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Autore: ilaria8    09/06/2009    1 recensioni
Un ballo può trasformarsi in qualcosa di più.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jack O'Neill, Samantha 'Sam' Carter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL BALLO

Questo mio scritto è pubblicato senza alcuno scopo di lucro.

 

IL   BALLO

 

Erano passati ormai due anni da quando i Goa’uld erano stati sconfitti definitivamente; dopo molte battaglie, le varie squadre SG e in particolar modo l’SG1 avevano avuto la meglio nello scontro finale.

L’SGC era stata affidata al comando del Generale Breston, O’Neill era stato trasferito a Washington, Carter aveva accettato il ricollocamento all’Area 51 e ora dirigeva un laboratorio con tanto di scienziati e ricercatori a sua disposizione, Daniel era rimasto all’SG1 per continuare l‘esplorazione di mondi sconosciuti mentre Teal’c si era unito ai Jaffa che erano finalmente liberi da ogni oppressione, e con il figlio ora poteva aiutare il suo popolo nel processo di rinascita.

Ognuno però, aveva ricevuto l’invito al ballo organizzato per le più alte cariche politiche e militari, e dato che loro avevano più volte salvato la Terra, non potevano certo escluderli dalla festa.

Era una serata piovosa, e pian piano il salone della villa si popolò; O’Neill era arrivato da circa cinque minuti, indossava l’alta uniforme ed aveva un sorriso sgargiante; non gli fu difficile intravedere nella folla Daniel, che si aggirava tra le uniformi in abiti civili tipici di un archeologo.

-Ciao Danny!- disse avvicinandosi all’amico che era girato di spalle.

-Ciao Jack…che piacere rivederti!- rispose l’amico non appena conobbe l’identità del suo interlocutore, e dopo essersi scambiati un rapido abbraccio tra vecchi amici, si diressero al bancone del bar per fare due chicchere.

-Teal’c non può venire stasera; ha preferito rimanere su Chulak!- lo informò Daniel.

-Peccato…si sarebbe divertito! Lui adora questo tipo di feste!- scherzò Jack sorseggiando il suo drink.

-Ti trovo bene; che aria tira a Washington?- chiese Danny.

-In confronto all’SGC è una noia mortale, e voi avete tutto sotto controllo? Nessuna invasione aliena in programma?- sorrise Jack.

-Tutto come al solito!- sorrise a sua volta Daniel, felice di aver rincontrato Jack e ricordando gli anni passati a lottare fianco a fianco.

-Ho saputo che ti sei fidanzato!- disse Jack osservando le coppie ballare al centro della sala.

-Si chiama Kathryn, ma ci siamo lasciati due giorni fa!- rispose Daniel finendo il suo drink –e tu invece?- chiese voltando lo sguardo su Jack, fissandolo con un sorrisetto.

-Io…bhé…- provò, cercando invano una buona risposta, che però non arrivò.

-Sei solo! Lo sapevo!- disse Daniel poggiando una mano sulla spalla dell’amico.

Ad un tratto, una donna bionda, con un vestito azzurro ed uno spacco che arrivava fino al ginocchio, catturò la loro attenzione.

Jack rimase a fissarla per qualche secondo, finché Daniel non interruppe il suo fiume di pensieri.

-La vedi quella bella donna laggiù Jack? Bhè…lei aspetta solo te!- disse alzandosi e andando incontro alla donna, lasciando Jack immobile sullo sgabello.

-Ciao Sam…sei stupenda!- disse abbracciandola.

-Ciao Danny…sono felice di rivederti- rispose sorridendogli.

Era da qualche mese che i due non si incontravano; si erano più volte sentiti al telefono, ma non era come incontrarsi di persona.

Una voce alle loro spalle però, li interruppe.

-Ciao Carter!- disse Jack avvicinandosi ai due.

-Salve Signore!- lo salutò Sam un po’ sorpresa di ritrovarselo di fronte dopo parecchio tempo.

-Niente divisa per le signore?- chiese osservandola dall’alto in basso, incantato dal suo splendore.

