Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug
Segui la storia  |       
Autore: Jeo 95    08/06/2017    2 recensioni
[Saga del Filo Rosso; Storia 1- Destino Maledetto]
***
La leggenda del Filo Rosso del Destino è una romantica leggenda che racconta di come al mondo, per ogni persona, ve ne sia una predestinata, la cosiddetta Anima Gemella.
Eppure non è l'unico Destino che il Filo Rosso può creare. Ve ne è uno più cupo, crudele, che da secoli colpisce determinate persone, accomunate tutte da particolare accessori.
Lo sanno bene Tikki e gli altri Kwamii, o almeno dovrebbero, poichè quello stesso destino sta per bussare alla porta dei loro Prescelti, ancora una volta.
Memorie perdute, passati remoti, mentre le vecchie e le nuove generazioni di Eroi si incontrano, Marinette dovrà trovare il modo di sfuggire ad un fato che non desidera.
Perchè lei è Ladybug, ed il suo destino è scritto col sangue.
***
Spero che vi incuriosisca almeno un po? :3 non so quante saghe saranno, dipenderà dall'audience xD
Bacioni e ringraziamenti a chiunque mi seguirà
Jeo 95 =3 (o ArhiShay)
p.s. La storia verrà aggiornata ogni Mercoledì u.u
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

N.d.A- Un po' in ritardo, ma ecco a voi il capitolo :)
Qui verrà rivelato il mistero della "Chloè Buona", spero vi stupisca ed incuriosisca u.u
Anche se credo che la parte più interessante giungerà nel fondo xD
Ancora un capitolo corto perchè purtroppo con la fine della scuola si avvicina la consegna del book e ho poco tempo... (e perchè ho appena comprato Fire Emblem Awakening e mi sta prendendo un sacco... forse troppo...) dal 20 Giugno però sarò più attiva ed i capitoli saranno più lunghi e dettagliati!
Se vedete errori ditemelo vi prego, purtroppo una mia brutta caratteristica è non notarli >-<
Un bacione a tutti e alla prossima!


Jeo 95 =3 (o ArhiShay)

 

p.s. mi trovate anche su

Writer's Wing 

Wattpad

^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^*^



Fil Rouge


Livre 1

~ Destin Maudit~

  

Erano almeno cinque minuti che la bocca di Marinette si rifiutava di chiudersi, troppo sconvolta da quello che stava vedendo per mostrare una qualche forma di ripresa.

Alya sospirò, rinunciando a tentare di svegliare la sua amica dalla specie di stato catatonico in cui versava. Il suo povero cervello era completamente andato nel momento in cui la nuova compagna di classe aveva fatto il suo ingesso.

«P-Piacere di conoscervi... i-io sono Ameliè Bourgeois...» si torturava convulsamente le dita della mani, stropicciando addirittura l'orlo della camicetta nera che indossava sotto la giacca in pelle gialla.

Aveva i capelli ai lati del viso più lunghi e arricciolati, i lunghi capelli biondi più mossi e setosi, lo sguardo più timido e riservato, per il resto era la copia sputata di Chloè.

Marinette passò lo sguardo dall'una all'altra ragazza, dalla timida Bourgeois in piedi accanto alla professoressa, a quella che si stava limando le unghie seduta al suo solito posto, diverse ma uguali al tempo stesso. Due Chloè nella sua classe.

Ok, doveva sicuramente star facendo un incubo. Guardò un attimo più in basso, nel posto in cui Adrien sedeva solitamente. Nessuna traccia dell'amato. Decisamente l'incubo peggiore che avesse mai fatto.

«Ameliè ha vissuto all'estero per parecchio tempo, quindi siate carini con lei e comportatevi a modo.»

Qualcuno dai banchi dietro, forse Kim, Marinette non riuscì a distinguere la voce, sussurrò un “bastava una Chloè, non ne serviva una seconda”, e si ritrovò a concordare con chiunque l'avesse detto.

Una Bourgeois a tormentarla bastava e avanzava per quanto la riguardava.

Eppure non potè che dispiacersi nel momento in cui vide Ameliè abbassare mortificata lo sguardo, con gli occhi gonfi, prossima ad un pianto isterico, ma fu solo per un istante. Non doveva dimenticarlo: era la gemella di Chloè, non poteva che tramare qualcosa di losco sotto tutte quelle lacrime.

La mandò a sedere di fianco alla sorella, che con sorpresa di Marinette non sembrò gradire la cosa. Perfino Sabrina sembrava scocciata dalla presenza della nuova venuta, lanciandole occhiatacce di sbieco che proprio non riuscì a capire. C'era qualcosa sotto, probabilmente una finta per farsi integrare meglio nella classe ed essere la spia di Chloè, poco ma sicuro.

La lezione iniziò che Adrien ancora non era arrivato, e per tutta la prima ora Marinette non perse di vista la nuova arrivata. Non un singolo movimento sfuggì ai suoi occhi, e più la guardava, più le sarebbe piaciuto tirare il primo oggetto contundente sulla testa di Chloè e Sabrina.

Ora capiva perché quella mattina Ameliè portava tre zaini. Eppure, per quanto le dispiacesse vederla trattare come una schiava, c'era sempre quel dubbio a frenarla dal fare qualunque cosa, quella vocina nella sua mente che le sussurrava di stare attenta alla nuova compagna.

Perchè nonostante tutto lei era la sorella di Chloè, e dopo tanti anni di tormenti, aveva imparato a dubitare sempre di chiunque avesse legami con quell'arpia.




