SEMIDIO O UOMO -CRONACHE DI UNA
DONNA GELOSA-
Mai come
quella volta, Vaiana si era sentita tanto arrabbiata,
triste e imbarazzata in vita sua. Cosa le era saltato per la mente, rispondere
a quel modo davanti a tutti?
Davanti a lui?
Il suo
orgoglio non le avrebbe mai perdonato una simile sceneggiata,mai.
Avrebbe
dovuto mostrarsi fredda, distaccata e dura, invece aveva mostrato il suo lato
debole e infantile davanti all'intero villaggio, davanti a suo padre.
-Oceano, ti
prego portami via!-
Motunui, qualche ora prima.
Quel giorno,
il Sole brillava nel cielo con una luce diversa, più brillante e calda come un
manto che ricopriva il villaggio, un lenzuolo avvolgente che riuniva tutti gli
abitanti.
Esattamente
un anno fa la figlia del capo era tornata vittoriosa dalla sua lunga e
pericolosa impresa, riportando la vita nel mondo.
Vita. Ecco cosa si festeggiava: la vita.
Tutta Motunui si era impegnata per preparare e allestire una festa con i
fiocchi, fatta di giochi, musiche, cibarie e allestimenti. Tutto sarebbe stato
perfetto.
Vaiana si
era svegliata all'alba, emozionata e trepidante.
-Ci credi Hey Hey? E' passato già un anno
dalla nostra avventura! Come ti fa
sentire??-
La riccia
abbassò il luminoso sguardo sul pollo ai suoi piedi che, non capendo appieno le
parole della padrona, cominciò a beccare il terreno con vivacità.
Beh, cosa doveva aspettarsi?
La ragazza
scostò il tessuto resistente che copriva l'entrata della capanna e osservò lo
splendido panorama davanti a lei, uno spettacolo fatto di alberi, cespugli ed
erba verde smeraldo in contrasto con il deciso e brillante blu dell'oceano. Non
poté non sentirsi orgogliosa di se stessa , consapevole che quello era anche
merito suo.
-Vaiana!
Che bello vederti già in piedi.- Tui, il capo
villaggio, si avvicinò alla figlia con un sorriso splendente e con in mano una
noce di cocco.(*) -Stiamo finendo i preparativi,
ormai è tutto pronto.-
-E'
meraviglioso papà!-esclamò la mora osservando le capanne attorno alla loro,
piene di decorazioni floreali.
-Per il
primo anniversario, questo è il minimo!-
La giovane
sorrise teneramente al padre e con uno slancio lo abbracciò. -Grazie!-
-Non devi,
anzi grazie a te.-
Quando Vaiana partì per quella missione, Tui
provò una paura folle per tutto il tempo, temendo di aver perso per sempre la
sua adorata figlia; quella notte aveva perduto la prima donna della sua vita,
sua madre, e perdere anche la ragazza sarebbe stato troppo per lui.
Quel giorno
era importante per tutti.
-I nostri
ballerini non vedono l'ora di esibirsi per voi questa sera. Stanno facendo le
prove da settimane!- disse l'uomo allegramente, accompagnando mano nella mano
la figlia tra le varie capanne allestite.
-Mh? Voi?- Vaiana
inclinò il capo di lato, accigliata, seguendo fedelmente il padre.
-Per te e Maui, ovviamente.- rispose Tui
come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Fermi tutti.
-Mh,
papà..- iniziò la ragazza soffermando lo sguardo sulle lanterne che venivano
appese sulle case da alcune signore. -Non credo che Maui
verrà. Sai, è talmente impegnato..- talmente tanto da non venirla a trovare da
circa un anno.
-No?-l'uomo si fermò accigliato e guardò la figlia con stupore.
-Non capisco cosa tu stia dicendo.-
-Si hai
capito bene.- sbuffò la ragazza, infastidita.- Sarà chissà dove nel mondo ora.-
-A dire il
vero, ieri sera mi ha confermato la sua presenza.-
Cosa, cosa, cosa??
-N..non
capisco.- ed era vero. Che voleva dire
con ''ieri sera''??
