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Autore: Justice Gundam    10/06/2009    3 recensioni
Quali pericolose avventure attendono i Digimon Tamers nella loro corsa contro il tempo per svelare i misteri di DigiWorld? Cosa sono i Deva, e chi è il 'Digimon Sovrano' di cui parlano? E perchè i loro piani coinvolgono il piccolo Calumon? Questa volta, molte cose potrebbero andare diversamente da come sappiamo... la mia prima storia di Tamers, che si ricollega (vedrete come...) a quelle di Adventure che sto scrivendo e a quella di Frontier-Savers che scriverò!
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Tamers Reload-12

Digimon Tamers Reload

Una fanfiction di Digimon Tamers scritta da: Justice Gundam

 

Eccomi di ritorno! Ancora una volta, speravo di fare prima, ma gli impegni sono quello che sono, soprattutto con l'avvicinarsi degli ultimi esami, e il risultato è che non pubblico più con la stessa rapidità che vorrei... comunque, spero che non sia troppo tardi per voi! Ecco a voi il prossimo capitolo della mia fanfiction di Digimon Tamers, e forse un capitolo che muoverà finalmente un pò le acque, dopo un inizio a mio parere un pò incerto.

Come ho detto già in passato, la riscrittura di Tamers mi sta dando qualche problema, soprattutto perchè per far andare la storia nell direzione che voglio io, devo anche modificare alcuni eventi della parte, per così dire, meno interessante della storia. Credo che le vicende cominceranno ad accelerare veramente soltanto quando i ragazzi arriveranno nel Mondo Digitale, cosa per cui spero che non ci vorranno troppi capitoli! Intanto, in questo, dovrò terminare il combattimento con Rhinomon... cosa per cui non credo servirà un'evoluzione a livello Ultimate, tutto considerato... e poi, sviluppare un pochino anche il discorso che ho iniziato a fare nel capitolo precedente su Hirokazu, Ryo e Alice! E perchè no, forse anche Juri inizierà ad avere i suoi momenti di gloria...

Non prima, però, che un problema quasi altrettanto immediato, costituito dalle invenzioni di Yamaki e del gruppo Hypnos, sia stato risolto. Il fatto che ora i Monster Makers, tra cui il padre di Jenrya, abbiamo deciso di collaborare con il nostro "estremista ben intenzionato" preferito non significa certo buone notizie per i nostri eroi... che dovranno vedersela anche con qualche altra seccatura lungo la strada. Dopotutto, Kumbhiramon e Makuramon non sono certo gli unici Digimon nel Mondo Reale, non sono gli unici ad avere idee che potrebbero causare dei notevoli problemi più avanti...

Ma non anticipiamo troppe cose, e passiamo invece a rispondere alle recensioni. Wow, sempre positive! Spero davvero di continuare su questa strada... anzi, no, di migliorare!

 

KillKenny: Il combattimento ripenderà molto presto, non appena avrai letto il titolo di questo capitolo... mentre i casini sono già incominciati da un bel pezzo, e non hanno intenzione di smettere molto presto! Sì, come puoi vedere, sta entrando in scena anche Alice: il mio ragionamento è stato lo stesso che mi ha portato a far entrare in scena Ryou molto prima di quanto non abbia fatto l'anime: lo scopo era proprio quello di non far sembrare questi personaggi un Deus Ex Machina. E hai ragione, praticamente l'unico motivo per cui Alice era presente nell'anime era per upgradare i loro Digivice e permettere ai Tamers di eseguire il Biomerge nel Mondo Reale... sono convinto comunque che la mia reinterpretazione dei loro personaggi ti piacerà... e spero che non si discosti troppo dalla loro caratterizzazione nell'aime!

Faina di Primavera: Ehilà! Che sorpresa, mi chiedevo davvero che fine avessi fatto! Quando leggerai questa risposta, molto probabilmente avrai già ricevuto la mia e-mail, quindi ti avrò già dato là la risposta alla tua recensione... e ti avrò già fatto le domande che avevo intenzione di farti! Beh, in ogni caso, è un gran piacere risentirti, e mi fa piacere che tu stia seguendo anche questa mia storia! Le tue critiche sono state ben accette, e cercherò di seguirle, al massimo delle mie capacità... e i tuoi complimenti mi riempiono di entusiasmo! Grazie mille... e spero di risentirti presto!

SmartGirl: E bentornata anche a te! Sì, l'ingresso di Hirokazu nel gruppo porterà sicuramente una ventata di aria fresca, oltre che sollevare un bel pò di commenti sarcastici da parte di Ruki (si sa com'è fatta lei...). E se l'ingresso in scena di Alice ti è sembrato un pò inquietante... beh, in effetti la tipologia del personaggio è quella! In effetti, il motivo per cui non ricordi Alice sta proprio nel fatto che è apparsa in un episodio, verso la fine, praticamente dal nulla... e poi, è stata dimenticata come se non fosse mai esistita! Sì, non ti preoccupare, Leomon ci sarà, e speriamo che stavolta gli vada un pò meglio (poveraccio, muore sempre, in ogni serie...). E anche per quanto riguarda Ryo e l'amico Yamaki, l'attesa è finita, quindi... goditi questo capitolo!

Darkroxas92: Mi fa piacere che sia arrivato a questo punto anche con la mia fanfiction di Tamers, e ti posso assicurare che per quanto cercherò di rienterpretarle la serie a modo mio, farò anche tutto il possibile per mantenere il tono cupo, quasi lovecraftiano, dell'originale! Comunque... sì, ho pensato che per dare un pò di spazio ai personaggi di Hirokazu, Ryou e, più avanti, anche di Juri, sarebbe stata una buona idea spostare un pò di azione nel Mondo Reale, e fare in modo che il gruppo incontrasse prima certi Digimon. Lo scontro con i Deva sarà indubbiamente più duro, e come ho detto ce ne saranno diversi che sopravviveranno, oltre ad Antylamon (il coniglio). Come nella serie, il padre di Jenrya avrà un ruolo fondamentale, e anche Alice... beh, il suo personaggio avrà senza dubbio più senso che nella serie originale! Per ulteriori dettagli, ti rimando al resto di questa storia, che riprende adesso!

 

Okay, questo è tutto, amici! Buona lettura!

 

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Capitolo 13 - Ryo Akiyama, il giovane campione

 

Mentre Rhinomon si preparava a tornare alla carca, i Digimon dei Tamers si erano messi in posizione di guardia davanti a lui... e Kyuubimon, la più esperta quando si trattava di combattere avversari più forti fisicamente, iniziò a muoversi con dei passi laterali, senza mai staccarsi troppo dai suoi compagni. Il miope rinoceronte cercò di seguirla... ma l'animale mitologico sapeva quello che stava facendo, e si muoveva in modo che il Digimon corazzato non riuscisse a capire esattamente cosa voleva fare...

Intanto che Rhinomon era così distratto, Takato e i suoi compagni stavano cercando di analizzare la situazione. Si trovavano di fronte un Digimon dotato di notevole resistenza e potenza fisica, e quell'armatura che indossava non lasciava dubbi circa il fatto che un attacco fisico diretto sarebbe stato respinto... Dovevano attaccarlo in un altro modo, sfruttando punti deboli che la bestia sicuramente aveva... ma che non dava prova di possedere!

"Okay, ragazzi... e ora come la fermiamo, quella specie di corazzata vivente?" chiese Gargomon, mentre con lo sguardo passava in rassegna l'enorme corpo della bestia in modo da scorgere eventuali parti scoperte. Tutto inutile... sembrava che quella corazza non permettesse neanche ad un granello di sabbia di superarla, e su di essa i proiettili del Digimon cane avrebbero avuto lo stesso effetto della pioggia... "Se qualcuno mi riesce a trovare un punto debole dove posso scaricargli un pò di piombo, giuro che gli faccio un altarino!"

Rhinomon lanciò un potente muggito prima che Ruki potesse minacciare rappresaglie contro il Digimon dalla lingua lunga, strisciò sul terreno con una zampa, e caricò a testa bassa, puntando contro Growlmon e Gargomon... e ignorando completamente Kyuubimon, evidentemente non giudicandola un avversaria all'altezza! Ma la volpe a nove code non era certo tipo da farsi ignorare così, e spiegò le sue maestose code, creando delle palle di fuoco azzurre sulle punte per poi scagliarle una ad una contro il pachiderma di metallo!

"Fox Fire!" esclamò Kyuubimon, mentre indirizzava le fiamme contro il Digimon nemico. Rhinomon grugnì nel momento in cui il Fox Fire lo raggiunse, bombardando la sua corazza... e una delle palle di fuoco lo centrò sul muso, causandogli una fitta di dolore che lo costrinse ad interrompere la carica. Approfittando di quel momento di distrazione, Growlmon e Gargomon si separarono, disponendosi attorno al Digimon Armour in modo che ci fosse sempre una certa distanza tra l'uno e l'altro...

"Dobbiamo cercare di dargli più bersagli!" esclamò Jenrya. "Non mi sembra che quel Digimon abbia degli attacchi in grado di colpire in una vasta area... se attacca uno di noi, deve per forza lasciar perdere gli altri!"

"Va bene, Jenrya-kun! Growlmon, hai capito? Dobbiamo restare fuori dalla sua portata, e intanto cercare di attirare la sua attenzione!" esclamò Takato, per poi pescare una carta ed inserirla nel suo D-Ark. "Card Slash! HYPER WINGS ACTIVATE!"

