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Autore: killian44peeta    27/05/2017    0 recensioni
L'Acqua pulì le anime, il Fuoco le purificò, la Terra distrusse i rimasugli del dolore dai loro occhi, l'Aria permise la libertà, la Luce diede speranza per un futuro migliore... mentre il Buio...
Esso si nascose, vergognandosi di non poter aiutare in alcun modo, ma piano piano, questo sentimento si trasformò in odio e l'aiutare non fu più una sua intenzione, ciascuno aveva fatto la sua parte tranne esso.
Dopo molto tempo passato in attesa, avvenne quello che doveva accadere per fare quello che voleva, nacquero sei bambini allo stesso momento e subito dopo ne seguì un altro.
Il Buio risvegliò gli Spettri.
Poi però si rese conto di quello che aveva commesso contro la vera propria volontà.
Qualcuno gli aveva fatto qualcosa.
Ed ecco che sentì una canzone, una specie di litania che lo avvolse in un laccio.
Riuscì a comprendere facilmente cosa doveva fare, si precipitò dai bambini, uno alla volta li raggiunse tutti, non c'era distanza di nascita tra loro, solo il settimo era uscito dopo, ma i sette erano stati benedetti tutti allo stesso momento dalle proprie madri.
Non ce n'era uno simile all'altro.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Gli Elementi- saga'
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Nemes

Uscimmo dalla stanza, uno alla volta, camminando il più silenziosamente possibile.

Eravamo in fila indiana, l' ordine era Task, Diana, Guy, Silver, io e Will.

Mi sentivo molto strana, non ne capivo però la motivazione.

In questo momento non dovevo pensarci .

"Dobbiamo scoprire dov'è Morgan, non posso mandare a monte tutto per dei sentimenti capricciosi "

Ci trovammo a vagare dentro il magazzino, con gli animali sotto mano, osservandoci attorno.

Sembrava fosse passato un uragano, c'erano oggetti rotti o scaraventati alla rinfusa, in modo molto disordinato praticamente ovunque, per poco non calpestai una pianta in un vaso, sdraiata, dal terriccio quasi completamente fuoriuscito dal contenitore.

Osservai un orecchino che intravidi su uno scaffale, aveva la forma di un Giglio ma era sporco e antiquato.

-Morgan- urló Josh

La sua voce risuonó dappertutto, quasi fosse un rombo di tuono che sferzava il cielo, provocando una serie infinita di echi e rimbombi.

Era l' unico modo per farsi sentire e per capire se fosse ancora qui.

-Andatevene, tornate indietro, verró io da voi dopo-

Will fece un passo verso la voce -Ho identificato dov'è-

-Bene, dove si trova?-

-Di qui, dritto fino al cartello rosso, poi bisogna girare a sinistra-

-Come lo sai ?-

-Sinceramente... non ne ho la più pallida idea, so solo che lo ho capito attraverso la voce nell' aria-

-A sinistra...- ripetei -Muoviamoci-

Quasi correvamo mentre seguivamo le indicazioni date dall' Aria.

-Stiamo arrivando- urló ancora Brandon

-Tornate indietro, é un ordine questo!-

-Perché?-

-Perché se girate sarete nei guai seri, non venite qui-

-Ormai nei guai già lo siamo, perché dire così?- fece Guy, seccato -C'è qualcosa che non va-

-E certo, é nei guai- disse l' Acqua

-No, non solo almeno, non ci darebbe mai un ordine, non é da lui, a meno che non sia una trappola-

-Quindi i nostri ragionamenti di prima non sono serviti a niente?!-

-No invece, sono serviti eccome- Will fece una pausa -Una trappola? Tanto meglio, vi entreremo spudoratamente e con coraggio-

-Ne sei sicuro?-

-Sí-

-Allora andiamo-

Riprendemmo la corsa, piú veloci, agili e svelti.

