucinare nella mia cucina.»
347 words
 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: Sethmentecontorta