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Autore: vanessie    02/06/2017    2 recensioni
La storia sviluppa alcuni personaggi di mia invenzione presentati nella fanfiction "Sunlight's Ray".
Una vicenda ricca d'amicizia, amore e problemi della vita quotidiana con cui ogni adolescente si trova a fare i conti...narrati da una prospettiva femminile e maschile. Non mancherà un pizzico di fantasy e un richiamo ai personaggi originali della Meyer!
Per avere una migliore visione delle cose sarebbe meglio aver letto Sunlight's Ray 1-2-3, in caso contrario potete comunque avventurarvi in Following a Star!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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Capitolo 62

“Specchiarmi nei tuoi occhi”

 

  

POV Kevin

L’estate era volata. Giugno era stato un mese intenso, passato a studiare per gli esami della sessione estiva, nel quale tuttavia mi ero concesso anche alcune serate fuori con gli amici e con Evelyn. Come facevo tutti gli anni, ero tornato a La Push per l’intero mese di luglio. Avevo passato quei giorni con mamma e papà, con Amy, con la mia gemella Nicole e anche con gli amici della Riserva. Era il 2 agosto quella sera e, dopo aver trascorso la giornata precedente chiuso in casa a smaltire il fuso orario, ora ero pronto per la serata fuori con Patrick, Danny e Joshua. Avevamo invitato anche Evelyn e le sue amiche: Thea, Drew e Holly, insieme al suo ragazzo, Ben. Ero felice di rivedere gli amici dopo un intero mese passato negli Stati Uniti, ma soprattutto ero emozionato all’idea di rivedere Evelyn. Mi era mancata, anche se ci eravamo sentiti ogni tanto su WhatsApp. Presi dall’armadio una t-shirt bianca e dei jeans. Indossai le mie Converse e infilai il giubbottino celeste che mi aveva regalato Nicole. Salutai gli zii e presi la macchina, passando a prendere gli amici. Raggiungemmo il ritrovo con Evelyn e le sue amiche. Avevamo deciso di trascorrere la serata in un locale all’aperto, che nel periodo estivo allestiva una sorta di discopub all’interno di un enorme giardino. L’ambiente era stato sistemato con amache, sedie sdraio e lettini di vario genere. Due chioschi si occupavano delle bibite e c’era inoltre una pista per ballare. Riconoscemmo le ragazze in lontananza. Ci avvicinammo e le salutammo con due baci sulla guancia. Lasciai volutamente i saluti per Evelyn da ultimo, poiché volevo godermi in pieno quei battiti accelerati del mio cuore dovuti alla vista di quella ragazzina, che per qualche arcana ragione mi faceva emozionare. Le sorrisi prima di darle i due baci e sentii le sue braccia avvolgermi la schiena in un abbraccio, che quindi mi impediva di allontanarmi.

 

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“Sono felice di rivederti, mi sei mancato!” sussurrò “Anche tu” risposi. Ci staccammo e restai indietro di qualche passo insieme a lei, rispetto al resto della comitiva, per parlarle. “Come stai?” le domandai “Bene, a luglio mi sono riposata tantissimo. Sono uscita con le amiche, sono andata in piscina e mi sono concessa dei lunghissimi pomeriggi di assoluto ozio a casa. Tu invece? Tutto bene a La Push?” “Benissimo, è stato bello rivedere la mia famiglia e gli amici, mi mancavano!” esclamai. Ci fermammo vicino al chiosco per ordinare da bere insieme a tutti gli altri e diedi uno sguardo al suo abbigliamento, mentre lei era distratta. Si era messa una minigonna beige e una canotta verde. Mi cadde più volte l’occhio sul suo fondoschiena…Dio benedica la gonna corta…le metteva in risalto sia il sedere che le gambe lunghe e perfette. “Che hai? Sei silenzioso!” esclamò lei fissandomi.

 

