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Autore: Freeshane    15/05/2017    2 recensioni
[La storia riprende dalle vicende della 6x22]
E se Kai avesse punito Bonnie Bennett e Damon Salvatore togliendo a Elena il ricordo dell'esistenza di ognuno di loro?
"Damon non voleva crederci, non poteva essere vero: era impossibile dimenticare un amore come quello loro, era impossibile non ricordare della passione, dell'avventura, del pericolo. Non poteva crederci. Eppure, quando la sua ragazza aveva aperto gli occhi non l'aveva riconosciuto, non sapeva chi fosse [..] ma gli era bastato incrociare il suo sguardo e ammirare il suo sorriso per capire che non sarebbe stata la magia a spezzare l'incantesimo di Kai. "
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12- Lui merita di morire

 

Quando Damon riaprì gli occhi vide attorno a se morte, dolore e la distruzione che aveva già vissuto durante la guerra civile a cui aveva partecipato molto tempo prima, nel 1861. Il ragazzo cercò di sollevarsi in piedi e trovare riparo dalle bombe, ma la ferita che gli sanguinava dal petto non lo aiutava affatto; solo dopo un paio di tentativi, riuscì ad ergersi in piedi e a guardarsi attorno confuso e spaventato.

<< Damon >>

Il ragazzo si voltò verso le sue spalle e tirò un sospiro di sollievo quando vide la sua Elena, che lo guardava mentre morte e distruzione facevano da sfondo.

<< Elena >> Disse Damon guardandola preoccupato << Dobbiamo andarcene da qui, è pericoloso >> Affermò il ragazzo, dirigendosi verso lei e portandola più lontano possibile dalla guerra.

 Prima che il ragazzo potesse portarla a Mystic Falls, sentì qualcuno che lo chiamava ininterrottamente, con disperazione; appena si voltò rimase sconvolto quando vide sua madre, Lily, sanguinante sotto un tronco d'albero che era caduto a terra, proprio su di lei.

<< Damon, aiutami >> Supplicò una Lily piangente

<< No, Damon, non lasciarmi >> Disse Elena, cercando di fermare Damon dal soccorrere sua madre, così Damon la guardò

<< Lei è mia madre, non posso lasciarla morire >> Disse Damon, lasciando andare la presa della sua fidanzata e correndo verso Lily.

Appena la raggiunse, si gettò a terra e cercò di spostare quel pesante tronco d'albero sopra di lei per salvarla mentre sembrava che la donna stesse mettendo di respirare.

<< Non mi lasciare, Damon >> Sussurrò la donna

<< Non ti lascio, mamma >> Disse Damon piangendo mentre, con tutte le forze che aveva in corpo, cercò di liberarla dal peso del tronco.

L'attenzione del ragazzo si spostò verso Elena che urlò spaventata il suo nome: Damon riuscì appena a voltarsi verso l'amore della sua vita per poi vedere una bomba scoppiare proprio su di lei.

<< No, Elena! >> Urlò Damon con tutto il dolore che aveva nel cuore

Il ragazzo si alzò velocemente e corse verso l'esplosione della bomba ma di lei non c'era più nessuna traccia, solo cenere. Così, Damon si lasciò abbandonare ad un pianto disperato mentre tanti altri soldati, in quello stesso terreno, perdevano la loro vita.

<< No, Elena, no! >> Disse Damon gettandosi a terra, finendo sule sue ginocchia

<< Damon, aiutami >> Disse ancora dolorante Lily

Damon guardò quella donna con uno sguardo furioso dalla rabbia e si avvicinò a lei più velocemente che poteva, prendendo da terra un enorme masso.

<< Da quando sei arrivata tu nella mia vita ho conosciuto solo dolore >> Urlò con rabbia Damon << Io ti odio! >> Esclamò il ragazzo fuori di se per poi porre fine alla sua vita, schiacciando quel grosso masso sulla testa della donna che più l'aveva ferito nella sua vita.

