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Autore: Lola1991    17/05/2017    3 recensioni
-    SEQUEL DI “From the beginning”
Thorin e Laswynn sono diventati re e regina di Erebor; gli anni del loro regno trascorrono pacifici sotto la montagna e i loro figli sono oramai grandi e pronti ad assecondare la volontà della stirpe di Durin.
La prima figlia femmina, Eriu, viene promessa in sposa al figlio di Dáin, Thorin, sui Colli Ferrosi. Dopo aver accettato questa difficile decisione, alla giovane Eriu non resta altro che iniziare una nuova vita lontana da Erebor e imparare ad essere una buona compagna e una buona moglie.
Ma accanto alla comunità dei Colli Ferrosi sorgono le terre selvagge e i villaggi di Rhûn, abitate dagli Esterling e da uomini creduti malvagi e corrotti. 
Vran, giovane cacciatore, incontrerà per caso Eriu, salvandola da una morte certa. La guerra per l’anello incombe, e il male si diffonde sulla Terra di Mezzo e sui suoi abitanti.
Ma Vran e Eriu non hanno nessuna intenzione di seguire un destino imposto da altri…
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dain II Piediferro, Nuovo personaggio, Thorin III Elminpietra, Thorin Scudodiquercia
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo III
 
Non ricordo cosa successe dopo. Mio fratello andò a chiamare mia madre, e le disse che avevo scoperto tutto; lei mi abbracciò e tentò di consolarmi, ma io non riuscivo a comprendere ciò che diceva. Mio padre mi guardò con occhi colmi di tristezza e mi disse che sarebbe andato tutto bene, che io ero una principessa di Erebor, e che il mio futuro sarebbe stato radioso.
Il fidanzamento venne annunciato la sera successiva, a cena; Dáin afferrò suo figlio e pose la sua mano nella mia, mentre la tavolata applaudiva entusiasta. Mia madre si teneva così forte al legno del tavolo che vidi le sue mani sbiancare. Frerin, Gwáyn e Alun applaudirono e fischiarono contenti, mentre negli occhi della mia sorellina Morud vidi solo un grande dolore. Forse capì solo in quel momento che avrei dovuto lasciarla per sempre.
Il principe Thorin, al mio fianco, si limitò a sorridere e a sventolare la mano imbarazzato, mentre il mio viso era di pietra; non mi degnò di uno sguardo e, dopo l’annuncio, continuò a mangiare e bere come nulla fosse.
 
L’accordo tra Dáin e mio padre prevedeva che io restassi ad Erebor per altre dieci lune, perché ero ancora troppo piccola per potermi sposare; una volta passato il periodo concordato, sarei stata condotta sui Colli Ferrosi e vi sarei rimasta per la preparazione alle loro tradizioni, in attesa del matrimonio che mi avrebbe reso moglie del futuro signore di quelle terre.
Quando la delegazione di Dáin finalmente partì, tirai un sospiro di sollievo. Il principe Thorin mi fece un breve cenno del capo prima di allontanarsi, e suo padre mi strinse forte le mano, sussurrando: « Immagino che ci vedremo molto presto ».
Sfiorai con la mano le pareti luminose della fortezza e mi guardai intorno. Erebor era la mia casa, e solo ora che stavo per lasciarla capii quanto fosse importante per me, e quanto mi sarebbe mancata.
Il periodo che precedette la mia partenza fu doloroso e amaro; tutti cercavamo di comportarci come se nulla fosse, ma giorno dopo giorno fremevo al pensiero di dover lasciare la mia famiglia. Cercavo di essere coraggiosa e tenevo la testa alta; ogni tanto, di notte, mia madre entrava silenziosamente nella mia camera e si sdraiava accanto a me e mi accarezzava i capelli come faceva quando ero molto piccola, per farmi addormentare; quelle notti piangevo tutte le mie lacrime e al mattino mi sentivo completamente vuota.
 
