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Autore: xlambertx    17/05/2017    0 recensioni
Dove Harry è un essere sovrannaturale che si nutre di sogni.
Ma se Louis si infatuasse di quello strano individuo che vede ogni notte, poco prima di svegliarsi?
Genere: Fantasy, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Credevo che mi amassi!" gridò, all'improvviso, una voce. I due ragazzi si staccarono bruscamente, girandosi verso la fonte del rumore. "E lei chi è?" sibilò Zayn, fulminando Liam con lo sguardo. "Mia sorella" rispose l'altro, ruotando gli occhi. Louis apparve di fianco alla ragazza subito dopo, applaudendo. "Siete così carini insieme" ridacchiò Tempesta per poi scusarsi con Zayn per l'entrata ad effetto. "In realtà nei piani era previsto la facesse Dana, ma la conoscevi già e prima è dovuta correre a riprendere Marilyn Monroe e quindi abbiamo dovuto improvvisare. Sono Tempesta, comunque" si presentò, porgendogli la mano. "Okay, Liam hai una famiglia piuttosto particolare, ne sei consapevole?" chiese il ragazzo, facendo ridere Louis. "Sì, ma sai com'è, i parenti non te li scegli" si giustificò Liam, sorridendo. "Non è del tutto vero, amico" lo corresse Louis. "Cosa intendi?" gli chiese Zayn, evidentemente confuso. "Non gli hai detto niente?" si stupì Louis, guardando Liam con gli occhi sbarrati. "Non direi mai al ragazzo che mi piace che io e la mia famiglia siamo dei demoni prima del nostro primo bacio! E poi so che eravate tutti alla finestra a spiarci e ascoltarci, credi sia stupido?" affermò Liam, con altrettanto entusiasmo. "Voi cosa?" quasi gridò Zayn, incredulo. "Non è cattivo come sembra. E io ho avuto un piccolo siparietto con Tommy di sopra, quindi non ho violato la vostra privacy, ringraziami" si affrettò a precisare Louis. "Vuoi dire che dovrei davvero credere a questa storia dei demoni?" chiese Zayn. "Diciamo che siamo dei demoni buoni" spiegò Tempesta, stampandosi un sorriso estremamente tirato in faccia. "Esistono dei demoni buoni? E tu perché sembri perfettamente a tuo agio con questa cosa?" domandò Zayn, sconvolto, guardando il suo migliore amico. "Ci sono delle novità che potrei non averti ancora raccontato, ecco" tentò Louis. "Zay, ora devi calmarti. Sarà meglio entrare" decise Liam, con un tono pacato ma determinato. "Entrare dove?" chiese Zayn, che ancora non vedeva l'enorme villa. "Tu seguici soltanto, va bene?" stabilì Louis, prendendo per mano l'amico e entrando nella casa. All'improvviso Zayn si trovò nell'ingresso sfarzoso e iniziò a guardarsi intorno, sconcertato. "Mi sto trattenendo dall'urlare istericamente" avvisò, prendendo un profondo respiro. "Be', lui è svenuto quando ha scoperto tutto, quindi stai già andando meglio" fece notare Dana, apparendo all'improvviso davanti a loro. "Che fine ha fatto Harry?" chiese Liam alla sorella. "Io sono qui. E voi due siete patetici" sentenziò il ragazzo, scendendo lentamente le scale. "Sempre così dolce, fratellino" ironizzò il ragazzo, prendendo per mano Zayn. "Sì, be', non a tutti piace avere dei ragazzi che gli girano intorno" ribatté sagacemente, lanciando a Louis un'occhiataccia. "Quanto vorrei vedere la tua faccia quando verrà scoperto il centro dell'universo e capirai di non essere tu" rispose, altrettanto tagliente, Louis. "Ouch!, il cagnolino morde. Ci vorrà una museruola" lo sfotté Harry, con un sorriso ironico. Liam fulminò il fratello con lo sguardo e poi trascinò Zayn in salotto, facendolo accomodare su una delle poltrone. Snocciolò brevemente il discorso che aveva fatto il giorno prima a Louis e attese in silenzio quando l'altro non rispose. "E tu ci credi?" chiese, infine, Zayn, rivolto all'amico. "Ci sono alcune cosucce che mi spingono a farlo, ecco. Ho visto una ragazza volare con gli occhi completamente bianchi e un'altra liberare