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Autore: Niacchan    24/05/2017    1 recensioni
La storia di Josie e Alex è iniziata come una semplice storia d’amore che il tempo ha trasformato in una storia di dolore, gioia e rabbia, o forse è stata la vita stessa a trasformarla.
Non racconterò di com’era la loro vita prima che s’incontrassero, ma parlerò della loro storia. Della storia che hanno scritto insieme, della vita che hanno creato e di come hanno trasformato, capitolo dopo capitolo, la loro vita e la vita di coloro che gli stavano intorno.
Questo è il libro della storia della loro vita. Una semplice storia d'amore.
Da un capitolo qualsiasi della loro vita:
e Alex gli disse: “Era la ragazza più bella che avessi mai visto, aveva un sorriso che, dio, avrei imparato ad amare, ma i suoi occhi erano sempre così tristi…
[…]
Abbassando gli occhi e con il sorriso spento Josie sussurrò: “Il primo pensiero che ebbi su di lui fu che fosse davvero uno stronzo egocentrico, e avevo ragione.”
Genere: Drammatico, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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"L'amai perché provava un dolore profondo;
perché fu molte cose, ma non fu mai furba e seppe amare tutto e tutti,
tranne se stessa"
-Umberto Saba

“Sono a casa!”, la porta d’ingresso si spalancò e Alex posò la borsa piena di documenti sullo scaffale vicino alla porta e il soprabito sull’attaccapanni. Allentò il nodo della cravatta mentre camminava sul parquet e con lo sguardo cercava in ogni stanza della casa sua moglie. Sbirciò in cucina, ma vide soltanto la tavola apparecchiata per due e i piatti ancora pieni di cibo, gli si formò un groppo in gola e continuò a cercarla con gli occhi. L’aveva fatta cenare da sola anche quella sera e il senso di colpa si fece largo nel suo petto ancora di più quando la vide rannicchiata sul divano, sperava con tutto il cuore che lei non lo avesse aspettato anche quella sera e che fosse andata a dormire, ma Josie l’aspettava sempre.
Si avvicinò piano al divano di pelle nera e si inginocchiò di fronte a lei che dormiva, rimase qualche secondo a guardarla, gli occhi chiusi e le labbra leggermente socchiuse, respirava profondamente. Le spostò i capelli che le cadevano sul viso, odiava che le coprissero quel volto che lui amava, e dolcemente le accarezzò la guancia.
“Josie, sono tornato. Scusami” le sussurrò Alex all’orecchio, baciandole dolcemente le labbra, lei mugugnò qualcosa e si portò le ginocchia al petto.
“Josie, dai svegliati così andiamo a letto”. Josie sbatté un paio di volte le palpebre e si tirò su a sedere, Alex le sorrise e le spostò di nuovo i capelli dal viso.
“Sei tornato, che ore sono? Mi sono addormentata e…”, Alex le sorrise di nuovo e si avvicinò al suo viso: “È quasi mezzanotte, scusami non sono riuscito a rientrare prima e cenare con te, mi hanno bloccato al lavoro con dei progetti e solo ora sono riuscito a rientrare”.
Josie si morse il labbro per non parlare, avvolte odiava con tutto il cuore il suo lavoro, lo portava a stare sempre troppo lontano da lei, ormai era quasi una settimana che non cenavano insieme ed era molto di più che non passavano una giornata intera insieme, ma Josie sapeva che quello era il suo lavoro, il suo sogno e lei non poteva mettersi in mezzo.
“La cena è pronta se non hai mangiato, te la riscaldo?”
“No ho mangiato qualcosa in ufficio, Josie…”.
Tra i due calò il silenzio e Josie lo guardò interrogativa, sorridendogli e Alex sentì un peso nel petto che aveva iniziato a provare da poco, lo provava ogni volta che vedeva Josie che gli sorrideva e che si comportava così gentilmente con lui, anche se non lo meritava. Il senso di colpa lo stava uccidendo dentro, si era ripromesso di essere più presente rispetto a quando erano dei semplici ragazzi, quando l’aveva sposata gli aveva promesso che il lavoro non l’avrebbe allontanato da lei, ma invece stava succedendo proprio questo, “Mi dispiace”.
