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Autore: isa chan    11/05/2017    0 recensioni
Giulia ed Elena hanno la stessa età e frequentano la stessa scuola.
Giulia è una ragazza libertina, coraggiosa e trasgressiva. Adora giocare con la play station, ascoltare musica e leggere fumetti.
Elena una ragazza sognatrice, gentile e altruista. Adora andare a scuola, leggere libri e fare nuove amicizie.
Tra banchi di scuola, compiti a casa, feste e ragazzi, due ragazze così diverse scopriranno il vero significato dell'amore.
NOTA: capitolo 13 revisionato e rating cambiato in arancione.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
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CAPITOLO 19 - RIFLESSIONI
Erano passate alcune settimane da quando Giulia e Lorenzo si erano fidanzati. Le cose tra loro sembravano funzionare, nonostante ogni tanto vi erano delle litigate tra i due per futili motivi che si andavano poi a placare con un bacio.
Elena aveva saputo della loro storia e fece del tutto per passarci sopra. Dal canto suo però si sentiva terribilmente in colpa e quindi scelse di starsene alla larga da Giulia e di farsi gli affari propri, anche se in fondo ne soffriva parecchio. Ne aveva parlato anche con Nicolò e lui, capendo la situazione, non fece altro che compatirla senza però avere successo.
Era finita una giornata di scuola e Giulia se ne stava da sola in cortile ad aspettare Lorenzo che si era intrattenuto a parlare con un professore, quando sopraggiunse Nicolò.
-Tu sei Giulia del 5°A, dico bene?-
Giulia lo squadrò per benino e fece una smorfia schifata.
-Si, che vuoi?-
-Ecco, so che forse non ti interessa saperlo, ma Elena sta male e vorrebbe tornare a stare con te-
-Beh, poteva pensarci prima di bellarsi a mie spese con te-
Il ragazzo sbuffò e si passò una mano fra i riccioli.
-Senti, se vuoi prendertela con qualcuno fallo con me. Mi sono messo in mezzo fra voi due quando eravate in armonia, ho rovinato tutto e mi dispiace per questo. Se vuoi dammi un pugno, picchiami oppure insultami-
-No, non lo farò. E sai perché?- disse Giulia mettendo le braccia conserte. -Perché sono certa che lei non te lo abbia detto e tu non lo potevi di certo sapere che stavamo insieme, no? Hai fatto di testa tua e se solo avesse voluto Elena ti avrebbe respinto. Quindi non mi sembra giusto scaricare tutta la colpa su di te. Tu hai contribuito a rendere le cose difficili, ma il vero casino l’ha combinato lei. Pertanto vai da lei, baciala, coccola, facci sesso o tutto quello che vuoi. Basta solo che mi lasciate in pace-
In quello stesso momento la raggiunse Lorenzo che squadrò Nicolò.
-Eccomi tesoro. Per caso questo tizio ti sta importunando?-
-No, mi stava soltanto chiedendo delle informazioni. Ora andiamo che si sta facendo tardi- concluse lei prendendolo per mano Lorenzo e trascinarselo fino alla sua macchina.
Durante il viaggio verso casa Giulia rimase con il viso a fissare il finestrino in silenzio, fino a che non giunsero a destinazione.
-Allora ci sentiamo- disse Giulia scendendo dalla macchina.
-Ah! Prima che tu vada volevo chiederti se ti andava di venire a bere qualcosa insieme a me ad un locale oggi pomeriggio. Viene anche mio fratello. Gli ho parlato di te e ha detto che sarebbe felice di conoscerti-
-Per me va bene-
-Allora passo a prenderti più tardi-
-Okay. A dopo-
E dopo essersi scambiati un bacio veloce si diressero alle proprie case.
Come stabilito, qualche ora dopo, Lorenzo andò a prendere Giulia e la portò al bar dove si era dato appuntamento col fratello.
I tavoli erano disposti nella sala in ordine sparso, ognuno con quattro sedie attorno e di fronte l’ingresso vi era un bancone a U con moltissimi bicchieri e piattini con i rustici sistemati sopra.
Giulia si guardò attorno e notò un ragazzo biondo seduto ad un tavolo con un altro ragazzo fargli un cenno con la mano.
-Quello è mio fratello Daniele. Dai, andiamo-
I due oltrepassarono i tavolini e raggiunsero quello dove si era sistemato Daniele e si sedettero.
D’aspetto fisico Daniele era identico a Lorenzo, solo più alto e magro come un’acciuga e con i capelli lunghi fino al collo. Il ragazzo che stava con lui era abbastanza alto e magro, con i capelli castani e un lungo ciuffo che portava sistemato dietro l’orecchio da una forcina appena visibile tra i capelli. Aveva gli occhi marroni e un sorriso che trasmetteva simpatia.
Entrambi erano vestiti con felpa e jeans e se non fosse stato per i loro atteggiamenti, Giulia li avrebbe certamente scambiati per due amici e non per una coppia gay.