"Okay, Takatomon, farò il possibile..." affermò il dinosauro rosso, sulla cui schiena erano spuntate un paio di luminose ali bianche. Growlmon prese il volo, tenendo d'occhio Rhinomon, ma allo stesso tempo cercando di non uscire dal Digital Field... e il Digimon rinoceronte indietreggiò indeciso, come se volesse ritirarsi per riflettere su una strategia da usare contro quei nemici...

"Pyro Blast!"

Senza dare a Rhinomon il tempo di organizzarsi, Growlmon prese fiato e scagliò una grossa palla di fuoco contro di lui, colpendolo alla schiena estrappandogli un breve muggito, più di fastidio che altro. Gargomon e Kyuubimon scattarono in avanti nello stesso momento, e la volpe a nove code si appallottolò su sè stessa circondandosi di fiamme azzurre, mentre Ruki, come sempre in perfetta sintonia con la sua Digimon, le dava supporto inserendo una carta nel D-Ark.

"Card Slash!" esclamò la ragazzina dai capelli rossi. "HYPER SPEED ACTIVATE!"

"Grazie, Ruki... ed ora, Flame Wheel!" rispose la Digimon, ormai trasformata in un proiettile fiammeggiante che schizzava a velocità quasi impossibile da seguire! L'attacco colpì in pieno Rhinomon e lo fece barcollare, poi Kyuubimon rimbalzò su di lui, atterrò elegantemente sulle quattro zampe e, sfruttando l'effetto della carta che la sua Tamer le aveva mandato, si spostò in una nuova posizione per ripetere l'attacco. Sempre più irritato da quegli sfuggenti avversari, Rhinomon si voltò e cercò di seguirla... ma per fare questo, dovette distogliere la sua attenzione da Gargomon e Growlmon!

"Hey, bestione! Guarda che noi siamo ancora qui! Gargo Laser! Ratatatatatata..." esclamò il cane con i mitragliatori, imitando il suono degli spari consecutivi mentre svuotava i suoi cannoni addosso Rhinomon non potè fare altro che prendere in pieno l'attacco, che pur non risultando troppo efficace contro quella durissima corazza, riuscì comunque a stordirlo e a dare a Growlmon il tempo di gettarsi in picchiata!

"Dall'alto, Growlmon! Non è in grado di intercettarti se gli arrivi da quella direzione!" esclamò Takato. Il suo Digimon non se lo fece ripetere, e scese giù con la precisione di un falco, atterrando sulla possente schiena del Digimon nemico con gli artigli sguainati.

"Ci sei!" esclamò il dinosauro rosso, abbassando il suo artiglio, scintillante di energia, sul dorso del Digimon rinoceronte. "Ora non mi scappi più! Plasma Blade!"

L'attacco andò a segno, infilandosi in una delle fessure dell'armatura di Rhinomon... e il Digimon corazzato gettò indietro la testa e ruggì per il dolore, prima di dissolversi in una pioggia di pixel argentati! Il combattimento era finito, con la stessa rapidità con cui era iniziato, grazie alla prontezza di pensiero dei Tamers e dei loro Digimon!

Con un tonfo sordo, Growlmon atterrò sull'asfalto e rinfoderò gli artigli... poi, mentre i dati di Rhinomon si disperdevano e la nebbia che costituiva il Digital Field scompariva attorno a loro, i tre Digimon si rilassarono e tornarono al loro stadio Rookie. Per fortuna, quel combattimento era stato meno difficile di quanto avessero previsto...

"Bene... e con questo abbiamo fatto!" affermò Ruki. "Ora è meglio che ce ne andiamo, prima che qualcuno ci veda e cominci a fare domande. Renamon, ragazzi... seguitemi, da questa parte!"

"Huh? Hey, Ruki-san, aspetta un momento..." cercò di dirle Takato. "Ho lasciato... uno dei miei amici qui vicino, e gli ho chiesto di aspettare finchè non fossi tornato! Se non mi vedesse tornare, si preoccuperebbe..."

Mentre Jenrya e Terriermon si guardavano tra loro, chiedendosi chi mai potesse essere questo suo amico, Ruki sospirò senza nascondere un pizzico di irritazione. Proprio nei momenti meno opportuni... "Sigh... e va bene, occhialoni, ma vedi di non restare via troppo a lungo." affermò. "Inventati una scusa, una qualsiasi, e non trattenerti troppo con lui."

"Va... va bene, Ruki-san..." rispose Takato. "Torniamo il prima possibile! Voi aspettateci! Calumon, vieni con noi, non è il caso di restare qui attorno..."

"Va bene, calu!" rispose il piccolo Digimon bianco.

Con queste parole, il ragazzino con gli occhialoni, il dinosauro rosso e il loro piccolo amico si precipitarono nella direzione opposta prima che la nebbia si dissolvesse del tutto, e Jenrya, Ruki e i loro Digimon infilarono a loro volta un vicolo laterale, insinuandosi tra i corridoi e facendo rapidamente perdere le proprie tracce. Quando furono sicuri di aver seminato ogni possibile curioso, i due ragazzi e i loro Digimon si fermarono, e pensarono alla prossima mossa da fare... ma le loro riflessioni furono interrotte dalla reazione di Renamon, che si girò di scatto verso l'uscita opposta del vicolo, percependo appena un'ombra che si muoveva...

"Ruki." disse la volpe ninja, richiamando l'attenzione dei due ragazzi con un cenno appena visibile della zampa. "Qualcuno ci ha seguiti. Non so chi, ma aveva con sè un Digimon, ne sono sicura."

"Cosa?" chiese la ragazzina dai capelli rossi. Lei e Jenrya non avevano bisogno di tante riflessioni per rendersi conto che si trattava dello stesso misterioso Tamer che era intervenuto nello scontro con Orochimon... e che quella era l'occasione giusta per fargli qualche domanda in più! Oltre al fatto che questo avrebbe confermato alcuni dei sospetti di Ruki... "Renamon, riesci a fermarlo senza attirare troppo l'attenzione? Ho voglia di fargli un paio di domande."

"Certamente, Ruki." rispose la volpe ninja, per poi schizzare via alla caccia del misterioso individuo. La Tamer annuì, poi si voltò verso Jenrya e gli fece cenno di seguirla.

"Ruki, sei sicura di quello che stai facendo?" chiese il Tamer cinese. "Anch'io vorrei sapere qualcosa di più su quel tipo, ma non vorrei fare qualcosa di avventato..."

La ragazzina dai capelli rossi si voltò appena. "Senti, Einstein, ho una mezza idea di chi potrebbe essere, e penso che potrebbe chiarirci un pò di cose. Quindi lascia fare a Renamon, okay?" gli rispose. "Ed ora forza, andiamo a conoscere questo ospite..."

"Okay... non sono proprio d'accordissimo, ma a questo punto..." rispose Jenrya con espressione rassegnata. Sperava soltanto che la testardaggine di Ruki non provocasse loro qualche altro problema...

 

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I dati di Rhinomon, non assorbiti da nessuno prima che potessero uscire dal Digital Field, continuarono a fluttuare per conto loro per un breve tratto, e sembravano sul punto di disperdersi ai quattro venti... quando qualcosa li spinse tutti in una certa direzione, come se fosse venuto un colpo di vento improvviso. I pixel luminosi acquisirono velocità, e si diressero verso la mano aperta di un piccolo Digimon in calzamaglia nero-viola che se ne stava comodamnte seduto in cima ad un lampione, lontano dagli occhi degli esseri umani.

Impmon ghignò soddisfatto quando i dati di Rhinomon entrarono nel suo corpicino dal palmo della sua mano guantata e scomparvero, mischiandosi ai suoi dati. Un istante dopo, il Digimon demonietto si sentì sazio, e provò l'esaltante sensazione di forza che derivava dall'assorbire i dati di un avversario sconfitto! Certo, non era stato lui a battere quel Rhinomon, ma continuando così... beh, non era difficile immaginare che ben presto sarebbe stato in grado di fare la stessa cosa!

"Heheheee... devo proprio ringraziarli, quegli sciocchi Tamers! E' stata una buona idea seguirli di nascosto e aspettare che finissero il loro combattimento!" ridacchiò, guardandosi il palmo della mano. "Così, mi hanno dato la possibilità di assorbire dati gratuitamente... senza neanche dovermi esporre! Se continua così, potrò finalmente Digievolvere e far vedere a tutti loro quanto valgo! Già ora mi sento più forte... hehehee... credo che per oggi possa bastare! Ma... non appena mi si presenterà un'altra occasione, non mi farò certo pregare!"

Impmon restò ancora un pò seduto sul lampione, squadrando con aria di superiorità la folla confusa che si era riunita attorno al Digital Field in dissoluzione. Nessuno di loro aveva fatto caso ai tre ragazzini e ai loro Digimon che si erano dileguati di soppiatto... e tutto quello che riuscivano a fare, ora che la situazione anomala si era risolta, era starsene là come pesci lessi, ad aspettare che le forze dell'ordine calmassero un pò le acque. Che razza di creature insulse. Una volta di più, il piccolo Digimon oscuro non riusciva proprio a capacitarsi di come Guilmon e i suoi compagni avessero potuto decidere di farsi amici alcuni di loro...

"Bah, in fondo non sono cose di cui mi importi più di tanto..." concluse infine, con un'alzata di spalle. "Per adesso, quello che voglio è che sconfiggano altri Digimon e mi consentano di assorbire i loro dati. Poi, quando non avrò più bisogno di loro, saprò come comportarmi. Alla prossima, stupidi Tamers!"