Dopo che raggiungemmo il cartello rosso, senza indugio, vi voltammo dentro.

Ci trovammo davanti ad un Morgan dall' espressione esasperata -Ma allora non ascoltate proprio!-

Sentimmo un sibilo ininterrotto dietro di noi e notammo che lentamente si stava chiudendo una barriera dietro di noi.

Quando Will ci mise il dito sopra, fu come osservare un impronta su un cuscino.

-Siamo... bloccati?-

-Sí- Morgan tacque per un poco -E solo perché non mi avete dato retta! Uff, la testardaggine giovanile- disse, tra un sospiro e un sorriso, scuotendo il capo

-Credevamo che ci fosse lo Spettro con te- dissi, sottovoce, sentendomi un po' a disagio

-No, lo Spettro se n'è andato-

Il piano quindi non era servito a niente... stupendo

Possibile che i piani fossero fatti, o almeno la maggioranza di essi, per fallire?

Beh, un po' però potevo essere sollevata, niente Spettro, niente pericolo... giusto?

-Guy ha riacquistato la voce- disse Diana a lui, per smuovere le acque-E ho parlato loro della forse creazione del nuovo Elemento-

-Hai fatto bene-

-E quindi? Come avevi intenzione di uscire da questa barriera?-

-Ci stavo pensando, l' ha creata lo Spettro e probabilmente facendola ha inserito un qualche trucchetto se ne tenteremo di uscire-

-Se ne usciremo- sbottó Guy, a questa frase Silver alzò il sopracciglio con un sorrisetto divertito -Ben tornato Tenebroso-

-Mmmh, cara Watersea, evitando di continuare a chiamarmi in questo modo, non potresti concentrarti maggiormente sul cercare un modo? Perché io saró anche Tenebroso, tutto quello che vuoi, ma so per certo che non possiamo mica rompere questa barriera a suon di pugni, al massimo ce li fracassiamo noi- sbottó

-É un po' inquietante come cosa da dire ma penso che sarebbe il minimo-

-Intendi dire che ci ucciderebbe?- chiese Silver, aggrottando la fronte

-Più che probabile-disse Will -Ma penso che ci sia un punto debole... e se provassimo a vedere cosa succede a buttarci con forza un oggetto?-

-Quale oggetto ?-

-Non lo so. Proviamo con tutti quelli che vediamo in direzioni diverse-

-Mmmh, un lancio a testa ?- chiese scherzosa Silver -Vediamo chi va a segno per primo?-

-Sí- concordai -Una specie di gara-

-Tanto perché se non ci saltiamo fuori, almeno ci divertiamo un po'- disse Diana

-Non smetterete mai di aver voglia di giocare? Sembrate delle bambine- disse il Buio, scocciato

-Andiamo in ordine alfabetico- continuó Irhina, ignorando l' obiezione dell' altro

-La prima sono io allora... perché proprio l'ordine alfabetico?-

-Perché voglio mostrare al nostro caro fuocherello come si tira e che non si comporti da femminuccia-

-Io? Femminuccia? Ma sei fissata per caso?! Non sono di certo una ragazza, sono in tutto e per tutto un maschio, sia nel corpo che nella mente- sbuffó Josh

-Non é il momento di discutere ragazzi- interruppe Virgil -Andiamo in ordine alfabetico. Punto. Niente stupidaggini-

-Lo sai che tu, piú che dare ragione all' Acqua, sembri un adulto?- disse Diana, stuzzicando il Buio e riprendendo il discorso di prima -Detesti le discussioni, il tuo umore é quasi sempre nero e hai un talento nel rimproverare che ha dell' inimmaginabile-

Conclusa la frase, lei prese un bicchiere e lo buttó contro la barriera che lo respinse, gettandolo a terra, fracassandolo.

-E allora? Sembro un adulto ? Non lo sembro ma sono qualcuno che non si fa stupide immaginazioni inutili? Bene. Chissene frega- lui prese un portapenne e lo sbatté con una tale forza che per poco non finí col rimbalzare anche sull' altra parte della barriera.