Quando si ritrovò il sangue di sua madre nelle mani, scoppiò ancora di più a piangere: il rumore delle sue lacrime era così forte e potente che Damon non sentì la bomba che gli stava finendo proprio addosso e che stava ponendo fine alla sua vita.

<< Damon? Damon? >> Chiese una voce dall'esterno << Ragazzi, venite! Si è svegliato! >>

Damon aprì pian piano gli occhi e cercò di guardarsi attorno per capire dove si trovava, non gli ci volle molto tempo prima di capire che si trovava a casa sua, a Mystic Falls. Quando il vampiro riuscì a mettersi in piedi, guardò tutti i suoi più cari amici che lo guardarono emozionati: Bonnie, Caroline, Enzo, Stefan.

<< Fratello >> Disse Stefan con gli occhi colmi di lacrime per poi avvicinarsi sempre di più a lui

<< Ciao, fratellino >> Disse Damon accennando ad un sorriso, ancora stordito da quell'orribile esperienza

Stefan rise leggermente e abbracciò Damon con tutta la forza che aveva, stringendolo sempre più forte, gli era mancato così tanto.

<< Stai bene, sei vivo >> Disse incredulo Stefan

<< Come avete fatto a riportarmi indietro? >> Chiese Damon, così tutti guardarono Bonnie che sorrise, felice di rivederlo << BonBon, mi salvi sempre la vita >>

<< Sono qui per questo >> Disse Bonnie divertita con gli occhi lucidi per l'emozione

L'attenzione di tutti si spostò verso Elena, che entrò dentro il salone dei Salvatore e guardò il suo Damon con le lacrime che cominciavano a scendere sul suo viso sempre più velocemente

<< Elena >>

<< Damon >>

Damon corse ad abbracciare la ragazza, la quale rise leggermente stringendosi a lui mentre la faceva girare attorno a se stessa.

<< Mi sei mancata così tanto >> Disse Damon baciandola dolcemente << Ti amo >>

<< Anche io ti amo, Damon >> Rispose la ragazza sorridendo << E dimmi, com'è stato uccidere senza pietà tua madre? >> Chiese la ragazza con un sorriso maligno dipinto sul volto

A quelle parole, Damon indietreggiò di qualche passo mentre tutti gli altri lo guardavano sconvolti

<< Cosa? Tu come.. >> Cominciò a dire Damon

<< Come faccio a saperlo? Perchè io sono l'unica che ti vede come sei veramente: un mostro >> Affermò la ragazza << Sei un mostro, Damon >> Disse per poi strappargli il cuore dal petto e farlo finire a terra.

Quando Damon si risvegliò, si ritrovò disteso su uno di quei lettini su cui dormiva durante la guerra di secessione.

<< Finalmente ti sei svegliato >>

Damon si mise seduto su quel lettino e guardò l'uomo che era seduto sul lettino proprio accanto quello suo.

<< Dove siamo? >> Chiese confuso Damon

<< Mi prendi in giro? >> Chiese quel soldato divertito << Siamo in guerra, amico >>

<< No, siamo all'inferno >> Disse Damon sospirando << Nel mio inferno personale >>

Quella strana conversazione venne interrotta da un soldato che distribuì le varie lettere che i soldati ricevevano dai propri cari.

<< Niente per me? >> Chiese Damon

<< Mi dispiace, Salvatore, nemmeno questa volta niente >> Rispose il soldato

Damon sospirò e guardò il suo compagno, che lo guardava piuttosto preoccupato

<< C'è qualcosa che non va a casa ,Henry, a Mystic Falls >> Disse Damon alzandosi e raccogliendo quelle poche cose che aveva

<< Lo so, Damon: si chiama guerra >> Affermò ironico Henry

<< No, intendo con Stefan >> Spiegò Damon << Conoscendolo, mi scriverebbe ogni volta che gli fosse possibile >> Affermò

