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Autore: John Spangler    10/05/2017    2 recensioni
Alla fine della Ribellione di Robert, Stannis Baratheon salpò verso Roccia del Drago con l'incarico di eliminare gli ultimi Targaryen. Ma prima che lui arrivasse, questi riuscirono a scappare. Ma cosa sarebbe successo se fosse arrivato un pò prima? Scopritelo leggendo questa storia, un AU in cui Daenerys Targaryen è cresciuta sotto la protezione di Stannis Baratheon, e dove suo fratello Viserys è diventato un Guardiano della Notte.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4: Doran

 

Jon Arryn era un uomo anziano. Questa era la sua prima caratteristica che Doran aveva notato. Il Lord della Valle e Primo Cavaliere dell'Usurpatore era alto, magro, fragile, e aveva sempre un'aria stanca. Certo, era anche fiero, ma chiunque con un minimo di cervello poteva accorgersi che camminava con le preoccupazioni di un centinaio di lord e il fardello dei Sette Regni sulle sue spalle.

 

La cosa più patetica, era che tutto questo era vero.

 

- Il mio punto è semplice, Lord Arryn.- disse il Principe.- Ditemelo voi stesso, perchè dovremmo sottometterci a un uomo che non fa nulla per Dorne in cambio? Che ci tratta come il fango che calpesta; che si rifiuta di darci un qualunque esempio della giustizia che ha promesso quando si è ribellato contro la Casa Targaryen?-

 

Al suo fianco, Oberyn si agitò.- Quel che mio fratello vorrebbe chiedere è: perchè dovremmo diventare sudditi dell'uomo che ha avuto il suo trono coi cadaveri dei nostri nipoti? Di nostra sorella?-

 

Arryn scosse la testa. Dietro di lui, il perfido ragno che Aerys aveva portato a Westeros si mosse. Con la sua voce vellutata, disse: - Ah, quello che è successo alla Principessa Elia e i suoi figli era inconcepibile, miei principi. Re Robert se ne rammarica profondamente. Tuttavia, temo che l'autore di questa atrocità sia ancora sconosciuto. Perfino i miei uccellini...non possono volare ovunque, temo.-

 

Doran avrebbe voluto gridargli in faccia, e fosse stato un altro uomo, lo avrebbe fatto. Gregor Clegane. Amory Lorch. Ecco. Era così difficile, Ragno? Tywin Lannister, Robert Baratheon. Tutti loro. Sono stati loro, personalmente o per procura. Sono loro che hanno ucciso Elia, Rhaenys ed Aegon. Sono loro quelli che voglio morti.

 

Eppure c'era qualcosa nel comportamento dignitoso dell'eunuco Lord Varys che lo inquietava. Elia aveva detto molto a Doran di questo Maestro dei Sussurri, che sembrava essere passato dai Targaryen ai Baratheon appena aveva potuto. C'era una scintilla nei suoi occhi, però, e sulle sue labbra un sorriso accennato che raccontava un'altra storia. A che gioco stai giocando, Ragno? Da che parte stai?

 

Fu suo fratello ad esprimere ad Arryn tutto quello che Doran provava. Oberyn poteva anche sembrare calmo, ma nei suoi occhi, simili a quelli di una vipera, si poteva vedere tutta la sua rabbia.- E' un pò strano, forse,- annunciò.- che tutto Dorne conosca i nomi di questi...abomini, mentre l'esimio Primo Cavaliere no, e neanche il celebre Lord Varys, con tutte quelle spie sparse ovunque. Non sapevo che il concilio dell'Usurpatore fosse così incompetente.-

 

Varys sembrò divertito.- Se lo dite voi, mio principe.-

 

Lord Arryn sembrò pensare a una risposta, ma Oberyn non aveva finito. Doran vide svanire la calma dal volto di suo fratello.- Gregor Clegane e Amory Lorch. A servizio di chi sono questi due cavalieri, Lord Arryn? Hmm? Lord Varys, forse vorrete informare il vostro superiore, nel caso non ne sia a conoscenza.-

 