-Ragazzi, più che divertirvi vi state scaldando e così innervosendovi- Morgan afferrò una scatola con dentro un girocollo e ce lo lanciò contro.

-Non ci stiamo divertendo affatto, per niente proprio, sono solo discussioni- giocherellai con una candela e la gettai contro il campo di forza intorno a noi.

-No, infatti, ed é perlopiù colpa di Task- sbottó Silver, fece la stessa cosa con un album che avevamo fatto noi con il resto.

-Ah, sí ? Solo perché mi odi a morte non c'è bisogno che mi dici su continuamente e non puoi darmi la colpa per tutto quello che ti passa per la testa, principessa- fece un inchino sarcastico e afferrando una scatola di pastelli, la scaraventó contro la barriera talmente tanto forte da fare un botto che fece tremare tutto, per poi farlo rimbalzare come una palla impazzita.

Riuscii a schivarla per poco mentre rischiava di centrarmi la testa.

Will prese un profumo e osservó lo scheletro della barriera, si stava riempiendo di crepe che erano concentrate soprattutto in un punto e ve la buttó contro.

All' inizio ci fu un silenzio totale, poi vidi un pezzo di essa staccarsi e scomparire nel nulla.

Fu susseguito da molti altri, che sparivano nel nulla ad una velocità incredibile.

Silver aveva il viso dello stesso colore dei capelli di Josh -Non chiamarmi principessa-

-Ah, ho toccato un tasto dolente, mi dispiace...- continuó sarcastico-Vorrà dire che ti chiamerò sempre così-

-Non ci provare fuocherello-

-E perché no ? Principessa, sono al vostro servizio-

-Smettila- sbottó furibonda Silver

-No, non la smetto. Non la smetto come te, no ? Te lo chiedo spesso e non lo fai, sai che ti dico ? Ti ricambio il favore- sbottó-Prima mi trattengo, poi mi trattengo ancora, poi ancora, adesso sono stufo-

Si guardarono negli occhi e si fissarono a lungo, nessuno dei due cedeva, lo sguardo di lui era fiammante e quello di lei ribolliva.

Non mi sarei sorpresa se da un momento all' altro si sarebbero puntati i poteri contro.

L' Acqua e il Fuoco... i due Elementi che non si sopportano.

Non molto almeno.

Morgan passó in mezzo a loro due, distogliendo le loro attenzioni l' uno dall' altra.

Il primo a distogliere lo sguardo fu Brandon, che però lanciava occhiate veloci e gelide a Watersea per farle capire che non era finita lì.

-Usciamo di qui? Abbiamo tutto?-

-Sí... no... ci mancano le erbe curative, ce le hanno prese tutte-

-Accidenti- sussurró lui -Vuol dire che se qualcuno sta male, non avremo niente-

-Possiamo prenderne un po' al mercato, le vendono no?- domandó Will

-Sí ma non ci sono più ormai sul mercato, sono in fuoritutto ormai- rispose la Luce

-Già e non abbiamo tempo per tornare indietro a riprenderle-

-A meno che ? Perché c'è un 'a meno che', vero ?- domandai

-A meno che non le prende quando sarete lá, così potró andare con calma-

-Intendi alla montagna sul Lago? -

-Esattamente-

-E per raggiugerla, su gli animali quanto dovremmo impiegarci?- domandó Brandon freddamente

-Cinque o sei giorni-

-Non ci fermeremo quasi vero ?-

-Vero, se ci fermassimo troppo incideremmo sulla tabella di marcia-

-Che significherebbe perdere del tempo buono da utilizzare per diventare dei veri Elementi?- chiese il Buio con tono molto sarcastico, quasi se l'aspettasse.

