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Autore: serafina A    17/05/2017    0 recensioni
Una famosa band femminile coreana, di nome GirlDay, fu costretta ad abbandonare il successo per alcune minacce di morte da individui misteriosi. Le tre ragazze furono costrette a trasferirsi in incognito, e con nuovi aspetti, in una casa discografica. Dove da capo percorreranno tutti i corsi che avevano fatto prima di diventare un famosa Band. Mina e la protagonista di questa storia, e leader della band. Viene presa di mira dal cantante di un altra band maschile che sta arrivando al successo.
Se prima le minacce di morte dalle persone misteriose non hanno fermato Mina, ora costretta a subire le torture di Jey, leader e cantante principale dei Crot, la distruggono. Mina combatte e cerca di mantenere il segreto della sua band costretta a mantenersi in cognito per fare in modo che le minacce cessano. Ma il grande giorno sembra ancora troppo lontano. Mina non resta solo che immaginare il volto di Jey, quando in un evento importante organizzata nella casa discografica per cui lavora, svelerà chi è realmente...
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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L’indomani alle sei e venti di mattina, Mina e Aliee si trovarono in sala di coreografia per provare il ballo della classe per il festival musicale. << e difficile come coreografia. >> Mina ansimò per la fatica, sedendosi a terra: << e un ballo per esperti tu sei nuova, non sei abituata a ballare questo stile. >> ridacchiò Aliee: << vedrai la imparerai in tempo per il festival. >>. << che cosa è quel festival musicale? >> chiese Mina, bevendo da una bottiglia: << e una festa che si festeggia ogni anno. In sostanza tutte le classi festeggiano, preparando un ballo di classe. Poi per completare la serata i cantanti delle band più popolari cantano. >> spiegò la ragazza: << sembra divertente. >>. Aveva commentato Mina. La campana di inizio lezioni suonò, e le due ragazze si alzarono dal pavimento, raccogliendo le proprie cose. A lezione l’istruttore spiegò il comportamento in cui bisogna avere quando si viene intervistati e come rispondere correttamente a domande che non si voleva rispondere, e al comportamento da tenere sopra ad un palco scenico. La lezione fu divertente, Mina conosceva già tutte quelle cose dette dall’istruttore, che quando accennò di fare un test di quello che aveva spiegato, Mina era quasi entusiasta, era da tempo che non provava l’ebrezza di fare un compito. L’istruttore consegnò i fogli dove contenevano il test di quello che aveva spiegato a ogni uno degli studenti: << cercate di svolgere il test entro la fine dell’ora. >> aveva ordinato. Mina fu la prima a consegnare il compito, che dovette aspettare diversi minuti pima che tutti gli altri consegnassero il proprio compito. << potete prendervi una pausa, mentre io correggo i test. Poi vi chiamo quando ho finito. >> parlò l’istruttore sistemandosi i test sulla cattedra. Gli iscritti uscirono dalla stanza sollevati. Mina diede un’occhiata a Jey, che le dava le spalle mentre parlava con i compagni per andare a prendere un tè, quindi non poteva sorprenderla a guardarlo. Continuava a cercare delle spiegazioni al suo comportamento. Jey le aveva messo le mani al collo, nonostante Mina non avesse fatto niente di male. Le venne la pelle d’oca al pensiero. Distolse lo sguardo appena i quattro ragazzi che componevano i Crot, sparivano giù per le scale. Aliee aveva raggiunto Mina: << come sembra che sia andato il tuo test? >> le domandò, mentre le svelava il suo sorriso rassicurante: << non era un argomento difficile da capire, quindi bene, penso. E il tuo. >> Mina contraccambiò la domanda: << penso bene. >> rise. Poi il suo sorriso sparì dalla bocca, e divenne seria: << ieri a lezione di musica sei scappata via. Come stai oggi? >> le chiese, svegliando disagio in Mina, che cercò una scusa valida: << sto bene. E tutto passato. Mi sono lasciata prendere dal panico. Non sono abituata a esibirmi in pubblico. >> << e meglio che sia successo in classe e non in un concerto organizzato, avresti perso un sacco di fan. E normale perdere il controllo, sei alle prime esibizioni con un piccolo pubblico. Ti immagini quando saranno un milione?