- Lord Lannister.- rispose fiaccamente il Lord della Valle, e sospirò.- Vi assicuro, miei principi, che Lord Tywin non ha avuto alcun ruolo in quei deprecabili omicidi. I suoi vassalli, chiunque essi siano, hanno agito di loro iniziativa. Non ci sono abbastanza prove...-

 

- Lord Arryn, voi mi sembrate un uomo assennato. E onorevole.- intervenne Doran. Siete pazzo se pensate che mi beva tutte queste sciocchezze. Voi e il vostro infido maestro delle spie.- Ripeterò la domanda di prima. Datemi un motivo, un solo motivo per cui dovrei continuare ad essere fedele al Trono di Spade, e lo terrò in considerazione. Un solo motivo, non chiedo altro.-

 

Il Lord della Valle rimase senza parole. Varys guardò incuriosito.- Saranno fatte delle concessioni a Dorne, ovviamente.- disse invece Arryn.- Re Robert ha parlato di una riduzione delle tasse, forse perfino uno statuto.- I suoi occhi acquosi si spostarono su Oberyn.- Un re ha anche il potere di legittimizzare coloro che sono nati dal lato sbagliato del letto. Se voi principi lo vorrete, sarà fatto.

 

- Lord Renly Baratheon governa Capo Tempesta, e mi sembra che sia coetaneo della giovane Principessa Arianne. Potremmo combinare un fidanzamento, se vi aggrada, Principe Doran.-

 

Oberyn socchiuse gli occhi e si alzò in piedi.- State cercando di corromperci, Lord Arryn?- Si avvicinò all'anziano inviato finchè tra di loro non rimase molta distanza.- Eh? Eh?-

 

- Oberyn.- disse Doran in tono di avvertimento. Per quanto lui stesso volesse strangolare Arryn, non era così che si gestivano le cose. Suo fratello ruggì furioso e, con un'ultima occhiata minacciosa al Primo Cavaliere, uscì dalla stanza. Bene, pensò Doran. Fagli sapere quanto facciamo sul serio.

 

Appena la pesante porta si chiuse dietro Oberyn, Doran finse di sospirare.- Chiedo scusa per mio fratello, mio signore.-

 

Lord Arryn fece un gesto con la mano.- Non importa.- disse fiaccamente.

 

- La...natura tenace del Principe Oberyn è ben nota.- Varys scosse la testa, fingendo tristezza.- Non lo biasimiamo per essere in lutto per la lady sua sorella.-

 

Per qualche attimo, il silenzio regnò nel salotto, permettendo a Doran di osservare gli altri due. Arryn, fedele a un nemico, e Varys, fedele a non si sa chi. Quanto avrebbe voluto che questo momento non fosse mai arrivato! Si chiese cosa sarebbe successo se avesse chiuso i confini dorniani e isolato la sua terra dal resto di Westeros, piuttosto che accogliere inviati e offerte di pace. Oberyn lo aveva suggerito dopo l'arrivo della notizia della cattura degli ultimi due Targaryen (che avrebbero potuto essere usati come strumenti per ricevere giustizia) da parte delle forze Baratheon. Alcuni dei suoi più importanti vassalli l'avevano considerata l'opzione più logica fin dal giorno della caduta di Approdo del Re, incluso Yronwood. Aveva considerato anche altre opzioni, però. Non devo pensare solo alla vendetta, per quanto la desideri. Dorne, il suo popolo, i miei lord e la mia Casa. Oberyn, Mellario, Arianne e Quentyn. Per il loro bene, non devo farmi accecare dall'odio. In verità, finora questo si stava dimostrando difficile...per usare un eufemismo.

 

- Abbiamo sentito della caduta di Roccia del Drago.- disse alla fine Doran, rompendo il silenzio. Era molto curioso su quell'argomento.- Che due dei figli della Regina Rhaella sono ancora vivi.

 

Non disse "i figli di Re Aerys", al che ci fu un lampo di sorpresa negli occhi di Jon Arryn.- Sì, il Principe Viserys e la Principessa Daenerys.- disse il Primo Cavaliere, in un tono ancora più piatto di prima. Doran sospettava che fosse un argomento molto dibattuto perfino nelle cerchie più fidate dell'Usurpatore. Si dice che suo fratello gli abbia disobbedito. Questo non è un buon inizio per una nuova dinastia.

