Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: ARed    15/05/2017    4 recensioni
È Natale e a casa Cullen, Bella, Edward e la loro piccola bambina si preparano ad andare a festeggiare a Forks, dove è caduta tanta neve..
Lo so siamo quasi in estate.. ma volevo regalarvi questa storia che ho scritto per il contest "Natale a Pasqua".
Per chi di voi ha letto End?, capirà che è il seguito.
Buona lettura
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Parte II

 

FORKS 24 DICEMBRE

 

« La neve! La neve! La neve! », urlò felice la piccola vedendo i paesaggi innevati della penisola dell’Olympia, qui il Natale era davvero arrivato, si percepiva nell’aria il Natale. 

« Si amore »

Un’ora dopo il taxi prese il vialetto per villa Cullen erano arrivati ed erano tutti e tre emozionati, Bella ed Edward tornavano a casa mentre la piccola vedeva la neve che tanti aveva atteso nella soleggiata Los Angeles.

« Eccoci », disse il tassista fermando il taxi davanti all’entrata della casa.

« Casa », rispose Edward emozionato, vedendo la piccola che si era addormentata.

« Casa », ripeté Bella mentre scendeva dalla macchina, sentì subito il freddo di Forks entrarle nelle vene, sentiva di essere a casa.

Il tassista aiutò Edward a tirare fuori le valige dal baule e a metterle sotto il portico, Bella prese la sua borsa e cominciò a slacciare la cintura alla piccola, che non ne voleva sapere di svegliarsi.

« Amore io prendo la piccola, tu paga il taxi », le disse Edward mettendosi alle sue spalle.

« Sei proprio un gentil uomo! », rispose lei tra l’irritato e il divertito.

« Ecco a lei », disse Bella pagando la corsa al tassista.

« Grazie signora »

« Buon Natale »

« Buon Natale anche a voi », rispose il tassista salendo in macchina e uscendo dal vialetto. Avevano fatto un lungo viaggio da Seattle, e lui doveva andare a Port Angeles, per poter festeggiare con la sua famiglia.

« Così felice di essere arrivata nella terra natale dei suoi genitori che si è addormentata »

« Ricordiamoci che è tua figlia »

« Certo, ora è mia figlia », Bella ignorò le parole di suo marito e suonò al campanello di casa Cullen, avevano le chiavi, ma preferivano fingersi degli ospiti per fare una sorpresa, anche se a casa sapevano del loro arrivo.

« Benarrivati vi stavamo aspettando », disse Esme felice, vedendo sua nuora ed abbracciandola.

« Colpa di Edward », rispose Bella felice di essere tra le braccia della sua seconda mamma.

« Devi continuare ancora a lungo? », Edward cominciava ad essere stanco di quell’atteggiamento, ma Bella continuava ad ignorarlo.

« Dico solo la verità! », disse Bella entrando in casa, dove trovò suo suocero ad aspettarla a braccia aperte.

« Cosa le hai fatto?», domandò Esme facendosi da parte per permettere a suo figlio di entrare in casa, fuori si gelava.

« Nulla.. è intrattabile da un paio di giorni », rispose lui scrollando le spalle.

« Dorme? », chiese Esme avvicinandosi alla nipotina, che dormiva beata tra le braccia del suo papà.

« Si è addormentata in macchina, era così contenta di prendere l'aereo che il troppo entusiasmo l’ha sfinita », disse Edward lascandole un bacio sulla piccola testolina.

« Ciao, come è andato il viaggio? », domandò Carlisle felice di avere suo figlio e sua nuora in casa.

« Bene.. voi come state, tutto bene? », rispose Bella sedendosi accanto al suocero.

« Al solito.. invecchiamo »

« Ma smettila.. sei ancora un bell’uomo »

« Grazie »

« Papà non ci provare con mia moglie! », lo riprese Edward facendo ridere tutti tranne Bella.

« Chissà, magari se avessi sposato uno come lui, forse sarei arrivata a Forks il giorno prima e non il giorno della Vigilia, perché il mio caro maritino doveva fare il suo allenamento! », disse Bella con, giusto una punta di acidità nel suo tono di voce.