-Anche se immagino che il tuo tono sia una sorta di presa in giro per quello che hai detto, é così- rispose Morgan calmo

-Perfetto, più tenebroso di così però non posso diventare- ribatté -Usciamo da qui? Ci siamo stati fin troppo per i miei gusti, abbiamo quello che ci serve, questo é l' importante, giusto? Allora, possiamo andare?-

-Sí maestá- scherzó Silver e si allontanó da Task il più possibile, tirando per le braccia Guy.

Li seguii praticamente subito, venendo a mia volta seguita da Morgan, Will, Diana e per ultimo Task che pareva voler mettere piú distanze possibili tra lui e Silver.

Uscimmo dal negozio con animali, vestiti ed armi.

Un bel passo avanti rispetto a prima che non avevamo niente.

-Come facciamo a sapere che giorno é ? Ho perso la cognizione del tempo- dissi guardandomi attorno.

-Quando saremo là lo scopriremo-

-Bene, mettiamoci in viaggio allora... solite disposizioni ?-

-Sí- Diana sembrava seria e tesa ma riuscí a farsi uscire una risata -Sí, la nostra festaiola ha bisogno di molte coccole dopo tutta quella solitudine, eh Silver?-

-In effetti l'abbiamo un po' trascurata- rispose Silver sorridendo

-Io e Will dovremmo stare sul... terzo ?- chiesi

Immaginare quel cavallo prendere il volo mi dava non pochi brividi, detestavo le altezze e al solo pensarci mi veniva un mal di pancia enorme.

-Sí, sembra piuttosto buono come Pegaso, i suoi occhi sono più ovali e più dolci di quelli di Gylnis e le sue ali sono più sottili rispetto a quelle di Hurricane, Jade non centra per niente e di certo non si puó paragonare, quindi evitiamo di metterlo a confronto... lo chiamerei... Felix-

-Hai originalità con i nomi- rise Will -Felix mi piace, non vedo l'ora di salire sulla sua groppa-

Mi feci piccola piccola, sperando che nessuno notasse la paura che avevo, perché ne avevo talmente tanta che mi sembrava uscisse da tutti i pori del mio corpo.

Will salì su Felix con noncuranza e poi si giró verso di me.

-Scusa, avrei dovuto chiederti se volevi stare davanti o dietro-

-No, no, va bene così- mandai giù la saliva

"Ce la posso fare, ce la posso fare " dissi tra me e me.

Will mi porse la mano, io infilai il piede nella staffa e mi aggrappai a lui, mettendomi seduta.

Se avesse spiccato il volo avrei iniziato a tremare ridicolmente come avevo fatto da piccola su quella specie di deltaplano su cui ero salita, prima che i miei mi mandassero dall'ubriacona.

Afflosciai la testa, appoggiandola alla schiena di Will per nascondere questo terrore enorme per le altezze che sarebbe sicuramente parso ridicolo agli occhi degli altri.

-Stai bene?- chiese Will, accigliandosi

-Certo-dissi in un sussurro

Robin si voltò a guardarmi -Hai paura?-

"No... adesso mi ridicolizzerá davanti a tutti"

Sentii i muscoli del cavallo sotto di me che si tesero e come risposta alla domanda del Vento iniziai a stringere tra le mani la sua maglia.

-Non averne,  non cadrai giú-

Il Pegaso fece un breve salto dopo aver fatto una rincorsa poi prese il volo.

-Non guardare giú e tieni alta la testa-

Lo feci, lentamente, peró finii per tornare a fissare il basso per sbaglio e cominciai a respirare un po' troppo rapidamente, tremando e sgranando gli occhi -A...aiuto- balbettai

-Guarda il cielo- ripeté, convinto

Spostai nuovamente lo sguardo, stavolta con un pizzico in più di decisione, e lo fissai nel blu.

Ma non riuscii comunque a non aver paura, non ci riuscivo perché continuavo a pensare che sotto di me c'erano trenta, quaranta metri di nulla sconfinato.

