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Autore: Simon Kog 95    17/05/2017    1 recensioni
I Yilancar, soldati geneticamente modificati, capaci di trasformare a comando il proprio corpo e diventare dei veri e propri esseri spietati di sangue...
Fu grazie a questi mostri che l'impero di Kagaku era il più vasto di tutto l'Universo.
La Terra... tutti i mondi che conosciamo, erano sottomessi al volere dell'Imperatore Glacial, un vero e proprio tiranno.
Il suo soldato più potente era Dragon, il primo Yilancar "Terrestre"... forte, scaltro, intelligente... ma con un'umanità ormai celata nell'oscurità e nelle grazie del suo sovrano.
Eppure... nonostante le Isole del Destino fossero state distrutte... nonostante avesse visto Sora e Riku morire atrocemente... nonostante fosse stata torturata brutalmente... Kairi voleva ancora fuggire dal campo di concentramento di Hollywood e raggiungere Radiant Garden, dove tutti gli altri Custodi e amici la attendevano a braccia aperte.
Assieme a Paperino, Pippo e altri nuovi compagni, la Custode del Keyblade affronterà nuovi e vecchi nemici in una battaglia che l'avrebbe segnata sino alla fine dei suoi giorni...
E quando tutto questo sarebbe finito... forse il suo cuore avrebbe ritrovato la pace...
... o forse no?
Come si poteva continuare a vivere, dopo aver visto e attraversato l'inferno con i propri occhi?
Genere: Drammatico, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Kairi, Paperino, Pippo
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Folds Of Fate - Battle for Supreme God's Throne'
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Nello scorso capitolo, avete avuto un riassunto dello scenario nel quale i personaggi sono immersi. Un mondo molto cruento e violento, diverso rispetto a quello ben noto di Kingdom Hearts, molto simile però a quello di Dragon Ball.

Riusciranno i nostri amici a sopravvivere ad Hollywood? O qualcuno riuscirà a toglierli di mezzo una volta per tutte?

E chi sarà la misteriosa figura che ha rilasciato l'Heartless dentro la città di Los Angeles?

Lo scoprirete leggendo KINGDOM HEARTS - THE LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR!

QUI SOTTO TROVERETE IL PULSANTE PER ACCEDERE ALLE OST DELLA PAGINA ;-)

BUONA LETTURA!

KINGDOM HEARTS: THE LEGEND OF THE EARTHLY YILANCAR

Un nuovo legame nel campo degli orrori...

KAIRI

[The Devil - BEST OST IN THE WORLD]

Il primo giorno all’interno del campo di Hollywood fu esattamente come io e Junion ce lo immaginammo…

… un vero e proprio incubo!

Tutti i detenuti vennero svegliati dai soldati alle sei del mattino e condotti in piazza con la forza, frustati o colpiti coi calci dei fucili. Fummo ordinati in file, come le reclute delle milizie, e ci venne fatto l’appello. Fummo chiamati per numero, quello tatuato sulla fronte di ogni detenuto. Io avevo impresso il numero 549, e Junion il 550.

Tuttavia, il prigioniero col numero 384, durante l’appello, non fu attento abbastanza, essendo un alieno molto vecchio e abbastanza sordo, non rispondendo in tempo alla chiamata della recluta.

Si sentì uno sparo… e una pallottola schizzò fuori dal cranio del prigioniero!

Rimanemmo scioccati e senza parole quando il detenuto cadde a terra, esalando il suo ultimo respiro davanti ai nostri occhi, col sangue che fluiva a fiotti dalla ferita, e allagando sempre di più i piedi degli altri prigionieri…

… i quali non si voltarono, quasi fosse del tutto normale!

A pochi metri di distanza, il suo giustiziere ancora sorrideva maligno, mentre dalla canna del suo fucile usciva lentamente il fumo della polvere da sparo.

Yuk! Non muovetevi e continuate a sentire l’appello!” ci avvisò Pippo a bassa voce, senza distogliere lo sguardo dai soldati.

Se chiamano il vostro numero e non rispondete… ammazzeranno anche voi! Quack!” lo seguì a ruota Paperino, con lo stesso comportamento dell’amico.

Avrei voluto urlare il mio sdegno per ciò che avevamo appena assistito. Tuttavia, come tutti i nostri compagni, riuscimmo a rimanere immobili senza dir nulla. L’appello durò più di un’ora. Fortunatamente entrambi rispondemmo presenti ai nostri numeri, così come tutti gli altri prigionieri.

I detenuti, poi, vennero portati in un altro capannone, l’unico nel quale io e Junion non eravamo ancora stati trascinati, mentre il corpo del detenuto 384 venne trascinato via dalla piazza come se fosse un sacco di patate. 

Il casolare nel quale eravamo entrati, era riservato alla nostra igiene e salute. Ancora circondati da soldati armati, tutti i prigionieri furono costretti di nuovo a spogliarsi, mentre un dottore li visitava uno ad uno e li suddivideva con un cenno della mano. Lo stato di molti di noi era davvero terribile. Più della metà erano pelle e ossa, ed i più gravi avevano delle pustole giallognole su ogni parte del corpo. Come me e Junion, anche loro avevano sui loro corpi altre cicatrici provocate da quella punta incandescente, alcune davvero umilianti.

Sui corpi degli uomini di stavano scritte delle frasi orrende come ‘Schifoso parassita’ oppure, ancora peggio, ‘Senza cazzo e senza palle’. Sui corpi delle donne, tuttavia, vi stava perfino peggio, chi con le scritte ‘prostituta’, chi con i disegnini di cazzi e chi con quelli di feci ed escrementi. Altri avevano perfino segni di altre torture, come frustate o violenze carnali, cicatrici violacee che probabilmente non sarebbero mai sparite.

Sia Junion che io, mentre il medico toccava i nostri corpi come se fossimo animali, avemmo dei piccoli tremori di imbarazzo, e ciò costò noi un'altra lacerante frustata che aprì letteralmente uno squarcio dietro la nostra schiena. Da quel momento, trattenendo i singhiozzi di dolore, non avemmo più il coraggio di protestare, nonostante quelle mani unte e disgustose ci stessero provocando dei lividi con quelle palpate violente.

Tutti i prigionieri vennero suddivisi in tre gruppi; in uno di questi vi erano gli uomini, in un altro le donne, e l’ultimo era riservato ai detenuti più malati. Mentre i primi due gruppi furono trascinati all’interno di altre due stanze separate, l’ultimo gruppo fu cacciato fuori dal capannone.

Non rividi mai più quelle persone. Inutile dire la fine che fecero quelle povere anime sofferenti. Un prigioniero che non poteva lavorare, o molato, non poteva essere più utile e andava eliminato.

Le due stanze successive erano dei bagni. I detenuti furono obbligati a lavarsi con acqua salata, quest'ultima talmente bollente da ustionare la loro pelle. Molti di loro urlavano perché l’acqua scoppiava le loro pustole o riapriva le loro cicatrici, straziandoli ancora di più. Io, ancora ricoperta di ferite aperte sul mio corpo, fui tra questi…

… quando uscimmo da quelle stanze per tornare nella prima, la maggior parte di noi era in preda agli spasmi di dolore.

Dopo averci permesso di rivestirci, i soldati fecero entrare
dentro al capannone un’enorme pentolone, al cui interno si intravedeva una rivoltante brodaglia rossa. Le bolle di vapore che scoppiavano sulla sua superficie non lasciarono presagire niente di saporito. Quel liquido sembrava fosse uscito dalla bocca di un vulcano.

La nostra colazione…

… a ciascuno di noi venne dato un bicchiere di quella sbobba, e in aggiunta ricevemmo soltanto una fetta di pane, secca e immangiabile.