 

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Nel frattempo, nella sala principale della sede di Hypnos, una delle operatrici scosse la testa mentre osservava lo schermo davanti a sè, sul quale il segnale da poco individuato era appena scomparso.

"Negativo, Yamaki-san." affermò Megumi, rivolta al suo superiore. "La reazione digitale è scomparsa assieme al Digital Field. I Tamers sono intervenuti e hanno cancellato il Digimon estraneo prima che i nostri strumenti potessero isolarlo."

Il capo dell'organizzazione governativa richiuse il suo accendino, come era ormai suo riflesso, e il suo viso assunse, per un'istante, un'espressione vagamente infastidita. Ancora una volta, nonostante la superiorità tecnologica di Hypnos, i Tamers si erano dimostrati più rapidi ed efficienti. "Capisco." disse poi, senza tradire alcuna emozione. "Non importa. Ci hanno risparmiato il lavoro. Salvate i dati e uscite dalla sessione di lavoro."

"Ricevuto. Lo stiamo già facendo." rispose l'altra operatrice, Reika Ohtori, rivolgendo uno sguardo vagamente preoccupato al suo principale. Riconosceva i sintomi, dal momento che aveva già visto come si comportava Yamaki quando si stava avvicinando il momento di testare il programma che, in teoria, avrebbe rispedito tutti i Digimon nel Mondo Digitale. Per quanto l'uomo mantenesse il suo controllo e la sua fredda professionalità, la giovane donna riusciva a percepire una nervosa eccitazione di fondo nel suo principale... una sorta di rabbia silenziosa dettata dall'impazienza e dal desiderio di vedere i Digimon eliminati una volta per tutte. Era un atteggiamento che non le piaceva, anche se la sua posizione all'interno dell'organizzazione non le consentiva di fare commenti a riguardo...

Yamaki, inconsapevole dei pensieri delle sue operatrici - non che gli interessasse molto di cosa potessero pensare, in ogni caso - si rimise in tasca l'accendino e si avvicinò alla rampa di scale che portava alle sale più esterne... quando la vibrazione del suo cellulare attirò la sua attenzione. Si tolse il telefonino dalla tasca della giacca e controllò chi fosse, prima di rispondere.

"Yamaki Mitsuo, di Hypnos. Prego... Hm. Il professor... Robert McCoy di Palo Alto... sì... sì, anche lui faceva parte del gruppo dei Monster Makers." rispose Yamaki a chiunque fosse sull'altro lato della conversazione. "Certamente. Con la nipote, dite? Il progetto è da considerarsi top secret. Solo il gruppo di studio deve essere al corrente della sua vera natura. Quindi... no, nemmeno la nipote di McCoy deve sapere nulla a riguardo. Sì. Sì, d'accordo. Altri membri dei Monster Makers sono attesi per domani? Bene... sì, ottimo lavoro. Tenetemi aggiornato."

Yamaki interruppe la conversazione, e quando mise via il cellulare, un sorrisetto di trionfo era vagamente accennato sul suo volto freddo, creando un contrasto abbastanza inquietante con i suoi occhiali da sole.

"Già il fatto che McCoy abbia deciso di aiutarci vuol dire molto. Ormai manca poco."

 

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"Okay, Ryou... credo che ormai ne siamo fuori." disse Monodramon con la sua vocetta stridente, guardando oltre la spalla del suo Tamer per assicurarsi che non ci fosse nessuno a seguirli. "Certo che quei ragazzi se la sono cavata discretamente, non lo pensi anche tu?"

Il giovane campione dai capelli castani non potè che dirsi d'accordo. "Beh, mi sembra ovvio. Se fino a questo momento sono riusciti a tenere testa a tutti i Digimon invasori, vuol dire che non sono degli sprovveduti." commentò. "Sfortunatamente, sapendo cosa sta dietro alla situazione attuale, temo che da soli non ce la possano proprio fare... è per questo che preferirei se se ne tenessero fuori, mi spiego?"

"E' un pò tardi per tirarsi indietro, oserei dire."

La morbida voce femminile colse di sorpresa Ryou e Monodramon, che si ritrovarono tutt'a un tratto con Renamon ad appena mezzo metro da loro! La volpe dalla pelliccia dorata si era messa in posa da ninja, ed era apparsa praticamente dal nulla vicino al giovane Tamer e al suo partner, in modo da impedire loro di andare avanti. Con un moto di sorpresa, Ryou indietreggiò di un passo e guardò con aria stupita la Digimon, rimproverandosi per essersi lasciato cogliere impreparato così facilmente... un esperto di Digimon come lui, che abbassava la guardia così!

"Ah! Tu... tu non sei per caso la Digimon di..." iniziò a dire Ryou, ma la voce di un'altra ragazza rispose per Renamon.

"La Digimon della Tamer dai capelli rossi, volevi dire?" chiese retoricamente. "Bene, eccomi qui! Ora, se hai qualcosa da dire, perchè non me lo dici in faccia, invece di fare il misterioso?"

Quella voce... sì, era inconfondibile! Ryou non aveva nemmeno bisogno di voltarsi per riconoscerla al volo, e sorrise leggermente mentre rispondeva alla sfida della ragazzina. "Heh... dovevo immaginarlo... sei sempre la stessa, vero, Ruki Makino? Non mi sembri cambita molto da due anni fa..."

L'espressione decisa di Ruki lasciò spazio ad un accenno di sorpresa e incredulità, e questo non sfuggì a Jenrya e a Terriermon... non poteva voler dire altro se non che Ruki conosceva già quel tipo! E, a giudicare dalla faccia che stava facendo, non ne aveva esattamente dei ricordi molto lieti...

"Ruki-san!" disse Jenrya. "Conosci per caso questo... ragazzo... ehm... un momento, ma... ma tu sei..."

In quel momento Ryou, senza fare movimenti bruschi per non far insospettire Renamon, si era voltato lentamente verso i due ragazzi, mantenendo la sua espressione calma e quasi serafica... e fu allora che Jenrya lo riconobbe, e spalancò gli occhi per la sorpresa! Quel... quel ragazzo... lo aveva già visto! Ma certo, non poteva esserci alcun dubbio! Quello... era il famosissimo campione di Trading Card Game, Ryou Akiyama! Ma... ma come mai saltava fuori così, all'improvviso? Era da un sacco di tempo, dopo aver vinto il campionato nazionale di due anni prima, che non dava più notizie di sè...

Dopo un istante di sbalordimento, Ruki corrugò la fronte con irritazione, e mosse due passi in avanti verso Ryou. Aveva la faccia della persona che esigeva delle risposte, e che non si sarebbe accontentata di scuse infantili...

"Ryou Akiyama. Che diamine significa questa sceneggiata?" chiese lei, incrociando le braccia sul petto. "Intanto, non parlarmi come se fossi tua amica, perchè non lo siamo. E poi, che significa che anche tu sei un Tamer? Com'è che lo veniamo a sapere solo adesso, eh?"

"La signorina reginetta dei Digimon non ha tutto i torti, ragazzo, lo sai, vero?" provocò Terriermon. "Cos'è questa storia che tu adesso ti presenti qui con un Digimon, e cerchi di dirci che non dobbiamo più farci coinvolgere? Mi sembra un pò tardino, no?"

"La stessa cosa che ho detto io." affermò Renamon in tono assolutamente piatto, sempre tenendo d'occhio Ryou e Monodramon. Mentre osservava il piccolo drago appollaiato sulla spalla di Ryou, si rese conto che c'era qualcosa di strano in lui... qualcosa che lei stessa non sarebbe riuscita a spiegare, e che, in tutta franchezza, la inquietava un pò. Era una sensazione simile a quella che aveva sentito la prima volta che aveva visto Guilmon - qualcosa di indefinibile che le faceva capire che quello non era un Digimon come un altro. Ma se in positivo o in negativo, questo non lo avrebbe saputo dire neanche lei...

Jenrya, dal canto suo, era rimasto colpito dalla rivelazione che Ruki conoscesse già personalmente Ryou, e si chiese tra sè come fosse accaduto. Probabilmente, riflettè, si erano già incontrati in occasione di qualche evento di Digimon Trading Card Game... e la risposta che Ryou, con un pizzico di imbarazzo, diede pochi istanti dopo non fece che confermare questa sua ipotesi.

"Beh... innanzitutto, noto che ce l'hai ancora con me per quel campionato di Trading Card Game in cui sei arrivata alle semifinali... e mi dispiace, davvero!" affermò Ryou, facendo in modo che l'espressione della rossa passasse, per un istante, ad una smorfia di disgusto. Allora era proprio così... "Comunque... sì, come puoi vedere, sono un Tamer anch'io. E questo è il mio Digimon, Monodramon."

Il draghetto, ancora appollaiato sulla spalla del Tamer leggendario, alzò una zampetta artigliata per salutare i due ragazzi e i loro partner. "Salve! Piacere di conoscervi!" cinguettò.

"Oh, il piacere è tutto nostro!" rispose Terriermon, usando un orecchio anzichè una mano per salutare. "Ma... quello che stavamo dicendo prima continua a valere. E non pensiate che noi non abbiamo le nostre brave domande da farvi!"

"E' vero. Anche se ci hai dato una mano contro quell'Orochimon, non puoi pretendere che noi ci fidiamo di te così, senza neanche conoscerti." affermò Jenrya, mantenendo un tono neutrale. Ryou dava l'aria di una brava persona, ma era chiaro che sapeva molto più di quanto desse a vedere, e il Tamer cinese pensò che fosse il caso di testare un pò le acque, prima di dargli completa fiducia. "Prima di tutto, cosa sai di quello che sta accadendo? E come... come sei diventato un Tamer?"