-Ragazzi, lei è Giulia, mia compagna di classe e fidanzata-
-Ah, quindi saresti tu la famosa Giulia- esordì Daniele in un falsetto alquanto bizzarro. -Lorenzo mi ha parlato tanto di te-
-Ah si? E cosa ti ha raccontato?-
-Di tutto di più, come per esempio che sei una ragazza ribelle e sfrontata, ma non per questo bisognosa d’amore-
Giulia mimò il gesto di un conato di vomito facendo ridere Lorenzo, che era arrossito come un gambero.
-Hai visto che carino mio fratello?-
-Si, è un amore proprio come te-
I due ragazzi stavano per baciarsi, quando Giulia diede un colpo di tosse riportandoli alla realtà.
-Oh che sciocco, non mi sono nemmeno presentato.  Il mio nome è Alessio- disse il ragazzo castano allungando la mano verso Giulia, che a sua volta ricambiò la stretta.
-Alessio e Daniele… suona bene come coppia-
-Puoi dirlo forte-
Daniele si sporse verso il ragazzo per dargli un bacio sul naso e chiamare poi la cameriera per ordinare da bere, scegliendo un’aranciata da dividere in quattro.
Mentre bevevano l’aranciata, Giulia chiese loro come si erano conosciuti.
-Beh, è stato al primo anno di università- iniziò Daniele. -Mi servivano alcuni libri e mi dissero che li avrei trovati in biblioteca. Ed è lì che ci siamo conosciuti-
Alessio sorrise arrossendo, continuando il discorso iniziato dal compagno.
-A quel tempo ero un tirocinante e portavo avanti un lavoro in biblioteca. Aiutai Daniele con i libri e dopo esserci conosciuti, capii che c’era qualcosa di diverso in lui e ciò mi fece mandare fuori di testa, anche perché all'epoca stavo con una ragazza-
-Davvero?- chiese Giulia sbalordita.
-Si e la lasciai dopo essermi reso conto che mi ero preso una sbandata per lui. Lei capì la questione e scelse di restarmi amica-
-Immagino che sia stata una storia di poco conto-
-A dire il vero si, anche perché con lei non ci avevo combinato assolutamente nulla, se non baci e coccole varie-
-Io lo stesso con le mie precedenti fidanzate-
-Quindi siete stati entrambi con delle ragazze-
-Si, ma è acqua passata. Ora stiamo insieme e ci troviamo bene così-
Giulia notò i due stringersi una mano e subito si sentì strana, come se la cosa le pesasse. Ci stava abituando a quella svolta con Lorenzo, ma in quella circostanza si sentì totalmente fuori luogo.
Quelle effusioni le aveva avute con Elena seppur in segreto e si era resa conto di quanto fosse diversa una relazione etero da una omosessuale. E meglio di lei nessuno poteva capire quanto si stesse trattenendo Daniele per non saltare addosso al suo ragazzo.
Si alzò dal tavolo e fece per andarsene, ma Lorenzo la fermò.
-C’è qualcosa che non va?-
-No no, va tutto bene, è solo che dovrei tornare a casa. Resta pure qui con loro, io prendo un bus-
-Scherzi? Ti riaccompagno volentieri io-
I due si scusarono con i ragazzi e se ne andarono via.
Durante il viaggio di ritorno Giulia non disse una parola e sembrava avere la testa altrove. Lorenzo non le aveva chiesto nulla e preferì non parlare.
-Grazie per avermi riaccompagnata a casa- disse scendendo dalla macchina una volta giunta sotto il condominio della ragazza.
-Figurati, per te questo e altro-
-E ora che farai?-
-Penso che torno da mio fratello . Mi inventerò qualche scusa, capirà-
Giulia fece un cenno.
-Ci vediamo a scuola-
-Okay- concluse dandogli un bacio veloce e allontanandosi.
Una volta in casa, prese il cellulare e scorse la rubrica fino al numero telefonico di Elena. Inizialmente voleva cancellarlo, ma le era mancata la forza di farlo, così con tutte le loro foto poste nella galleria del telefonino.
Pigiò il bottone della cornetta verde e dopo un paio di squilli riagganciò la chiamata, sentendosi ridicola.
In fondo non aveva niente da dirle, se non il fatto di quanto stesse diventando difficile la situazione e di quanto, in fondo, le mancasse parlare con lei.

Angolo autrice:
Ciao a tutti! E' passato un secolo da quando ho pubblicato questa storia, che ho lasciato in sospeso per un motivo o per l'altro e che ora ho intenzione di portarla avati. Inoltre ho in mente di darle una revisione da cima a fondo, visto che ho notato molti errori di sintassi nella stesura. 

Non so con quale frequenza potrò pubblicare i capitoli, per via dei vari impegni, ma cercherò di tenere un certo ritmo. 
P.s. Ho cambiato il nome del fratello di Lorenzo e volevo comunicarvelo qui, giusto per non creare confusione.
Alla prossima! :D :D
 
   
 
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