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Autore: Ryu Hime    07/06/2017    1 recensioni
IMPORTANTE: questa storia è il seguito de "La figlia degli Astri"
***
Una nuova minaccia si abbatte sulla Gilda di Fairy Tail, vecchie conoscenze e nuovi nemici incontrano lungo il cammino che conduce fino alla Volta Celeste.
[Tratto dal testo]
In quel momento la porta della Gilda si aprì ed una figura incappucciata, vestita con abiti da viaggio e parecchio impolverata, entrò –Chi sei?- chiese Makarov dall’alto del tavolo dove era seduto.
***
-Non mi riconoscete? Devo dire di essere leggermente offeso.- rispose la voce di un ragazzo.
***
-Conosco quel posto!- esclamò Lucy stupita –E’ citato in diversi libri di magia sugli spiriti stellari, è un luogo leggendario dove un tempo si veneravano come degli Dei scesi in terra. Ma non credevo che esistessero davvero.-
***
–Questi individui hanno un solo obbiettivo: eliminare tutti gli Dei che ritengono ostili, o per lo meno, riescono a trovare.-
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Volta Celeste'
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La decisione di un cuore spezzato

-Credo sia inutile sottolineare l’ovvio, tuttavia lo dirò comunque: dovete riportare i pezzi della chiave dove riposavano.- disse Suisei –C’è una cosa che non capisco.- disse Lucy –Perché le avrebbero fatte recuperare a Yama? Non mi sono sembrati i tipi da farsi intimidire da vecchie trappole.-
-Dovete sapere che quelle rovine custodiscono un potere particolare: impediscono a maghi come God Slayer di entrarvi, inoltre chiunque abbia intenzioni ostili nei confronti della Volta Celeste verrebbe respinto, se l'intruso insistesse l’esito sarebbe un morte terribile.- spiegò Sekitan –Però… le rovine sono state completamente sepolte quando ho preso le chiavi.-
-Questo non vuol dire che siano scomparse.- fece notare Suisei –Sono state costruite per resistere a qualsiasi tipo di intemperie, una cosuccia come una frana o lo scorrere dei secoli non attaccheranno mai la loro funzione.- aggiunse –Potremmo dividerci in due gruppi, in questo modo se anche decidessero di rubare le chiavi non avranno comunque modo di ottenerle in un colpo solo e dovranno dividere le loro forze.- disse Erza –Sembrerebbe una buona soluzione…- concordò Sekitan –Però Yama è l’unico a sapere esattamente dove sono.- fece notare Gray –Su questo punto siamo fortunati.- rispose il mago delle rune estraendo il suo taccuino –Qui dentro ho scritto tutto quello che ho scoperto e anche l’ubicazione esatta delle rovine.- disse sventolando il libricino –Il gruppo dove non sarò presente potrà usarlo, io lo conosco a memoria.-
-Direi che a questo punto dovremmo solo decidere chi andrà con chi.- disse Suisei –Noi due dovremmo separarci.- iniziò Sekitan –Naturale, abbiamo un asso nella manica per quei blasfemi arroganti.- concordò lo Stellare.

Dopo una lunga conversazione si decise per la divisione: Sekitan, Lucy (che avrebbe tenuto il diario), Gray ed Erza come prima squadra che si sarebbe diretta alle Rovine della Luna; mentre Sekitan, Yama, Natsu ed Happy sarebbero andati a quelle del Sole.
Si munirono di Lacrima per le comunicazioni nel caso qualcosa fosse andato storto. Così distribuiti si diressero verso le rispettive destinazioni.
 


Nel frattempo a qualche chilometro di distanza…
 
-Si sono divisi… furbo da parte loro…- mormorò Gekido –E adesso?-
-Faremo esattamente la stessa cosa.- rispose –Io e Zefā andremo alle Rovine del Sole, mentre tu e Daichi andrete a quelle della Luna.- ordinò –D’accordo.-
-Un’ultima cosa, qualsiasi cosa accada dovete dare la priorità alla nostra causa.-
-Sempre.-
 


 
Flashback
-Guarda che io sto bene Gekido, tu piuttosto sembri piuttosto teso. È per via della festa del Dio delle Fiamme Jigoku-sama?-
-No, affatto… sì è per quello.-
-Sei sempre il solito fratellone, vedrai, anche quest’anno i preparativi vanno a gonfie vele e i sacerdoti hanno detto che quest’anno ci sarà una sorpresa.-
-Hai ragione…-
-Sei sempre così timido… guarda che come fratello della Sacerdotessa del Fuoco si aspettano da te un comportamento adeguato.-
-Perché sei sempre tu a passare per la maggiore?-
-Perché mi comporto come tale.-
 

 
-Non potete farlo!- urlò Gekido disperato cercando di creare una breccia tra le guardie del tempio.
-Questo è il volere di Jigoku-sama.- rispose il sacerdote che teneva sua sorella stretta per un braccio –Per la prosperità del nostro villaggio richiede il sacrificio di una delle sacerdotesse e quale scelta migliore della Sacerdotessa del Fuoco per compiacerlo?-
-Ma Kanmi ha solo dieci anni!-
-E con questo? Il mondo è un luogo crudele, dovresti saperlo.- rispose quello distaccato mentre gli altri sacerdoti davano inizio al rituale per il sacrificio.
Gli altri cittadini erano altrettanto sconvolti dalla rivelazione della “sorpresa”, ma non osavano muovere un dito.
 
