S'insinua, la luna, nella stanza,
della tua immagine mi dà sembianza.
Placida è la notte nei suoi regni,
taciturna s'annida e dona segni.
Altro non ispira, somiglia alla tua vita...
si posa e si ristora, non sente più fatica.
Or giace e chiude gli occhi,
del sonno ella si tinge,
e in mondi sconosciuti
felice vi si attinge.