Tui era
visibilmente confuso, non capiva se la figlia stesse scherzando o meno. Alzò le
spalle con un gesto rapido e si allontanò da lei. -Per noi è un onore
festeggiare insieme ad un semidio, dopotutto anche a lui va il merito
dell'impresa. Sarà l'ospite d'onore! E
poi in questi mesi ha sempre vegliato su di noi. Mi raccomando Vaiana, preparati per questa sera. C'è ancora molto da
fare.-
Tuttavia la
ragazza non badò alle sue ultime parole e mentre il padre si allontanava per
andare a parlare con altri uomini del villaggio, la mente della ragazza
ripeteva a gran voce:
'' in
questi mesi ha sempre vegliato su di noi''.
Motunui, 11 mesi prima.
-Ho una gran
fame, tu che dici?-
Mini Maui,sul petto del suo padrone,annuì con foga tirando da
sopra di lui uno stilizzato pesce grigliato.
-Molto
spiritoso.-sbuffò Maui con un mezzo sorriso.-Una
delle poche cose che un fusto come me non sa fare è materializzare il cibo. A
parte quello, son perfetto.- canticchiò egli stringendo tra le mani la corda
resistente che teneva il suo amo a mollo nell'acqua profonda e calma
dell'oceano notturno.
-Non ti
stanchi mai con questa storia?- mormorò una voce femminile da dietro di lui.
Maui
sorrise tra sé e sé, non del tutto sorpreso, constatando che la ragazza si
fosse appena alzata.
-Come mai
hai interrotto il tuo sonno di bellezza? Guarda che se non dormi otto ore
filate avrai delle brutte zampe di galline sugli occhi!-
-Spiritoso.
Come mai mangi a quest'ora?-
-Faccio
rifornimento! Devo proprio partire.-
Vaiana
trattenne il respiro, poi annuì lentamente.- Capisco.-
-Dai!- il
semidio le sorrise girando il viso verso
di lei.-Sono stato più di mille anni a riposo! E' ora che io faccia la cosa che
mi riesce meglio, proteggere voi umani. Mi hai insegnato che ognuno di noi ha
uno suo disegno, un suo scopo nella vita e che bisogna impegnarsi con tutte le
forse per raggiungere al meglio i nostri obiettivi. Il mio sarà quello di
guidare altri uomini, come te, verso nuove terre da esplorare. Sarò la loro
guida in cielo e in mare. Devo ringraziare solo te, Vaiana,
per avermi fatto capire che questo era il mio scopo.-
La ragazza
gli sorrise radiosa, grata di quelle parole.
Forse non lo
avrebbe più visto e la sola idea la faceva stare male ma non poteva tenerlo lì,
lontano dal suo sogno.
Come avevano
fatto a lei.
Lo abbracciò
fortissimo e poco dopo Maui sparì dalla sua vita.
Fino a quel
momento.
Se era tornato a Motunui, perchè non l'aveva cercata?
La ragazza
rimase assorta nei suoi pensieri per tutto il giorno, aiutando nei preparativi
in maniera del tutto meccanica, senza metterci alcuna emozione. Era assente,
incomunicabile.
Ad un
tratto, un gran rumore dalla folla la scosse dalla sua stasi.
-Eccomi
qua!-
-Il grande Maui!-
-Che onore
averti qui!-
-Ti ho visto
sai?? L'altro giorno eri una tartaruga sulla spiaggia!-
-Sei ancora
più bello dal vivo!-
Vaiana
volse lo sguardo verso le persone e lì lo vide, una spanna più alto rispetto
agli altri, Maui, mutaforma, semidio del vento e del mare eroe degli
uomini intento a salutare tutti con un sorriso raggiante.
La ragazza
cercò di rimanere il più neutrale possibile ma non riuscì a evitare di
mostrarsi furiosa.
Era lì,
aveva avuto la faccia tosta di presentarsi dopo un anno come se nulla fosse. La
felicità che provava nel rivederlo era quasi del tutto sommersa dalla rabbia e
delusione del sapere che per lui la loro amicizia non contava nulla.
-Calmi,
calmi! Non potevo certo mancare alla festa in mio onore!- sogghignò egli
poggiando una mano sul fianco, ottenendo le risate degli abitanti.
Solo per quello sei venuto, vero?
***
Ore 21.30
La feste era
iniziata da più di un'ora, tutto il villaggio era riunito attorno all'immenso
falò intenti a ridere, scherzare e ballare a ritmo della musica locale, allegra
e molto movimentata. L'intera popolazione sembrava pettinata per questa serata
speciale e non c'era uno che non si divertisse.