-No, perché mi sta male il vestito Signore?- chiese lei osservando l’abito che portava indosso.

-Oh no…volevo solo dire…-provò a correggersi, dopo essersi accorto del terribile malinteso.

-Sei fantastica!- lo aiutò Daniel, mettendo a posto la situazione.

****

Dopo aver incontrato diverse persone importanti per la politica degli Stati Uniti, e molti Generali dell’Aviazione Americana, era giunto il momento del ballo.

L’orchestra suonava ogni tipo di musica, e gli invitati erano entusiasti di partecipare a quella festa, volteggiando al centro della pista.

Daniel danzava con una ricercatrice dell’Oxford Insitute e nel frattempo parlavano delle ultime scoperte in campo storico, mentre Sam era seduta su di uno sgabello al bancone del bar, dove poco dopo la raggiunse Jack, sfoggiando un enorme sorriso.

-Bella la festa vero?- chiese poggiandosi al bordo del bancone accanto a lei.

-Sì, molto carina!- rispose Sam sorseggiando il suo scotch.

-Ti va di ballare?- le chiese Jack dopo aver preso un profondo respiro.

Sam si voltò sorpresa, ma era felice che lui gliel’avesse chiesto.

-Perché no!- sorrise lei.

Dopo aver preso la sua mano, Jack la condusse sulla pista, ma proprio mentre si accingevano a ballare, iniziò a risuonare nella sala un lento e dopo essersi scambiati uno sguardo veloce, Jack la strinse a se e lei poggiò la testa sulla sua spalla.

Erano perfettamente a tempo, quasi come un’unica persona.

-Come te la passi all’Area 51 con tutti quei cervelloni attorno?- chiese Jack sussurrandole all’orecchio.

-Signore…non sono cervelloni!- disse lei scostandosi un po’.

-Non è vero! Lo sono eccome!- insistette Jack sorridendole.

-Sono intelligenti, questo non lo nego, ma sono anche delle persone simpatiche e gentili!- ribattè Sam con tono deciso.

-Ma non saranno mai al tuo livello Sam…questo è certo!- le sussurrò, avvicinandosi nuovamente a lei.

-Devo prenderlo come un complimento o è solo una strategia per dirmi che sono una secchiona?- chiese lei sorridendo, mantenendo il tono da finta arrabbiata.

-È un complimento naturalmente!- precisò Jack immediatamente.

Dopo aver ballato per qualche minuto senza parlare, Jack ruppe il silenzio.

-Sai cos’è che mi manca di più della vita passata a guidare l’SG1?- chiese serio.

-Non lo so…l’avventura, il pericolo, l’esplorazione di nuovi mondi?- provò Sam.

-No…mi mancano le serate che organizzavamo a casa mia con i Simpson, birra e pizza!- disse fissandola negli occhi, più serio che mai.

-Anche a me mancano…mi divertivo un mondo, ma del resto…non tutti seguiamo lo stesso percorso e le strade hanno preso direzioni diverse per tutti e quattro!- spiegò Sam ripensando ai tempi passati.

-Ma nessuno ci impedisce di ricordare!- rispose Jack leggendo nei suoi occhi una leggera tristezza –cosa ne dici se lasciamo questa noiosissima festa e ci andassimo a vedere l’ultimo DVD dei Simpson davanti ad una bella pizza fumante, sorseggiando della birra?-

-Uhmmm…ci stò!- accettò lei sorridendo.

Dopo aver lasciato la pista da ballo, andarono a cercare Daniel, ma lo trovarono piuttosto “impegnato” su un divanetto, assieme alla ragazza con cui ballava in precedenza.

-Credo che lui stia bene qui!- disse Jack osservando stupito Danny.

-Lo credo anche io- concordò Sam sorridendo alla vista dell’amico che all’apparenza può sembrare molto timido e impacciato.

Dopo aver lasciato il salone, i due salirono sul pick-up di Jack e si diressero verso casa sua.

 

 

 

  
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