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Autore: _Magica_    06/06/2017    3 recensioni
|Bellarke|Modern AU|
Che succede quando incontri l'anima gemella ed affidi al destino la possibilità di poterla rincontrare?
dal testo:
Non sapeva dove, quando, come, ma l'avrebbe rivisto. Dio, sì, che l'avrebbe rivisto.
Non aveva altro che un nome.
''Bellamy, Bellamy, Bellamy''
E tutto dentro di lei sembrava gridare:
''Trovami, trovami, trovami"
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bellamy Blake, Clarke Griffin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

5 anni prima

 

Bellamy Blake scese gli scalini che portavano alla metropolitana sconsolato. Cercava di convincere se stesso che quelle poche ore non avevano significato nulla per lui, eppure appena chiudeva le palpebre non riusciva a non pensare a degli occhi turchesi fissi nei propri. Era qualcosa di doloroso.

Non l’avrebbe mai più rivista, ella aveva preso il taxi e se ne era andata, eppure Bellamy non riusciva a non pensarle.

‘’Se è scritto che dobbiamo incontrarci, ci rincontreremo … ’’

Si fermò ,prima di entrare nel caos della metropolitana, a fissare il cielo dello stesso colore dei suoi occhi. Un pensiero improvviso gli squarciò la mente …

‘’Se è scritto che dobbiamo incontrarci, ci rincontreremo … ’’

 ‘’Beh, se è davvero così , non vedo l’ora di poterlo fare …”

Detto questo, si lasciò il cielo alle spalle e si addentrò nei cunicoli.

Mentre aspettava alla fermata percepì il freddo di dicembre entrargli nelle ossa, allora portò le mani al collo per stringere la sciarpa …

“Cavolo,la sciarpa! “ imprecò ricordando di averla lasciata al tavolino del bar.

Risalì i gradini due a due ed arrivò alla gelateria in cinque minuti.

Persino in quell’istante, continuava a percepire il sorriso della bionda impresso dietro le palpebre.

Prima di entrare si ritrovò a fissare la scritta del locale.

‘’Serendipity’’, adesso quel nome aveva un retrogusto amaro.

Arrivato in fondo al locale, svoltò l’angolo per tornare al punto in cui ricordava di aver lasciato la sciarpa.

 

E …

 

La vide lì.

 

La ragazza teneva in mano il sacchetto con il guanto che doveva aver dimenticato nel locale e stava giusto raccogliendo la sciarpa di Bellamy caduta a terra.

Si guardarono negli occhi.

Bellamy percepì ogni fibra del proprio corpo fremere per la sorpresa.

Si fissarono meravigliati, quasi con gli occhi lucidi, iridi nelle iridi, senza paura o reticenza questa volta.

Cielo limpido contro ossidiana scura.

 ‘’Se è scritto che dobbiamo incontrarci, ci rincontreremo … ’’

“Non so dove, ma sicuramente da qualche parte c’è scritto … ’’

Le si avvicinò piano, incerto che fosse reale.

Nessuno dei due disse una parola, ma i loro sguardi espressero tutto quello che la voce non aveva il permesso di dire.

Ella aveva ancora le mani ferme a mezz’aria, la bocca semiaperta e le labbra socchiuse.

Si avvicinarono piano, come avessero paura che l’altro fosse una visione e sarebbe scomparso da un momento all’altro.

La ragazza bionda dagli occhi color del cielo sorrise sorpresa, senza parole.

‘’Se è scritto che dobbiamo incontrarci, ci rincontreremo … ’’

Gli arrivò vicino, mai smettendo di sorridere meravigliata, e gli avvolse la sciarpa intorno al collo.

Continuarono a scrutarsi l’anima per qualche istante, incapaci di esprimere quello che batteva nei loro petti all’impazzata.

Quando Bellamy trovò le parole le disse:

<< Andiamo a fare qualcosa >>

<< Va bene, che cosa? >>

<<  Qualunque cosa con te sarebbe perfetta>>

Ella sorrise nascondendo il viso nella sciarpa, gli occhi bassi.

<< Okay, andiamo >>

Gli prese la mano e lo guidò tra le vie affollate.

 

***

 

Quando gli propose di fare un giro nella pista di pattinaggio, Bellamy, disse immediatamente di si.

Avrebbe fatto qualunque cosa per passare con lei anche solo un minuto in più.

Appena ella glielo chiese il ragazzo moro fece un passo sicuro, una mossa sbruffona e si passò una mano tra i capelli con fare affascinante.

<< Ti avverto che il mio nome intero è Bellamy Balla-da-Dio-sul-ghiaccio >>

La ragazza bionda dagli occhi color del cielo scosse la testa divertita, mentre gli si faceva più vicina con fare provocatorio.