>> disse eccitata al pensiero. Mina abbassò lo sguardo: << su non demoralizzarti. >> aggiunse la compagna dandole una leggera pacca sulla spalla, facendo sciogliere Mina in un sorriso. << ce la sto mettendo tutta per essere all’altezza per questo lavoro, e vedere i miei fallimenti, mi buttano giù. >> confessò Mina: << lo capisco, ma tu non sei un fallimento, stai solo imparando questo lavoro. >> la incoraggiò la compagna prendendole entrambe le mani e facendole ondeggiare come se fossero due bambine. Delle risate provenienti sulle scale, catturarono l’attenzione delle due ragazze, e voltandosi Mina beccò Jey a guardarle. Nel panico che Jey l’avesse vista guardarla, Mina distolse subito lo sguardo, divenendo tesa. << hey hai freddo? >> le domandò Aliee, notando il suo tremare: << si un po’. >> mentì Mina. L’istruttore dopo diversi minuti richiamò gli iscritti a entrare in aula. Quando gli iscritti furono tutti seduti, Mina continuava ad avvertire lo sguardo di Jey puntato a dosso. Mina rimase concentrata a guardare l’istruttore davanti a lei, mentre chiamava i proprietari dei test. << Mina… >> la chiamò. Si alzò e andò contro all’ istruttore: << ha! Aspetta, porta anche quello di Jey. >> la fermò l’istruttore. E assolutamente vietato toccare le mie cose. Le rimbombavano in testa le parole del ragazzo. Mina rimase esitante, congelata sul posto prima di afferrare il foglio. Con sguardo basso, e dirigendosi verso il compagno lesse il voto del test: 18 su 18, il massimo del voto. Consegnò il test al compagno senza degnarlo di uno sguardo, e si sede al suo posto. Mina non aveva immaginato che nascesse una tensione simile, tra lei e il suo idolo. Si sentiva quasi in imbarazzo. A metà giornata Mina sì incontrò in studio di registrazione con Taey e Layee, per registrare la prima canzone delle Queen Flower. Mina in quello studio si divertì insieme alle due compagne, che dimenticò le preoccupazioni che le procurava il cantate principale dei Crot. Insieme alle compagne progettarono la melodia della sua canzone, e da quello che né uscì furono tutte tre soddisfatte. Passarono alle altre due canzoni rimanenti delle compagne, e il pomeriggio passò il fretta. Per tutto il giorno Mina era rimasta in studio con le sue compagne a compore le melodie, l’indomani avrebbero registrato la voce. Fuori dalla sala di registrazione si divisero in strade diverse. Taey doveva incontrarsi con una compagna corso, mentre Layee doveva terminare i compiti. Mancava un’ora al servizio della cena. Il corridoio in cui Mina si trovava sola era deserto. Gli iscritti erano ancora nelle sale o in studio. Ad un tratto le luci in corridoio si spensero, e Mina si trovò al buio. Mentre cercava di capire cosa stava succedendo, qualcosa le colpì il volto facendole perdere i sensi. Si svegliò legata a una sedia, in una stanza con pareti in pietra e circondata da scatoloni, e oggetti coperti con grandi teli trasparenti. Davanti a lei Jey, e i suoi colleghi di lavoro. Presa dal panico, Mina si dimenò sulla sedia. << nessuno scappa da me. Quindi stai buona. >> Jey avvicinò il volto a quello di Mina: << pensavo che le mie regole ti fossero state chiare. Ma quanto pare non ancora. >> jey colpì Mina in pancia, mentre i colleghi dietro di lui rimasero a guardare: << questo e per ieri che mi hai guardato mente mi esibivo con Teyon. Ha! E’ non sarai mai brava a cantare come le GirlDay, e odio chi rovina le loro canzoni. >> la grande mano di Jey colpì una guancia di Mina: << questo e per avermi guardato di nascosto oggi. >> un altro pugno le colpì allo stomaco: << e in conclusione per avermi guardato mentre salivo le scale con i miei compagni. >> portato a termine la sua punizione Jey se né andò mentre i suoi amici slegavano la corda che teneva Mina attaccata alla sedia. Mina fu libera, ma sconvolta e confusa non riuscì a rimettersi in piedi subito. Si sentiva dolorante nei punti colpiti da Jey, il cuore batteva impazzito nel petto provocandole dolorose fitte. Era così che si sentiva una vittima di bullismo? Mina non sapeva quanto tempo fosse passato, prima che le forze le ritornassero. Con calma si rimise in piedi, e si sistemò. Non avrebbe detto assolutamente niente a nessuno. Sapeva che un giorno sarebbe arrivata la vendetta. Si asciugò il viso che le lacrime avevano bagnato e sfoggiò un sorriso allegro.
   
 
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