No, uno c'era.
Vaiana se
ne stava seduta in prima fila davanti al falò, le braccia conserte, intenta a
osservare lo schioppettare delle fiamme. Aveva
scambiato con Maui sì e no tre parole e per tutto il
tempo aveva accuratamente evitato di parlarci.
Non che lui ci avesse provato molto,
in effetti.
La ragazza
sospirò appena spostando il viso verso coloro che stavano ballando in cerchio
attorno al fuoco. Sembravano divertirsi molto e lei invece si stava rovinando
la serata per..per uno che evidentemente non aveva mai considerato la loro
relazione importante.
Bene
Vaiana si
alzò in piedi e si lisciò le vesti bianche del suo abito speciale confezionato
da sua madre, lungo,senza spalline e con una scollatura lineare che le fasciava
il corpo snello esaltato dai ricami color smeraldi.
Non pensiamoci, non ne vale la pena.
-Un po' di
attenzione gente!- la voce di Tui si fece largo tra
la gente e si mise su un rialzo davanti al fuoco; il suo copricapo di piume
bianche e rosse sembrava danzare assieme alle fiamme dietro di lui.
-Vorrei
ringraziare tutti voi per il grande impegno messo per rendere questa serata
memorabile. Sono fiero di seguire un popolo così ricco di sentimenti e voglia
di fare. Tutto ciò che ci ha permesso di essere qui oggi lo dobbiamo solo a mia
figlia Vaiana e al semidio Maui.
Grazie di cuore.- l'uomo fece un chino con il capo e si levò un enorme applauso
entusiasta. La ragazza in questione
sorrise imbarazzata, radiosa e notò che il semidio era proprio di fianco a lei
a spargere sorrisi sulla gente. Si rabbuiò di colpo e si scostò da lui di un
passo. Come faceva a essere così
naturale?!
-E ora:
diamo il via alle danze! I nostri ballerini saranno felici di deliziarvi con un
loro nuovissimo pezzo.-
Si misero
tutti seduti, più distanti dal falò così da permettere ai ballerini di muoversi
senza problemi: erano tutti giovanissimi, avevano più o meno l'età di Vaiana: cinque maschi con vesti azzurrine e una ragazza
fasciata di rosso e bianco. La loro era una danza accattivante, ritmica, che
riusciva con i soli corpi a narrare la strepitosa vicenda di un anno fa.
Vaiana e Maui erano stati messi di fronte a loro, seduti vicini ma
senza sfiorarsi, per far rivivere loro quella spettacolare avventura.
Ne furono
rapiti entrambi.
I ballerini
riuscirono in modo sorprendentemente bene a ricostruire le vicende del loro
viaggio, muovendosi sinuosi e decisi proprio come avevano fatto loro.
La
ballerina, una giovane ragazza dai dolci lineamenti che interpretava Vaiana si avvicinò sinuosa verso Maui,
ballando davanti a lui e solo per lui.
Vaiana si
accese di una rabbia inaudita.
Poeura, l'aveva riconosciuta.
Aveva
passato assieme a lei l'infanzia, essendo sua coetanea. La somiglianza che
aveva con lei era evidente nonostante non ci fossero legami di sangue: avevano
gli stelli lineamenti e acconciatura tanto che più di una volta le avevano
scambiate per sorelle. Ma avevano solo quello in comune perchè
no, Poeura non era una sorella, non era stata nemmeno un'amica ma un'eterna
rivale; ogni cosa che Vaiana faceva, lei doveva
superarla in tutto e per tutto ma visto che il talento della giovane erede del villaggio
come guida era innato, aveva deciso di mettersi in competizione con lei in
altri modi, ottenendo le attenzioni di tutti ogni volta che era con lei, con
ogni mezzo. E ora..questo.
La vedeva
che stava lì, quasi una sua sosia, che ballava con quelle vesti che ricordavano
i suoi abiti abituali e che...praticamente si strusciava su Maui!
Ma a farla incavolare era proprio lui più di lei: ovviamente non schifava
quelle attenzioni, anzi! Era lì con un sorriso da ebete che non le scollava gli
occhi di dosso, la seguiva in ogni movimento e passo.
Poeura si
inginocchiò verso il semidio e con il suo foulard gli cinse il collo
avvicinando il viso contro quello di lui, sorridendo maliziosa, fino a
posarvi la fronte.
