Videogiochi > Sonic
Segui la storia  |       
Autore: RoryJackson    05/06/2017    9 recensioni
"Chi sei?" Chiese una voce dietro di lei. Era una voce maschile, calda e profonda, stranamente umana. Rory si fermò impietrita. Possibile che fosse lui...? Girò il viso verso la voce la quale proveniva effettivamente dalla creatura, completamente sveglia e all'impiedi.
Questa volta, Rory, poté ben vedere gli occhi della creatura: dalla forma leggermente triangolare, confinavano con il muso beige. Le iridi rosse come il fuoco. - CAP 1
"Tu non sei in grado di spezzare un giuramento" constatò la giovane, placando in un momento l'animo di Shadow, [...] "Io mi fido di te" - CAP 10
Shadow: un essere tanto temibile eppure tanto umano. Un riccio dal cuore indurito per l'ingiustizia subita da parte degli uomini e che, per questo, odia con tutto se stesso. Riuscirà mai a cambiare idea?
Genere: Avventura, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altro Personaggio, Shadow the Hedgehog
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Data la sua velocità, se la distanza tra la spiaggia e la casa di Rory era a dieci minuti a passo d'uomo, ci misero poco meno di un minuto, rallentando solo nel momento in cui la ragazza doveva dargli indicazioni. La giovane abitava in uno stabile piuttosto trascurato, dal momento che era stato costruito parecchi anni prima. Le pareti ruvide e grigie pullulavano di crepe e incrinature nell'intonaco, e sembravano volersi sbriciolare da un momento all'altro. Una volta arrivati sotto casa, la giovane titubò nel bussare. Cosa avrebbe detto a suo padre? Come glielo avrebbe presentato Shadow? Ma, soprattutto, come avrebbe reagito alla sua presenza? 
La creatura, in virtù del suo occhio critico, capì quasi immediatamente cosa la stesse intimorendo. 
Nonostante tutti questi dubbi, la ragazza decise di pigiare il pulsante del vecchio citofono del condominio e rispose, dopo pochi secondi, suo padre tutto trafelato. 
"Papà, sono io..." sussurrò lei, mortificata. Già immaginò la sua reazione: sarebbe sicuramente andato su tutte le furie, l'avrebbe sgridata per tutto il giorno e messa in punizione per il resto della sua vita. 
"Rosa?! Per Dio, sali immediatamente!" ordinò lui per poi riagganciare la cornetta del citofono istantaneamente. La giovane rivolse uno sguardo esitante alla creatura e si coprì gli occhi con una mano, piena di vergogna per quella sfuriata.
"Non ti chiamavi Rory?" chiese Shadow, stranito, inarcando un sopracciglio. La ragazza aprì una fessura tra l'indice e il medio senza scostare la mano dalla faccia, ancora a disagio, e fece spallucce.
"Rosa è il mio nome di battesimo, ma non mi piace perché è troppo da signorinelle. Solo mio padre mi chiama così, ormai". 
Il nuovo compagno annuì alquanto incuriosito dalla psicologia della giovane. Non che gli importasse perché desiderasse essere chiamata con un soprannome, ma il nome Rosa non lo trovava così brutto. 
Ad ogni modo, quella situazione lo divertì non poco - tanto che era sul punto di increspare le labbra in un sorriso beffardo. Alla fine sbuffò e aprì il portone del palazzo, spingendolo con il piede e percorse le scale con una lentezza innaturale. Nel suo piccolo voleva far abituare Rory all'idea che avrebbe assistito a tutto, qualsiasi fosse stata la scena. La giovane era terrorizzata all'idea di venire aspramente rimproverata sotto gli occhi passivi della creatura, il quale avrebbe osservato senza interesse il teatrino. Ma soprattutto non voleva che suo padre in qualche modo reagisse in modo errato alla vista di Shadow, un essere non umano parlante.
Il riccio si fermò, quando glielo disse Rory, davanti ad una porta chiusa, un po' malmessa e dal legno sbiadito e intaccato. 
"Shadow, ehm... potresti nasconderti un momento?" chiese lei, in tono peritoso. 
"Perché?" ribatté lui, neutro, lasciando la giovane allibita da tale curiosità.
"Perché se mio padre vedesse un grosso riccio nero parlante spara-energia-dalle-mani, che tiene in braccio la figlia piena di lividi, come pensi che reagirebbe?" replicò stizzita.
Il riccio inarcò un sopracciglio per poi emettere uno sbuffo, un po' contrariato. Dopodiché, poggiandola a terra, decise di assecondarla. Dovette ammetterlo: un po' quella situazione lo divertiva. 
Rory, dopo aver dato un ultimo sguardo a Shadow, che si era nascosto dietro alla ringhiera di cemento della rampa di scale che conduceva al piano superiore, fece un sospiro e bussò.
L'uomo, ancora vestito con gli abiti della sera prima, ma con la faccia ancora più stanca di quanto non fosse normalmente, aprì la porta, con uno sguardo a dir poco assassino, che metteva ancor di più in risalto le occhiaie viola e la moltitudine di rughe. Uno sguardo che d'un tratto si riempì di preoccupazione alla vista della figlia conciata in quel modo. Rory notò che aveva gli occhi rossi e gonfi: probabilmente aveva pianto per la disperazione tutto il tempo.
"Dove sei stata? Cosa ti è successo?" chiese l'uomo, scioccato e allarmato per la salute della figlia. La ragazza si teneva appoggiata al muro di destra con la mano, aiutando il piede sinistro a reggere tutto il peso del corpo. 
"Ciao, papà... mi aiuti?" chiese lei, facendogli capire che non poteva poggiare il piede sul pavimento, a meno che, per scopi puramente masochisti, non avesse voluto provare molto dolore. L'uomo la trascinò dentro, prendendola sotto braccio, e la fece sedere su una sedia di legno lì vicina, accanto al tavolo della cucina sul quale vi era poggiato un giornale aperto. Rory, che strabuzzò gli occhi agitata, vide le immagini e un paio di notizie molto particolari: in una immagine veniva ritratto da lontano un dirigibile molto familiare e un titolo che recitava "avvistato un dirigibile sospetto in molte zone del paese"
"Dio mio, Rosa, dobbiamo portarti subito all'ospedale... Chi è stato a farti questo?" esclamò lui sconvolto, dopodiché fece per chiudere la porta di casa, quando venne fermato repentinamente dalla figlia. 
"Papà, c'è un mio amico lì fuori, che mi ha gentilmente riportata qui," esordì lei, incerta, "ma... non dare in escandescenze."
Il padre le lanciò un'occhiata scettica, non capendo a cosa potesse mai alludere la ragazza. 
Dopo un breve lasso di tempo, Rory sospirò ed esclamò: "Shadow, per favore, entra".