Al primo assaggio, io e Junion confermammo la nostra teoria, sputando di rigetto quella schifezza con le lacrime agli occhi. La nostra lingua era rimasta ustionata dall'assaggio, così come le labbra. I denti ancora fischiavano per il troppo calore che li aveva avvolti. La nostra reazione, però, non piacque a qualche soldato che ci passò affianco pestando i nostri piedi con le punte degli stivali.

Entrambi riuscimmo a trattenere le urla. Le nostre dita, però, scricchiolarono sotto le calzature pesanti, e rimasero storte e piegate per il resto della nostra vita.

Continuammo a bere quello schifo non appena si raffreddò un pochino, e per poco non vomitammo di nuovo tutto. Quella roba era stomachevole. Avevamo fatto un grosso errore a lasciarla raffreddare. Era la zuppa più disgustosa e rappresa che avessi mai assaggiato in tutta la mia vita.

Fummo, però, invitati da Paperino e Pippo a mangiare tutto senza lamentarci, o avremmo ricevuto molto peggio di una pestata sui piedi da parte di quei bastardi. Scoprimmo, poi, che quella zuppa e quella fetta di pane sarebbero stati il solo pasto di quel giorno. Perciò, era quello oppure il digiuno.

Usciti dal capannone-mensa, il nostro morale era già sotto i piedi.

Fummo accompagnati a Los Angeles da alcune guardie armate e fummo obbligati a lavorare tutto il giorno. Gli uomini vennero portati in fabbrica, costretti a trascinare enormi incudini di ferro e scioglierli all’interno di un’enorme fornace, riscaldata a temperature elevatissime. Da quel metallo fuso, poi, mi venne spiegato che l’esercito kagakuriano creava le sue armi pesanti, come gusci di missili o cannoni.

Quelli che si fermavano per riposarsi o non ce la facevano, imparò Junion, venivano fucilati all’istante. Quel giorno, in tutto morirono sedici detenuti uomini.

Le donne, invece, si occupavano di lavare e stirare tutti i vestiti sporchi dei soldati, oltre che spazzare e pulire ogni casa e stanza abitata di Los Angeles, compresa la base militare dove soggiornavano le reclute. Fummo suddivise in gruppi, e ognuno di questi si occupava di un quartiere. Nonostante ciò, però, cinquantamila soldati erano comunque molto difficili da gestire.

Io, però, scoprii, con orrore, la parte peggiore del nostro compito, ossia subire le avance perverse dei soldati. Non vi era momento libero in cui un soldato non cercava, insistentemente, di abusare di una di noi, ignorando ogni nostra protesta. No, a dire il vero nessuna prigioniera aveva osato lamentarsi, perchè sapevano cosa sarebbe successo in caso contrario. Grazie a Dio, io non venni coinvolta, anche grazie all'aiuto di Flame, la quale mi aveva preso sotto la sua custodia.

Quando ci apprestammo a lasciare la città, sei delle nostre compagne erano sparite, e gli uomini che avevano custodia di loro non sembravano affatto preoccupati.

Tutt’altro… a giudicare dai loro rivoltanti discorsi!

Mi fu palesemente chiaro la fine disgustosa che avessero o stessero per fare prima della prossima alba.

Ritornammo al campo di detenzione a sole ormai tramontato. Prima però di oltrepassare il cancello, fummo riuniti tutti dentro la foresta del monte Lee e venimmo obbligati a svuotare le nostre vesciche e i nostri intestini all'esterno della struttura. Non vi erano bagni all’interno del campo, e non avevamo altro momento della giornata in cui poter fare i nostri bisogni.

Provai, ancora una volta sulla mia pelle, la sensazione di perdere sempre più la dignità come essere umano.

Niente pudore, niente intimità… eravamo come pecore che venivano portate a spasso dai loro pastori!

A cuccia, belli! Ma che bravi! Volete un biscottino?ci prendevano in giro i soldati, ridendo a crepapelle e tappandosi il naso.

Lo ammetto… se mi avessero dato per davvero un biscotto per cani, in quel momento me lo sarei mangiato senza vergogna per colpa dei morsi di fame che provavo.

Poi ci riportarono nella piazza del campo di concentramento, dove subimmo per l'ennesima volta la tortura dell’appello. Altri cinque prigionieri morirono per mano dei kagakuriani.

Fummo costretti, ancora una volta, a entrare nelle docce dove stavolta venne utilizzata acqua ghiacciata mischiata ad aceto. Ancora una volta, subii le pene dell’inferno, ma cercai di approfittarne il più possibile dissetandomi con quell’acqua disgustosa ma vitale per la mia sopravvivenza.

Solo a notte fonda tornammo dentro il capanno-dormitorio. Il numero dei detenuti ancora in vita era intorno ai cinquecento.

Glacial 02 – Hollywood Prison - Ore 23:00

[Man of The World - NARUTO]

Quack! E’ sempre così” spiegò Paperino a me e Junion, una volta che il capannone venne sigillato, sancendo la fine della giornata “Ogni giorno muore qualche nostro compagno. Molti muoiono per colpa dei soldati… ma la maggior parte della scrematura viene fatta a causa della salute. C'è chi muore di stenti per la fame o per la sete, chi fucilato dai soldati… c’è perfino chi muore a causa della scarsa igiene di questo posto, con le ferite che vengono infettate in maniera letale! Non abbiamo mai un attimo di tregua!

Sono… sono dei mostri!” esclamai io con rabbia, stringendo con forza i pugni. Era la prima volta che provavo quelle sensazioni.

Umiliazione… sconforto… desiderio di vendicarsi!

Ormai siamo prigionieri! Perché devono umiliarci in questo modo!? Cosa gli abbiamo fatto di male?!” continuò per me Junion.

Siamo i sopravvissuti agli stermini dei Kagakuriani o, nel tuo caso, dei traditori... è una scusa più che sufficiente per loro!” ci rispose Flame, ancora stanca per tutto il lavoro svolto “Kagaku non rispetta nessun’altro se non Kagaku stessa… questo è il motto degli abitanti di quest’impero. Tradire i suoi ideali equivale ad essere i peggiori appestati esistenti sulla faccia dell’universo. Per un kagakuriano, noi siamo l’equivalente di un mostro da eliminare, da far soffrire quanto più possibile!

Aspetta, Flame… che intendi con sopravvissuti?” le domandai io, confusa.

Sopravvissuti? Quindi tutti quei prigionieri…

Lei non conosce la storia dell’Impero, non può capire ciò che le diciamo...” si intromise Junion, notando quanto io fossi ancora spaesata.

Shiro fece un lungo sospiro. Il mio nuovo amico aveva ragione. Dovevano partire dall’inizio per farmi comprendere tutta quella storia.

Molto bene… ascoltami attentamente, Kairi, perché ci metterò un po’ a spiegarti tutto!”

In meno di un quarto d’ora, venni a conoscenza di tutta la storia dell’impero di Kagaku, e mi raccontarono anche tutto ciò che sapevano su Dragon Oronar, il Generale Supremo dell’imperatore.

Quindi è tutta colpa di questo… Glacial, giusto?

Esattamente” confermò Flame annuendo con il capo “Fu lui a costringere gli scienziati a creare gli Yilancar. Lui è l’imperatore assoluto di tutto l’Universo, il più forte guerriero esistente… ed è sempre lui a decidere quali pianeti attaccare o no!

Non credetti alle mie orecchie.

L'intero universo?! Quanto era potente Glacial?

Perfino il generale Dragon, del quale io avevo provato gran timore, era più debole di questo imperatore!?

Al confronto, Master Xehanort era un santo del Paradiso!

… quanti pianeti sono stati rasi al suolo come il mio?

Molti, soprattutto poco dopo la salita al trono di Glacial…” spiegò il vecchio Shiro, afflitto “... la linea violenta venne poi abbandonata grazie a Dragon, che riuscì a moderare il comportamento violento dell’imperatore. Glacial, adesso, lascia al suo Generale Supremo il lavoro sporco!