Josie sorrise di nuovo e non disse una parola, sapeva bene che avvolte un gesto valeva molto più di mille parole. Si avvicinò piano al viso di Alex, mentre lui teneva ancora gli occhi rivolti verso il basso, gli accarezzò i capelli ricci attirando la sua attenzione e dolcemente lo baciò sulle labbra. Josie sperava di trasmettere tutti i suoi sentimenti in quel bacio, sperava che lui capisse che si avvolte era triste per la sua assenza, ma continuava ad amarlo comunque e niente le avrebbe fatto cambiare idea, perché bastava sapere che lui la sera tornava a casa da lei e per lei.
Alex ricambiò il baciò, stringendola a sé più che poteva, Josie schiuse le labbra e Alex si lasciò trasportare da tutte le sue emozioni, si era reso conto solo in quel momento quanto volesse toccarla, baciarla e stringerla a sé tutto il giorno, come facevano quando erano dei semplici ragazzini. Adesso però, erano adulti e molte cose erano cambiate a partire da loro stessi, ma soprattutto era cambiato il loro modo di amarsi, i baci non erano più semplici, ma crescendo erano diventati man mano più profondi, come se in un bacio, loro avessero imparato a celare tutti i sentimenti che provavano e per Josie e Alex era proprio così. Avvolte era l’unico modo per capire quello che stavano provando l’uno per l’altro, per loro un bacio non era mai semplice. Poteva essere bagnato dalle lacrime quando uno dei due stava male, poteva essere violento quando erano arrabbiati e poteva essere profondo e intimo per comunicare tutto l’amore che provavano, proprio come in quel momento.
Josie gli tirò i capelli, attirandolo di più a sé, e si staccò dolcemente da lui per riprendere fiato, appoggiò la fronte sulla sua e lo guardò negli occhi: “Mi manchi.”
E Alex riprese a baciarla con più foga, le accarezzò le cosce lasciate scoperte dalla sua maglia a righe, che lei usava quando sentiva la sua mancanza.
La prese in braccio e la portò su per le scale, fino alla loro camera da letto, Josie, per paura di cadere, si era aggrappata alla sua camicia e gli urlava di metterla giù, ma Alex non le diede ascolto. Entrò nella loro camera e la buttò giù sul letto, mentre Josie iniziava a ridere di gusto, tanto che il cuore di lui ebbe un sussulto.
“Sempre molto delicato, Alex!”.
Lui si morse il labbro e inizio a togliersi le scarpe velocemente, mentre stava per slacciarsi la cintura dei pantaloni, sentiva gli occhi di Josie su di lui: “Possibile che tu già sia mezzo nudo?”
“Beh potresti esserlo anche tu, se solo ti togliessi quella maglia e non mi dispiacerebbe per niente” si sfilò velocemente i pantaloni e si mise tra le sue gambe, mentre lei scuoteva la testa. “Preferisci che te la tolga io?” e Josie annuì piano, mentre lui le sfilava la maglietta e la gettava da qualche parte nella stanza. Lei si lasciò cadere sui cuscini mentre lui tornava a baciarla, con le mani tremanti gli sbottonò la camicia e lui se la sfilò facendola finire vicino alla maglia, riprendendo a baciarla. Le accarezzava le gambe, mentre lei gli accarezzava la schiena, Alex la baciò ovunque e poco dopo anche il loro intimo finì sul pavimento della stanza, i sospiri di Josie diventavano sempre più pesanti mentre le mani di lui erano su ogni parte del suo corpo, provocandole brividi ovunque. Alex aprì le coperte la mise sotto il lenzuolo, mentre si sdraiava di fianco a lei, Josie gli si avvicinò e sussurrò il suo nome, la mano di Alex accarezzò tutto il profilo della donna distesa al suo fianco e non poté fare a meno di pensare a quanto fosse bella, ma questa volta qualcosa era diverso. Mentre Josie lo stringeva per le braccia e lo tirava sopra di lei, chiedendogli di baciarla, Alex la guardò negli occhi e prima di riprendere a baciarla con foga, le sposto una ciocca di capelli dal viso e le sussurrò dolcemente: “Sei bellissima”.