Ryou prese un bel respiro. Si aspettava che gli avrebbero fatto il terzo grado nel caso lo avessero scoperto, e infatti... però, quella era una domanda a cui non era tanto facile dare una risposta...

"Beh..." iniziò, cercando di organizzare il discorso. "In effetti... è una storia un pò lunga, ragazzi, e i dettagli sono molti e piuttosto... complicati da spiegare!"

"Bene, non importa. A noi va bene anche la versione ridotta." affermò Renamon, senza battere ciglio. "Allora, spiegaci un pò le cose come stanno. Tu sai qualcosa di questi Deva e dei loro piani, non è così?"

L'atteggiamento di Ryou si fece più serio. Era il momento di far sapere a quei Tamer in che razza di acque si erano messi. "Sì... a questo punto, inutile nasconderlo. Sì, ne so molto più di quanto voi possiate immaginare. Ed è per questo che vi ho avvertito, quella volta, di non lasciarvi coinvolgere. Credetemi quando vi dico che dietro a questa storia delle emersioni c'è molto più di quanto non sembri..."

"Sì, sappiamo già che questi Deva sono comandati da qualche altro Digimon più potente di loro. Questa non è certo una novità, signor so-tutto-io!" lo rimbeccò Ruki. "Quindi, se cercavi di impressionarmi con le parole, prova di nuovo."

Nonostante tutto, Ryou non potè fare a meno di sorridere. Quella era proprio la Ruki Makino che conosceva. "Il sarcasmo è sempre stato il tuo forte, eh, Ruki?" chiese, guadagnandosi un'occhiataccia che voleva dire 'vai avanti, e bada a come parli'. "Comunque, scherzi a parte... il motivo per cui volevo che vi teneste lontani da questa storia è proprio il fatto che dietro tutta questa storia c'è un Digimon molto potente che non ha nessun riguardo per le vite degli esseri umani. Si tratta di Zhuqiaomon, il Digimon Sovrano... e credetemi, non soltanto è uno con cui è quasi impossibile discutere, e uno che rispetta soltanto la forza... ma è anche il tipo che non fa una cosa del genere soltanto per astio nei confronti degli esseri umani. Se ha mandato i suoi servitori più fidati... i Deva, immagino che avrete già sentito questo nome... qui nel Mondo Reale, vuol dire che nel Mondo Digitale sta accadendo qualcosa di grosso. E temo che voi non siate in grado di gestire la situazione."

"Tsk... e tu sì, vero?" lo apostrofò Ruki. "Tipico tuo, Akiyama, ti dai troppe arie per i miei gusti."

Ryou si rese conto, con un pò di imbarazzo, che la sua avversaria di un tempo aveva interpretato male le sue intenzioni, e cercò di correggersi... anche perchè non era esattamente entusiasta all'idea di scatenare la rabbia di Ruki Makino! "Se ho detto qualcosa che può essere frainteso, vi prego di scusarmi." affermò. "Ma credetemi quando vi dico che parlo a ragion veduta. Ho visto come il vostro compagno combatteva, e devo riconoscere che quel Digimon rosso che gli fa da partner ha una forza notevole... ma quello con cui state avendo a che fare è un nemico che non si fermerà davanti a nulla, e non avrà nessuna compassione di voi. E prima che me lo chiediate... no, non potete farcela contro di lui nelle condizioni in cui siete adesso. Zhuqiaomon non è un Digimon come gli altri."

A giudicare dalla sua espressione arcigna, Ruki non si era lasciata in alcun modo convincere dal discorso di Ryou... mentre Jenrya, più prudente, aveva pensato che fosse il caso di gestire la situazione con maggior attenzione. Dopotutto, Ryou non dava affatto l'impressione di uno che parlava a vanvera, ed era chiaramente un Tamer esperto. Quindi, se diceva che Zhuqiaomon era un avversario così terribile, era perchè aveva delle buone ragioni per affermarlo...

"Quindi, tu dici che questo Zhuqiaomon è il capo dei Deva." Jenrya fece il riassunto della situazione in una sola frase. "E che sta mandando i suoi uomini nel Mondo Reale per un motivo che per lui è della massima importanza. Questo... potrebbe avere a che fare con un Digimon di nome Calumon? Un Digimon che viene chiamato Shining Evolution? Perchè... ogni volta che i Deva ci sono apparsi davanti, cercavano lui!"

Ryou mostrò subito interesse in quanto il Tamer cinese stava dicendo. "Hai detto... un Digimon di nome Calumon? E i Deva lo hanno chiamato... la Shining Evolution?" chiese retoricamente, al che Jenrya rispose con un cenno della testa. "Hmm... questa sì che è una notizia interessante. La Shining Evolution, eh? Avevo già sentito dire che lo scopo di Zhuqiaomon era proprio quello di ottenerla, ma non pensavo che..."

"Non pensavi... che cosa?" chiese Renamon. Per tutto quel tempo, la volpe ninja non si era mai allontanata troppo da Ryou, e la sua semplice presenza era più che sufficiente per far capire al Tamer leggendario che erano Ruki e Jenrya a fare le domande.

"Okay, ascoltate..." disse Ryou, dopo un istante di pausa per raccogliere le idee. "Spiegarvi tutto per filo e per segno impiegherebbe troppo tempo, e non mi sembra che farlo qui, alla luce del sole, sia la cosa più prudente."

Con un pò di riluttanza, Ruki dovette ammettere che il suo vecchio rivale di Trading Card Game non aveva tutti i torti... ma, ascasse il mondo, lei sarebbe arrivata in fondo a quello che voleva dire! "Tsk... e va bene, su questo ti devo dare ragione." affermò. "Allora, sentiamo... quale sarebbe la tua grande idea? E... cosa c'è di tanto complicato in questa storia che non puoi stare qui a spiegarci in questo momento?"

"E poi, ci sono un sacco di domande che ancora non ci hai chiarito, scusa se te lo dico..." incalzò Terriermon. "Per esempio, questa Shining Evolution... che poi sarebbe Calumon... da dove salta fuori, e perchè questo Zhu... coso, là, come si chiama... lo vuole tanto?"

"Come vi abbiamo detto, non è una cosa che si possa spiegare in quattro e quattr'otto..." rispose Monodramon. "Avremmo bisogno di più tempo..."

Mentre il draghetto viola parlava, Ryou si era messo a pensare... e alla fine, alzò appena una mano come per chiedere la parola, e fece una proposta. "Sentite... ci potrebbe essere un modo per chiarire la situazione." affermò. "Vedo che il vostro amico, quello con quel Digimon rosso che non conosco, non è con voi... ma quando lo vedete, potete dirgli che mi piacerebbe parlare con lui e spiegarmi?"

"Beh, per quello, non c'è nessun problema, e mi sembra che in fondo possiamo anche fidarci di te." rispose Jenrya. "Ma... ti dico fin da subito che Takato-kun non è uno che cambia idea tanto facilmente. Lo abbiamo visto noi stessi... E anche se penso che sarà felice di incontrarti, non per questo ti darà necessariamente ragione..."

Ryou non tenne conto del fatto che si trattasse di un altro suo ammiratore. Era consapevole di avere molti fan, forse anche troppi, e non si aspettava che questo Takato fosse poi tanto diverso dagli altri, a parte il fatto che lui aveva un Digimon tutto suo. "Beh, non importa. Mi basta potergli parlare, e spiegarli come stanno le cose. Non vorrei mai che finisse anche lui per cacciarsi in un guaio da cui non potrà venir fuori. Allora... ditegli che se gli è possibile, lo aspetto all'ingresso della stazione dei treni di Shinjuku... domani pomeriggio verso le sei, se gli è possibile."

"Cosa, cosa?" fu la reazione di Ruki. "Hey, aspetta un momento, Akiyama! Prima ti permetti di interferire quando ti pare e piace, e ti aspetti che noi ti crediamo sulla parola mentre tu ti mantieni sul vago... e poi chiedi anche di parlare con uno del nostro gruppo così, da soli! E credi che noi non sospettiamo di te?"

"Ruki-san..." la interruppe Jenrya, alzando una mano. La rossa alzò lo sguardo verso il Tamer cinese, visibilmente irritata, ma lo lasciò parlare. "Quello che dici non è del tutto sbagliato, però... se devo dire la verità, io vorrei fidarmi di questo tipo. Non mi sembra il tipo di persona che inganna gli altri per tornaconto personale."

Queste parole fecero sorridere leggermente il Tamer Leggendario. "Ti ringrazio per la fiducia... ehm... scusa, non mi sembra di aver sentito il tuo nome..."

"Jenrya. Jenrya Li. E questo è il mio partner, Terriermon." rispose il Tamer cinese, mentre il cagnolino dalle lunghe orecchie faceva un occhiolino e alzava una mano per salutare.

"Momentai!" esclamò, giusto per togliere un pò di tensione alla situazione.

Ryou ricambiò il saluto, poi si rivolse nuovamente a Jenrya. "Dicevo... grazie per la fiducia, Jenrya-kun. Mi sembra evidente che non siete ancora del tutto convinti, e non posso certo farvene una colpa. Ma... credetemi, ho intenzione di spiegare al vostro amico come stanno le cose, e non approfitterò della vostra buona fede." affermò. "Però... adesso sarebbe meglio se non ci intrattenessimo troppo in questo posto. Se non sbaglio, avete i vostri problemi anche con quell'organizzazione che si è messa in testa di monitorare i Digimon, giusto?"