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“Che stai guardando?” aggiunse quasi scoppiando a ridere “Guardavo…i tuoi sandali, carini!” esclamai sperando che ci credesse “Uhm…tornare negli Stati Uniti deve averti fatto male” scherzò “Dai che ti sono mancato!” “Certo che sì, non avevo nessuno da prendere per il culo” disse mettendosi a ridere. Poggiai il braccio sulle sue spalle e la attirai a me in un abbraccio scomposto. Andammo tutti a sederci e scambiai due chiacchere con Holly e Ben, con Thea, poi con Drew, Danny e Patrick. Mi alzai e andai con Joshua a fare un giro intorno alla pista da ballo, visto che lui come al solito era in cerca di belle ragazze. “Senti ma hai notato quanto è sexy la minigonna della tua ragazza?” mi chiese Josh riferendosi a Evelyn “Non è la mia ragazza” “Lo so, comunque hai notato?” “Sì” risposi “Kevin io te lo dico: se per qualche assurda ragione ti tiri indietro, sappi che mi faccio avanti io. Cazzo è troppo carina e dolce” aggiunse “Tu pensa alle tue cose, non ti intromettere nelle mie” scherzai “Sì ma provaci, che aspetti?” “Boh non lo so…il momento migliore” spiegai. Ci sedemmo sugli sgabelli posti nella zona ovest del locale e sfruttai lo specchio che avevo davanti per continuare a guardare Evelyn insieme a un demente che le si era avvicinato. “Fossi in te mi sbrigherei, credi che quel tipo che le sta lì appiccicato si faccia tanti problemi ad aspettare il momento migliore?” mi chiese Joshua indicandomi Evelyn sulla pista da ballo con Drew e Thea. Il ragazzo che si era messo a ballare con lei, la guardava in un modo…decisamente interessato. Poggiò le mani sui suoi fianchi e si avvicinò parecchio. Tutta la mia attenzione era concentrata su quella scena, speravo vivamente che non la baciasse. Mi sentii pervadere da una sensazione di calore dovuta a quello stato di gelosia che mi aveva colto. Quel tipo infilò la mano tra i capelli di lei e io…volevo staccargli quella mano. Joshua mi diede un colpo di gomito “Vai lì a separarli prima che avvenga l’irreparabile, o stai qui a ribollire di gelosia?” mi punzecchiò “Non sono il suo ragazzo, mica posso mettermi in mezzo!” “Perché allora non distacchi lo sguardo? Se non ti importa, smetti di osservarli” mi provocò osservando la mia immagine allo specchio.

 

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“Che cazzo te ne frega se non sei il suo ragazzo? Vuoi vedere da lontano come bacia o preferisci sentirlo direttamente sulle tue labbra?” continuò a spronarmi. Li vidi scambiare delle parole, che ovviamente non capii e mi decisi a raggiungerli. Quando fui vicino, lei mi venne incontro e mi trascinò per una mano “Questa canzone è meravigliosa” disse cingendomi le spalle per ballare a ritmo lento. Poggiò la testa sulla mia spalla e restammo in silenzio a ondeggiare “Kevin?” “Dimmi” “Stavo quasi per dimenticarmi di dirti che il 10 agosto, per il mio compleanno, sei invitato alla mia festa, ci vieni vero?” “Va bene, dove festeggi?” “All’American Meal e poi andiamo a quel locale sulla spiaggia in cui si ascolta musica e si può ballare” rispose. “All’American Meal?” le domandai pensando a quel ristorante carinissimo di Dublino, in cui si servivano cibi tipici americani e in cui lo stile del locale era totalmente ispirato all’America degli anni ‘50, una sorta di Grease. Lei rise “Esatto, proprio lì” affermò “Che c’è? Hai voglia di sbruffonaggine americana?” le chiesi per scherzare, visti i suoi ex pregiudizi “Ehhhh diciamo di sì. Sono stata un mese intero senza di te e quindi sono andata in astinenza di sbruffonerie” “Mmmm ti sono mancato veramente allora!” esclamai “E poi in quel locale ci sono tutti quei camerieri carini vestiti secondo la moda anni ‘50 dell’America…” “Ohhh certo, vuoi festeggiare i 19 anni alla grande. Cena e dopocena” la presi in giro “Beh…chissà” rispose con i suoi occhi azzurri pieni di innocente malizia.

 

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“Tu ed io siamo amici quindi…posso chiederti di fare una cosa con me?” domandò, io annuii per invitarla a proseguire. “Sai che mi piace ballare e sai anche che all’American Meal organizzano quelle coreografie carine sulle musiche di Grease…ti va di farlo con me?” “Di fare cosa?” domandai fingendo di non aver capito “Un ballo di coppia sulle note di Grease. Loro ti insegnano la coreografia e noi eseguiamo” “Se ci tieni…potrei anche accettare, anche se quando mi hai chiesto se mi andava di farlo…beh credevo il dopocena” la provocai per poi scoppiare a ridere alla vista della sua espressione. Indietreggiai di qualche passo in tempo per non farmi prendere a schiaffi, lei rise e mi venne incontro, tenendo la sua borsa nella mano come se volesse lanciarmela contro. Mi allontanai a passo svelto, mentre lei mi seguiva più lentamente, poiché aveva i tacchi alti. “Fermati!” esclamò “Tanto prima o poi ti riprendo e ti uccido” precisò. La accontentai e mi bloccai. Evelyn mi diede uno schiaffetto sulla testa “Idiota, sei veramente uno sbruffone americano” disse “Scherzavo” “Lui credeva che gli chiedessi il dopocena, non sono mica così disperata!” scherzò “Oh io sarò sbruffone, ma te? Quanto sei snob? Mi fai sembrare il mostro di Loch Ness” le risposi innescando quei nostri battibecchi senza fine. “Io? Non ho detto che sei brutto, ho detto che il dopocena mi piace organizzarlo con qualcuno scelto da me” “Dai, scherzi a parte…per la tua idea del ballo…va bene” affermai “Davvero? Grazie!!! Ho sempre sognato di imparare una coreografia!” esclamò con aria allegra.