<< Che presuntuoso! Per tua informazione, invece, il mio cognome è Balla-molto-più-da-Dio-di-Bellamy-sul-ghiaccio >>

Bellamy sorrise, colpito e ammirato dalla prontezza di spirito della bionda.

Ogni secondo in più che trascorreva con lei, percepiva il proprio cuore essere rapito e stregato.

<< Coraggiosa, la principessa! >>

Lei spalancò la bocca, le mani sui fianchi, ed un dito puntato nella sua direzione.

<< Non azzardarti mai più a chiamarmi così! >>

Il ghigno divertito si allargò nel viso di lui mentre le afferrava un riccio biondo e se lo attorcigliava tra le dita.

<< Okay, principessa >>

 

***

 

Bellamy non sapeva assolutamente pattinare, aveva usato la pista come scusa per passare altro tempo con lei, e questo agli occhi della bionda lo fece apparire adorabile, attaccato costantemente al bordo della pista.

 Ella, da parte sua, era molto più che brava. Aveva preso lezioni da bambina, e sfreccia nel ghiaccio con grazia ed eleganza.

 Pareva quasi volasse, e sembrava che, solo in quel momento, con i pattini addosso, ed il vento tra i capelli, potesse veramente essere libera da tutte le preoccupazioni che altrimenti le corrucciavano la fronte candida.

Bellamy la fissò per tutto il tempo incantato.

 C'era qualcosa in lei: nel modo in cui respirava, nel modo in cui sbuffava fingendo di essere scocciata da lui, nel modo in cui sorrideva seppellendo la il viso a fondo nella sciarpa come se avesse paura che qualcuno potesse vederla, qualcosa che irrimediabilmente lo stregava.

Esiste l'anima gemella?

Poi  la ragazza dagli occhi color del cielo tornò da lui e, tenendosi una mano davanti alla bocca per non ridere, sorrise alla visione di Bellamy ancora aggrappato al bordo della pista.

<< Appunto mentale: quando vuoi sedurre una ragazza non accettare di fare qualcosa in cui sei negato! >>

Egli si passò una mano tra i capelli, a disagio.

 << Guarda che sei tu che non capisci! Il mio piano era perfetto: andare alla pista di pattinaggio, fare entrambi la figura degli incapaci, poi cadere, e finalmente trovare un pretesto per baciarti >>

 La ragazza questa volta rise apertamente.

 Aveva una risata cristallina e particolare, e Bellamy non era mai stato incantato così tanto da una voce in vita sua.

Esiste l’anima gemella?

 Ella fece qualche altro passo, avvicinò i loro corpi, poi, ridendo, gli strinse le mani e lo condusse in mezzo alla pista  tenendolo in equilibrio.

Si fissarono negli occhi per tutto il tempo.

Cielo limpido contro ossidiana scura.

 E nello sguardo dell’altro videro quelle migliaia di risposte alle diverse domande che si erano posti senza successo negli ultimi anni.

 Poi la bionda, pattinatrice professionista, fece finta di inciampare, ed entrambi si ritrovarono stesi in mezzo alla pista, i corpi a contatto.

 Nessuno dei due riusciva a smettere di ridere.

 Allora Bellamy lentamente le prese il volto tra le mani, incatenò le proprie iridi ebano in quelle turchesi di lei, e continuò a sorridere mentre avvicinava il proprio viso al suo.

 

 Il cuore nel petto della ragazza non aveva mai palpitato così forte.

Riusciva sentirlo nelle orecchie, il tempo scandito dai battiti del suo cuore.

Sapeva che forse baciarlo non era corretto, ma a suggerirlo era solo una vocina remota in fondo alla testa.

 Poi anche quella tacque.

 E lì, in quell’istante, in quell’attimo di assoluta magia, non poté trovare nell’intero universo una sola ragione per la quale non fosse giusto baciarlo.

 Sembrava che tutto il mondo si fosse fermato, mentre le loro volti si avvicinavano pian piano, impazienti di toccarsi.

 

Bellamy si fermò ad un soffio dalle sue labbra, ammaliato:

 Entrambi respiravano lo stesso respiro.

 

 Esiste l'anima gemella?

 

Poi telefono della ragazza trillò all'improvviso, rompendo la magia del momento, e facendoli tornare entrambi alla realtà.

Ella si alzò, rispose, e fece finta che niente fosse accaduto, dal canto suo, Bellamy, non era così sicuro di poter fare lo stesso.





ANGOLO AUTRICE
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​Allora, questa fanfiction è un esperimento per un'altra serie che ho in mente. E' palesemente ispirata all'omonimo film ''Serendipity'' come idea generale, però non c'è bisogno di aver visto il film, perché più si va avanti più le  due storie si distaccheranno. Vorrei sapere che ne pensate e se l'idea vi ispira.

  
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