Quello. Era. Troppo.
-Ora basta!
Che cosa state facendo?!-Vaiana scattò in piedi,
gridando, stringendo i pugni così forte da far diventare le nocche bianche.
-Nulla.-
cinguettò Poeura con un sorriso innocente, alzandosi a sua volta. -Stiamo solo
ballando.-
-Quello non
è ballare!- ringhiò la ragazza facendo un passo verso di lei, talmente
minacciosa che fu costretta ad arretrare di un passo.
-Ah no? E
cosa stavo facendo, sentiamo.-
Maui si
alzò in piedi anch'egli e con un sorriso tra il colpevole e l'ironico si
frappose tra loro.
-Ragazze,
non litigate..in fondo, non è successo nulla!-
-E tu non
metterti in mezzo!- la prescelta lo guardò con una rabbia inaudita -Stanne
fuori!!-
-Ti stai
rendendo ridicola, dai ora sediamoci e facciamo finire questi artisti il loro
lavoro.-
-Ma certo
vostra altezza semidio! Lo spettacolo ti stava piacendo così tanto, vero?!-
-Ora basta,
sediamoci.- Maui le afferrò una spalla per
convincerla a mettersi seduta ma quel gesto innescò un meccanismo automatico della
ragazza che reagì con uno schiaffo dritto in piena guancia.
-Non
toccarmi!-
Il silenzio
calò e nessuno emise un suono. Tutti gli occhi erano puntati verso i tre
davanti a loro: Vaiana aveva ancora la mano a
mezz'aria, arrossata e pulsante dallo schiaffo dato, lo sguardo indecifrabile,
Poeura con le braccia conserte osservava la ragazza compiaciuta e Maui era rimasto impietrito con il volto fermo dal lato
colpito.
-Vaiana!-Tui tuonò da dietro la folla indignato, furioso e
imbarazzato. -Cosa ti prende?! Chiedi subito scusa al semidio!-
-Che
cosa?!-la ragazza voltò il capo di scatto verso il padre e quasi non gli
ringhiò.-Non ci penso nemmeno!-
-Vaiana, ti
ordino di farlo! E' tuo dovere scusarti!-
-Non devo un
bel niente! Questa è anche colpa tua! Dovevi proprio organizzare questa festa,
eh?! Dovevi proprio metterci i ballerini!-
-Vaiana.-Tui
sembrava non vederci più dalla rabbia e se non fosse per Sina,
sua moglie, che gli aveva posato una mano sul braccio forse sarebbe successo il
peggio. Prese un respiro profondo e parlò.-Volevamo fare una cosa grandiosa per
questo giorno.-
-Mi sembra
che l'unico che si stia divertendo qui è proprio il caro Maui!
Oh, però non è per la festa di bentornato, vero? E' sempre stato qui vicino! Ma
forse non sono degna di venirlo a sapere, eh ?!-
-Stai esagerando
ora, ti rendi conto che sei fuori di te?!- urlò Tui
con rabbia mentre gli abitanti del villaggio cercavano di trovare qualcosa su
cui svagare il loro imbarazzo.
Maui
ascoltò quelle parole sorpreso.
Lo aveva
saputo allora..
-Vaiana..-
-Stai
zitto!- sibilò la ragazza, con rabbia, senza nemmeno guardarlo.
-Ti stai
comportando da ragazzina. Faceva parte dello spettacolo. In fondo non è ciò che
è accaduto, tra voi?- Poeura socchiuse le labbra carnose in un sorriso
divertito e vittorioso facendo un passo verso il semidio.
Vaiana avvampò
di colpo, sbattendo successivamente un piede a terra.
-Stai
lontana da lui!!-
La mora si
tappò la bocca di scatto, sconcertata da ciò che aveva appena detto. Si guardò
attorno e vide gli occhi di tutti puntati addosso, sopratutto quelli che, in
quel momento, non riusciva proprio a sopportare.
Con uno
slancio sollevò appena la gonna per avere una maggiore mobilità e corse via da
lì, verso la riva.
Mai aveva
provato una simile rabbia, tristezza e imbarazzo. Avrebbe voluto sparire,
essere inghiottita al centro della Terra per sempre!