Glacial ordina la conquista di un pianeta, e il generale esegue… semplice come bere un bicchier d’acqua!” riassunse Flame alzando le spalle “Ieri, tu hai visto la crudeltà di Dragon, ma non è questo a renderlo così famoso… assolutamente no!

E’ famoso per essere un ottimo stratega, oltre che un eccellente oratore...” mi rivelò Shiro, estremamente serio “...andava in missione da solo, prendendosi un’astronave monoposto; atterrava sul globo designato da Glacial… e, al suo ritorno, tornava dicendo che il pianeta era stato conquistato senza alcuna rivolta!

COSA?! Come è possibile?

Stipulava degli accordi con i sovrani degli altri pianeti...” mi spiegò ancora il vecchio “... accordi economici e politici vantaggiosi sia per l’impero che per il pianeta annesso… ed in cambio, quest’ultimo entrava a far parte dei territori di Glacial senza andare in guerra... talmente facile che nessuno ci aveva ancora pensato! L’impero abbandonò immediatamente la nomea di regno tirannico e, per gli ultimi globi rimasti liberi, divenne la pentola d’oro all’inizio dell’arcobaleno!

Ai pianeti annessi conveniva entrare a far parte dell’impero, piuttosto che combattere...” ci rivelò Flame con dispiacere “... o la loro popolazione sarebbe stata sterminata dall'esercito di Kagaku! E indovina... Glacial andò in brodo di giuggiole vedendo il suo impero prosperare! Così decise, da quel momento, di seguire alla lettera ogni consiglio del suo generale…

Ora tutta quella storia cominciava a farsi estremamente chiara.

Un colpo da maestro da parte di Dragon, non c’è che dire!

Non solo era riuscito a diventare il Generale Supremo dell’impero… ma era riuscito, in un certo senso, anche a ‘soggiogare’ l’imperatore stesso!

Qualcosa, però, non mi era ancora chiara.

Però… perché il mio mondo è stato attaccato? Cosa gli abbiamo fatto? Come ci hanno scoperto?

[Dark Days Are Coming - DRAGON BALL SUPER] 

Paperino e Pippo abbassarono il capo, sentendosi a disagio. Io lo notai subito, voltandomi verso di loro con sospetto.

Quack... temo sia colpa nostra, Kairi” mi rivelò mortificato il papero “Ricordi lo squarcio che si era creato dopo la battaglia contro Xehanort?

Quello causato dall’esplosione del nuovo X-Blade?!

Erano passati cinque anni da quella terribile battaglia. Sette protettori della Luce contro tredici dell’Oscurità. I primi ebbero la meglio, ma fu l’esplosione dell’X-Blade a causare una vera e propria anomalia…

… uno strano squarcio oscuro nel cielo, che non si era diradato più!

Un giorno Yen Sid ha convocato il re e noi due sulla sua torre...” mi raccontò Pippo con la testa abbassata “... ci rivelò che oltre quello squarcio vi erano altri mondi, ancora sconosciuti e inesplorati. Ordinò a tutti e tre di andare a visitarli, ma ci vietò categoricamente di venire a contatto con gli abitanti, per rispettare il loro ordine degli eventi!

Annuii, ben sapendo che quello fosse un ordine tipico di Yen Sid. Non modificate il corso degli eventi, ci diceva sempre, o rischiate di causare solo disastri.

Abbiamo viaggiato per molto tempo, cercando di capire la cultura di questi mondi, e ci nascondevamo proprio come ordinato da Yen Sid - Sama. Un mese fa, però, ci avvicinammo troppo a questo pianeta… e i loro radar individuarono la nostra Gummiship! Quack! Ci hanno teso un’imboscata subito dopo il nostro atterraggio!” continuò Paperino scuotendo la testa, come per scacciare dei brutti pensieri dalla mente “Abbiamo provato a combattere e fuggire, ma i soldati erano troppo numerosi e troppo forti… solo il nostro sovrano è riuscito inizialmente a scappare, grazie al nostro sacrificio... ma noi siamo stati catturati e portati in questa prigione da allora...

Allora non sapete chi lo ha ucciso?” domandai ai due, che però scossero tristemente il capo.

So io cosa è successo da quel momento in poi…” rivelò Junion a tutti, cominciando a raccontare “… quel topo ha cercato in ogni modo di sapere dove foste finiti, attaccando i soldati e costringendoli a parlare… poi due settimane fa ha attaccato frontalmente il generale, che si stava dirigendo qui...”

Oh no… Topolino…” cominciai a capire io.

Se Dragon Oronar era così forte, allora doveva essere stato ucciso da costui.

Ne è uscito totalmente sconfitto, ferito gravemente... Dragon, però, non lo ha giustiziato” ci rivelò Junion, lasciandoci sorpresi “Al contrario, lo ha portato dentro l'infermeria, nella Fortezza dei Comandanti, e lì non so di cosa abbiano parlato. Gli altri comandanti non l'hanno presa affatto bene…

Perché non mi sorprendo di ciò?” esclamò Flame, scuotendo il capo sarcasticamente.

E’ da un po’ di tempo che i comandanti non tollerano le scelte pacifiste di Dragon...” spiegò il vecchio Shiro, a me ed ai due animali “... soprattutto i Yilancar Originali, quelli che aiutarono Glacial ad attuare il Colpo di Stato. Non accettano che un ‘non’ kagakuriano sia più forte di loro e sia anche tanto ben voluto dall’imperatore! A loro piace dominare con la forza e la crudeltà, e non con la diplomazia… sono convinto che, se Dragon potesse, ci avrebbe già dato più dignità…

Non andare troppo lontano, Shiro. Dragon è lo stesso che ha mandato Junion qui ad Hollywood! Su una cosa ti do ragione… lo temono! Non c’è da stupirsi...” affermò la donna dagli occhi arancio “Quell’uomo ne sa una più del diavolo… se esiste qualcuno in grado di spodestare Glacial dal suo trono, quello è Dragon! E probabilmente sarebbe anche un ottimo sovrano, migliore di quella lucertola

Io e Junion rimanemmo sorpresi dalle parole dei due prigionieri. In effetti, detto in quelle parole, non restava nessun’altro in grado di succedere a quel trono se non il Generale Supremo.

Quindi chi ha ucciso il nostro sovrano?!” insistette con rabbia Paperino verso il ciclope che si riprese.

Quest'ultimo, allora, rivelò colpevole la verità.

E’ stato il comandante Bear… è entrato nella sua stanza di ospedale e lo ha avvelenato! Ha colto il vostro amico di sorpresa, non gli ha lasciato alcuno scampo!

Ancora lui…” affermai io, disgustata da quella carogna.

Bear... c’era sempre lui dietro quella storia!

Poi cosa successe?” domandò il vecchio Shiro al ragazzo, che proseguì rammaricato il racconto.

Il comandante Bear ha rubato il corpo del topo ed è uscito dall’ospedale senza essere scoperto; si è intrufolato nell’aeroporto della Base Militare e ha preso possesso di quella stramba navicella con cui voi siete arrivati; ha messo il cadavere del vostro amico dentro, ha premuto qualche pulsante e ha attivato l’astronave...” continuò Junion abbassando il capo distrutto “... scendendo da essa subito prima della partenza!"

E poi?!” continuai io a domandargli, sempre più distrutta.

"Subito dopo, ha dato al nostro plotone l’ordine di seguire quella navicella. Lo ammetto... all’inizio ci raccontò una menzogna... ci disse che il topo era fuggito e che il nostro compito era quello di riacchiapparlo… e noi abbiamo creduto come sciocchi alle sue parole!” ammise il ciclope, sospirando, sempre più in colpa “Pensavamo che il nostro impero fosse in pericolo, che il vostro amico sarebbe andato a chiamare i rinforzi… e per molti di noi era la prima battaglia da affrontare... eravamo troppo eccitati per accorgerci delle sue bugie. Solo dopo la nostra partenza, Bear ci ha rivelato la verità... ma i miei compagni rimasero corrotti dai suoi discorsi. Ho provato in tutti i modi a convincere i miei compagni a ribellarci ma... sai già come è andata, Kairi!