 

POV Evelyn

Entrai in cucina per la colazione e trovai i miei genitori seduti ad aspettarmi. Mamma venne ad abbracciarmi “Buon compleanno amore! La mia piccola 19enne!” esclamò “Auguri tesoro” aggiunse papà lasciandomi un bacio sulla testa. Li ringraziai e mi sistemai a tavola per mangiare. Versai i cereali nel latte caldo e me li gustai senza staccare gli occhi da quel pacco regalo che avevano poggiato sul tavolo. “Dai, siamo troppo ansiosi di scoprire se il nostro regalo ti piace” affermò papà. Lo scartai e trovai al suo interno una borsa troppo carina “Wow, è bellissima!!!” dissi felice dando loro un bacio. Dedicai l’intera mattinata ai miei genitori, rispondendo ai tanti messaggi d’auguri che gli amici mi inviavano. Mamma aveva preparato un pranzetto per festeggiare in modo semplice quella giornata. Trascorsi il pomeriggio sul divano a vedere in streaming un film d’amore che adoravo, il mio personale modo di augurarmi buon compleanno. Rilessi spessissimo quel messaggio che Kevin mi aveva mandato in mattinata, poiché era così carino da farmi sorridere ogni volta che ne rileggevo le parole.

 

Tantissimi auguri per i tuoi 19 anni!!! In quest’ultimo anno prima dei 20, ti auguro di poter realizzare tutti i tuoi sogni, di avere al tuo fianco amici sinceri e di incontrare un povero martire che sappia sopportarti :P Scherzo, lo sai! Sono in tensione per quella stupida coreografia che stasera dovremo ballare…ma chi me lo ha fatto fare di accettare????  Un bacio alla mia miss snob preferita, a più tardi!

 

Nel tardo pomeriggio andai a prepararmi per la serata, mettendo un miniabito bianco smanicato, con scollo profondo sulla schiena. Il vestito era di cotone ricamato. Mi truccai e sistemai i capelli. Indossai delle scarpe rosse e la borsa che i miei genitori mi avevano regalato, poi mi osservai allo specchio.

 

