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Autore: The_Lock    09/05/2017    0 recensioni
Tyler, Sydney, Kyle, Lydia e Skylar sono i nuovi prescelti per difendere Kandrakar e l'equilibrio dell'universo. Nove sono le missioni che dovranno affrontare, e nove saranno i temibili nemici che minacceranno la Pace e le loro vite; sì perché questi nuovi nemici sono più sanguinari di qualsiasi altro nemico mai affrontato e, per cominciare in bellezza, i ragazzi saranno costretti ad andare alla ricerca del Cuore di Kandrakar
Genere: Avventura, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Hay Lin, Wilhelmina (Will) Vandom
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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5.6 - In my Mind

 

“Lydia, calmati! Le tue sono solo teorie e non hai prove di quello che stai dicendo.” disse Tyler, bloccando la ragazza prima che potesse aggiungere qualcosa. La rossa era corsa a casa di Tyler non appena il sospetto che Skylar fosse coinvolto in quella brutta storia l'aveva assalita, ma il ragazzo sembrava parecchio restio ad accettare la teoria di Lydia come veritiera e questo non faceva altro che arrabbiare la ragazza.

“Ty, ascoltami! Ha senso, se ci pensi: Sky accusava incubi terribili, una notte sparisce e lo troviamo nel luogo dove un centinaio scarso di persone sono morte a causa di un incidente- persone che potrebbero essere perfettamente state usate come sacrificio -e poi se ne va da scuola e questa rischia di esplodere... dai, Ty!” lo scongiurò la rossa.

“Ha detto che andava dal dottore.” sospirò Tyler.

“Sono passata da casa e ho trovato la madre che mi ha detto che non c'era nessuna visita medica in programma! Poi, Sky è stato in grado di uccidere un Trickster quando noi non siamo in grado di ferirne neanche uno, e quando Kyle ha provato a leggergli nella mente, lui l'ha scaraventato contro la parete!” si scaldò lei, sbattendo una mano sul tavolo e alzando la voce. “Ty... quante volte ho avuto ragione in cinque missioni?” domandò lei.

“Sempre.” sbuffò Tyler.

“Allora ascoltami.” concluse, guardandolo dritto negli occhi.

 

“Finalmente ti rivedo.” sorrise Stefano, abbracciando Kyle sulla soglia di casa e facendolo entrare nello studio dove l'artista stava lavorando ad un nuovo quadro.

“Scusami, è una settimana terribile...” borbottò, sedendosi sulla scrivania disordinata.

“Sì, ho saputo del tuo amico sonnambulo...” annuì, riprendendo il pennello in mano e dando qualche passata di vernice.

“Come lo sai?” domandò Kyle, aggrottando la fronte.

“È su tutti i giornali locali. C'è una foto tua e di Sydney con Skylar al tuo fianco. Sembrate una bella coppia, voi due.” borbottò, facendo sorridere il ragazzo.

“Sei geloso?” domandò Kyle, sicuro di ricevere una risposta negativa, ma quando Stefano rispose con un secco “Sì”, il moro si fece più serio.

“Perché non dovrei? È il tuo ex, è bello, sembra intelligente, ha un certo fascino, state sempre insieme...” continuò, quasi con un ringhio.

“Ehi...” lo interruppe Kyle scendendo dalla scrivania e abbracciandolo da dietro “Sei tu il mio ragazzo, non lui.” lo rassicurò, per poi farlo voltare e baciarlo teneramente sulle labbra. Stefano gli sorrise e ricambiò il bacio, via via aumentando la dose di passione, ma furono interrotti dalla suoneria del cellulare di Kyle che prese a suonare.

“Chi è?” domandò Stefano, baciandolo sul collo.

“Lydia.” spiegò, aprendo la chiamata e portandosi il cellulare all'orecchio “Lydia, non è un bel momento.” ansimò.

“Non mi interessa. Vieni a casa mia adesso.” ordinò con voce seria.

“È tutto ok?” domandò, allontanandosi da Stefano.

“No. Vieni, ci sono già Tyler e Sydney. Muoviti.” spiegò, e chiuse la chiamata.

“Odio i tuoi amici...” sbuffò Stefano, baciando un'ultima volta Kyle sul naso, prima di lasciarlo andare. “Sembra quasi che dobbiate salvare il mondo ogni volta.” sorrise, tornando a concentrarsi sulla sua tela.

“Stasera cenetta romantica?” propose Kyle, desideroso di farsi perdonare.

“Ok, vieni pure alle 8. Non farmi aspettare.”

 

Lydia aprì la porta e fece accomodare Kyle nel grande salotto dove già Sydney e Tyler erano seduti, uno con la faccia più seria dell'altro.

“Che succede?” domandò Kyle, aggrottando la fronte.

“Sospettiamo che Sky sia coinvolto con la storia della scuola e di Azeban.” spiegò Sydney.