Mi venne da piangere. Scossi il capo, incapace di accettare la verità. Perciò eravamo stati attaccati senza una vera e propria motivazione.

Ripensai a tutti i suoi amici. Sora… Riku… Selphie… Tidus e Wakka… i miei genitori adottivi… erano morti uno ad uno, nei modi più barbari e violenti.

[Kairi's Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]

E’ tutta colpa nostra, non meritavate quella sorte!” si scusò Junion con me ed i miei amici, prostrandosi ai nostri piedi e cogliendomi letteralmente impreparata “Mi vergogno di tutte le persone morte a causa dei miei compagni… mi vergogno di non essere riuscito a darvi una mano… mi vergogno della mia debolezza e delle mie lacrime durante quei momenti… se c’è qualcuno che meriterebbe queste torture… quello sono io!

Flame e Shiro rimasero positivamente colpiti dal gesto dell’ex-soldato. Per loro, che erano stati a Hollywood per molti anni, significavano molto quelle parole anche perchè provenivano non da una persona qualunque, ma da un loro vecchio nemico che si era pentito delle sue, se mai ne avesse fatta una, malefatte compiute.

Anche io, tuttavia, mi immedesimai in quel giovane innocente, e non riuscii a vederlo prostrato davanti ai miei piedi.

No, Junion! Non darti colpe inutili!” lo pregai, avvicinandomi a lui e facendolo alzare, sentendomi in colpa per la reazione del mio nuovo amico “Tu non sei cattivo! Eri pronto a sacrificarti per il bene dei miei amici e dei tuoi compagni... non potevi far nulla da solo sulle Isole del Destino! Nemmeno tu meriti tutto questo!

Nessuno merita di vivere come noi…” specificò il vecchio Shiro “… le mie cicatrici non le augurerei nemmeno al peggiore dei miei nemici!

Nessuno di noi parlò per un po’. Eravamo seduti in cerchio e non riuscivamo a guardarci negli occhi.

Quindi... anche a voi due…” ruppe il silenzio Junion, domandando a Shiro e Flame "... è capitato qualcosa di simile a Kairi?"

I due fecero sì con la testa.

Venivo da un pianeta chiamato All Blue...” raccontò la donna, sovra pensiero “… era un mondo ricoperto completamente dal mare. La terraferma era formata solo da un’enorme striscia di montagne che divideva l’oceano, più qualche isoletta fra le acque...

[Sword of Kings - CELTIC SONG]

Flame si voltò verso di noi e ci fece un ghigno… piuttosto sinistro

… un ghigno molto simile a…

Nel mio mondo ero una pirata molto famosa... avevo la mia taglia, la mia ciurma e le mie avventure... abbordaggi… gioielli… colpi di cannone… mostri da combattere… non desideravo niente di più!

Quack! Quando parli così mi incuti un po’ di timore!” ammise Paperino sentendo le parole della pirata “Mi ricordi tantissimo alcuni dei nostri vecchi amici… te lo ricordi Jack Sparrow, Pippo?

Ecco! Ora mi ricordo anche io!” esclamai io, battendomi una mano sulla fronte “Sono andata una volta in quel mondo… non so perché a Sora piacesse così tanto… era pieno di ladri e gente di poca fede!

Lo ammetto… non sono una santarellina!” confermò la donna sghignazzando divertita.

Poi continuò la sua storia.

Purtroppo Dragon atterrò su All Blue e stipulò un accordo con il Governo Mondiale. Quest'ultimo decise che il nostro pianeta si sarebbe accorpato con l'impero di Kagaku... ma in cambio Dragon avrebbe dovuto occuparsi personalmente di tutti i pirati presenti su All Blue ed ucciderli. Per la Marina eravamo peggio della peste… meglio lasciarsi conquistare che lasciare noi vivi! Che schifo…

Flame sputò per terra, disgustata, divaricando le gambe in una posa tutt'altro che femminile e aggraziata.

Sì… era proprio una vera pirata!

Fu una vera e propria persecuzione... una caccia alle streghe che pose immediatamente fine ai sogni di gloria della pirateria. Sapevo fin da subito di non poter sconfiggere Dragon in nessun modo, così decisi di sciogliere la mia ciurma e di consegnarmi spontaneamente al mio nemico, ed in cambio avrei ottenuto la salvezza dei miei compagni. Invece di giustiziarmi, il generale mi spedì qui a Hollywood, ma mantenne la sua promessa e non perseguitò nessuno dei miei amici… ed ormai mi trovo in questa topaia da più di cinque anni!

Flame si stese a terra, mettendo le mani dietro la schiena. Poi si voltò verso Shiro, e gli disse scherzosamente “Ora tocca a te… mio caro shinobi!

Shinobi?” domandò Junion, con curiosità.

Shiro sospirò divertito e cominciò a raccontare la sua storia.

[I Have Seen Much - NARUTO]

Il mio pianeta, Kaguya, viveva in pace e armonia grazie alle imprese del mio nuovo capo-villaggio...” disse il vecchio, perso nelle sue memorie “… ed io ero uno shinobi di livello Chunin!

Gaush! Cosa è uno shinobi?” domandò Pippo cercando, quasi sicuramente, di immaginarsi il vecchio nel fior fiore dei suoi anni.

Un guerriero ninja!” rivelò il vecchio, facendoci sgranare gli occhi per la sorpresa “Il livello Chunin era uno dei più elevati e solo in pochi avevano ottenuto quel privilegio. Ho combattuto in prima linea durante due guerre ninja, e svolto missioni a rischio e pericolo della mia stessa vita…

UAO!” esclamammo elettrizzati io, Paperino e Pippo. Oltre a Yuffie, non avevamo mai visto un altro ninja nella nostra vita.

Poi Shiro spostò lo sguardo verso il pavimento. Era visibilmente nervoso e scosso…

L’impero attaccò il nostro pianeta senza darci alcuna avvisaglia. All’epoca, Dragon non era ancora così famoso… ma mai ho visto un guerriero così forte in tutta la mia vita! Spietato... potente... rapido... ma anche scaltro e furbo… fu lui stesso a catturarmi dopo avermi sconfitto. Dopo aver combattuto per cinquant’anni, mi ero fatto sconfiggere da un guerriero dell’Impero Kagakuriano… quella fu la peggior umiliazione della mia vita! Fui l’unico ad essere portato via da Kaguya come prigioniero di guerra...

Sulla guancia del vecchio scivolò una piccola lacrima…

“… tutti gli altri shinobi… furono sterminati senza pietà… e ormai vivo in questa prigione da più di sedici anni!

Paperino e Pippo misero una mano sulla spalla del ninja Shiro, tristi per la storia dell’uomo.

Mi dispiace…” gli disse Junion, sincero con i suoi sentimenti.

Non vi hanno lasciato nemmeno una possibilità…” dissi io, afflitta per la sorte del vecchio ninja, provando a fargli una domanda “Cosa avreste fatto se Dragon avesse voluto stipulare un accordo con voi?

Il vecchio ninja, però, mi guardò severamente ed affermò con una forza impressionante.

Non avremmo mai accettato nessun accordo! I ninja sono uomini d’onore e non criminali senza scrupoli! Preferisco rimanere l’ultimo shinobi rimasto e continuare ad esserlo, piuttosto che diventare un loro sottoposto! Preferisco morire in questo inferno che vivere la mia vecchiaia tradendo i miei principi!

Idem!” confermò Flame alzando il pollice in su “Non tornerò su All Blue a fare la signorina che alza il mignolino all’ora del the! Se ci tornerò… sarà solo perché voglio diventare la prima Regina dei Pirati!