« Bella.. », disse Edward cono tono arrabbiato, sua moglie stava esagerando.

« Dammi la bambina, la porto a dormire di sopra », disse Bella alzandosi e prendendo la piccola in braccio.

« Sputa veleno oggi », disse Carlisle, quando Bella salì le scale.

« Mi vado a fare una doccia. Gli altri dove sono? », rispose lui deviando l’affermazione del padre.

« I Swan vengono tra poco, mentre i Brandon e tua sorella sono usciti per prendere delle cose », disse Esme preoccupata per quella freddezza che stava caratterizzando in quel momento il rapporto tra il figlio e la nuora.

« Regali dell’ultima ora? »

« Probabile », rispose Carlisle, anche lui preoccupato.

« Tipico di Emmet », disse Edward salendo il primo scalino.

« Edward? », lo chiamò sua madre.

« Si, mamma », rispose lui voltandosi.

« Fai pace con Bella, qualsiasi cosa sia successa ricordati che è Natale », lo disse con la dolcezza che solo le mamme possono avere, quella dolcezza che portava una madre a volere solo il meglio per il proprio figlio, e per Edward il meglio era Bella.

« Lo terrò a mente », rispose salendo le scale ed entrando in camera sua, dove trovò Bella intenta a togliere le scarpe alla piccola.

« Dorme ancora? », domandò mettendosi alle spalle della moglie, la sentiva distante. « Si », disse lei in un sussurro comprendo la bimba con il plaid.

« Bella, amore, perdonami per oggi.. lo so che.. »

« È il tuo lavoro.. non ti chiederei mai di rinunciarci », rispose lei evitando di guardarlo.

« Vado a farmi una doccia »

« Li ci sono le tue cose », disse Bella alzandosi e aprendo la valigia del marito, odiava la freddezza che si era creata tra i due, ma non riusciva a togliersi quel peso dal petto.

Edward entrò in doccia, chiedendosi perché la moglie fosse così distante da lui, sapeva di aver passato molto tempo fuori casa nell’ultimo mese, ma presto tutto avrebbe avuto una spiegazione.

Bella aveva approfittato dell’assenza del marito per disfare le valige, era l’unico modo per distrarsi e non pensare, se pensava stava male e rischiava di rovinarsi il Natale.

« Cosa mi devo mettere? », domandò Edward entrando in camera con solo la tuta addosso e a petto nudo. Bella si soffermò ad ammirare la bellezza di suo marito, l’attrazione fisica tra i due era sempre stata forte.

« Quello che vuoi », rispose tornando ad occupare le sue mani.

« Va bene il pantalone nero? »

« Siamo a Natale dai! Non a una delle cene di gala a cui partecipi ultimamente! », rispose Bella acida.

« Meglio il jeans? », disse Edward cercando di ignorare il tono di voce di Bella, non voleva arrabbiarsi con lei, sapeva che da lì a poco tutto si sarebbe risolto, mancavano solo poche ore, doveva resistere.

« Molto meglio se poi ci abbini quel maglioncino che ho messo in fondo alla valigia », rispose Bella con quel sorriso sghembo di chi la sa lunga.

« Quale? »

« Guarda bene quello rosso », disse lei indicando la valigia. Edward si abbassò e tirò fuori un maglioncino di lana rossa con una renna cucita sul petto. Bella sorrise, l’aveva scelta Chloe quando erano andate a comprare insieme i regali.

« Da dove spunta fuori? », domandò Edward con una faccia a metà tra l’inorridito e il  divertito, la renna cucita aveva un muso buffo. Le stava simpatica.

« Lo ha scelto Chloe.. quindi ora lo indossi! »

« Allora lo indosso, vedi che alla fine hai scelto te quello che dovevo indossare! », disse lui sorridendo, ma Bella non era dello stesso parere.

« Con questo? »

« Mi spieghi che cos'hai? È già un po' di giorni che sei strana », chiese Edward ormai stremato dal comportamento della moglie, non ne poteva più.

« Io sarei quella strana? », chiese Bella avvicinandosi al marito, era stanca anche lei delle bugie di Edward.