Ancora una volta, Ruki non potè fare a meno di provare un certo fastidio per il fatto che il suo rivale sembrasse sapere molto più di quanto non dicesse, e stesse volontariamente trattenendo informazioni. Questo non la predisponeva certo favorevolmente nei suoi confronti... ma la verità era che Ryo aveva ragione. Dopo l'emersione di quel Rhinomon, la Hypnos non sarebbe rimasta in silenzio e probabilmente avrebbe mandato i suoi agenti sul posto, quindi... tanto valeva lasciar perdere tutto, per il momento, e andarsene.

"Hm. E va bene, per questa volta abbandoniamo qui il discorso. Ma sappi che la prossima volta che ci incontreremo, non ci accontenteremo più di ciarle." ammise. "Per questa volta, comunque, va bene così. Renamon, andiamocene."

Senza una parola, la volpe ninja annuì, guardò Ryou con l'aria di qualcuno che vuole lanciare un avvertimento, e si dileguò come un'ombra verso i tetti degli edifici che li circondavano. Un istante dopo, fu la volta di Jenrya, Ruki e Terriermon, che presero la direzione opposta nello stesso silenzio con cui Renamon se n'era andata... ma non prima di avere, a loro volta, guardato Ryou in maniera espressiva, e aver ricevuto da lui un cenno di assenso in risposta. Sembrava che tutto fosse stato chiarito, almeno per il momento... e che quel misterioso nuovo arrivato avesse ben chiaro che i ragazzi più giovani non avevano voglia di perdere tempo o di farsi ingannare.

Quando i Tamers e i loro Digimon se ne furono andati, Ryou tirò un breve sospiro... e Monodramon si voltò verso di lui con espressione dubbiosa. "Ryou, sei sicuro che sia la cosa migliore da fare?" chiese il draghetto viola. "Voglio dire, probabilmente quel ragazzino con il Digimon rosso è quello che ne sa meno di tutto questo, ed è quello che meno vuole essere coinvolto..."

"Infatti... credo che sia proprio questo il motivo per cui sia meglio se quel ragazzo sappia con esattezza a cosa sta andando incontro... finchè è ancora in tempo per tirarsi indietro." rispose Ryou, e mentre parlava Monodramon notò che la sua espressione si era fatta più contrita, in contrasto con il tono abbastanza leggero che aveva mantenuto per buona parte del tempo. "Dei ragazzi come loro non possono certo sperare di opporsi a Zhuqiaomon..."

"Spero che tu sappia quello che stai facendo, Ryou." affermò Monodramon, dopo un attimo di silenzio. "Non vorrei mai che quei Tamers diventassero un ostacolo, magari senza neanche volerlo. Dopotutto, nessuno di loro può sperare di avere l'esperienza che hai tu, quando si tratta dei Digimon Sovrani..."

La risposta del Tamer leggendario fu un altro, lunghissimo momento di silenzio, che il draghetto viola non seppe esattamente come interpretare...

 

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"Uff... okay, direi che per adesso siamo fuori dalla folla." affermò Takato, asciugandosi un pò di sudore dalla fronte con una mano. La scarica di adrenalina che gli era venuta dal combattimento appena sostenuto non si era ancora esaurita, e si sentiva ancora tremare un pò le ginocchia. "Guilmon, Calumon, va tutto bene? Non vi siete fatti male in quello scontro, vero?"

Il dinosauro rosso si fermò un attimo a darsi un'occhiata. "Hmm... no, Takatomon, direi di no... Anche Calumon, mi sembra che stia bene... giusto?"

"Sì, calu!" rispose il piccolo Digimon fluttuante. "Non è stato poi uno scontro così difficile, calu... ma, il tuo amico non dovrebbe essere qui, da qualche parte?"

Takato si ricordò d'un tratto di Hirokazu. Già, in teoria il neo-Tamer avrebbe dovuto essere rimasto ad una certa distanza dal luogo dove si era svolto il combattimento, ma Takato aveva motivo di pensare che quello spericolato avrebbe bellamente ignorato il consiglio per gustarsi il brivido di una battaglia tra Digimon da un posto in prima fila! Considerando di chi si stava parlando, la cosa non era del tutto fuori discussione...

"Ehm... non... non ti preoccupare, Calumon, sono sicuro che Hirokazu-kun non si è allontanato molto da qui... ehm... almeno spero..." rispose Takato, iniziando a guardarsi attorno alla ricerca di un frontino verde e di una zazzera di capelli biondi scuri...

"Ehilà, amico! Bentornato!"

E una mano si appoggiò di colpo sulla sua spalla, facendogli fare un salto per la paura! Con un breve grido e un rapido giro su sè stesso, Takato si voltò verso il responsabile di quello spavento... che, inutile dirlo a questo punto, altri non era che Hirokazu Shioda, con Hagurumon in braccio, la faccia tosta e il sorriso sulle labbra come se niente fosse stato! "Hahahahaaa! E dai, amico, non essere sempre così teso! Basta che qualcuno ti colga un attimo di sorpresa, e tu subito fai un salto!"

"Uff... uff... Hirokazu-kun, tu dici così perchè non sai cosa significhi essere appena venuti fuori da una battaglia con un Digimon!" rispose Takato, dopo aver ripreso fiato. "Allora... adesso hai visto come facciamo noi Digimon Tamers? Voglio dire, io, Jenrya-kun, e Ruki-san?"

"Certamente, ed è assolutamente fico!" esclamò Hirokazu, abbassando per un pò lo sguardo verso Hagurumon, che fece ticchettare tra loro i suoi ingranaggi come per esprimere confusione o timidezza. "Beh... in realtà, se devo dire le cose come stanno, non ho visto granchè da quando siete entrati in quella specie di nebbia grigia... però i rumori si sentivano benissimo! Accidenti, è proprio come nell'anime!"

"Ehm... a dire la verità, non è proprio la stessa cosa..." si azzardò a dire Takato. "A... A parte la differenza che noi dobbiamo strisciare le carte dei nostri deck nel Digivice, se vogliamo che i Digimon evolvano e attacchino... beh... so che può sembrarti incredibile, ma dopo aver combattuto una battaglia con il tuo Digimon, non credo sarai più tanto entusiasta. A parte il fatto che hai anche bisogno di un Digivice per poter usare le tue carte..."

"E che cosa ci può essere di tanto brutto da farmi passare l'entusiasmo? A volte, amico, ho l'impressione che tu ti preoccupi troppo per delle cose da nulla!" replicò Hirokazu, ancora spensierato. Il modo con cui Hirokazu parlava, e la leggerezza con cui trattava la questione davano un pò sui nervi a Takato, questo lo doveva ammettere... avendo visto con i suoi occhi, prima con Ruki, poi con IceDevimon e infine con i Deva a quali eccessi poteva portare la ricerca del potere... avendo assistito ai tentativi di Yamaki e di Hypnos di sottrarre loro i loro Digimon... e in più il fatto che, anche dopo che lui lo aveva avvertito più volte, Hirokazu continuava a fare lo spavaldo... beh, non era che la cosa gli facesse piacere, e il giovane Tamer di Guilmon decise di essere più esplicito a riguardo.

"Hirokazu-kun, guarda che sto parlando sul serio!" esclamò, con una punta di rabbia di cui anche Hirokazu si accorse, a giudicare dalla rapidità con cui passò dalla leggerezza al dubbio. "I Digimon non sono mica giocattoli! Quell'Hagurumon che tieni in braccio è un essere vivente come lo siamo tu od io, non un'arma da sguinzagliare contro il primo Digimon che ti arriva davanti! O pensi che ti farebbe piacere essere usato in questo modo?"

"Uh... hey, hey, amico, calma... non volevo mica offenderti!" rispose Hirokazu, ora diviso tra il dispiacere di aver toccato un punto dolente per il suo amico, e un pò di offesa per il modo in cui Takato era scattato su. "Guarda che non volevo mica dire... io per primo non esporrei mai Hagurumon ad una situazione di pericolo! Stavo... stavo solo dicendo che tutto questo mi ricordava molto la seconda serie di Digimon! Insomma, non puoi negare che qualche somiglianza c'è! Ragazzi che vivono con dei Digimon, che affrontano Digimon cattivi assieme a loro, e che devono mantenere segreta la loro mansione... mi permetterai di dire che trovo tutto questo molto eccitante... anche se, effettivamente, mi rendo conto che è abbastanza pericoloso... scusa, amico, non volevo mica offenderti..."

Takato scosse la testa e sorrise timidamente ad Hirokazu. "No... anzi, piuttosto, credo di doverti anch'io delle scuse. E' che ho preso talmente a cuore questa storia che tendo a... beh... sì, insomma, hai capito! Anch'io... avrei voluto soltanto avere Guilmon come amico e compagno di giochi! Solo che, come ho detto, poi le circostanze ci hanno costretto a combattere... e quindi, eccoci qui a spiegarti la situazione!" concluse, dando una carezza sulla testa al suo Digimon. Guilmon, soddisfatto, si accoccolò contro il suo Tamers, facendo le fusa come un grosso gattone rosso.

"Hm... va bene, amico, cercherò di ricordarmi di quello che hai detto..." affermò Hirokazu, pur non sembrando eccessivamente convinto. Poi, ad Hagurumon che continuava a restarsene tra le sue braccia, facendo stridere tra loro le mani-ingranaggi, disse: "Hey, Hagurumon, non ti preoccupare... non ho mica intenzione di farti cancellare in battaglia! Stai tranquillo, anche se non ho un Digivice o altro, tu rimani pur sempre il mio Digimon!"