[Dearly Beloved - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]

Io e Junion rimanemmo senza parole. Shiro e Flame, con le loro frasi, erano riusciti a scuoterci nell’animo. Bastava osservare il viso di molti prigionieri per capire la sorte che ci attendeva. Era la morte la nostra unica possibilità di scelta…

… ma loro due… perché non sembravano atterriti?

Noi eravamo a pezzi dopo un solo giorno… Flame era lì da cinque anni e Shiro addirittura da sedici anni!

Come ci riuscite… come fate ad avere tutta questa energia?” domandai, letteralmente basita.

Per quanto possano umiliarci… finché il nostro cuore è saldo, non avranno mai il nostro orgoglio!” le disse risoluto il vecchio shinobi “Se io dovessi mollare… allora verrei meno al mio credo ninja e questo non posso permetterlo… altrimenti la morte dei miei compagni sarebbe stata vana!

Io devo tornare dalla mia ciurma!” disse invece Flame con semplicità, alzando il pugno “Non hai idea di che incapaci siano! Se salpassero senza di me affonderebbero alla prima tempesta… ed io voglio troppo bene a tutti loro per perderli in questo modo!

Quack! Paperina mi aspetta ancora al castello Disney!” dichiarò deciso Paperino “Non posso morire! La amo e non lascerò che soffra della mia morte! E la regina Minnie ha bisogno di sostegno dopo la morte del re!

Anche tu, Paperino?” affermò incredulo Junion.

Yuk! E’ la speranza, la nostra unica forza!” ci sorprese Pippo con queste parole “Non possiamo permettere che tutto questo ci abbatta! Il nostro re… Sora… Riku… se ci arrendiamo, le loro morti saranno del tutto inutili! Kairi… ricordi cosa disse Sora, dopo essere stato posseduto da Xehanort?

Certo che me lo ricordavo. Come potevo dimenticarlo?

Poco prima di combattere contro le tredici oscurità, Sora fu sul punto di cedere all’oscurità del Maestro Xehanort, e Yen Sid aveva deciso di non farlo partecipare alla battaglia. Il ragazzo, però, si rifiutò di rimanere in disparte, e con grinta disse una frase che, all’epoca, lei non capì fino in fondo.

Il mio cuore è il vostro cuore… se voi crederete in me, io crederò in voi!

Ora, però, forse capivo quello che il mio unico vero amore ci aveva detto. In quel momento, tutti avevamo sentito la forza di volontà del ragazzo, ed avevamo deciso di concedergli quell’opportunità… e come sempre, lui ci aveva ripagati salvando i nostri mondi!

I suoi amici erano la sua vera forza, questo diceva sempre Sora a tutti noi… forse quello era il suo segreto.

Però Sora e Riku non c'erano più... erano morti... non mi era rimasto più nessuno!

Non è vero…

[Friends in my Hearts - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]

Fu il mio stesso cuore a contraddirmi…

… Paperino e Pippo erano ancora lì. In quel momento capii anche le parole della sera precedente di Junion. Se mi fossi arresa, avrei abbattuto anche le speranze di loro due…

… e poi… Aqua… Terra… Ventus… il maestro Yen Sid… Lea… Roxas… Xion… Naminè… come avevo fatto a non pensare a loro in quei giorni? Anche loro erano miei amici! Volevo rivederli, volevo abbracciarli…

… volevo vivere!

Dopo tutto quello che aveva passato, dopo la perdita di Sora e Riku, dopo la perdita della mia famiglia, della mia casa, del mio mondo, e perfino della mia purezza…

... volevo ancora lottare!

Avete ragione… non voglio mollare! Voglio tornare dai miei amici… con i miei amici!” affermai con decisione abbracciando Paperino e Pippo.

Adesso avevo capito. Non potevo permettermi di mollare! Se avessi perso anche la speranza, non mi sarebbe rimasto più niente da perdere, e questo equivaleva a firmarmi da sola la condanna a morte.

Questo è lo spirito, compagna!” esclamò Flame alzandosi dal suo posto e dando il cinque sia al suo amico Shiro che a Junion “E per festeggiare… voglio farti un bel regalo!

Paperino e Pippo la guardarono incuriositi, e lo stesso fece Shiro.

Al contrario, io e Junion erano perplessi: cosa aveva in mente la pirata?

Li riconosci questi, signorina?” le disse la donna, togliendosi il berretto grigio…

… sulla sua testa erano nascosti molti ciuffi di capelli rossi… capelli molto familiari ad una persona in particolare…

I… i miei capelli! Ma come…

Li ho dovuti tenere nascosti nei modi più imbarazzanti e improbabili!” rivelò loro Flame, cercando di scacciare dei brutti pensieri “Un soldato mi aveva quasi scoperto, e io per farlo stare zitto… lasciamo perdere, ok?!

Quack! Continuo a ripetere che tu mi incuti parecchio timore…” insistette Paperino con la pirata, che dal suo pigiama si tolse… 

... un enorme ago da cucito?!

No! Quello era l’ago di quella macchina incandescente! Ma quando…

… l’ho recuperato lo stesso giorno in cui ti hanno maltrattata…” mi rivelò Flame, tranquillizzando sia me che Junion “… se non brucia, può esserci utile in molte situazioni!

Cosa vorresti fare? Non le riattaccherai i capelli sulla testa?” la prese in giro Shiro, che si beccò una linguaccia dalla donna.

Certo che no, imbecille pensionato! Avvicinati, Kairi!

Io mi portai davanti a Flame, pronta a scoprire le intenzioni della donna. Questa mi prese l’estremità della manica, e con l’ago incominciò a cucire qualcosa con i capelli.

Flame…

Aveva scritto il mio nome, in modo tale che nessun soldato potesse accorgersene. Davanti a quel semplice gesto, mi ero commossa.

Adesso basterà piegare la manica… et voilà! Nessuno scoprirà questo segreto! Meglio di essere sempre chiamata per numero, giust…

Non le detti il tempo di terminare la frase. Mi gettai sopra di lei, singhiozzando come una bambina.

Non… sniff… non so… sniff… come ringraziarti… sniff… sei un’amica!

Ok ok! Adesso però basta lacrime!” mi ordinò perentoria Flame, asciugandomi il viso con le sue dita.

Poi osservai la chioma di capelli che era avanzata, segno di un passato che ormai non avrei più ritrovato, ma anche un nuovo simbolo della speranza che stava ardendo dentro di me. 

E adesso? Cosa ne avremmo fatto di quelli rimasti?

Ragazzi, perché non lo facciamo tutti insieme?” proposi allegramente, avvicinandoli tutti alla chioma.

Co… cosa? Anche noi?” esclamò imbarazzato Junion, facendo un passo indietro.

Sei sicura?” le domandò Shiro incerto, ma io annuii decisa col capo.

Sono miei, in fondo! Posso farci quello che voglio, no? Meglio cuciti che per terra!

Yuk! Allora è deciso!” esclamò Pippo, avvicinandosi assieme a tutti gli altri.

Bella idea Kairi! Quack!” lo seguì a ruota Paperino.

Junion all’inizio rimase un po’ titubante, ma al mio ennesimo invito, si convinse a seguire gli altri. Dieci minuti più tardi, tutti e sei avevamo il nostro nome cucito sulla manica dei nostri pigiami.

E adesso dobbiamo fare un giuramento solenne!” disse Flame a tutti quanti “Da domani, ogni giorno, quando ci daranno quel bicchiere con dentro la merda rossa…” qui tutti gli altri sorrisero alla battuta della donna … li alzeremo all’unisono con la promessa che quel giorno tutti e sei torneremo qui!

Promesso!” dissero in coro Paperino e Pippo.

Promesso!” annuii sorridente io.

Promesso…” stette al gioco il vecchio Shiro, ridendo sotto i denti.

Junion osservò il suo nome cucito sulla manica del suo pigiama. Poi alzò lo sguardo, con noi che lo guardavamo speranzosi.