-Oceano, ti
prego portami via!-
Fu un grido,
una richiesta disperata per il suo più fidato amico oceano. Le acque si
aprirono ad ogni passo della ragazza finchè, dopo
minuti interi, ella si fermò in mezzo alle acque che si richiudevano dietro di
lei lasciandole un piccolo spazio dove poteva stare, circondata dall'acqua
plumbea e confortevole, illuminata dalla sola Luna piena.
-Cosa ho
fatto..cosa mi è preso?- mormorò la ragazza posandosi le mani davanti agli , accorgendosi solo in quel momento di quanto le tremassero.
-Controllati..-
Sentì un
fischio, acuto e maestoso, sopra la sua testa e capì subito a chi appartenesse.
Trattenne il respiro nel vano tentativo di non farsi sentire ma fu tutto
inutile. Stava parlando del semidio del vento e del mare, riusciva a capire i
cambiamenti dell'oceano quasi tanto quanto lei, che ne era la prescelta.
Il falco
scese quasi in picchiata verso il piccolo spazio asciutto che si era formato
attorno alla ragazza ed emise un verso stridulo, sbattendo le ali grandi
talmente forte da spostare grandi quantità d'acqua ogni volta.
La mora gli
diede le spalle,assolutamente contraria a seguirlo.
Quando aveva avuto voglia di vederlo,
lui non era arrivato.
Ora voleva stare sola e invece Maui le imponeva la sua presenza.
Egoista.
Non avrebbe ceduto.
''Bene''
pensò Maui prima di allargare gli artigli e afferrarle
le spalle con decisione, portandola in alto sopra il mare.
La ragazza
urlò, cercò di dimenarsi ma invano. Quando si arrese guardò in basso la vastità
del mare che stavano percorrendo. Dopo alcuni minuti di volo, il falco planò
verso una piccola altura rocciosa dove posò la mora con delicatezza prima di
ritornare in forma umana con il mano il suo amo.
Si
guardarono negli occhi per infiniti istanti, in silenzio, poi Vaiana scostò lo sguardo per guardare di lato a lei.
-Voglio
tornare a casa.-
-Prima
dobbiamo parlare.- esclamò Maui con decisione, in un
modo tale che quasi la spaventò.
-E di cosa?
Di come non ti sia mai importato di me? Della nostra amicizia?-
-Come puoi
dirlo!- rispose il semidio arrabbiato. -Tu sei una presenza importante della
mia vita! E' incisa nella mia pelle.-
-Presenza?
E' questa che sono?-
-Non
fraintendere le mie parole.-
-Perchè non
sei venuto a cercarmi quando eri a Motunui tutte le sere.-
chiese la ragazza a bruciapelo non nascondendo la sua rabbia e il suo disappunto.
-Avevi detto
che avresti fatto la guida, che avresti aiutato gli uomini nei loro viaggi.
Tutte balle, eh?-
-No.- il
semidio si avvicinò a lei, serio.-Ho fatto quello che dici. Ho aiutato molti
navigatori nelle loro rotte ma..-
-Ma cosa.-
-Ma quando
potevo tornavo qui, non importa quanto ci mettessi. Anche se era per un'ora,
tornavo.-
-Perchè
diavolo non ti sei fatto vivo con me! Perchè?!-
-Tu..non
avevi bisogno di me. Volevo vedere come te la cavassi senza di me.-Sospirò Maui guardandola con intensità mentre faceva roteare
pigramente l'amo tra le dita. -Mi piaceva vedere la tua quotidianità. Gli umani
sono davvero fantastici nelle loro piccole cose. La mia radice umana ne rimane
affascinata ogni volta.-
-Ma cosa ti
costava parlarmi, cercarmi almeno una volta?! Sei ridicolo Maui,
non hai idea di quante volte avrei voluto vederti o parlarti!-
Il semidio
sgranò gli occhi, sorpreso. -M...mi dispiace.- non era abituato a sentirselo
dire, non era abituato ad avere qualcuno che sentisse la sua mancanza. Lui
aveva un compito, quando lo portava a termine la gente lo dimenticava,
ricordandosene solo per un nuovo favore.
-Poi torni,
dopo quasi un anno ti mostri a me e che fai?! Flirti con Poeura! Che cosa
patetica e indecorosa!-
No, patetica sono io che gli sto
facendo la scenata da...
..perfetta ragazza gelosa.
-Lei..oh
dai, non era niente!- Maui si grattò appena la nuca,
imbarazzato e sconvolto. -Te lo giuro
stavo solo vedendo lo spettacolo..-
Scuse.
