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Autore: karter    20/05/2017    0 recensioni
[INCOMPIUTA]
Will torna a casa dopo cinque anni di silenzio.
Come sarà la sua vita ora che ha perso ogni contatto con la sua vecchia vita?
Ecco a voi la mia prima raccolta in questo fandom, che parla di una Will nuova, che dopo tanta sofferenza è riuscita a rialzarsi e tornare a casa. Ma perché è fuggita? Per scoprirlo immergetevi con me in questa nuova avventura! :)
I - Tornare a casa
II - Era tutto il suo mondo
III - Perdersi nei ricordi
IV - Un presente bellissimo
V - Primo giorno
VI - Chiacchierata madre/figlia
VII - Dopo cinque anni
VIII - Primi chiarimenti
IX - Il passato ritorna, sempre!
X - Non colleghi, molto di più
XI - Noi
XII - La prima volta
XIII - Un grande spavento
XIV - Prime risposte
XV - Fuggire ancora... O forse no?
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo Personaggio, Wilhelmina (Will) Vandom
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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La prima volta





Il vento le scuoteva i ribelli capelli vermigli e le graffiava il volto roseo. La pioggia che cadeva dal cielo le aveva appiccicato i vestiti al corpo magro e rendeva difficile la vista, ma non le importava.
Se ne stava immobile, su quel ponte, con lo sguardo fisso nel vuoto incurante di tutto ciò che la circondava. Nulla aveva senso se non le copiose lacrime che le rigavano il volto ma si perdevano tra le gocce di pioggia che cadevano dal cielo.
Per una volta era stata fortunata. Piangere sotto la pioggia la faceva sentire meno fragile. Chi avrebbe mai potuto comprendere,  solo guardandola, che quell’acqua che le bagnava il viso
non era solo a causa della pioggia?
Senza rendersene conto strinse più forte le mani al parapetto del ponte. Se non fosse stata così persa in quel dolore emotivo avrebbe sicuramente sentito le sue mani urlare pietà per la sofferenza alla quale le stava sottoponendo.
Non avrebbe mai pensato sarebbe potuta succedere una cosa del genere, non a lei, eppure…
Era bastata una semplice telefonata per far crollare tutte le sue certezze e distruggere quell’equilibrio che aveva tanto faticato  a trovare. Si sentiva così stupida, ma non riusciva davvero a smettere di piangere, era più forte di lei. E faceva male, ogni singola lacrima era una fitta al suo giovane cuore.
Come poteva una semplice ragazzina come lei provare tutto quel dolore senza impazzire?


Sorrise amaramente Will a quel ricordo, mentre con mano tremante posava un mazzo di primule davanti a quella lastra di marmo.
Era la prima volta che si recava sulla sua tomba.
Il giorno del funerale era già fuggita quindi non aveva mai avuto occasione di recarvisi.
-Ciao papà!- sussurrò asciugandosi una lacrima ribelle che sapeva di scuse e nostalgia.
Dal divorzio dei suoi genitori non aveva avuto un gran rapporto con quel l’uomo che nei primi anni della sua vita l’aveva cresciuta con tanto amore, ma non significava che non avrebbe dovuto soffrire come non mai.
Era il suo papà e da cinque anni non era più al suo fianco. Non poteva più alzare il telefono e raccontargli tutto ciò che le passava per la mente, non avrebbe più potuto farsi stringere tra le sue forti braccia. Non sarebbe più stato una presenza fisica nella sua vita.
Silenziosamente si asciugò una lacrima ribelle.
Non si poteva tornare indietro, memento lei che era una Guardiana ne aveva il potere.
-Ti voglio bene, papà!- gli disse accarezzando la foto su quella tomba -Ci vediamo presto- aggiunse prima di voltargli le spalle e avviarsi per la strada del ritorno.
Non serviva a nulla continuare a piangere. Era tornata per affrontare i suoi demoni e pian piano ci sarebbe riuscita.
  
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