Promesso!” si aggiunse il ciclope, con fierezza.

Tutti e sei mettemmo la mano una sopra l’altra…

… si era creato un nuovo legame fra di noi… ma la forza di tale legame sarebbe stata sufficiente a farci sopravvivere alle torture del campo di Hollywood?

Potevo soltanto sperare in un sì.



Glacial 02 – Fortezza dei Comandanti - Ore 23:00

DRAGON

[Sasuke's Ninja Way - NARUTO]

Mi trovavo nell’attico riservato a me e ai miei comandanti, più precisamente all'interno di una sala computer con ventuno schermi puntati verso di me. Quella notte, infatti, l’imperatore Glacial aveva deciso di svolgere la consueta Assemblea dei Venti Saggi, ed io, essendo suo Consigliere e Generale Supremo dell’intero esercito, venni invitato a partecipare.

Forse più obbligato, ad essere sinceri…

Nello schermo centrale, quello più grande, vi era la ripresa in video-diretta del temuto imperatore. Il suo aspetto era tipico a quello di un qualunque kagakuriano, ovvero una lucertola umanoide senza capelli dalle squame verdi, così come lo erano almeno dodici delle altre ventuno riprese. Solo un mantello viola e una corona in gioielli lo differenziava dagli altri in quel momento.

L’Assemblea si svolse in maniera del tutto consueta. Ogni membro del consiglio riportò un resoconto delle attività svolte nella sua zona di competenza, proponendo delle richieste, alcune accettate ed altre rifiutate dall’imperatore, che comunque si affidò al mio giudizio in ogni sua scelta, a dimostrazione della sua fiducia incondizionata verso la mia intelligenza.

Continuammo così per più di un’ora, fino a quando…

Mio caro generale...” mi interpellò Glacial con la sua freddissima voce “Hai delle novità riguardo quella… rivolta… che il comandante Bear ha architettato contro di te?

Io mi inchinai davanti a lui, pronto a fare rapporto. Ero consapevole che ogni mio singolo errore o parola sbagliata avrebbe fatto saltare i nervi a Glacial, spingendo l'imperatore a compiere gesti pericolosi. Avevo passato tutto il giorno a preparare il mio resoconto, valutando e prevedendo ogni possibile domanda che Glacial o gli altri governatori potessero farmi.

Dovevo dare il meglio di me stesso… come sempre, del resto!

Mio signore… il comandante è tornato sul pianeta Glacial 02 ieri pomeriggio assieme ai suoi uomini. Tuttavia, sono stato costretto a eliminarlo assieme a quasi tutti i suoi soldati per la sua incapacità nel gestire la situazione nel suo insieme!

Tutti gli altri governatori, sentendo quella frase, rimasero impietriti.

Un intero plotone era stato giustiziato?! Cosa aveva spinto Dragon a fare piazza pulita? E come avrebbe reagito l’imperatore sapendo che uno dei suoi vecchi compagni era stato ammazzato? Queste erano le domande che tutti, probabilmente, si stavano facendo nelle loro teste, domande alle quali desideravano ottenere risposte immediate da parte mia.

All'ultima domanda ricevettero subito una eloquente dichiarazione da parte del sovrano…

[Soundtrack 7 - DRAGON BALL Z]

Quindi ti sei sbarazzato di lui…” riepilogò lentamente l'imperatore di Kagaku, totalmente disinteressato alle sorti del suo 'amico', prima di domandarmi “Cosa ha combinato quell’imbecille?

Tutti i governatori, basiti, notarono il menefreghismo del loro imperatore, ma avevo già previsto che avrebbe avuto quella reazione.

A Glacial importava soltanto di se stesso e del suo desiderio di potere... parole come lealtà e fiducia non esistevano nel vocabolario dell'imperatore! Al primo sbaglio si pagavano subito le conseguenze! Io, in quei venti anni, ero stato bravissimo a non commettere errori, e il dove mi trovassi adesso ne era la dimostrazione più evidente. Sapevo, tuttavia, che perfino io fossi sempre sul lastrico come tutti gli altri!

Continuai, perciò, a discorrere il mio rapporto, attento ad ogni singola sillaba che pronunciavo.

Lei si ricorderà senz’altro di quando le ho parlato del topo che è mi ha affrontato in battaglia, e di cosa mi abbia detto. Per tutti voi che non ne siete ancora a conoscenza, questo mi ha rivelato di provenire da uno squarcio molto simile a un buco nero, nel quale vi sono centinaia di altri mondi... lo stesso squarcio che i radar dei nostri scienziati hanno individuato cinque anni fa...

Questo significa che quel buco nero, in realtà, è l'entrata di una nuova dimensione…” intuì uno dei governatori.

[Soundtrack 5 - DRAGON BALL GT]

Esattamente. Riuscii a convincere il topo a parlare con quello che lui definì l'uomo più importante e saggio del suo mondo. Quel piccolo ratto ci sapeva fare nella lotta, e sentire che ci fossero altri guerrieri più forti di lui mi aveva allarmato...

E’ raro sentirti fare un complimento a un nemico, generale Dragon!” affermò un altro dei governatori, un alieno con la pelle verde e le antenne sulla fronte. Era un namecciano ed il suo nome era Cargoth, uno dei più saggi e forti fra i governatori, nonché uno dei più rispettati.

L’imperatore, però, in quel momento voleva saperne di più.

Continua, generale Dragon…

Sapevo che, prima di agire, era necessario discuterne con lei, mio imperatore, per capire con chi avevamo a che fare. Perciò le parlai tramite questi schermi raccontandole quanto scoperto… ebbene! Sappia che, nello stesso momento, il comandante Bear ha ucciso il topo avvelenandolo a tradimento con un iniezione letale, ha recuperato la sua astronave e vi ha messo dentro il cadavere, installando un dispositivo GPS all’interno dell’abitacolo!

Puntava a un attacco a sorpresa...” intuì Cargoth “... e l’idea non era nemmeno malvagia! L’astronave del nemico sarebbe tornata nella sua dimensione, e noi potevamo seguirlo e trovare la sua destinazione senza rischiare nulla...

Il punto è proprio questo, governatore Cargoth…” lo interruppi, smontando in parte la teoria del namecciano “… il comandante ha attuato questo piano senza conoscere nulla sulla situazione che si era creata. Ha semplicemente agito secondo i suoi propositi di protagonismo. Aveva intenzione di screditarmi e dimostrare all’imperatore che il mio ruolo era immeritato. E per essere pignoli… l’idea del GPS l’ho avuta io due anni fa durante un assalto a un pianeta, e il comandante Bear era uno dei pochi a conoscenza di ciò. Continuando però il resoconto…” ripresi il filo, senza alcuna pausa “… in base alle informazioni che già conosciamo, il buco nero è raggiungibile in meno di un giorno. Il comandante Bear ha preso possesso di questo dato, ha convocato tutto il suo plotone ed è partito con tutti loro all’inseguimento della navicella con il GPS… il tutto sempre mentre io e lei, imperatore, discutevamo su come agire per evitare di entrare in guerra inutilmente!

Generale Dragon… vai avanti!

[Soundtrack 15 - DRAGON BALL GT]

Il tono di voce del sovrano era cambiato. Tutti avevano notato la vena pulsante sulla tempia dell'imperatore, e sapevano cosa poteva succedere se si fosse innervosito troppo.

Io, però, non tentennai nemmeno di fronte a quel cambiamento di umore. Lo avevo previsto, non c’era nulla di cui preoccuparsi. Col mio discorso, puntavo a direzionare la rabbia di Glacial verso il comandante Bear, risparmiando lui ed altri innocenti.