Il piccolo Digimon-ingranaggio emise un leggero cigolìo per mostrare il suo apprezzamento, e Takato annuì in segno di approvazione prima che Guilmon, con un cenno della zampa anteriore, gli ricordasse di quello che gli avevano detto i suoi amici. "Oh, ehm... scusa, Hirokazu-kun, ma adesso devo proprio andare! Scusa tanto, ma i miei compagni avevano bisogno di parlare con me di certe questioni... e non posso proprio rimandare!"

"Vabbè, fai pure..." disse Hirokazu in risposta, facendo un gesto della mano come per dire a Takato di non scusarsi. "Comunque... nel caso avessi qualche domanda, posso farle a te e a Guilmon, non è vero?"

"Assolutamente sì, Hirokazu-kun! Mi raccomando, comunque, cerca di non far scoprire a nessun altro... neanche ai tuoi genitori... che hai con te un Digimon." lo avvertì Takato. "Credimi, non è il caso di ritrovarsi con qualche agente governativo che ti alita sul collo. E poi..."

La raccomandazione che Takato stava per fare al suo compagno venne interrotta da un inequivocabile suono di uno stomaco che gorgogliava per la fame... e Takato, immaginando già di chi potesse trattarsi, si voltò verso il suo Digimon soltanto per vederlo scuotere la testa e mostrare i palmi delle mani...

"Ehm... no, Takatomon, questa volta non è stato il mio stomaco!" affermò il Digimon rosso. "Anche se, devo ammetterlo, in questo momento un pò di pane non mi dispiacerebbe..."

Takato si grattò una tempia, con un sorrisetto imbarazzato, e si fece sfuggire una gocciolona di sudore lungo la nuca. "Ah... va bene, Guilmon, penso che tu te lo sia anche meritato... hehehee... d'accordo, allora adesso che torniamo a casa ti farò avere un pò di pane in più, okay? Ma... allora, da dove proveniva quel suono...?"

"Credo di saperlo io, calu calu!" cinguettò Calumon, indicando Hagurumon con un sorrisetto arguto. Anche Hirokazu abbassò lo sguardo verso il suo Digimon... e scoprì, con sua immensa sorpresa, che a fare quel rumore era stato lo stomaco - se ne aveva uno - dello stesso Hagurumon! Il Digimon-ingranaggio aveva un'aria contrita, e continuava a sfregare tra loro le sue mani metalliche, come a scusarsi di quel rumore inopportuno!

"Heheheee... hey, Hirokazu, sembra che il tuo Digimon ti stia chiedendo da mangiare!" ridacchiò Guilmon.

Ovviamente, la cosa aveva lasciato completamente di sasso il neo-Tamer... "Ugh... Hagurumon, vorrei farti una domanda... come accidenti fai ad avere fame, se sei un Digimon meccanico? Sei fatto tutto di metallo... e scommetto che non hai neanche uno stomaco!" borbottò... prima di tirare un sospiro rassegnato e scuotere la testa. "Sigh... e va bene, e va bene, non discuto. Ora che torniamo a casa, ti compro un pacchetto di patatine, okay?"

"Meglio due, Hirokazu-kun! Sai, i Digimon tendono ad avere un certo appetito..." affermò Takato, lanciando uno sguardo di intesa al suo amico dalle squame rosse. "Ora... beh, scusa tanto, ma devo proprio andare! Mi raccomando, Kazu-kun, ricordati di tenere ben nascosto Hagurumon, e non esitare a chiamarci se hai qualche domanda! Ciao, a domani!"

"Ciao..." lo salutò Hirokazu, agitando la mano mentre Takato, Guilmon e Calumon si allontanavano a passo spedito. In breve tempo, i tre non furono più visibili, e Hirokazu annuì, guardando davanti a sè. Quel breve discorso con Takato, pur non essendo sceso nei particolari, gli aveva insinuato il dubbio più che giustificato che essere un Tamer non fosse poi questa cosa eroica e gloriosa che lui si era immaginato... ma non aveva fatto nulla per smorzare il suo ottimismo, e soprattutto la sua curiosità di andare fino in fondo a quella faccenda!

"Takato-kun mi ha detto di stare attento, e di non pensare che questa storia dei Tamers sia una cosa da prendere sottogamba... però, se devo dire la verità, sono ancora deciso a diventarlo!" disse tra sè, continuando a tenere in braccio Hagurumon. "Chissà poi come si farà ad avere un Digivice... bah, a dopo le domande, adesso ho uno stomaco senza fondo a cui badare! Abbi un pò di pazienza, Hagurumon, tra un attimo arriva la pappatoria!"

Quando vide il suo aspirante Tamer fare un occhiolino e rivolgergli un segno dell'okay, Hagurumon chiuse gli occhi con espressione sognante (nonostante il fatto che la sua bocca continuasse ad essere un perfetto zig-zag...) e delle scintille di luce dorata iniziarono a brillare tutt'attorno a lui, a significare il suo entusiasmo! Hirokazu alzò gli occhi al cielo, ancora stupito della situazione in cui si trovava, poi iniziò ad allontanarsi nella direzione opposta, sperando che nessuno facesse troppo caso allo "strano giocattolo" (hey, poteva dire questo, se qualcuno gli avesse fatto delle domande...) che portava con sè...

 

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"Hanf... hanf... scusate... il ritardo... ragazzi..." ansimò Takato, con le mani sulle ginocchia, dopo aver raggiunto i suoi compagni al punto designato. "Il fatto è... che Hirokazu-kun... mi ha tenuto un pò più... del previsto!"

Ruki si mise le mani dietro la nuca, con espressione distaccata. "Hm. Già, dovevo immaginarlo... bah, lasciamo perdere. Piuttosto, sei sicuro che non abbia visto Guilmon o Calumon? L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questo momento è un otaku di Digimon che va a sbandierare a tutta la città che conosce dei Tamers..."

Ecco. Questo era il momento critico. Takato si schiarì la gola e cercò di organizzarsi il discorso, nella speranza che Jenrya, Ruki, Terriermon e Renamon non prendessero a male questa novità... "Ehm... era... era proprio di questo che volevamo parlarvi io e Guilmon, ragazzi... vedete, c'è un piccolo problema che riguarda proprio Hirokazu... ecco... come posso dirvelo..."

Vedendo le espressioni dubbiose dei suoi compagni, Takato deglutì giusto per inumidirsi la gola, e proseguì il discorso. "Ecco... in realtà, non ho avuto neanche bisogno di nascondergli Guilmon... Hirokazu-kun sa già dell'esistenza dei Digimon!" concluse, per poi prepararsi alla reazione dei suoi compagni. Inutile dirlo, questa notizia colse di sorpresa tutti loro...

"Huh? Hey, aspetta un momento, fammi capire bene!" esclamò Terriermon. "Tu... stai cercando di dirci che uno dei tuoi amici... sapeva già che noi Digimon esistiamo? E... e scusa, come diavolo ha fatto a saperlo? Che io sappia, soltanto gli amici del signor Man In Black ne sono al corrente!"

"Appunto! E non penso che Hirokazu ci abbia visto combattere, prima di oggi..." proseguì Jenrya.

Fu Guilmon a rispondere al posto di Takato. "Ehm... beh, sì, lo so che può sembrarvi strano..." affermò, mentre con un dito artigliato si grattava il mento. "Ma... poco fa abbiamo saputo che ha tenuto con sè un Digimon che è arrivato qui nel Mondo Reale tramite qualche passaggio... un Hagurumon, per l'esattezza... e a quanto pare, vorrebbe diventare un Tamer anche lui..."

"Cosa? Quel buffone avrebbe un Digimon? E vorrebbe diventare... un Digimon Tamer?" domandò Ruki, quasi volesse assicurarsi che le sue orecchie funzionassero ancora bene. Quando Takato le confermò che era così con un cenno della testa, la rossa alzò gli occhi al cielo, in un gesto di finta esasperazione. "Oh, fantastico. E il prossimo chi sarà, quel quattrocchi che gli va sempre dietro? E poi, se non ha ancora il D-Ark, come pretende di diventare un Digimon Tamer? Disegnando carte, per caso?"

"Beh... questo non te lo so dire con esattezza, Ruki-san..." rispose Takato. "Insomma, dopotutto quella carta blu che mi ha dato ha funzionato... e poi, anch'io ho ottenuto il mio D-Ark inaspettatamente. Mi è... praticamente apparso davanti dal nulla!"

"Magari all'amico di Takato capiterà lo stesso, calu..." azzardò Calumon.

"Uhm... e così, forse tra poco ci sarà un nuovo Digimon Tamer in città, eh? Mah, non posso dire che la cosa mi dispiaccia. Ci leverebbe un pò di peso dalle spalle..." disse Terriermon. "Solo che... scusa tanto se lo dico, Takato, ma il tuo amico... beh, da come ne ho sentito parlare è un tipo piuttosto... originale, per usare una parola appropriata!"

"Terriermon..." lo redarguì Jenrya, riferendosi alla sua mancanza di tatto.

Il cagnolino dalle lunghe orecchie, senza mai perdere la sua inconfondibile faccia tosta, alzò le spalle. "Hey, io dico solo le cose come stanno, Jen! Momentai!"

"Sgrunt... se sento un'altra volta quella parola... mi sta già venendo un feroce mal di testa." borbottò Ruki. "Bah, inutile parlare di queste stupidaggini. Senti, Occhialoni, se il tuo amico ha intenzione di essere seriamente d'aiuto, allora sono disposta a dargli una possibilità. Altrimenti, digli che questa storia non è un gioco, e di non mettersi in testa di fare l'eroe dei cartoni animati. Okay?"