“Cosa? Non è possibile!” sbottò Kyle, convinto che i ragazzi lo stessero prendendo in giro, ma le loro facce serie smentirono la sua teoria. “Avanti, ragazzi! Sky? Perché uno spirito maligno dovrebbe entrare nel corpo di Sky? È... è magro! Peserà settanta kg bagnato e con tutti i vestiti!” spiegò, non riuscendo ad accettare l'idea dell'amico posseduto.

“Potrebbe essere stato un caso.” spiegò Sydney. “Sky ha il potere della proiezione astrale, questo vuol dire che riesce a separare il proprio spirito dal corpo quindi... ammettiamo che abbia attirato l'attenzione di Azeban su di sé mentre andava a zonzo per la dimensione astrale, allora si spiegherebbe tutto.”

“E allora che facciamo? Lo chiamiamo qui e facciamo un esorcismo?” domandò Kyle, aggrottando la fronte.

“Più o meno...” mormorò Lydia.

“Arriverà tra poco. Gli abbiamo detto che abbiamo trovato un piano per sconfiggere Ophelia e questo dovrebbe essere abbastanza da attirarlo qui.” spiegò Tyler, guardando fuori dalla finestra. Per quanto si sforzasse, Tyler non riusciva a farsene una ragione: Skylar posseduto? Il tenero, gentile, goffo Skylar preso di mira da un demone centenario? La storia era così assurda da sembrare credibile, dopo tutto quello che avevano vissuto per quattro missioni.

Qualcuno suonò al campanello e Lydia andò ad aprire, per poi tornare nella sala con Skylar che la seguiva alle spalle.

“Allora, questo piano?” domandò, sorridendo ai suoi amici.

 

Lydia fece accomodare Skylar sul divano portò del tè freddo in soggiorno, porgendo quattro bicchieri pieni ai suoi amici e prendendone uno per sé.

“Sky... proprio non sai come hai fatto a uccidere quel Trickster, vero?” domandò Tyler “La cosa potrebbe tornarci utile.”
“No, mi spiace, ma potrei ucciderli uno ad uno, se voi mi coprite le spalle...” spiegò portandosi il bicchiere alle labbra per poi bloccarsi, odorare il contenuto e versare tutto sul parquet.

“Dimmi, Lydia. Offri sempre tè e sonnifero ai tuoi ospiti?” domandò Skylar, cambiando immediatamente espressione.

“Sky...” mormorò Tyler, mentre gli altri ragazzi si alzavano in piedi, subito allarmati da quella reazione.

“Non è molto gentile.” ringhiò, facendo un passo verso i suoi amici.

“Sky, ascoltami.” continuò Tyler, ma l'amico non sembrò darci troppa importanza, come se non si sentisse chiamato in causa da quel nome, e allora il rosso impallidì e fece la prova del nove.

“Azeban?” domandò, e Skylar si voltò a guardarlo con occhi completamente neri e un ghignò malvagio dipinto sul volto.

 

Un gesto della mano e tutti i ragazzi furono proiettati contro la parete e bloccati come da una forza invisibile.

“Siete davvero insopportabili...” ghignò Azeban, camminando su e giù per la sala e cercando di riprendere il controllo della propria copertura “Sono riuscito a fingermi un'altra persone per... mesi! Poi prendo il corpo di questo sfigato ed i suoi amici mi fanno venire la nausea, e allora ciao copertura!” si lamentò, rollando gli occhi al cielo, ora che erano tornati normali.

“Che fare? Vi ammazzo?” domandò, portandosi indice e pollice al mento.

“Sky, se ci sei ribellati!” disse Tyler a fatica: quella forza misteriosa sembrava schiacciarlo e impedirgli di respirare. Azeban scoppiò in una fragorosa risata e camminò verso Tyler con fare minaccioso.

“Il tuo amico sta scomparendo.” annuì, facendo contatto visivo con gli occhi castani del rosso.
“Bastardo! Ti ammazzerò con le mie stesse mani.” ringhiò Tyler, facendo per muoversi ma Azeban lo bloccò immediatamente senza neanche toccarlo.

“Allora dovrai uccidere anche Skylar...” annuì Azeban, con un'insopportabile espressione saccente sul volto.

“Cosa vuoi da lui?” domandò Tyler, mentre Sydney, dall'altra parte della parete cercava di concentrarsi per creare una sfera con i liquidi rovesciati, tra cui il sonnifero che avrebbe cercato in ogni modo di somministrare a Skylar.

“Da lui? Nulla. È solo un mezzo per il mio progetto.” spiegò, facendo spallucce. “Ho bisogno di un corpo per vivere, Tyler.” sbuffò, come se stesse dicendo un'ovvietà.

Lydia intese il progetto di Sydney e puntò i suoi occhi su quelli del biondo per poi annuire debolmente. Concentrandosi, Lydia fece barcollare un mobile di legno, per poi farlo cadere completamente al grido “Sono arrivati i Trickster! È finita!”.