Dovevo soltanto andare avanti…

In base alle informazioni ricevute da uno dei suoi membri, il plotone del comandante Bear ha raggiunto un pianeta sconosciuto e ha combattuto contro tre altri guerrieri con poteri simili al topo… la battaglia non è durata nemmeno un’ora. L’intero esercito, non contento di ciò, ha razziato quel pianeta e ha fatto stragi di civili… sono rimasti a divertirsi e sollazzarsi per più di una settimana. Solo una femmina è sopravvissuta, ed è stata portata di nascosto dal comandante Bear all’interno della sua cabina, per poter… sfogare i suoi impulsi animali!

Nessuno osò parlare per un po’. Poi un governatore di razza kagakuriana esclamò perplesso.

E allora? Quale sarebbe il problema? L’attacco è andato a buon fine, no?

[Terror - DRAGON BALL SUPER]

Al contrario, governatore Crock!” lo contraddisse nervosamente Cargoth “Il comandante Bear è stato un vero e proprio imbecille! Ci ha messo in cattiva luce con il suo gesto inconsiderato!

Abbiamo fatto stragi e razzie in ogni pianeta di questo universo!” esclamò indispettito Crock, alzando un tantino troppo il volume della sua voce “Perché con questo pianeta avremmo dovuto comportarci diversamente? E’ nel nostro diritto imporre i nostri id…

L’intervento del kagakuriano, però, non fu gradito all’imperatore, ed il sovrano non fece nulla per nascondere il suo fastidio.

Governatore Crock… non azzardarti a parlare con questo tono in mia presenza! Mi sono spiegato?!

S… signorsì… mi scusi imperatore Glacial!” esclamò poi impaurito il governatore nominato, tappandosi poi la bocca.

Tirai un sospiro di sollievo.

Accidenti a Crock… stava quasi per rovinare tutto!

Decisi, comunque, di continuare il resoconto.

Sono consapevole che, un tempo, razzie e stermini sono stati il nostro pane quotidiano, ma all’epoca eravamo a conoscenza dei nemici che avevamo di fronte. Sapevamo il numero di soldati da affrontare, tutte le alleanze di un pianeta da attaccare, e per questo potevamo agire indisturbati. Per chi non avesse capito l’enorme cazzata che ha fatto il nostro caro idiota Bear… lui ha attaccato, senza il mio permesso e senza quello dell’imperatore, un mondo di cui non sapevamo assolutamente nulla. Per di più, si è limitato ad attaccare uno solo di quelli che potrebbero essere centinaia di mondi… migliaia... o perfino milioni! Quella dimensione potrebbe essere grande perfino più del nostro universo!

In poche parole… potremmo ritrovarci contro un esercito più numeroso del nostro, imbufalito per ciò che è accaduto... in poche parole... QUEL DECELEBRATO DI BEAR POTREBBE AVERE CONDANNATO A MORTE TUTTI QUANTI!” urlò a squarciagola il sovrano Glacial, atterrendo tutti i presenti.

[Bunseki Analysis - BOKU NO HERO ACCADEMIA]

Nessuno osava parlare per paura di essere interrotto o minacciato di morte dall’imperatore.

In che modo pensa di agire, generale?” chiese il governatore Cargoth a me, sperando in un mio piano per tenere a bada lo scatto d’ira del nostro sovrano.

Il mio obiettivo è sempre stato quello di andare a parlare con questa fantomatica figura mistica di cui parlava il topo… e la mia linea di azione resterà tale! Tuttavia… grazie alla stupidità del comandante Bear, adesso non abbiamo la più pallida idea di dove cercarlo, senza contare la probabile reazione violenta degli autoctoni... e dato che i suoi amici animaletti si sono ovviamente rifiutati di rivelarci qualcosa a causa di quanto accaduto… mi propongo di andare personalmente a visitare quei mondi in incognito, in modo da approfondire la nostra conoscenza! Nel migliore dei casi, riuscirò a trovare questo personaggio misterioso...

Una missione di spionaggio…

Esatto. Agirò nello stesso modo del topo e dei suoi amichetti… mi infiltrerò all’interno di quei mondi e cercherò di scoprire quanto più su di loro e su questo Yen Sid. A rapporti ultimati, potremo avere le idee più chiare su come agire… per fortuna, quell’idiota e il suo plotone hanno attaccato soltanto un pianeta e non hanno lasciato sopravvissuti che rivelassero la nostra presenza. Inoltre saranno ancora abbastanza scossi e non ci attaccheranno a sorpresa...cosa che al contrario, noi possiamo ancora fare!

L’imperatore Glacial riuscì a calmarsi, e ci pensò su.

Poi dette il suo verdetto…

Accetto la tua richiesta, Generale Dragon! Partirai domani sera verso questo buco nero e visiterai quell’universo! Mi darai un resoconto specifico fra un mese esatto!

Come desidera, signore…” mi inchinai io, davanti allo schermo dell’imperatore.

Quest’ultimo poi ordinò.

L’assemblea si aggiornerà lo stesso giorno! Tornate ai vostri compiti!

Dopodiché, il suo schermo si spense, così come quello di tutti gli altri governatori.

Solo uno, però, rimase acceso… quello del governatore Cargoth.

[Evening - NARUTO]

Vuole sapere altro, governatore Cargoth?

Puoi anche smettere di darmi del lei, Dragon!” mi prese in giro il namecciano “Glacial non può sentirci adesso, e nemmeno le altre telecamere sapranno di questo dialogo… il mio schermo funziona solo coi poteri namecciani!

D’accordo, amico mio...” gli dissi io, più tranquillo e rilassato “La domanda però te la ripeto. Vuoi sapere qualcos’altro?

Prima di tutto volevo sapere come stai…

Alzai il pollice all’insù, con sicurezza.

Quel topolino mi ha davvero messo alle strette! Era davvero in gamba!

Deve esserlo se lo elogi per la seconda volta…” mi fece notare di nuovo Cargoth “… e non è qualcosa da tutti i giorni!

Sbuffai davanti all’affermazione del namecciano, che rise divertito. Se c’era qualcuno che riusciva sempre a farmi rimanere senza parole, quello era sicuramente Cargoth, il Governatore della Via Lattea nonché il Supremo del pianeta Namecc.

… e secondo… volevo sapere se la tua ricerca segreta stesse dando i frutti sperati…

Nulla di nuovo per il momento…” ammisi abbattuto al namecciano “… muoversi senza dare nell’occhio è quasi impossibile. Devo anche dare un buon esempio all’esercito, se voglio continuare a passare inosservato davanti agli occhi dell’imperatore...

Poi abbassai il capo, leggermente nervoso…

… e di certo questa situazione non mi rende le cose più semplici!

Sei troppo ossessionato da quella razza… anche se riuscissi a recuperare un solo capello di…

Non ho la certezza di raggiungere la potenza di Glacial, lo so!” conclusi spazientito la frase del governatore “Fino ad ora sta seguendo i nostri consigli e il suo comportamento è decisamente migliorato… ma hai visto cosa è successo con Crock! Basta innervosirlo quel tanto che basta… e tanti saluti a questa pace! Devo forse ricordarti quale è il suo Yilar principale?!

Il namecciano sospirò con preoccupazione.

No… non c’era bisogno che glielo ricordassi io…

[Pain's Theme - NARUTO]

Lo Yilar dell’Imperatore Freezer...” rispose poi, amareggiato “… un mostro ancora peggiore di Glacial… il mio popolo è stato costretto a fuggire dal mio pianeta d’origine per colpa di quel verme criminale! Si divertiva a far esplodere pianeti solo per il suo ego!

Forse non diventerà mai forte quanto Freezer, ma Glacial potrebbe raggiungerne la stessa crudeltà se venisse lasciato a briglia sciolta… devo molto all’imperatore, ma non possiamo permettergli di fare tutto quello che vuole o per l’Universo intero sarà la fine!” feci notare di nuovo, con insistenza “Ho bisogno di quel gene…

In bocca al lupo per la tua caccia al tesoro allora...” fece per prendermi in giro l’alieno verde “… piuttosto pensa alla missione che ti ha affidato l’imperatore! E’ bella tosta… scimmietta!