"Tranquilla, Ruki-san, gli ho già detto che essere un Digimon Tamer non è quello che lui immagina..." disse Takato. Era d'accordo con quello che diceva Ruki, ma il modo che la rossa aveva di dire le cose gli dava un pò fastidio. Perchè Ruki aveva tutta quell'ostilità verso Hirokazu?

"Hm. Meglio così." tagliò corto la ragazzina. "Piuttosto... siamo finalmente riusciti a capire chi era il tizio dell'altra volta, quello con lo Strikedramon che ci ha aiutato contro Orochimon."

"Ah... davvero?" chiese Takato, la sua curiosità risvegliata da quella notizia. Si accorse, nonostante tutto, che la voce di Ruki conteneva un certo astio, come se scoprire la vera identità di quel misterioso individuo non le avesse fatto per niente piacere. "E... di chi si tratta? Lo... avete visto, giusto?"

Ruki sbuffò, incrociò le braccia sul petto, e guardò dall'altra parte... e Jenrya decise che era il caso di chiarire le cose al posto suo. "Sì, in effetti siamo riusciti a vederlo, e anche a parlarci... però... ehm... non so, temo che potresti trovare incredibile se ti dicessimo di chi si trattava..."

Guilmon inclinò la testa da un lato, imitando il gesto del suo Tamer, che era rimasto a sua volta perplesso da quella frase. "Hm? E perchè, scusa? Di chi si tratta?" chiese il dinosauro rosso.

Jenrya sorrise, un pò imbarazzato, e si grattò la tempia con un indice. "Beh... Takato-kun, immagino che il nome di Ryou Akiyama ti dica qualcosa, non è così?" chiese infine, guardando negli occhi il suo amico con gli occhialoni da ciclista... che, come aveva previsto il Tamer cinese, era rimasto rigido come una statua, gli occhi che a momenti schizzavano fuori dalle orbite, e la bocca semiaperta come quella di un pesce fuor d'acqua!

"Ryou Aki... hmm... mai sentito..." rispose Guilmon con un'alzata di spalle.

Calumon scosse la testa. "Nemmeno io, calu..." rispose.

"C... C... Come... Come hai... detto... Jenrya-kun?" balbettò Takato, sollevando un indice tremante verso i suoi compagni. "Vuoi... volete dire... che il ragazzo che ci ha aiutato l'altro giorno... era proprio Ryou Akiyama... il famoso campione di Digimon Trading Card Game? Era... era LUI quel Tamer misterioso? Non... non state scherzando, vero?"

"Figuriamoci, se volessi scherzare avrei saputo inventarmene una migliore..." borbottò Ruki, chiedendosi cosa ci vedessero tutti di tanto straordinario in quel tipo che le era così antipatico... Bah, in fin dei conti, quello era il potere della popolarità... "Comunque... sì, ci abbiamo parlato, e ci ha detto un pò di cose buttate là, come se pensasse che noi non siamo in grado di cavarcela da soli. E ha anche chiesto se potevi incontrarlo. Immagino che la cosa ti farà piacere, eh?"

"Beh... più o meno tutti vorrebbero avere la possibilità di incontrare Ryou, no?" rispose Takato entusiasta. Poi, a Guilmon e a Calumon che continuavano a guardarlo senza raccappezzarsi, spiegò di chi si trattava. "Ryou Akiyama è una celebrità, da queste parti! E' conosciuto come il più abile giocatore di Digimon Trading Card Game del Giappone da quando ha vinto i campionati nazionali di due anni fa! Solo che... ad un certo punto è scomparso, e non se ne sono avute più notizie! E adesso veniamo a sapere che è anche lui un Digimon Tamer!"

"Ah..." rispose Guilmon, grattandosi il mento. "Da come ne parli, Takatomon, mi dà l'impressione che lo ammiri molto..."

"Infatti! Lui è uno dei motivi per cui mi sono interessato così tanto ai Digimon!" riprese Takato. "E se lo venisse a sapere Hirokazu-kun, credo che farebbe le capriole dall'entusiasmo! Ehm... comunque... scusatemi, mi sono lasciati trasportare... Jenrya-kun, avete detto che... Ryou Akiyama... voleva parlare con me? Ne... ne siete davvero sicuri?"

"Sicuri come il fatto che siamo qui in questo momento!" fu la risposta tempestiva di Terriermon. "Ha chiesto se ti era possibile incontrarlo domani pomeriggio sul tardi... ehm... davanti alla stazione di Shinjuku, se non vado errato..."

"Stazione di Shinjuku, ore sei precise del pomeriggio di domani." rispose Renamon, che pure fino a quel momento non aveva preso parte alla conversazione, con la suasolita aria fredda e distaccata. "Mi pare di capire che voglia proprio discutere di persona di quanto è successo in questi ultimi tempi. Compresa la storia dei Deva e della... Shining Evolution."

L'entusiasmo di Takato, pur ancora presente, venne frenato un pò da queste parole. "Ehm... quindi... è proprio vero, Ryou sa molto più di noi di quanto sta succedendo..." affermò. "Ma... allora perchè vuole tenerci fuori da questa storia?"

La volpe ninja alzò le spalle. "Ritiene che non siamo in grado di affrontare quello che ci aspetterà più avanti." rispose, semplicemente.

Il ragazzino con gli occhialoni si grattò la nuca, un pò spaesato. "Mah... non lo so, ragazzi... se io fossi al suo posto, avrei proposto di unire le nostre forze!" affermò... solo per ritrovarsi con Ruki che guardava nella sua direzione, con un'espressione decisamente irritata! Non volendo incorrere nelle ire della focosa Digimon Queen, Takato alzò le mani aperte in modo da creare un "muro" tra sè e la ragazza, e si ritirò con un sorrisetto imbarazzato. "Ah... ehm... beh... ovviamente... la mia era un'idea, ragazzi! Non volevo mica dire che... ehm... dobbiamo farlo... heheheee... Però... insomma, non pensi anche tu, Ruki-san, che sarebbe molto vantaggioso per noi farci aiutare da un esperto come lui?"

La ragazzina dai capelli rossi non sembrò per niente entusiasta. "Un esperto, quello lì? Bah, quando voleranno gli asini! Comunque, se vuoi parlarci e convincerlo, non sono affari miei! Ma non mi venire a chiedere di andarci d'accordo, okay? Questo è tutto. Andiamo, Renamon. Non mi sembra che qui abbiamo più niente da fare. Alla prossima, voi due."

Renamom annuì. "Va bene, Ruki." rispose, prima di rivolgere un saluto appena accennato ai due ragazzi, che osservarono le due amiche andarsene via in completo silenzio. Takato continuava a non capire. Come mai Ruki parlava con tanto astio di Ryou Akiyama? D'accordo, conoscendola Takato poteva immaginare che fosse una che non amava le cose popolari... ma il suo modo di fare suggeriva che ci fosse qualcosa di personale, nel suo comportamento verso il campione di TCG...

Fu Jenrya, quando fu sicuro che i loro Digimon e Calumon erano gli unici a sentire, a spiegare a Takato come stavano le cose. "Beh... vedi, a quanto pare Ruki-san prova ancora un certo risentimento nei confronti di Ryou-san... due anni fa, quando Ryou-san ha vinto i campionati nazionali, è stato lui a battere Ruki-san in finale. E l'anno dopo, quando lei si era preparata meglio, Ryou non si è presentato. Ecco, le cose stanno così..."

"Ah, capisco..." rispose Takato. "Beh, comunque... sono ancora deciso a parlare con Ryou-san. Mi dispiace che Ruki non sia d'accordo, ma in questo caso credo che sia più importante chiarire le cose con Ryou e farci aiutare da lui."

"Beh, non posso dire di non essere d'accordo." rispose Jenrya. "Sì, anch'io ti suggerirei di parlare con lui. Tuttavia, fatti spiegare bene cosa sa di quello che sta succedendo a DigiWorld. Mi ha dato l'impressione di uno che parla a ragion veduta, quindi se è così preoccupato, vuol dire che c'è un motivo serio..."

"Va bene, Jenrya-kun, lo farò." concluse Takato... per poi rivolgersi a Guilmon. "Ah, Guilmon? A proposito, c'è una raccomandazione che vorrei farti... anche tu, Calumon."

"Hm? Dì pure, Takatomon, che problema c'è?" chiese Guilmon.

"No, nessun problema... anzi, sono stato contento di come ti sei comportato..." spiegò il ragazzino con gli occhialoni. "Però... ecco, nel caso Ryou poi accettasse di unirsi a noi... anzi, in ogni caso... ecco, voi due non dite nulla a Ruki di quel fatto dei campionati di carte, okay?"

Guilmon sbattè gli occhi. "Hm? E perchè no, Takatomon?"

Il giovane Tamer cercò le parole per un attimo. Ormai sapeva bene che per Guilmon e Calumon alcune abitudini e comportamenti degli esseri umani erano difficili da capire, ma la cosa non era perquesto meno strana... "Ecco... beh, vedete... perchè a certe persone non piace sentirsi ripetere certe cose. E non vorrei mai che Ruki si offendesse senza che voi lo vogliate, mi spiego?"

Nè Guilmon, nè Calumon erano sicuri di capire bene come mai Ruki potesse prendersela perchè le veniva detta una cosa che sapeva già... ma decisero di non starci a pensare troppo su, e assentirono con un'alzata di spalle...