-Non voglio
sentire, me ne vado. E' chiaro che tu non capisci che per un umano come me, un
anno è tanto!-
E' vero, per uno che era stato solo
mille anni, un anno è come uno schiocco di dita.
Vaiana si volse
verso casa, fece dei passi avanti mentre l'acqua si apriva sotto i suoi piedi a
ritmo della sua marciata ma qualcosa di caldo, avvolgente, le impedì di andare
avanti.
Le braccia
di Maui erano come se le era sempre immaginate:
calde,forti eppure gentili. La cingevano delicatamente senza però darle modo di
scappare in alcun modo.
-Quella
ragazza..sarà stupido lo so, ma lei..lei ti somigliava tanto. Quando l'ho vista
che si avvicinava in quel modo, ho pensato..ho immaginato che..-sospirò appena,
vicino all'orecchio di lei, e il semidio continuò a parlare con voce roca.
-Volevo tornare. Sono tornato a Motunui la prima volta dopo solo un mese e
mezzo ma quando ti ho visto impegnata con la tua gente, ad aiutarla e
insegnarla..l'ho trovato bellissimo. Una volta ti presi in giro dicendo che eri
una principessa che dava i baci ai
bambini eppure vederti nella tua vita di tutti i giorni mi ha permesso di
vedere un lato di te che non avevo ancora conosciuto: quello dolce, sereno,
meticoloso, paziente e sempre pronta a dare una mano quando ti veniva chiesta.
E sono tornato, quasi tutte le sere a osservarti, scoprendo quanto bella e
complessa sia la tua natura..una donna, una navigatrice dall'animo nobile. Mi
sono reso conto solo in seguito del tempo che era passato. Come potevo dirtelo?
Come potevo dirti quello che stavo facendo?
Avevo fatto in modo di non farmi vedere da te che non mi ero accorto che
tuo padre aveva avvertito la mia presenza da molto tempo. Quando poi mi ha
parlato della festa ho colto l'occasione al volo e quando pensavo di riuscire a
sistemare le cose con semplicità..ti ho trovata così distaccata e fredda.-
-Tu come ti
saresti sentito, eh? Non è stato facile per me, non lo è stato per niente.-
mormorò Vaiana
con la voce appena tremolante.-Hai fatto il codardo.-
- Hai
ragione.- il semidio allentò la presa lentamente e sospirò indietreggiando di
un passo, brandendo con le mani il suo amo che aveva lasciato scivolare sotto
i suoi piedi.
Senza
voltarsi verso di lui, Vaiana scese verso l'oceano, camminando
sulla sabbia bagnata, diretta verso la sua isola.
-Ci stanno
aspettando, andiamo.-
Qualcosa
dentro Maui scattò all'improvviso.
E se
nonostante tutto quello che le aveva detto, non avesse più voluto vederlo?
Come poteva
solo pensare di perdere l'unica persona che lo aveva accettato per quello che
era?
Lui aveva
rovinato tutto definitivamente?
Ancora una
volta si sentiva egoista, non riusciva ad accettare la sua volontà e faceva
sempre e solo di testa sua.
Con velocità
le afferrò la vita da dietro, la sollevò con le grandi mani e la voltò verso di
lui con un gesto fluido. La sentì sussultare per la sorpresa ma Maui non vi badò poiché con un movimento deciso e del tutto
irrazionale le catturò la labbra, serrando gli occhi di colpo.
Nonostante
tutto quello che raccontava in giro, Maui non aveva
mai baciato nessuna ragazza o donna, tutto questo era del tutto nuovo e per la
prima volta, dopo tanto tempo, si sentiva un ragazzino in preda alle prime
esperienze. Teneva la ragazza stretta al suo corpo, accorgendosi di quanto
fosse rigida eppure morbida.
Forse la
stava spaventando, forse avrebbe fatto meglio a smetterla e dirle addio.
Aveva appena
iniziato ad elaborare quel pensiero quando Vaiana gli
cinse il collo con le sue braccia esili eppure tanto forti, accarezzando con la
punta delle dita i lunghi capelli ricci.
Quello che
inizialmente era un contatto rigido, forzato, divenne morbido, quasi vellutato:
le labbra si sfioravano appena, si strofinavano incerte approfondendosi sempre
di più.