 

- Sono sotto la protezione di Lord Stannis.- disse Arryn.- Il giovane principe verrà mandato a nord da Lord Eddard Stark, appena avrà compiuto otto anni.-

 

Lord Varys emise un suono incomprensibile.- Grande Inverno gli piacerà molto.- disse. Doran quasi socchiuse gli occhi per il sospetto. La Barriera, allora. E' lì che andrà il ragazzo quando sarà maggiorenne? Aveva molto senso, in verità: l'ultimo erede maschio dei Targaryen, cresciuto in un ambiente duro e implacabile in preparazione per il futuro duro e implacabile che lo aspettava. Altrimenti, se fosse scappato, in futuro Doran avrebbe potuto incoronarlo re, e forse Arianne avrebbe potuto essere la sua consorte, diventando così la regina che Elia non aveva potuto essere. Ma era meglio non soffermarsi su tutto ciò.

 

- Capisco.- riconobbe Doran. In vita sua non aveva mai incontrato l'Usurpatore, e nemmeno il suo fratello minore; ma se negare a Robert i corpi dei piccoli Targaryen era un esempio della personalità di Stannis Baratheon, poteva supporre che sarebbe stato un capo migliore per la ribellione rispetto a quello scelto da Arryn e Stark. Fosse stato lui ad attaccare Approdo del Re, Elia sarebbe sopravvissuta, pensò Doran. Ma gli dei erano crudeli, e invece era stato Tywin Lannister a guidare il Sacco.

 

Ci ripensò anche più tardi quel giorno, osservando la Città Ombra oltre le Mura Serpeggianti di Lancia del Sole. Quasi rabbrividì per la tensione che sembrava pervadere anche l'aria umida che gli soffiava attorno. Le costruzioni ad ovest del suo castello brulicavano di vita come sempre, i bordelli e le taverne piene di gente fino all'orlo. Gli esercizi dei mercanti erano tutti diversi l'uno dall'altro: alcuni erano in attività, altri erano silenziosi come la cripta in cui il corpo di Elia era stato sepolto accanto ai resti straziati dei suoi figli.- Un gesto da parte di Re Robert, come vi era dovuto.- aveva detto con calma Varys. Doran avrebbe voluto strangolarlo. Che ne sai di gesti, eunuco? Che ne sai di quel che è dovuto a Dorne?

 

Mellario venne da lui quella sera. Oppure era Aero Hotah che chiedeva se quella notte il principe desiderasse la compagnia della lady. Doran non ricordava bene. Nè ricordava cosa aveva risposto; solo che era rimasto per ore da solo accanto alla finestra, guardando in un abisso di vecchi ricordi. La lady sua madre che partoriva una dolce, delicata bambina dopo quel che era successo a Mors e Olyvar. La piccola Elia che si godeva i Giardini d'Acqua con un Oberyn poco più giovane di lei. Lei che diventava adulta, una bellezza dolce con una mente svelta e sagace. Il matrimonio con Rhaegar, quando il titolo di "Principessa" di sua sorella aveva assunto un nuovo significato. La nascita di Rhaenys, dall'aspetto dorniano, e Aegon, dall'aspetto valyriano; l'orgoglio silenzioso sul volto di Elia ogni volta che guardava le meraviglie che aveva creato nel suo grembo. Sua figlia una principessa, come lei stessa era sempre stata, e suo figlio un principe che un giorno avrebbe avuto il potere di un re.

 

Ci fu un torpore nella sua mente che attutì la musica suonata giù nel cortile. Che avrebbe avuto il potere di un re, riflettè Doran, rendendosi conto del suo errore. Non più.

 

Ma i dorniani non erano fatti per rimpiangere e rimuginare sugli errori fatti nel passato. Erano fatti per durare. Per prevalere.