Anche mio padre passava più tempo con me: con la scusa di accertarsi del mio rendimento, mi guardava prendere lezioni e mi accompagnava tenendomi sottobraccio per il parco della fortezza, e benché sembrasse molto allegro, riuscivo a scorgere il dolore in quei suoi occhi azzurri, così simili ai miei.
« Mi dispiace molto che tu debba lasciarci », mi confessò amaro un pomeriggio d’autunno, stringendo più forte la mia mano nella sua. Lo guardai meravigliata: raramente mio padre mostrava i suoi sentimenti o confessava le sue emozioni; vedevo nel suo sguardo un affetto sincero e profondo, e improvvisamente ritornai bambina, e ricordai quando mi faceva salire sulle sue ginocchia e lasciava che gli tirassi le lunghe trecce corvine.
« Mi mancherete molto anche voi » risposti mesta, cercando di trattenere le lacrime.
« Tua madre è ancora molto in collera con me ».
Lo guardai meravigliata e alzai un sopracciglio. Lui prese un grande respiro prima di rispondere.
« Vedi, Eriu, ci sono cose che tua madre non vi ha mai confessato. Lei ha vissuto sui Colli Ferrosi, con il suo primo marito ».
Per un attimo boccheggiai. Non potevo credere a quelle parole… per tutta la vita, l’amore tra mio padre e mia madre era stata una certezza, uno spiraglio di luce, un esempio da seguire. Ora venivo a scoprire che mia madre era già stata sposata in precedenza, per di più sui Colli Ferrosi.
« E’ per quello che è così arrabbiata. E’ stato Dáin a combinare il suo matrimonio, e quei due non mai andati d’accordo… ».
« Ma cosa successe al primo marito di amad? »
« Lei venne con lui sui Colli Azzurri, dopo che Erebor era stata distrutta. Allora eravamo ancora molto giovani, e io la amavo da moltissimo tempo, pur sapendola moglie di un altro ». Mio padre prese a fare qualche passo, soppesando e scegliendo con cura le parole del suo racconto.
« Hai studiato con il precettore la battaglia di Azanulbizar… il marito di tua madre partecipò con noi per difendere Moria, e morì trafitto da una spada, nel tentativo di proteggermi. Pensavo di odiarlo, perché mi aveva portato via tua madre, ma non dimenticai mai quel gesto. Mi salvò la vita ».
« Ma… amad lo amava molto? » chiesi con un sussurro.
Lui mi guardò dolcemente e mi accarezzò la guancia. « No, ma gli era molto affezionata. Abbiamo chiamato tuo fratello Gwáyn in suo onore ».
Guardai a terra, sconsolata. Ascoltare il dolore che dovettero sopportare i miei genitori per stare insieme mi fece sentire ancora più triste e amareggiata per quello a cui stavo andando incontro.
Mio padre parve intuire la mia angoscia.
« Non temere, bunnanunê*. Le cose si risolvono sempre per il meglio, alla fine ».
Sperai con tutta me stessa che le parole di mio padre fossero vere.
 
Il periodo concordato passò velocemente e a malincuore mi ritrovai a fare i bagagli e mettere via tutte le mie cose più preziose, pronta – come potevo esserlo a quell’età – a diventare una moglie buona e obbediente.
Non sapevo come comportarmi; non sapevo cosa dovesse fare una buona moglie, né quale fosse esattamente il compito di un marito e futuro signore. Ero una principessa, ma il mio ruolo fino a quel momento ad Erebor era stato del tutto marginale. I miei genitori mi dissero solo di essere prudente e di assecondare il giovane Thorin, e di essere gentile con lui e la sua famiglia; mi vennero date nuove vesti e nuovi gioielli e mi fu insegnato ad acconciarmi i capelli come una donna.
 
Avevo sperato che mia madre potesse accompagnarmi, ma lei aveva giurato che non avrebbe mai più messo piede sui Colli Ferrosi. Mio fratello Frerin si offrì come scorta, insieme a mio cugino Fili.
 
Fu così che una grigia mattina primaverile lasciai la fortezza di Erebor per iniziare una nuova vita. Mia madre e mio padre mi abbracciarono a lungo, e promisero che sarebbero venuti almeno per il mio matrimonio. Diedi un buffetto sulla testa bionda di Alun e una carezza sulla guancia di Gwáyn, e piansi a lungo quando dovetti staccarmi dalla mia sorellina Morud, con cui avevo condiviso tutto da quando ero nata. Salii sulla carrozza e guardai un’ultima volta Erebor e mi si strinse il cuore quando le mani sventolanti dei miei fratelli e di mio padre e le lacrime di mia madre e mia sorella non furono più visibili all’orizzonte.




Eccomi!
Questa storia sta procedendo moooooooolto lentamente, un pò perché la sto scrivendo nei pochi momenti liberi che mi ritrovo, un pò forse per scarso interesse di letture/followers... 

Sono indecisa se terminarla o meno... una decisione che devo ancora prendere!


*'my little treasure'
   
 
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