« Sì, prima sei dolce, poi scontrosa, poi scherzi con me. Bella, io non ci capisco più nulla »

« E dimmi come lo hai notato, se sono giorni che non mi vedi? », domandò lei rinfacciandogli la sua assenza dell’ultimo periodo.

« Bella.. Io non capisco »

« Non capisci? Sono settimane che sei strano, mi stai nascondendo qualcosa lo sento », disse lei esprimendo per la prima volta i suoi timori.

« Bella non è vero, sono sempre sincero con te », Edward non stava mentendo, tutte le sue bugie erano a fin di bene, ma vedeva che sua moglie non aveva fiducia in lui, e questo lo feriva terribilmente.

« Sento che c'è qualcosa che occupa i tuoi pensieri costantemente », Bella tratteneva le lacrime, sentiva che qualcosa sarebbe cambiato dopo quella discussione, e non sapeva se fosse pronta.

« Amore va tutto bene.. oltre a te e a nostra figlia non c’è nessun’altro ad occupare i miei pensieri. Credimi.. », Bella guardò suo marito negli occhi, sapeva che stava nascondendo qualcosa, non riusciva a credergli.

« Non ci sei mai! Esci prima di me e torni tardi! Cosa succede? », domandò lei in un ultimo tentativo.

« Bella.. »

« Edward dimmelo! », disse lei decisa, alzando il tono di voce.

« Non posso.. non ora », rispose lui allontanandosi da lei e raggiungendo la grande finestra.

« Hai un’altra? », lui non rispose, evitò anche di guardarla negli occhi, « Edward hai un’altra? », disse tenendo basso il suo tono di voce, se fossero stati soli avrebbe urlato, ma non voleva rovinare la Vigilia di Natale alla sua famiglia. Era una possibilità alla quale aveva cercato di non pensare in quei giorni, Edward la amava, non l’avrebbe mai tradita. Non avrebbe mai tradito lei e la loro bambina. Ma era l’unica conclusione alla quale lei era arrivata, non riusciva a spiegarsi in altro modo il comportamento del marito.

« Bene », disse Bella uscendo dalla stanza, dopo non aver ottenuto risposta da suo marito, trattenne le lacrime che avrebbe voluto versare.

Non voleva credere che suo marito avesse un’altra, ma non sapeva cos’altro pensare, erano giorni che non si parlavano, e per loro parlare era fondamentale.

Come le succedeva da giorni oltre a quella consapevolezza, che diventava minuto dopo minuto più grande, le tornò la nausea. Corse nel bagno infondo al corridoio e conciò rigettare quel poco che aveva mangiato in aereo. Si diede anche una rinfrescata al volto ed uscì dal bagno trovandosi sua madre in corridoio.

« Mamma! », disse lei felice di rivedere la madre, le corse incontro e l’abbracciò stretta, cercò di trattenere le lacrime, non voleva farla preoccupare.

« Ciao tesoro »

« Sono già arrivati tutti? »

« No, sono qui solo io, dovevo portare i dolci ad Esme e poi ti volevo riabbracciare piccola mia »

« Mi sei mancata mamma »

« Anche tu, la mia nipotina dov’è? »

« Dorme, il viaggio l’ha stremata », rispose ricordando che in quella stanza c’era anche suo marito.

Renèe notò subito il cambiamento d’umore, non vedeva la solita luce nel volto di Bella.

« Bella tutto bene? », domandò la madre accarezzando il braccio destro della figlia.

« Si mamma. Sono solo stanca », rispose lei facendo un sorriso tirato.

« Hai litigato con Edward? », le domandò la madre, Bella spostò lo sguardo sulle scale trovandole più interessanti dello sguardo della madre.

« No, ma che dici? », rispose Bella in modo veloce, cercando di nascondere le sue emozioni alla madre.

« Bella ti ho tenuta dentro di me per nove mesi, vedo che c’è qualcosa che non va », disse Renèe, conosceva meglio di tutti sua figlia.

« Mamma, davvero, va tutto bene »

« Bella.. », Renèe non voleva vedere sua figlia stare male.