scariche d'energia dalle mani. Ho sentito Liam che mi parlava senza muovere le labbra. Ho sognato un ragazzo prima ancora di vederlo. Sì, ci credo" affermò con sicurezza Louis, giocherellando con un pezzo di stoffa che si era scucito dalla poltrona su cui sedeva. "Perfetto, allora cercherò di crederci anche io. Quello che non capisco è il tuo ruolo in tutto questo" disse Zayn. "In pratica dovrò decidere le sorti del mondo, da quanto ho capito. Non sono proprio sicuro sia così semplice, però" borbottò il più basso, gesticolando. "Non lo è, Louis. Non devi semplicemente dire 'Oh secondo me vince tizio' come se stessi cercando di indovinare quale numero uscirà lanciando un dado. È molto più contorto. La tua scelta condizionerà le sorti del mondo per un tempo lunghissimo" ribatté prontamente Liam. "Perché parli sempre come se sapessi molto più di quello che stai dicendo?" chiese Zayn. "Perché lui sa sempre più di quello che dice" rispose Louis, sorridendo. "Ah, be', la cosa ha senso" concordò il ragazzo, zittendosi. "Liam, c'è una cosa che mi sono dimenticato di chiederti. Ieri io e Harry eravamo in bagno e gli ho detto una cosa. Gli ho ordinato di fermarsi. E lui l'ha fatto, come se fosse posseduto. Si è bloccato a metà del movimento e poi mi ha urlato di lasciarlo andare, nonostante non lo stessi trattenendo" spiegò Louis, gesticolando. "Lo hai Soggiogato?" domandò Liam, incredulo. "Non è possibile" sillabò Tempesta, entrando nella stanza con le braccia incrociate. "Cosa non è possibile?" chiese Zayn, sempre più confuso. "Se lui può Soggiogarci la questione è sempre più seria" constatò Liam, guardando la ragazza. "È dai tempi di Alejandro che nessuno può Soggiogarci" disse lei. "Cos'è questa storia del Soggiogare? Chi è Alejandro?" domandò Louis, aggrottando le sopracciglia. "Alejandro è stato l'unico Mooncatcher a scegliere il male. E anche il primo Mooncatcher della storia" spiegò Tempesta. "Dobbiamo assolutamente chiamare Niall" decise Liam. "Lo faccio io quando Amy Winehouse smette di parlare di alcolici con Giovanna D'Arco" gridò Dana dall'altra stanza. "Lei e la sua cotta per Niall" commentò esasperata Tempesta, alzando gli occhi al cielo. "Lui è il grande amore della mia vita, non una cotta. E poi devo ricordarti come eri quando ti disperavi per Santana?" la corresse la ragazza, entrando e appoggiandosi allo stipite. "Chi sono Niall e Santana?" chiese Zayn guardando Louis, che scrollò le spalle. "Sono due dei Caduti. Sai, quegli angeli precipitati giù dal Paradiso che vagano cercando l'amore terreno? Ecco, loro. Solo che hanno dei poteri, chiamiamoli così. Niall è una specie di stregone onnisciente. È mezzo secolo che Dana gli va dietro. Lui, ovviamente, non la considera per niente, ma lei non sembra notarlo. Santana, invece, è la ragazza di Tempesta dal 1357. Sono praticamente una coppia sposata, ma è difficile avere un certificato di matrimonio legale quando sei nato nell'83 avanti Cristo" spiegò Liam, sorridendo. "Per la precisione sono settantasei anni che amo Niall, e sappi che Giovanna D'Arco ha smesso di civettare con Amy solo per venire a prenderti a sprangate sui denti" lo corresse Dana. "La cortesia dei francesi mi stupisce sempre, ora chiama la tua crush e cerca di sembrare normale" ordinò il ragazzo. "Io continuo a essere confuso" dichiarò Zayn, alzandosi in piedi e avvicinandosi a Louis, per poi sedersi letteralmente sopra di lui. "Zayn, forse dovresti andare dal tuo ragazzo" gli fece notare il più basso. "Ragazzo? Io non ho un ragazzo" commentò Zayn, allusivo. "Zee, smettila. E poi sei pesante" gli intimò l'amico, spingendolo giù dalle proprie ginocchia. "Giuro che per me non lo sei" controbatté Liam, picchiettando sulle proprie cosce. Zayn sorrise e si accomodò poco aggraziatamente sulle gambe di Liam, spalmandosi su di lui.