Fu il
semidio ad interrompere per primo il contatto, di malavoglia, ma questa volta
non riuscì a sostenere il suo sguardo, tenendola ancora stretta a sè.
-N-no so
cosa mi sia preso...i-io..- sospirò frustrato. -Scusami.-
-Non fai che
scusarti.- mormorò la ragazza dopo alcuni secondi, gli occhi che lo guardavano
decisi eppure brillantissimi. -Per una volta hai fatto il vero uomo! Sei anche
questo Maui, un uomo! Finalmente hai preso il
coraggio a due mani e hai fatto quello che sentivi, senza paura!-
-Ma.- il
semidio boccheggiò senza parole. -Aspetta, non sei arrabbiata?!-
-Oh,
tranquillo che ti picchierò duramente per avermi baciata senza consenso,
ma..no, non sono arrabbiata.- sospirò Vaiana mentre
le guance, per quanto si potesse vedere, le si imporporarono di un rosso intenso.
-Non volevo
mostrare quel lato di me così..infantile. Ma vederti così, dopo tanto tempo,
come se per te non fosse stato nulla..mi ha mandato in bestia.-
Maui annuì mentre
il suo fedele amico tatuato guardava la scena con evidente ansia e speranza.
-Non avevi
bisogno di andartene. La vita non è solo avventura, è anche stabilità e
serenità. Io amo viaggiare, amo le avventure e amo la mia famiglia, il mio villagio, la mia gente. Condividere tutto questo con te mi
avrebbe solo resa felice.-
Maui sgranò
gli occhi, un barlume di speranza che si accendeva in lui.
-Posso
sperare che tu..mi accetta?-
-Idiota, ti
ho accettato nella mia vita dal momento in cui ti ho trascinato sulla MIA barca!-
Il semidio
scoppiò a ridere fragorosamente e con impeto strinse la ragazza al suo petto. Non avrebbe mai osato sperarlo.
Le sue
paure, quelle di rimanere solo e non accettato...non voleva affrontare
l'ennesimo rifiuto, non da lei. Come avrebbe potuto sopportare di non essere il
benvenuto dalla donna che aveva amato dal primo istante, che lo aveva accolto
così, con pregi e difetti.
Aveva paura,
ne aveva il terrore.
Aveva
preferito ritardare quel momento nella sua mente, per lui inevitabile, e invece
si era rivelato tutto sbagliato.
Lei era
diversa, lei era meravigliosa.
Lei era la
prescelta, la prescelta del suo cuore solitario e ferito.
Grazie a Vaiana, Maui era diventato uomo, per
lui più importante dell'essere un semidio.
-Angolo Autore-
Oddio ho finitooo!
E' stata dura, durissima!
Ho cambiato la trama almeno trenta
volte. Non avete idee di quanto volessi scrivere su questi due e di come non
trovassi il filo conduttore della vicenda!
Il finale l'ho cambiato
drasticamente, avevo immaginato tutta una scena a rallentatore dove Vaiana camminava e Maui la
seguiva, molto tranquilla e serena, con la manta-nonna (cos) che saltava sopra
le loro teste e va beh, ciao idea :'D
Ho preferito l'uomo rude, come piace
a me ahahah
Sono soddisfatta! Adoro sottolineare
la mentalità più chiusa di Tui che, per quanto ci
provi, non riesce ancora bene ad accettare il carattere passionale della figlia
rispetto ai uomini! Per me si scanneranno per sempre :')
Allora, voglio
dedicare questa ff alla mia amica Sara <3 che come me condivide la passione per
questa splendida coppia.
Voglio dirti, amica mia, che per
quanto lontane ti considero una delle amiche più care che ho e che ti voglio un
bene immenso. Quindi spero ti sia piaciuto questo piccolo pensiero. <3
Nota due: sono tremenda, prima Vaiana, poi Moana e in
fine di nuovo Vaiana, non trovo pace :'DD
Nota 3: Poeura, quella gran zo..ticona,
vuol dire letteralmente Perla rossa, la più bella.
Grazie a tutti coloro che sono
passati nelle altre due ff su Oceania,
sono felice che vi sia piaciuta <3 e grazie a chi leggerà questa . Grazie
<3
...(*): la Tui
x noce di cocco arriverà presto, ormai è inevitabile ahahah
un bacio a tutti <3
Trisha_Elric