« Non insistere », disse Bella trattenendo le lacrime e scendendo al piano inferiore.

Emmet e Rose arrivarono a casa Cullen con il piccolo Liam, Bella sorrise appena vide la cognata e il piccolo che teneva tra le braccia.

« Ben arrivati », li salutò Bella abbracciando tutti e tre.

« Dov’è Edward? », chiese Emmet mettendo le buste con i regali accanto al grande abete.

« In camera sua con Chloe », rispose Bella prendendo il piccolo tra le braccia. Anche Rose notò la freddezza con la quale Bella rispose alla domanda sul marito.

« Bene.. mi vado a fare una doccia, questo shopping mi ha ucciso »

« C’era anche Alice con voi? »

« No.. stareste piangendo la mia morte in quel caso », rispose lui facendo ridere tutti.

« Ma che papà ti ritrovi? », disse Bella al piccolo che lo guardava con i suoi due occhioni neri.

« Il più bello del mondo! »

« Non dovevi farti una doccia tu? », lo riprese sua moglie, Bella sorrise nel vedere la complicità e lo scambio di battute tra sua cognata e il marito. Cosa che mancava da un po’ nel suo matrimonio.

« Corro », disse Emmet lasciando un bacio al figlio ed andando al piano di sopra.

« Ragazze mi aiutate a preparare la tavola? », domandò Esme andando in sala da pranzo seguita dalle due ragazze, il piccolo Liam, ancora tra le braccia di Bella, cominciò a piangere.

« Certo Esme ti aiuto io, Rose credo che abbia fame », disse Bella passando il piccola alla cognata che si sedette sulla poltrona in sala da pranzo, accanto alla grande vetrata che dava sul giardino completamente innevato.

« Già è l’ora della sua poppata », disse lei cominciando ad allattarlo, Esme osservò emozionata la scena prendendo il servizio di piatti e cominciando ad apparecchiare con l’aiuto di Bella.

« Assomiglia sempre di più ad Emmet », disse Bella mettendo il centro tavola fatto di candele bianche a palline di Natale argento e lilla.

« Dici? », chiese Rose continuando ad allattare il suo piccolo di appena tre mesi, in effetti assomigliava molto a suo marito. Aveva la piccola testolina piena di capelli neri come quelli di Emmet.

« Si.. è buono, è un piccolo ometto e mangia molto, la sua fotocopia », rispose Bella voltandosi verso la cognata ed osservando la scena. Allattare sua figlia era stata una delle emozioni ed esperienze più belle per lei, in quel momento si creava un legame unico con il proprio bambino. Sorrise sfiorandosi il ventre piatto.

« Non scordiamoci che è nato di quattro chili », ricordò Esme mettendo in tavola l’ultimo segnaposto.

« Non farmelo ricordare mamma! Partorirlo è stato un parto.. »

« Un parto Rose? Davvero? », la prese in giro Bella, Rose scoppiò a ridere ripensando alle sue parole.

« Effettivamente non c’è nulla di più doloroso di un parto », concordò Esme avvicinandosi al nipote e dando a lui una dolce carezza.

« Si è addormentato », Rose guardava ammirata il suo piccolo capolavoro.

« Dammi qui, che la nonna gli fa fare il ruttino o poi lo mette nella culla », Esme prese il suo nipotino in braccio e cominciò a cullarlo per l’intero salone.

« Dov’è la mia nipotina? »

« Dorme.. anzi è meglio se vado a svegliarla », disse Bella avviandosi al piano superiore. Continuava a pensare alle non riposte di Edward, al dubbio che si era insinuato in lei. Davvero Edward aveva un’altra?

Entrò nella vecchia camera del marito e lo trovò sdraiato accanto alla bambina, sorrise a quell’immagine, sapeva dell’amore immenso che legava Edward alla loro bambina. Di quello non avrebbe mai dubitato.

Mai lui la amava ancora? 

 

 

----------------

 

Buonasera ragazze, sono molto felice che la prima parte di questi continuo di End? vu sia piaciuto, grazie di cuore ❤️

 

A giovedì 😘

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: ARed