"Okay, sono qui, ora volete dirmi perché mi avete disturbato e perché la ragazza strana mi ha chiesto se preferissi la colla vinilica o quella in tubetto?" esordì un ragazzo biondo, Niall, probabilmente, entrando dalla porta maestosa come se quella casa fosse di sua proprietà. "Niall, lui è Louis, il nuovo Mooncatcher"gli disse Liam, ignorando le sue domande. "Ma chi abbiamo qui! Ne è passato di tempo, tesoro" sfotté Harry uscendo da una stanza a braccia incrociate, e guardando l'ospite con un sorrisetto ironico. "Ma la tua faccia è settata su quell'espressione irritante o sei anche in grado di sembrare simpatico?" gli chiese Louis guardandolo. "Mi state dicendo che quello che ha appena aggredito Harry è il ragazzo più potente del secolo? Ragazzo, tu mi piaci. Io sono Niall, ma suppongo che tu lo abbia già capito" si presentò il biondo, porgendogli una mano. Louis la strinse, dicendo "Sì, Dana non ha fatto altro che parlare di te nell'ultima mezz'ora". "Chi è Dana?" chiese Niall, confuso. La diretta interessata si avvicinò a lui, lo schiaffeggiò e poi gridò "Magari adesso ti ricorderai di me" prima di correre al piano superiore, in lacrime. "Ma che problemi la affliggono?" domandò il biondo, massaggiandosi la guancia. "Non sei stato molto carino" commentò, pacato, Liam. "Sei stato proprio uno stronzo, altro che non molto carino" rincarò la dose Harry, correndo dietro alla sorella. "Ma quindi ha un cuore?" chiese Louis, riferendosi al ragazzo che se ne era appena andato. "A quanto pare" rispose Zayn. "Io, però, continuo a non capire il problema. Avete trovato il nuovo Mooncatcher, evviva! E poi? Non bastava un messaggio?" chiese Niall. "Ci sono delle piccole novità" iniziò Liam, diplomatico. "Novità importanti" precisò Tempesta. "Cose che necessitano di una discussione più approfondita. Abbiamo scoperto che lui può Soggiogarci" spiegò il ragazzo, camminando verso la sala, seguito dagli altri. "Da quanto sa di voi?" chiese Niall, lanciandosi su una poltrona. "Ieri pomeriggio" rispose Tempesta, sedendosi delicatamente su una sedia. "Mi state prendendo in giro" affermò Niall, come se fosse un dato di fatto. "No, Niall, siamo seri. È consapevole del suo ruolo da ieri e può già Soggiogarci. E, come se non bastasse, sogna di Harry. E poi ti ricordi quello che ci ha detto Tommy. Lucifero ci sarà. Lui sarà lì. Sono sempre più convinto che la teoria dell'ultimo banditore sia vera" spiegò Liam. "L'ultimo banditore?" chiese Louis. "I Mooncatcher vengono chiamati banditori perché annunciano la loro volontà. L'ultimo banditore potresti potenzialmente essere tu" spiegò Tempesta. "Ma voi vi completate sempre le frasi a vicenda?" domandò Zayn, appoggiandosi su Liam e guardandolo. "Può capitare quando passi due millenni insieme a una persona" rispose lui, avvolgendo dolcemente la vita di Zayn con un braccio. "Quindi io ho una cotta per un vecchio decrepito, fondamentalmente?" chiese il ragazzo, ridacchiando. "Stai dicendo che porto male i miei anni?" ribatté Liam, fingendosi scioccato e portandosi teatralmente una mano sul petto. "Non c'è tempo per queste smancerie. Dobbiamo capire perché tu hai questo potere e come imbrigliarlo. Ehm, volevo dire, insegnarti a usarlo, ovviamente" borbottò Niall, con un cenno eloquente. "Non vedo dove sia il grande problema. Posso obbligarvi a fare delle cose. Spaventoso. Ma non vedo come questo possa essere un problema. Le sorti del mondo saranno comunque nelle mie mani, almeno, secondo il quadro che avete dipinto, per cui il fatto che possa dirvi cosa fare non mi sembra questa enorme novità" si giustificò Louis, alzandosi in piedi e guardando, a turno, ognuna delle persone presenti nella stanza. "Louis, tu potresti ordinarci di lanciarci su una guglia. Tu potresti dirci di prendere un volo per la Norvegia o di comprare ottocento stampanti e noi saremmo obbligati a farlo perché la tua volontà si sovrapporrebbe a quella propria di qualsiasi Incubus e questo è pericoloso" spiegò Tempesta. "Lo so, è quello che dicono sempre in qualunque libro o film, ma solo perché ne ho la possibilità non è detto che lo farò" protestò il ragazzo. "Louis, se c'è una cosa che ho imparato nella mia vita è che le persone sono imprevedibili. Il giorno prima ti venerano e quello dopo cercano di ucciderti. Tu oggi sei nostro amico, ma domani... Chi può dirlo?" intervenne Liam, sempre molto pacato. "Pensi davvero che io potrei mettere in pericolo la vostra vita a sangue freddo? Credi che io potrei addirittura volere che la vostra vita sia in pericolo? Se