Azeban sussultò e si voltò, pronto ad attaccare gli altri quattro spiriti, ma una palla di tè e sonnifero lo colpì in pieno volto, entrandogli in bocca.

“Tu...” ringhiò, puntando un dito contro Sydney, mentre iniziava a biascicare e a barcollare “Tu sarai l'ultimo che ucciderò...” disse, prima di cadere di faccia a terra sul pavimento. “Dovrai vedere tutti i tuoi amici morire...” sussurrò, prima di addormentarsi.

 

“E adesso?” domandò Kyle, massaggiandosi il braccio destro. “Vogliamo chiamare un prete?”
“Tra poco sarà il tramonto. Dobbiamo proteggere Sky dai Trickster. Non mi interessa se è posseduto da uno spirito malvagio, non lascerò che venga ucciso.” spiegò, incrociando le braccia.

“Ok, ma come facciamo a separarlo da Azeban?” domandò Sydney, e un'idea scosse come un fulmine la testa di Lydia.

“Separare. Hai detto bene, Sydney...” mormorò la ragazza, mordendosi l'unghia del pollice “Se c'è ancora Sky in quel corpo, allora potremmo riuscire a separare le due entità, restituendo Azeban al suo mondo e Sky al nostro.” disse.

“Ma lo spirito di Sky non è tangibile...” mormorò Tyler, non riuscendo ad immaginarsi uno scenario in cui dividevano Skylar a metà.

“Per questo entreremo nella sua testa. È lì che la sua anima risiede: nell'inconscio, nella memoria, nella psiche tutta.” spiegò, mentre l'idea nella sua testa continuava a prendere forma con sempre più vigore.

“Quindi dobbiamo entrargli nella testa? E come?” domandò Sydney e Lydia puntò l'indice su Kyle.

“COSA? IO?” domandò il moro “Ma se a stento riesco a leggere i pensieri della gente...” disse.

“Il tuo potere del Fuoco risiede nella Mente, quindi troverai un modo per farlo, Kyle. Bisogna vedere chi verrà con te...” spiegò, e poi puntò gli occhi su Sydney.

“Non mi piace il modo in cui mi guardi.”
“Se il Fuoco è la Mente, l'Acqua è la Psiche. E chi meglio del guardiano dell'Acqua saprà muoversi al suo interno?” domandò la ragazza, sorridendo.

“Ty, dì qualcosa.” mormorò disperato il biondo, sperando che il rosso riuscisse a dissuadere Lydia da quel piano folle.

“In realtà è la migliore idea che abbiamo.” spiegò, serio. “Io e Lydia rimarremo di guardia in caso i Trickster compaiano.” spiegò.

“Ok, ma se non ne usciamo vivi avrete nemici peggiori di Azeban a cui dare conto.” spiegò Sydney, facendo sorridere Lydia e Tyler. Il biondo si sedette al fianco di Skylar, e Kyle rimase in piedi dietro lo schienale del divano. Pur non sapendo cosa fare, Kyle ebbe l'istinto di poggiare la mano destra su Skylar e la sinistra su Sydney e appena il contatto fu stabilito, i due ragazzi sussultarono e poi chiusero gli occhi, cadendo in una specie di stato di trance.

“E ora che facciamo?” domandò Lydia.

“Aspettiamo...”

 

Fu il freddo più oscuro la prima sensazione che i due ragazzi captarono appena entrati nella mente di Skylar, per poi ritrovarsi fiondati in un mare nero in piena notte. I due ragazzi risalirono la superficie e presero una boccata d'aria a pieni polmoni, guardandosi attorno e trovandosi circondati solo da acqua scura e profonda senza accenno di terra o qualcosa a cui aggrapparsi.

“Ed ora?” domandò Kyle, muovendo leggermente gambe e braccia per rimanere a galla.

“Non lo so. È la prima volta che entro nella testa di qualcuno.” rispose Sydney, guardandosi attorno per poi percepire un movimento sotto di loro, nelle oscure profondità di quel mare dall'aspetto tutt'altro amichevole.

“Aspetta qui.” disse il biondo, e prendendo una generosa boccata d'aria si immerse, andando sempre più a fondo fino a quandole sue mani non toccarono qualcosa di freddo e di metallico che spuntava da una superficie tiepida, levigata e grande. Il biondo nuotò fino alla superficie e prese Kyle per mano.

“Vieni, seguimi. Ho trovato qualcosa.” disse, affannato.

“Cosa?”
“Una porta.” Kyle si morse le labbra bagnate di acqua salata. Dove si erano cacciati? In quale situazione oscura? Ma vedendo Sydney così sicuro di sé, Kyle prese un bel respiro e si immerse e, guidato dal biondo, nuotò per circa tre metri fino a trovare anche lui la porta di cui parlava Sydney. Il biondo fece scattare la serratura ed i due ragazzi furono immediatamente risucchiati da quel passaggio oscuro.

  
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