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Sì…non ero male, aggiunsi degli orecchini e un braccialetto. Uscii di casa con Thea e Drew che erano venute a prendermi in macchina. Al locale avremo trovato Holly e Ben, altre amiche e amici del liceo e del college e poi Kevin e i suoi amici. “Sei troppo carina Evy!” esclamò Thea durante il tragitto in auto “Grazie” “Sei emozionata per la coreografia?” mi domandò Drew “Parecchio, ma i passi li sappiamo a memoria e Kevin è stato piuttosto bravo, quindi è stato più semplice del previsto” spiegai. Arrivati all’American Meal raggiungemmo tutti gli invitati e prendemmo posto al nostro tavolo. Ordinai dei cibi tipici americani e con le ragazze commentammo tutti i camerieri strafichi che lavoravano in quel locale, come era consuetudine fare ogni volta che cenavamo lì. Cercai di relazionarmi un po’ con tutti gli amici. Buttai un occhio verso Kevin, che era seduto abbastanza distante da me. Andai da lui e mi sistemai nella sedia vuota accanto, dato che Patrick si era alzato. “Allora? Sei pronto? Tra poco sta a noi per il ballo” gli dissi “Sì, tu sei pronta? Non mi sembri molto concentrata! Tu e le altre siete state un’ora intera a fare commenti erotici sui camerieri” scherzò “Sono molto concentrata e non faccio commenti erotici” “Ah no? Voi ragazze dite tanto di noi e poi quando nessuno vi sente ne sparate delle belle” continuò a punzecchiarmi “Piantala” risposi. Patrick era tornato ed io gli lasciai libero il posto. Kevin mi fece sedere sulle sue ginocchia ed io mi emozionai da matti quando mi voltai e trovai i suoi occhi profondi a poca distanza. Restammo a fissarci fino a quando lui sorrise e sussurrò al mio orecchio “Sei carina vestita così” “Grazie, sei carino anche tu” bisbigliai. “Sei arrossita un sacco” disse ridendo “Sì, in questo locale fa caldo” mi giustificai, anche se il rossore era dovuto all’imbarazzo. Dalla pista da ballo sulla quale venivano mostrate le coreografie, un addetto del locale richiamò l’attenzione dei presenti, annunciando l’inizio dei balli in stile Grease. Kevin ed io andammo a cambiarci, indossando gli abiti adatti forniti da loro e tornammo ai lati della pista dai nostri amici, per guardare i balli di altri clienti del locale. “Dopo di loro sta a noi due” disse Kevin “Sì lo so…mamma che ansia!” esclamai “E io che dovrei dire? Ho accettato per puro spirito d’amicizia! Non provare a dire che non ti voglio bene” rispose. Gli sorrisi e prendemmo posto sulla pista. Eseguimmo la coreografia alla perfezione, ero emozionata e capivo con estrema facilità che lo era anche lui, ma le prove dei giorni precedenti erano andate alla grande e quindi facemmo una bella figura (video del Quickstep ispirato a Grease in cui vedete James Maslow, alias Kevin, insieme alla sua ‘maestra di ballo’ nel programma tv americano ‘Ballando con le stelle’. Lei ovviamente non è l’attrice che interpreta Evelyn, ma fingiamo che lo sia https://www.youtube.com/watch?v=yeHsI_AUGGI ). Tornammo a indossare i nostri abiti e quando andammo dai nostri amici tutti ci fecero i complimenti. “Allora sei contenta?” mi chiese quando lasciammo il locale per continuare la festa in spiaggia “Sì e tu?” “Sì, alla fine ci siamo divertiti, questo è l’importante” rispose. Quando raggiungemmo la spiaggia restai con Holly, Drew e Thea. “Evelyn quando avete ballato io ero tipo…con gli occhi a cuoricino, siete carini insieme!” esclamò Drew “Dici?” le domandai “Sì” “Concordo, cavolo Kevin è proprio un gran figo” affermò Thea “E dai, su, fagli capire che ti interessa” mi spronò Holly. “Ragazze noi…siamo solo amici, tutto qui. Mi trovo bene con lui e so da sola che è un bel ragazzo ma…non voglio rovinare l’amicizia che abbiamo” spiegai. “Ti prego Lyn, dimmi che non l’hai detto! Non vuoi rovinare l’amicizia? Ma guardalo! Chi ci crede alla storia che per te è solo un amico?” ribattè Holly “Lui sa ascoltare e…non è semplice trovare un amico maschio che sappia farlo” mi giustificai. “E immagina quanto sarebbe fantastico se ti ascoltasse tra un bacio e l’altro! Dio…io uno così lo legherei al letto!” scherzò Thea facendoci ridere. “Piantatela, se qualcuno vi sente ci rinchiudono!” esclamai “Perché non fai una prova?” propose Drew “Tipo?” domandai curiosa “Non devi dirgli esplicitamente che ti piace, lascia che faccia lui la prima mossa, è eccitante farsi inseguire, però dagli qualche indizio per dimostrargli che provi di più” mi consigliò Drew “Voi siete matte, è ufficiale” sospirai “Fossi in te proverei con un complimento! Che so…digli che ha dei begli occhi, che lo sogni la notte, che adori il suo sorriso…” disse Thea “Ma noooo, io sono più per un gesto che per le parole! Ad esempio potresti sederti accanto a lui o invitarlo a ballare e creare quel momento occhi negli occhi che ti fa sbarellare!” esclamò Holly. Misi una mano sul mio viso e scossi la testa, apprezzavo i consigli, ma mi sarei vergognata a morte nel farlo. “Dai vai da lui, è lì tutto solo adesso” mi incitò Thea, seguii il consiglio e lo raggiunsi, sedendomi al suo fianco.

 

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Stava sorseggiando una bottiglia di birra “Come ci si sente a 19 anni?” mi domandò “Benissimo per ora” “Non ti senti più vecchia rispetto a ieri?” giocò “Non direi” “Volevo dirti che lo scollo sulla schiena è molto…beh cattura l’attenzione” affermò.