hai una così bassa opinione di me probabilmente non avresti dovuto spiegarmi tutto questo" sbottò Louis, per poi uscire velocemente dalla stanza e correre su per l'imponente scalinata che portava al piano superiore. Aveva bisogno di sdraiarsi un attimo e fare chiarezza nella sua mente. Aveva avuto una reazione esagerata? Probabilmente sì. Ma dove era la camera in cui l'avevano messo la mattina stessa? Iniziò ad aprire le porte, una dopo l'altra. Le prime due davano su degli enormi saloni, la terza su una libreria. A Louis ricordò quella che la Bestia mostrava a Belle. L'intera casa gli ricordava quella della Bestia, in realtà. Tentò con la quarta porta. Un bagno. Con un ragazzo che cantava dolcemente sotto la doccia. La voce si interruppe quando la porta sbatté contro il muro. "Chi cazzo è?" chiese la persona dentro la doccia, con la sua solita, inconfondibile, gentilezza. Louis si impietrì. "Quante volte devo dirti che non ho intenzione di approfondire il nostro rapporto? È inutile che continui a proporti sessualmente a me, non avremo una relazione che vada al di là del reciproco odio" strillò, adirato, Harry. "Veramente io stavo cercando una stanza" balbettò Louis, arrossendo. "Questo non giustifica il tuo essere qui ora. E soprattutto non giustifica il fatto che mi stai fissando. Asciugati la bava, tesoro, ne hai un po' all'angolo della bocca, proprio qua" commentò il più alto, indicando il punto descritto. "Sì, molto simpatico. Vuoi dirmi dove diavolo è la stanza in cui ero stamattina?" chiese Louis. "Non eri in nessuna stanza, sei rimasto sul pavimento nel salone al piano terra. Ora ti decidi a uscire?" gli intimò il ragazzo. "Smetti di fare il prepotente, tesoro. Potrei ordinarti di uscire così per i prossimi tre anni" borbottò il ragazzo, uscendo dal bagno e sbattendosi la porta alle spalle. Non doveva essere così difficile trovare un dannato letto in quell'enorme magione, no? Gli sembrava quasi impossibile non essere ancora capitombolato in una camera, anche solo per sbaglio. Provò con la quinta porta. Bussò, reduce dall'esperienza nel bagno, e spinse in giù la maniglia solo quando fu sicuro che fosse vuota. Fu accecato da un fascio di luce riflessa dai vetri di una finestra, che dava su una spiaggia tropicale con tanto di palme. Non era possibile avere una vista così. Non aveva alcun senso logico, ma Louis non lo trovò poi così strano. Dopo tutto quello che aveva appreso negli ultimi due giorni, una finestra che si affacciava su un paesaggio inesistente era l'ultimo dei suoi problemi. Si guardò intorno: gli unici due colori che sembravano essere presenti in quella stanza erano il bianco e il nero. Gli enormi cuscini contrastavano con la candida trapunta, appoggiata sul letto, che a sua volta staccava dal nero lucido del pavimento, e via così in un patchwork bicolore. Su una parete erano appese delle foto di paesaggi, rigorosamente in bianco e nero, e sulle altre due erano attaccati dei poster, unica nota di colore, alternati a frasi scritte con una calligrafia sottile. Louis si lanciò sul letto, senza curarsi dell'ordine maniacale che il proprietario della camera sembrava amare e si avvolse nella coperta, iniziando a respirare profondamente. Erano successe troppe cose, troppo velocemente. Aveva bisogno di staccare la spina per qualche secondo. Si costrinse a rallentare il ritmo delle sue inspirazioni, tentando di calmarsi. "Non farti prendere dal panico, Louis" si disse il ragazzo. Appena ebbe finito di muovere le labbra, sussurrando quella frase due o tre volte, come un mantra, la porta si spalancò e la solita voce gentile gridò "Eh, ma allora lo fai apposta!"

Oioi!

Ma ciao belle personcine, avete visto quanto sono stata brava?

Vi avevo promesso che avrei aggiornato a breve e non sono passati otto mesi, mi merito un applauso.

Allora, in questo capitolo abbiamo Zayn che non urla, Louis che fa tante figure di merda con Harry ed è perseguitato dalla sfiga e il riccio che tiene alla sua sorellina.

Si scopre che Tempesta sta con una certa Santana da un sacco di tempo, ma visto che c'è già troppa carne al fuoco dubito che diventerà un personaggio importante. Anche se who knows?

Anygay, as always fatemi sapere cosa ne pensate e ditemi se trovate qualche errore.

Volevo anche dirvi che sto lavorando a una "piccola" one shot che, se tutto va secondo i piani, dovrei pubblicare entro la prossima settimana, but who knows? pt.2

E niente, see ya soon

All te love, xx

Sara

   
 
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