 

Fu così che suo fratello lo trovò: calmo, incupito, immerso nei pensieri. Le guardie avevano l'ordine di non far passare nessuno senza un permesso esplicito, ma Oberyn era sempre stato un'eccezione. Era una testa calda, senza vergogna e vendicativo, eppure Doran sapeva che non era stupido, con una catena della Cittadella forgiata a metà, ed era anche astuto, con una conoscenza di veleni e intrighi molto più vasta di quella di Doran. Suo fratello sarebbe sempre stato il benvenuto nel salotto del Principe. L'ospite che aveva portato con sè, invece...

 

- E' tardi.- commentò freddamente Doran.- Possiamo aspettare il mattino per...parlare, Lord Varys.-

 

Il suddetto eunuco ridacchiò, ma non rispose. Fu Oberyn, invece, a parlare per lui.- Fratello, devi ascoltarlo! Da anni non arrivavano a Dorne notizie migliori. Siamo stati dei folli, a continuare a sperare per Viserys mentre...beh, è meglio che tu senta la storia personalmente. Avremo la nostra vendetta ora.-

 

Il bagliore negli occhi da vipera di Oberyn era evidente nel salotto. Varys era l'immagine del divertimento, tranquillo ma con un leggero sorriso sulle labbra. Cos'è che vuoi, Ragno? Cosa hai detto per far eccitare così Oberyn? A che gioco stai giocando?

 

Doran sospirò. E va bene, sentiamo che ha da dire.- Procedete, allora, Lord Varys. Ditemi.-

 

- Ah.- rispose Varys.- Certamente, buon principe.-

 

E così ebbe inizio, una tela di parole vellutate pronunciate attentamente, spesso interrotte dalle battute di Oberyn e dalle frasi del maestro delle spie. Doran doveva ammettere che Varys gli stava presentando un racconto davvero ben strutturato. Sembra quasi una canzone, avrebbe commentato Elia. E in effetti era un pò così. Il principe nascosto, ritenuto morto dai suoi sudditi, che si scopriva essere vivo e vegeto pronto a riprendersi il regno dalle mani di coloro che lo avevano usurpato. Troppo bello per essere vero, anche. Doran era riluttante a credere all'eunuco.

 

- Spero mi perdonerete se non mi fido di voi, Lord Varys.- disse, quando il racconto si concluse. Oberyn cercò di interrompere.

 

- Doran...-

 

- Fratello, pensaci bene. L'Elia che conosco...che conoscevo...- esitò.- Elia Martell non avrebbe mai condannato a morte sua figlia per mettere al sicuro suo figlio. Non è quel tipo di donna.-

 

- Non era intenzione della Principessa Elia, mio principe.- disse Varys in tono rassicurante.- Il Principe Aegon...o è Sua Grazia, adesso? L'adorata principessa aveva solo...ah, dato la precedenza alla sicurezza di suo figlio, all'epoca. Avrei dovuto aiutare la Principessa Rhaenys e la lady sua madre a scappare da Approdo del Re nel caso le forze dei Lannister si fossero rivelate nemiche invece che amiche, ma purtroppo...-

 

Il ragno scosse mestamente la testa.- Non è andata così.- finì Doran per lui, la freddezza nella sua voce ancora intatta.

 

- Non è andata così.- concordò Varys.

 

La stanza rimase in silenzio per qualche attimo, gli unici rumori quelli dei passi di Oberyn. Doran volse lo sguardo verso l'eunuco. E' possibile che questo ragno stia dicendo la verità? Che il bambino che ho seppellito accanto a mia sorella sia solo il figlio di un conciatore comprato nella Piega del Piscio per una fiasca di Oro dell'Arbor? Che il vero Aegon Targaryen, Sesto del Suo Nome, Legittimo Re degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, sia ancora vivo?

 

Una parte disperata di Doran desiderò che fosse vero. Il suo lato più pragmatico gli consigliò di non farsi illusioni.

 

Guardò il falso inviato. Non ci si può fidare di un uomo che commercia segreti per vivere.

 

- Se è come dite,- Doran espresse i suoi pensieri.- cosa avete pianificato? Cosa credete che si debba fare per mettere Aegon sul suo legittimo trono? Qual'è il ruolo della Casa Martell...o il vostro, in tutto ciò?

 

- Sono felice che l'abbiate chiesto, Principe Doran.- rispose Varys, esibendo un sorriso.- Davvero molto felice.-

  
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