Le fiamme di levarono alte dalla bocca della statua dello Shishi, la piccola Kanmi alzò appena il braccio mormorando –Fratellone…- prima di esserci scaraventata dentro.
 
In quel momento per Gekido ebbe inizio il percorso della vendetta.
 
 


Il sangue schizzò in tutte le direzioni imbrattando le pareti del Tempio del Fuoco, ormai ridotto ad un cumulo di macerie. I corpi straziati dei sacerdoti erano nelle pose più orribili, mentre quello del Sommo Sacerdote era impalato e le sue membra erano sparse sul pavimento in uno spettacolo raccapricciante. Tuttavia l’artefice di quella carneficina non pareva affatto nauseato, né dai visceri esposti né dall’odore del sangue che impregnava l’aria.
Il corpo enorme di un Oni era stato massacrato con estrema perizia –QUESTO ERA IL DIO CHE VENERAVAMO? PER LUI MIA SORELLA E’ STATA SACRIFICATA COME UN ANIMALE?- urlò Gekido mentre brandiva la spada del Dio Caduto.
Era imbrattato di sangue dalla testa ai piedi.
Esistevano diversi modi per ottenere il potere di un God Slayer e quello più diretto era quello di ammazzarne uno con le proprie forze, lui c’era riuscito.
-Gli Dei… devono morire… DEVONO MORIRE TUTTI!-
 
Questa fu la sua decisione, lo scopo della sua vita, quello che avrebbe fatto per vendicare la sorella; morta a causa di un Dio corrotto.
 
Fine flashback
 
 



-Stiamo andando nella direzione giusta Yama?-
-Sì, ora dobbiamo prendere dei cammelli, sono il mezzo più sicuro e veloce per attraversare il deserto, senza contare che non credo che Natsu reggerebbe un altro viaggio in carovana.- come a conferma delle sue parole il Dragon Slayer cadde a terra appena dopo aver messo la faccia fuori dal carro –Aye…- concordò Happy guardando sconsolato il nakama praticamente fuori gioco.
 
Impiegarono due giorni di viaggio per scorgere in lontananza un puntino che, a detta di Yama, doveva essere ciò che era rimasto delle Rovine del Sole.
Durante il tragitto incontrarono una tempesta di sabbia che li costrinse a rallentare notevolmente la marcia, il caldo opprimente costante era insopportabile _eccezion fatta per Natsu che si godeva il sole implacabile come una salamandra_
 
-Come accidenti fai ad orientarti in questo deserto?- chiese il Dragon Slayer durante una sosta –Con questa.- rispose mostrando una bussola rossastra tappezzata di rune –Non potendo fare affidamento a nessun punto di rifermento uso questa e le stelle la notte per verificare che la direzione sia giusta.- spiegò mentre girava la sua cena sul fuoco che avevano appena allestito.
-Consegnateci la Chiave del Sole e nessuno si farà male.-
-Ancora voi!-




*solito aspetto da mezzo drago*
Dunque, prima di cominciare con i commenti credo che un piccolo glossario sia d'obbligo:
SHISHI - il cane leone -> All'ingresso di alcuni templi in Giappone ci sono le statue dei cani-leoni guardiani, un esempio sono quelli che si possono vedere fuori dal ristorante di Pucca.
ONI ->Sono creature, fondamentalmente umanoidi, ma occasionalmente sono ritratti con caratteristiche innaturali, come molti occhi o dita delle mani e dei piedi extra. La loro pelle può essere di colori diversi, ma quelli più comuni sono rosso, blu, nero, rosa e verde. Il loro aspetto feroce viene spesso accentuato dalla pelle di tigre che tendono ad indossare e dalla mazza ferrata da loro favorita,mitologiche del folklore giapponese. Ho deciso di usarne uno semplicemente perché nella mia immaginazione il Dio Caduto ha preso quella forma e non mi piaceva la mazza francamente, ve lo immaginate un vecchietto armato di mazza chiodata? Io no.

Tornando a noi, su questo capitolo non c'è molto da dire, me ne rendo conto; però volevo dare una spiegazione sul perché Gekido abbia intrapreso la via dello "sterminio divino" se così lo possiamo chiamare.
Spero di non aver esagerato con la descrizione del massacro (sappiate che avrei descritto ancora parecchio ma il mio buon senso me lo ha impedito) e di non aver dato fastidio a nessuno; se così fosse sappiate che mi dispiace.
Le ragione che hanno spinto su questa strada gli altri God Slayer sono più o meno simili ma non le ho scritte perché, fondamentalmente, mi sembrava inutile.
Come potete aver capito dall'incotro delle ultime parole stanno per arrivare le mazzate e i cartoni come in un fandom dove due schiere di fan scatenati "discutono civilmente" su una teoria.
Ok basta con le cavolate...
Ho aggiornato prima con un giorno di anticipo perché domani sarò un po' presa dal momento che qui al tempio ci sono un mucchio di cose da fare (ma tranquilli nessun sacrificio umano _per ora_).
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda angel517 per aver recensito e tutti voi che continuate a sopportarmi.

Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sracciandosi e scodinzolando*
   
 
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