#12 Soprannomi
“Ecco la tua tazza di cappuccino, grillino!”
Archie strabuzzò gli occhi guardandosi intorno. Fortunatamente nessuno si era voltato a guardarlo. Aveva pensato che andare a trovare Ruby a lavoro fosse una buona idea, e lo aveva pensato finché lei non lo aveva chiamato in quel modo.
“Grazie ma.. io non sono un grillo”
“Veramente lo sei – affermò divertita – cosa c’è? Ti imbarazzo forse?”
Forse no, non si sarebbe imbarazzato se non fossero stati in un luogo pubblico pieno di gente.
“No, ma ho un nome, perché non usarlo?” - domandò gentilmente.
“Ok, grillino!” - rise divertita.
Archie bevve il cappuccino tanto velocemente da ustionarsi. Sapeva che adesso Ruby non lo avrebbe lasciato in pace, era così dispettosa alle volte”
La ragazza gli lanciò un’occhiata mista tra il malizioso e il divertito, era evidente che si stesse divertendo davvero molto a prenderlo in giro e a farlo imbarazzare.
Adorabile, ma… forse avrebbe potuto contraccambiare.
Si alzò, andandole incontro.
“Io adesso devo andare….”
“Va bene grillino – gli sistemò la cravatta – non fare tardi”
“D’accordo”
Le diede le spalle, ma prima di uscire si voltò di nuovo.
“Non fare tardi neanche tu, lupacchiotta” - disse ad alta voce, in modo che tutti potessero sentire.
Rubby sentì il viso diventarle bordeaux.
Ma almeno adesso erano pari.