E avrei dovuto rimanerci per cinque o sei giorni!

Iniziai a tremare convulsamente, con il battito così accellerato e forte che me lo sentivo pure nella gola.

Tornai ad affondare la testa nella maglia di Will e respirai, tentando di calmarmi.

-Non ce la faccio- dissi

-Calma, ora tieni gli occhi chiusi e immagina di essere su un cavallo galoppante...-

-No, così peggiori solo la situazione, se dici 'immaginare' non funziona-

-Sei...! Sei su un cavallo galoppante, in un prato verde che a vederlo pare fatto di smeraldi, le farfalle sono gialle e arancioni e svolazzano intorno a te, provocando piccole raffiche, ti sembra di volare ma non lo stai facendo, é solo l' aria scatenata a dartene l' idea, il cielo é dorato come un intenso tramonto e le nuvole sbuffanti parvono essere fatte di zucchero filato rosa, azzurre e gialle- disse Will pacatamente

Mi piaceva la sua voce, descriveva tutto con tono suadente e pareva così reale che mi sembrava di essere nelle sue parole, in quel prato.

Sí, in un attimo sparí la paura dell' altezza e mi addormentai profondamente contro la sua schiena.

Quando mi svegliai sembrava mattina e tutti parevano di buon umore.

-Buongiorno...-

-Buongiorno, passata una buona notte ?-

-Abbastanza-

-Ottimo, meglio che non dormire, no? - disse Task con lo stesso tono vuoto del giorno prima

-In effetti mi aspettavo di non chiudere occhio all' inizio-

-Invece hai dormito-

-Già-

-Meglio così-

-Dove stiamo sorvolando?-

-Siamo al di sopra della steppa di Birik-

-La steppa di Birik?-

-Sí-

-Già così lontano? -

-Esattamente-

-Ma... quindi... con il nuovo Elemento non possiamo fare niente?-

-No, per ora no, se non chiedere alla vecchia della montagna-

-Quella che si dice esaudisca i desideri?- chiese piano Guy

-Sí, lei-

-Non era solo una leggenda quindi? -

-No, non lo é-

-Ma non ci sono una moltitudine di difficoltà e pericoli per raggiungerla?-

-Infatti e per questo ci andremo da lei dopo che avró ripreso le erbe... e poi noi di pericoli ne abbiamo già superati molti fino ad ora-

-Già, che vuoi che sia, morire per uno Spettro o per una frana, ovvio, é normale-

Il sarcasmo di Guy fece un po' ridere tutti noi, anche se sulla morte non c'era molto da scherzare

Dopo di questo caló una coltre di silenzio che veniva interrotta solo da i nostri respiri che sembravano rincorrersi tra loro.

Ci volle un bel po' prima che ci decidessimo a mettere qualcosa sotto i denti, avevamo fame, gli stomachi brontolanti, ma nessuno voleva ammetterlo.

Pranzammo con una galletta di riso e con formaggio di capra, avevamo abbastanza formaggio e gallette per tutti da farle durare una settimana.

Giusto giusto quello che serviva.

Il formaggio di capra sulla piccola galletta aveva un sapore esageratamente gustoso, ma non abbastanza pesante da sistemarmi del tutto.

Non mi lamentai, di certo era meglio che morire di fame e poi, quasi sicuramente, sarei arrivata ad un certo punto in cui anche solo finire quello mi sarebbe stato difficile.

Trovai strano il fatto che non tentavo più di guardare sotto di me e che le vertigini non si facevano sentire.

Beh, per questo dovevo ringraziare Will, mi aveva decisamente aiutata.

Decisi che era meglio esprimere la mia gratitudine e non tenermela per me.

-Grazie- dissi -Mi hai aiutata molto-

-Prego- lo vidi sorridere tranquillamente-Felice di averlo fatto-

Mi prese la mano, la strinse e continuammo a volare verso la Montagna sul Lago.

  
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