 

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Quella sera, nel suo ufficio nel quartier generale di Hypnos, Yamaki stava dando un'occhiata ad un rapporto che gli era arrivato per fax, e che gli annunciava dell'arrivo di altri membri del vecchio gruppo dei Monster Makers. Gli ultimi due nomi sulla lista, o meglio gli pseudonimi di Babel e Daisy, erano gli unici due membri mancanti all'appello fino a quel momento... il che voleva dire che, finalmente, la riunione d'emergenza era assicurata. L'unico di cui si continuava a non sapere nulla era proprio il fondatore del gruppo, Goro Mizuno alias Shibumi, che sembrava aver continuato a lavorare al progetto Digimon anche dopo il suo smantellamento... ma del quale, fino a quel momento, non era stata trovata traccia.

Comunque, un solo membro in meno non avrebbe fatto una gran differenza. Quelli già presenti sarebbero stati più che sufficienti a gestire l'attuale minaccia, e grazie alle abilità del gruppo di Hypnos, sarebbe stato semplice limitare gli effetti collaterali che una simile operazione avrebbe sicuramente comportato. Per il momento, le cose stavano andando come da programma...

"Hm. E con questo, la lista è completa." disse il direttore esecutivo di Hypnos. "Janyuu Li, il professor Robert McCoy di Palo Alto, Rai Aishuwarya, Babel e Daisy... bene, con la loro esperienza e le tecnologie avanzate di Hypnos, potremo finalmente mettere a punto la strategia vincente contro quegli invasori. E per quanto possano dire quei ragazzi... beh, mi dispiace per loro, ma lo stiamo facendo anche per il loro bene. Col tempo capiranno che il gioco a cui stavano giocando era troppo pericoloso."

Dopo aver messo in ordine i suoi file, Yamaki riassettò la sua scrivania e si alzò aggiustandosi gli occhiali da sole. "Allora, è tutto sistemato. Domani ci sarà la prima riunione con i Monster Makers per esporre il problema e fare un primo piano dell'opera. Poi, nel giro di pochi giorni, potremo mettere in opera la soluzione finale anti-Digimon. Godetevi questi ultimi giorni, mostri elettronici... perchè questi saranno gli ultimi, per voi."

Yamaki rimise a posto la sua sedia, controllò che fosse tutto spento, e infine si incamminò verso l'uscita. Non gli faceva esattamente piacere ammetterlo, ma negli ultimi giorni aveva davvero dormito poco, concedendosi non più di cinque o sei ore a notte in modo da dedicare tutte le sue energie a fronteggiare questa crisi. E adesso, il fatto di essere rimasto sveglio tutto quel tempo tava cominciando a farsi sentire. Non era una sonnolenza che sarebbe passata semplicemente bevendo un pò di caffè dalle macchinette automatiche. Era il caso di farsi un buon sonno, in modo da arrivare perfettamente lucidi all'incontro con i Monster Makers.

Con passo calmo, Yamaki si diresse verso l'uscita del suo ufficio, e il suo accendino scattò ancora una volta prima che lui scomparisse nel corridoio. Un secco suono che, nel silenzio dell'edificio, si sentì come un inquietante rintocco...

 

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Il giorno dopo...

La grande quantità di gente che, ancora alle ore sei di quella sera, andava avanti e indietro dalla stazione di Shinjuku non era certo uno spettacolo nuovo per Ryou Akiyama, che ormai conosceva quel quartiere come le sue tasche, nonostante fossero solo due anni che vi si era trasferito. Questo, comunque, non voleva dire che gli piacesse troppo stare in mezzo ad una folla... perciò il ragazzo aveva deciso di allontanarsi un pò dalla ressa generale e di sedersi su una panchina vicino all'ingresso principale. Forse non era stata proprio un'ottima idea quella di fissare un appuntamento proprio lì, si rimproverò...

"Hey, Ryou..." lo chiamò la vocetta di Monodramon. Il ragazzo castano voltò appena la testa in modo da guardare dietro di sè con la coda dell'occhio, e riuscì a vedere di sfuggita il suo Digimon, ben nascosto all'interno di un cespuglio dietro la panchina. "Pensi davvero che quel Digimon Tamer verrà? Dopotutto, non ti ha neanche mai visto, e anche tu lo conosci soltanto perchè lo hai visto combattere."

"Hai ragione anche tu, Monodramon, ma sono convinto che lo vedremo presto." rispose Ryou. "Dopotutto, se è come penso io, quel ragazzo vuole sapere come stanno le cose almeno quanto lo vogliono i suoi compagni. E poi... guardandolo così, mi ha ricordato molto certe mie vecchie conoscenze... immagino che tu abbia capito a chi mi sto riferendo, eh?"

Ryou lo disse con una breve risata che voleva dare l'impressione di trattare l'argomento come un vecchio ricordo sbiadito, ma Monodramon, che conosceva da troppo tempo il suo partner umano per non capirlo alla perfezione, riuscì comunque a sentire un tocco di amarezza in quella risata. Il fatto che Ryou potesse sembrare un tipo spensierato non corrispondeva alla verità, nonostante la sicurezza in sè che aveva...

"Bene, se ha accettato dovrebbe essere qui tra poco..." affermò Ryou, guardando il suo orologio. Erano appena scattate le sei... c'era ancora un bel pò di tempo, e non sembravano esserci emergenze in giro. Quindi, poteva ancora aspettare un altro pò, sperando che il ragazzo che aveva cercato di contattare non si presentasse con troppo ritardo...

"Ow! Mi... mi scusi, signore, stavo andando un pò di fretta..." esclamò una voce in mezzo alla folla. L'attenzione di Ryou ne venne subito attirata, e il Tamer leggendario guardò da quella parte: come aveva sperato, ecco arrivare un ragazzino di qualche anno meno di lui, con i capelli castani chiari spettinati e degli occhialoni da ciclista che li tenevano fermi in qualche modo, seguito da qualcuno di ancora più piccolo il cui aspetto era celato da un ridicolo impermeabile beige scuro e da un cappello a larghe falde che gli era stato calato sulla fronte in modo da nascondere anche il suo viso! Non poteva che trattarsi di quel Takato Matsuda e del suo Digimon, si rese conto Ryou... e non riuscì a trattenere un sorriso quando il loro goffo avanzare in mezzo alla folla gli fece tornare in mente altri ricordi... ricordi di un tempo che probabilmente non aveva neanche senso collocare... Sì, quel modo di nascondere il proprio Digimon, e quell'imbranataggine da Tamer principiante erano proprio tipiche di...

No, non era il momento di disperdersi con queste cose. Imponendosi di concentrarsi su ciò che stava avvenendo attualmente, Ryou si alzò dalla panchina, dopo aver fatto cenno a Monodramon di restare ben nascosto, e rimase ad aspettare che il ragazzino con gli occhialoni e il suo partner intabarrato nell'impermeabile si facessero strada in mezzo alla folla. Ci volle un pochino di tempo, a causa della ressa caotica... ma finalmente, Takato e Guilmon riuscirono a togliersi dall'impiccio e si fermarono a riprendere fiato per un pò, prima di accorgersi del ragazzo castano vestito di nero che stava in piedi a qualche metro da loro, e che li guardava con un sorriso amichevole.

"Tu devi essere Matsuda Takato-kun, non è vero?" chiese Ryou, avvicinandosi ai due amici. "E tu con l'impermeabile... sei il suo Digimon, immagino. Un modo un pò scomodo di travestirsi, ma immagino che, finchè serve a non farsi scoprire, va bene così..."

Per un attimo, Takato non fu ben sicuro di cosa fare. Dopotutto, tutti i bambini sognano di conoscere uno dei loro idoli... e quando si trovano davvero davanti a lui, quanti possono vantarsi di avere le parole pronte? Takato, potete già immaginarlo, non era uno di questi pochi fortunati...

"Ah... ehm... sì... sì, io sono Takato... Matsuda..." balbettò, cercando di sembrare più padrone di sè e fallendo miseramente. "Tu... tu sei... Ryou Akiyama-san... vero?"

Un paio di occhi, occultati dal cappello che Guilmon indossava, guardarono il ragazzo più grande con curiosità... e un istante dopo, Ryou fece un modesto sorriso e si inchinò educatamente.

"Sì, sono io. Ryou Akiyama." affermò. "Piacere di conoscerti, Takato-kun."

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Sigh, gli esami... ne avrò ancora fino al 25, poi si spera che avrò un pò più di tempo per scrivere! Comunque, beh, ormai credo che sappiate che è questo il motivo per cui il mio lavoro va così a rilento.

Questo capitolo si è concluso con l'incontro, a lungo annunciato, di Takato e Ryou... e questo, presumibilmente, vuol dire che la trama comincerà a velocizzarsi e che tra non molto comincerà il viaggio nel Mondo Digitale... con tutto quello che ne consegue! Ancora prima, però, vedremo Juri ottenere il suo Digivice... e vedremo qualche altro Deva tentare l'attacco al Mondo Reale! E poi, non dimentichiamoci di Impmon... il fatto di aver assorbito dei dati sembra averlo reso più baldanzoso. Forse un pò troppo.

Okay, ragazzi... non so bene dirvi quando sarà il prossimo aggiornamento, quindi vi dico soltanto di incrociare le dita e sperare in bene. La prossima storia che aggiornerò sarà probabilmente Digimon Zero o Alpha's Revenge... quindi tenete d'occhio quelle due! ^_^

Spero di risentirvi presto... e mi auguro che questo capitolo sia stato abbastanza interessante!

Alla prossima, ciao!

 

Justice Gundam

 

 

 

 

 

 

  
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