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Gli sorrisi e casualmente incontrai i suoi occhi, lui non distolse lo sguardo e il mio cuore impazzì. Mi isolai completamente dal contesto, la musica era ormai un sottofondo lontano, le persone intorno a noi erano magicamente sparite, esisteva solo il suo originale colore degli occhi e nient’altro. Avrei voluto specchiarmi in quelle sfumature verdi ogni giorno, sognando che lui ricambiasse i miei bizzarri sentimenti. Perché bizzarri? Perché per la prima volta nella mia vita, un ragazzo mi faceva provare delle stranissime emozioni solo con un sorriso, uno sguardo, o anche perché in quell’istante eravamo seduti vicini e il suo braccio destro sfiorava il mio sinistro. “Facciamo due passi sulla spiaggia?” mi propose, annuii e lo seguii. Tolsi le scarpe con il tacco e camminammo decidendo poi di sederci sulla sabbia. Era la notte di San Lorenzo, la notte delle stelle cadenti. Alzammo gli occhi al cielo per riuscire a vederne una. Quella notte era serena, le stelle brillavano illuminando la volta celeste, di per sé scura e buia “Tu hai già espresso il tuo desiderio soffiando sulle candeline della torta, mica vorrai pretendere di vedere anche una stella cadente adesso!” esclamò “Beh di desideri da esprimere ne ho parecchi, tu invece?” “Non si dicono ad alta voce i desideri, altrimenti non si avverano” mi ammonì “Lo so, non ti sto chiedendo di dirmi quali desideri esprimeresti, ti domandavo soltanto se la tua vita ti soddisfa in pieno in questo momento, o se vorresti chiedere qualcosa in più” spiegai. Kevin distolse lo sguardo e tornò a guardare verso l’alto “Nessuno è mai completamente soddisfatto di ciò che ha. Non mi lamento…voglio dire…i miei studi vanno bene, ho una bella famiglia e dei buoni amici, la mia salute è ottima ma…qualcosina da desiderare ce l’ho eccome” affermò. “A proposito! Oltre al regalo che hai già scartato, ti ho preso questa scemenza in America” aggiunse, porgendomi una bustina di carta con una coccarda. Gli sorrisi e la aprii. Al suo interno c’era una matita a mine per disegnare, con una stella sulla sommità. Io adoravo disegnare! “Che bella!” esclamai.

 

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“L’ho presa per tre ragioni. La prima è che è celeste come i tuoi occhi, la seconda è che sei nata la notte di San Lorenzo e quindi la stella ti si addice in pieno, la terza ragione è che…sembra una bacchetta magica e spero che tu possa far avverare i tuoi sogni!” spiegò “Mi piace molto e…sei stato così…così carino! Grazie!” dissi con una tonalità di voce talmente sdolcinata che quasi non mi sembrava la mia, per poi dargli un abbraccio. Ero sincera nel dirgli quelle cose, il suo era stato un gesto dolce e con quella piccolezza mi aveva fatto capire che mi voleva bene. Ci staccammo e gli sorrisi, ero contenta della nostra amicizia, ero felice del fatto che lui avesse capito in pieno la mia personalità e avesse avuto quella meravigliosa accortezza di dimostrarmi il suo affetto.

 

NOTE:

Buon pomeriggio. Kevin ha trascorso il mese di luglio a La Push per far visita alla sua famiglia, sia lui che Evelyn ammettono di aver sentito la nostalgia delle loro uscite. Il 10 agosto, notte delle stelle cadenti, è il compleanno di Evelyn...forse adesso che sapete la sua data di nascita, può venirvi in mente qualcosa in più sul titolo della fanfiction...Kevin è invitato e accontenta Evy nel realizzare una coreografia ispirata a Grease. Lei sta prendendo consapevolezza sui suoi sentimenti, rivelando alla sue amiche che però non vuole rovinare un'amicizia per un sentimento che la fa sentire del tutto spiazzata e spaesata. Evelyn sa di non provare una semplice cotta, proprio per questo si sente impreparata, ci ha già detto che non ha avuto esperienze importanti in passato e forse non si sente neppure pronta a lasciarsi andare. Ciò non toglie che provi delle emozioni profonde quando resta da sola con lui, quando lo guarda negli occhi, quando Kevin, aggiungendo al regalo una semplice matita a mine, si mostra gentile e affettuoso. Prima di salutarvi vi lascio nuovamente il link per il video del Quickstep ispirato a Grease in cui vedete James Maslow, alias Kevin, insieme alla sua ‘maestra di ballo’ nel programma tv americano ‘Ballando con le stelle’. Lei ovviamente non è l’attrice che interpreta Evelyn, ma possiamo fingere che lo sia https://www.youtube.com/watch?v=yeHsI_AUGGI ......alla prossima,

Vanessie

 

P.S: Sono sempre ben accette le recensioni...ne resterei davvero sorpresa....

   
 
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