Josie sgranò gli occhi sorpresa, accadeva così poco che lui esprimesse i suoi sentimenti per lei o che le dicesse anche solo che era bella, ma lo stupore durò poco perché Alex riprese a baciarla, stringendole i fianchi con forza, mentre Josie allacciava le gambe dietro alla sua schiena, tirandogli i capelli e gemendo piano e interrompendo il loro bacio. Alex sospirò sulle sue labbra e le lasciò teneri baci mentre Josie, gli sgraffiava la schiena con le unghie, sussurrando il suo nome.
Alex le prese la mano e la intrecciò con la sua, voleva sentirla vicina come non gli accadeva da giorni; anche se la vedeva tutte le sere, aveva iniziato a sentire la sua mancanza, a desiderare di tornare a trascorrere più tempo con lei, a volerla baciare di più e a tornare ad avere più momenti come questi.
Sussurrò il nome di lei così piano che Josie non lo sentì nemmeno, appoggiò il viso sul suo petto esausto, mentre la stretta delle loro mani si allentava e Josie con tenerezza giocava con i suoi riccioli.
“Alex, non vorrei rovinare il momento… ma così mi soffochi!”, Alex rise e si spostò dal suo lato del letto fingendosi offeso.
“Si hai rovinato il momento e io che volevo farti le coccole” disse dandole le spalle, ridendo sotto i baffi quando sentì Josie scusarsi e lasciargli baci veloci sulla schiena.
Alex si girò di nuovo verso di lei e la strinse con forza tra le sue braccia, Josie appoggiò il viso sul suo petto e lo strinse a sua volta. Gli occhi le se chiudevano anche se cercava di rimanere sveglia, ma Josie era stanca ed era tardi per lei, e ogni volta che Alex la stringeva così si sentiva talmente al sicuro che dolcemente il sonno iniziava a cullarla.
Alex le accarezzava i capelli e la guardava mentre cercava di rimanere sveglia per stare ancora con lui, sorrise e la strinse di più a lui.
“Ti amo” sussurrò, ma Josie si era già addormentata e non poté sentirlo, nemmeno quella volta. Così tante volte le aveva sussurrato quelle due parole, ma lei non le aveva mai sentite e forse, Alex, lo faceva di proposito perché era più facile aprirsi quando non lo guardava con quegli occhi che gli chiedevano amore continuamente, ed era sempre stato più facile, per lui, recitare la parte di quello che non provava niente. Anche se l’aveva ferita così tante volte nascondendo quella sua parte, ma Alex non riusciva ad essere così aperto.
Le baciò prima la fronte e poi le labbra, e prima di chiudere gli occhi le sussurrò di nuovo: “Ti amo, Josie, tu non sai quanto ti amo”.
 
L’angolo dell’autrice
Salve a tutti,
scusate per il ritardo ma lo studio mi toglie parecchio tempo, diciamo che è un po’ un periodaccio!
Comunque, scusate anche se nel capitolo c’è qualche errore ma l’ho scritto e non ho davvero il tempo di ricontrollarlo con attenzione.
Spero con tutto il cuore che il capitolo vi piaccia anche perché forse è il primo capitolo dove c’è una bella scena d’amore tra Josie e Alex! Vi dico che ce ne saranno altre ovviamente, ma vi anticipo anche che dopo questo seguiranno capitolo anche abbastanza tristi, quindi preparate i fazzoletti!!
Il problema è trovare il tempo di scrivere, ma non vi preoccupate ci riuscirò hahaha
Detto ciò vi mando un bacio e vi auguro una buona serata!
G.
   
 
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