<< Magari non lo fa perchè ti odia >> Affermò Henry << Ci hai mai pensato? >>

<< Cosa? >> Chiese sbigottito Damon

<< Pensaci: lo hai condannato ad un'eternità di miseria e quando finalmente aveva trovato la felicità con Elena, il suo amore epico, tu gliel'hai rubata >> Disse Henry

<< Questo non è vero, tu non sei reale >> Continuava a ripetersi Damon

<< Ma quello che hai fatto è vero, è reale >> Affermò Henry << E da questo non puoi scappare >>

Damon guardò spaventato quel suo vecchio amico della guerra e scappò più lontano possibile da quell'accampamento di soldati, andando in direzione di Mystic Falls. Non ricordò nemmeno come riuscì ad arrivare fino a li in così poco tempo ma finalmente era ritornato a casa, in quella dove aveva trascorso gli anni della sua infanzia e che gli era mancata così tanto.

<< Damon >>

Il ragazzo si voltò e vide il suo fratello minore che lo guardava con stupore e che si avvicinava pian piano lui ancora sbigottito.

<< Stefan >> Disse Damon << Sono qui >>

<< La guerra è finita? >> Chiese Stefan

<< No! >> Esclamò il maggiore dei fratelli Salvatore << Non ti facevi più sentire e allora ho pensato che avessi bisogno di me >>

Stefan guardò Damon e scoppiò a ridere di gusto, lasciando Damon ancora più perplesso

<< Nessuno ha bisogno di te, Damon >> Disse Stefan divertito << Tu hai rovinato la vita a tutti quanti >>

Damon guardò Stefan confuso, non capiva perchè gli stesse dicendo quelle parole, perchè gli stesse dicendo tutto questo.

<< Tutti stanno meglio senza te >>

Damon si voltò e spalancò gli occhi: non poteva credere a ciò che stava guardando.

<< Elena >> Disse ammirando la donna che amava, che si avvicinava pian piano a Stefan

<< Ritenta >> Disse la donna, affiancando il minore dei fratelli Salvatore

<< Katherine? >> Chiese sconvolto l'uomo

<< Ciao, Damon, è un piacere fare parte del tuo inferno >> Disse Katherine, prendendo la pistola personale che Giuseppe Salvatore aveva regalato a Stefan per farlo divenire ufficialmente un uomo, e gli sparò dritto sul petto.

Damon finì a terra, dolorante, mentre il sangue fuoriusciva copiosamente dal suo petto, però non si trovava dinnanzi casa sua, non c'era più Stefan accanto a lui: era solo. Qualcuno gli si avvicinò, probabilmente per soccorrerlo – almeno così sperava Damon – e solo dopo qualche secondo riconobbe chi era la persona che lo stava fissando.

<< Papà >> Disse Damon urlando per il dolore di quella pallottola vicino al cuore

<< Non ti permettere a chiamarmi ancora in questo modo >> Disse Giuseppe Salvatore, sparando un altro colpo di pistola a suo figlio, facendolo ancora urlare per il dolore

<< Perchè mi fai questo? >> Chiese Damon piangendo

<< Perchè tu sei un mostro >> Disse Giuseppe, guardandolo con disprezzo, per poi colpirlo più volte con la pistola, rompendogli ogni osso del suo corpo.

Mentre suo padre lo stava pian piano uccidendo, lo sguardo di Damon si poggiò su quello di sua madre, che stava guardando quella scena imperterrita.

<< Mamma, aiutami >> Disse Damon dolorante, mentre pian piano le forze lo abbandonavano

<< Non posso, Damon >> Rispose dolcemente Lily

<< Perchè no? >> Chiese Damon piangendo

<< Perchè sei un mostro >> Affermò Lily << E meriti di morire >> Disse la donna per poi allontanarsi dal figlio che stava esalando l'ultimo respiro.

Così, Damon si arrese e lasciò che suo padre lo colpisse con sempre più violenza con quel fucile sino a porre fine alla sua vita. Lui è un mostro. Lui merita di morire.

 

   
 
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