Oh, ma ti ringrazio! Il tuo sarcasmo era esattamente ciò che mi serviva… muso verde!

Ci guardammo tra gli schermi, spazientiti, prima di scuotere il capo ridendo di gusto. Il nostro rapporto era così. Ci divertivamo a prenderci in giro fra di noi, ma la verità era che tra noi scorreva un rispetto ed un legame quasi fraterno.

La mia prima missione da Generale Supremo fu la conquista del pianeta Namecc, e fu in quella occasione che incontrai Cargoth. Fu grazie al namecciano se io ricominciai a conquistare pianeti senza l’utilizzo della violenza.
Dovevo molto a quell’alieno. Era stato costui a far riaffiorare in me quel poco di umanità che possedevo dentro al mio cuore.

Sarà meglio che vada ora, Cargoth!” lo salutai alzandomi in piedi e dirigendomi verso la porta d’uscita “Entro domani sera dovrò partire in direzione del buco nero…

Un momento, Dragon…” mi fermò però il governatore “Voglio che tu mi dica un’ultima cosa…

Mi stoppai all’istante. Speravo di non dover dare altre risposte, anche perché sapevo giù cosa stava per chiedermi…

Come sta andando con il carcere di Hollywood?

Ero voltato di spalle allo schermo riflettente Cargoth, e la mia mano era a pochi centimetri dalla maniglia. Dopo quasi mezzo minuto, ammisi con sforzo.

Ne sono morti un altro centinaio, in questo mese… e altri due prigionieri sono detenuti da oggi…

Il namecciano era a corto di parole.

I morti erano aumentati ancora. Doveva esserci un motivo dietro quell’aumento dei decessi, ma non avevo mai il tempo necessario per indagare e questo peggiorava la situazione.

Dragon… devi…!

Devo andare!” tagliai corto, uscendo dalla sala e sbattendo la porta.

Cinque minuti dopo avevo raggiunto la mia stanza, ma non era ancora tranquillo. Sbattei un pugno sul materasso del letto, cercando di recuperare un po’ di autocontrollo.
Non potevo permettermi il lusso di lasciarmi andare.

Non potevo.

***

[Riku's Theme - KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]

Il carcere di Hollywood…

… se c’era qualcosa di cui mi ero sempre pentito, fu erigere quel luogo. Era una prigione per tutti coloro che si erano rifiutati di sottomettersi all’impero, un luogo dove l’umanità era di troppo. Nessuna vergogna o pudore, nessun atto di generosità… solo la crudeltà dell’impero e la disperazione dei prigionieri la facevano da padrone in quel complesso di casolari in legno.

Dopo averlo costruito, il compito di gestire il campo fu affidato ad uno dei Yilancar originali, ossia al crudele Oss Burk, considerato all’epoca come lo scienziato pazzo dell’Impero. Fu lui, infatti, a perfezionare il funzionamento dello Yilar anche su razze non appartenenti alla stirpe kagakuriana, svolgendo esperimenti su poveri innocenti che subivano anche torture e abusi atroci.

Io lo sapevo fin troppo bene, perchè fui uno dei tanti esperimenti di quel folle…

Dopo essere stato trovato più di venti anni prima, dal comandante Bear, fui trascinato su Glacial 05, il pianeta dedicato agli esperimenti di Oss. Nel giro di un mese, avevo subito più un centinaio di esperimenti che mi portarono quasi alla morte, oltre a qualche disgustoso e perverso atto sessuale da parte del dottore…

… quelle esperienze avrebbero distrutto chiunque, ma non me. Lui non mi avrebbe mai scalfito con quelle umiliazioni. 

Lui non sapeva cosa fossi stato davvero!

Oss Burk mi iniettò lo Yilar del Drago Nero dalle Angeliche Ali solo per colpa di un capriccio. Lo scienziato si era stufato dei miei tentativi di fuga e ribellione, ed aveva deciso di uccidermi con quella dose di geni. Nessuno era mai sopravvissuto dopo l’iniezione di quella sostanza. Era troppo complesso, il DNA, per poter essere assimilato da una qualsiasi vittima…

… ma non per me… io acquisii le modifiche necessarie per l’assunzione dello Yilar e trasformai il mio genoma con successo!

Glacial venne a conoscenza di ciò e decise di conoscermi. L’imperatore rimase molto colpito dalla mia intelligenza, e venni fatto arruolare nell’esercito. In meno di cinque anni, io riuscii a diventare il generale dell’Impero.

Il primo ordine che ricevetti, fu quello di costruire quel campo di concentramento su Glacial 02, per ospitare i ribelli all'impero di Kagaku; Oss Burk sarebbe diventato il capo di quel carcere, e i prigionieri sarebbero diventati le cavie per i suoi esperimenti. Io fui costretto ad accettare, ma riuscii anche a strappare una legge ad hoc per il comandante-scienziato Oss: questi, infatti, poteva svolgere i suoi esperimenti soltanto sui prigionieri, e non rapire altre persone innocenti. Avevo scoperto, infatti, che Oss Burk ordinava ai suoi sottoposti di rapinare molti orfani per sottoporli ai suoi orribili esperimenti… più giovani erano, diceva quello scienziato pazzo, meglio era… ma avevo intuito fosse un semplice pretesto per avere delle vittime più giovani da seviziare, perciò avevo spifferato tutto all’imperatore. Glacial mi dette ragione, obbligando Oss Burk ad ubbidire.

Cinque anni più tardi, durante uno dei suoi esperimenti con qualche prigioniero, il vecchio Oss venne coinvolto in un esplosione che lo portò alla morte.
Io non lo piansi di certo… e nemmeno gli altri Yilancar furono dispiaciuti dalla sua dipartita.

Ora la gestione era affidata al vice-generale dell’impero, Himmur, che in fatto a crudeltà non era affatto inferiore a Oss Burk. Questi trovò molti documenti sul pianeta Terra riguardanti quelli che venivano un tempo chiamati campi di sterminio. Ne rimase molto impressionato, e quasi innamorato…

… e senza consultarsi con me, chiese all’imperatore di modificare alcune delle regole di quel campo per renderlo molto più… umiliante, per i detenuti! L’imperatore non ci pensò molto prima di accettare le sue richieste.

A nulla, questa volta, valsero le mie proteste.

Da quel giorno, il carcere di Hollywood divenne quello che tutti ora conoscevano… in meno di vent’anni vi erano entrati centinaia di migliaia fra prigionieri di guerra o soldati ammutinati… ora ve ne rimanevano soltanto cinquecento.

***

Scacciai quei terribili pensieri dalla sua testa. Dovevo davvero andare a riposarmi…

…l’impero, e con esso milioni di vite innocenti, rischiavano di essere in serio pericolo!

Mi stesi sul letto, e dopo qualche minuto mi addormentai.

Quella notte, feci un sogno molto particolare…

Glacial, nella sua forma da demone glaciale, che avanzava verso di me... i suoi occhi erano ambrati, e il suo corpo era avvolto da un’intensa e terrificante aura viola…

… una figura femminile rideva alle spalle dell’imperatore… ne vedeva soltanto l’ombra, ma chi poteva essere?

Una luce… una scarica di adrenalina e rabbia… una luce dorata che mi aveva avvolto dalla testa ai piedi! Non avevo mai provato una sensazione così... mi sentivo invincibile!

La scena era cambiata… ora mi trovavo su Namecc, e Cargoth mi raccontava la storia di un guerriero leggendario che aveva salvato il suo popolo. Si, ricordavo quel giorno… mi aveva raccontato di come Freezer, il demone del freddo, era caduto sotto i colpi di questo Goku…

… un sayan… cresciuto sulla Terra!

L’ultimo gene Yilancar da aggiungere alla sua collezione… lo avrei trovato e sarei diventato il più forte di tutti!

   
 
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