***

Shadow comparì sulla soglia della porta di casa, freddo com'era di solito. Non amava essere oggetto di questi drammatici teatrini. Avrebbe potuto andarsene, ma qualcosa lo portava a restare, forse il volto della giovane, sul quale era scolpita un'espressione a dir poco traumatizzata mentre teneva in mano il giornale. Il padre di Rory, sconvolto, alla sua vista indietreggiò di qualche passo verso la figlia, la quale rivolse un'occhiata di scuse al suo amico. Alla creatura parve non interessare, in fondo aveva immaginato che potesse succedere una cosa del genere. 
Vedendo nessuno azzardare a dire una parola - non che se l'aspettasse da Shadow, dal momento che era un essere taciturno e orgoglioso come pochi - decise di farlo lei per loro.
"Papà, Shadow mi ha riportato qui. È stato molto gentile". 
Il padre rivolse un'occhiata a dir poco sbigottita alla figlia, la quale cercava di rassicurarlo con lo sguardo, con poco successo. 
"Ma tu sei...?" disse lui, dopo un breve lasso di tempo a studiare la creatura nera che aveva di fronte. Rory riuscì a stento a trattenere una risata, coprendosi la bocca con il dorso della mano, per la situazione assurda in cui si trovava. 
"Una reazione rassicurante", commentò lei, ironica e rilassata. Doveva ammettere che si aspettava molto di peggio da uno come suo padre. "Shadow, lui è Antonio, mio padre". 
Il riccio annuì, irritato. 
"L'avevo capito", disse lui, in modo poco cortese verso i due. La ragazza si morse il labbro inferiore per smorzare un sorriso e decise di non replicare. Dopo aver dato un'ultima occhiata ai due, fermi come due statue di cera, la giovane batté la mano sul tavolo. 
"Beh, chiudo la porta!" esclamò, saltellando sul piede sinistro verso quest'ultima, per poi chiuderla e ritornare a sedersi. La ragazza chiuse il giornale per leggerne la prima pagina e l'immagine di copertina mostrava una figura in lontananza, di spalle, molto simile all'amico riccio, solo di un colore diverso, reso però indistinto dalle pagine in bianco e nero del giornale; mentre il titolo di questo recitava "strana creatura blu avvistata nei pressi di Roma".  La giovane aggrottò la fronte stupefatta, capendo, solo in un secondo momento, a cosa si riferisse suo padre appena lo vide.
"Shadow, leggi un po' qui, per favore", lo incalzò, mostrandogli il giornale. Il riccio dal manto ebano si avvicinò a Rory, non curandosi del padre che prontamente si allontanò da lui, alquanto inquietato. La ragazza gli porse il giornale, indicandogli la notizia con l'indice, e per tutta risposta la creatura socchiuse gli occhi, pensieroso, mentre guardava l'immagine. 
"Che cosa ci fa lui qui...?" sussurrò lui, non accorgendosi di aver pensato ad alta voce. 
"Lo conosci?" chiese lei, notando l'espressione di fastidio appena accennata sul suo volto. Shadow le restituì il giornale, emettendo un lieve sospiro, dopodiché annuì. 
"Chi è?" continuò con le labbra increspate in un leggero sorriso, curiosa ma impensierita, fissando la foto e studiando, per quanto possibile data la poca nitidezza dell'immagine, il personaggio ritratto. Shadow rivolse un'occhiata a Rory, la quale parve visibilmente interessata a quel riccio. 
"Per voi è innocuo," rispose, in un tono neutro, fissando il vuoto "per me, una seccatura". 



-----

Angolo dell'autrice: Ciao, ragazzi, innanzitutto mi scuso per il ritardo dell'uscita del capitolo. Purtroppo tra università e lavoro... ho davvero poco poco tempo per stare dietro alla FF (che continuerò a , ovviamente), per questo, è molto probabile che i nuovi capitoli usciranno con maggiore ritardo rispetto ai precedenti. Ma adesso, parliamo della storia: Shadow, anche se i suoi pensieri sugli umani gli impediscono di essere più "affabile", sta cominciando ad accettare (più che altro, direi a tenere in considerazione lel) Rory e il suo piccolo mondo umano. Speriamo solo che duri...
   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Sonic / Vai alla pagina dell'autore: RoryJackson