 

Adrien correva forsennato per il cortile della scuola, ormai in ritardo per le prime ora, ma voglioso di poter essere in classe almeno per quelle dopo la pausa.

Tutta colpa di quel maledetto servizio fotografico!

Si ritrovò a maledire il fotografo tedesco con cui aveva avuto appuntamento, che per via di luci, polveri, e altre stupide sottigliezze si rifiutava di fare scatti ad ore diverse da quelle da lui stabilite. E sfortunatamente per lui, quel giorno coincidevano con l'orario scolastico.

Eppure l'aveva sempre detto a Natalie di non prendere appuntamenti durante i giorni di scuola!

«Maledizione!» imprecò ancora, saltando un paio di gradini e accelerando il passo.

«Non capisco dove sia il problema.» brontolò Plagg, sporgendosi dalla borsa per prendere aria. Sembrava di stare su di una nave nel bel mezzo di una tempesta, e rischiava di rimettere dell'ottimo camambert se quel pazzo del suo portatore non la smetteva immediatamente di correre.

«Il problema è che sono in ritardo, se non mi sbrigo perderò tutte le lezioni!»

«E con questo?!» continuò il Kwamii. «Hai idea di quanti ragazzi pagherebbero per saltare qualche lezione? Tu hai avuto questa fortuna e te ne lamenti pure! Certo che sei strano...»

Adrien sbuffò, non dando risposta a Plagg perché già sapeva dove tutta questa discussione avrebbe portato. Lui che lo minacciava di non dargli più formaggio, l'altro che lo pregava di ripensarci ed infine la scesa a patti che non sarebbe durata una sola settimana.

Perchè Plagg proprio non riusciva a tenere la bocca chiusa nemmeno quando si trattava di camambert.

«Forse il problema è nella tua testa?» ecco appunto.

«Plagg...» ringhiò.

«Era un'ipotesi!» detto questo si richiuse nella borsa, per la fortuna di Adiren, che intanto era giunto davanti alla porta della propria aula. Sorrise.

DRIIIIIIIN!

Il sorriso gli morì in gola nel momento in cui la campanella suonò, annunciando l'inizio della ricreazione e quindi la fine di mezza giornata scolastica. Abbassò il capo affranto, sospirando pesantemente. Be, almeno poteva farsi mezza giornata con gli amici, non era poi così male.

Nino lo accolse con un euforico sorriso, un classico abbraccio ed uno dei loro soliti pugni. Alya lo salutò con un sorriso, mentre Marinette biascicò qualcosa d'incomprensibile che lo fece sorridere. Era sempre uno spasso parlare con lei.

Molti dei loro compagni erano fuori aula, e ringraziò che anche la professoressa non fosse lì in quel momento, a fargli perdere tempo con la giustificazione piuttosto che passare gli ultimi minuti di pausa con i suoi amici.

Nino sorrise ferino mentre con un braccio gli circondava il collo, indicando poi un punto al suo fianco che normalmente Adrien tendeva ad ignorare. Perché incrociare lo sguardo di Chloè era come dare il via ad una battaglia in cui lei vinceva sempre il suo braccio. E per una volta, specialmente quel giorno, desiderava avere entrambi gli arti superiori liberi dalle sue grinfie.

«Non indovinerai mai bro, la nuova arrivata è una specie di Chloè 2.0!»

Adrien arricciò un sopracciglio, tremando alla sola idea di avere un'altra seccatura sempre appiccicata al braccio.

«Ma di cosa stai...» si bloccò quando vide chi sedeva nello stesso banco in cui di solito sedevano Sabrina e Chloè. E di tutte le reazioni che poteva avere, agli occhi dei suoi amici Adrien ebbe quella più strana ed inaspettata.

Sorrise.

«Ameliè?!» non poteva crederci.

La ragazza si girò sobbalzando verso di lui, sistemandosi una ciocca ribelle dietro l'orecchio e ricambiando poi il sorriso, stupita anche lei per quell'inaspettato incontro.

«A-Adrien?» domandò incerta.

Lui sorrise, avvicinandosi al banco della ragazza per scambiare due chiacchiere, incurante degli occhi sbarrati che, alle sue spalle, sembravano trapassarli da parte a parte.





 

Wayzz si svegliò di soprassalto con il corpicino verde scosso da profondi brividi di freddo. Pessima notizia.

L'altra volta che una sensazione del genere aveva disturbato il suo sonno, era stata la prima volta Nooroo si era fuso con il suo attuale possessore, dando così vita a Papillon. Una seconda scarica di brividi lo attraversò, e capì che qualcuno di ancora peggio aveva preso il controllo di un altro Miracoulus.

Senza nemmeno controllare se il negozio fosse vuoto o meno, il Kwamii della tartaruga schizzò fuori dal suo nascondiglio e letteralmente si schiantò in faccia al maestro Fu, intento a meditare. Per fortuna non vi era alcun cliente nella stanza.

«Maestro!»

Fu si schiantò al suolo tanta fu la forza con cui il Kwamii gli si gettò addosso, facendo scricchiolare tutta la sua povera schiena. Si rialzò dolorante, massaggiandosi la parte lesa e fulminando con uno sguardo il partner.

«Wayzz, per gli Dei! Vuoi forse mandarmi nell'aldilà prima del tempo?!»

«Chiedo perdono Maestro» si scusò, ma dalla voce traspariva l'agitazione che lo corrodeva dall'interno.«Ma abbiamo un problema!»

Fu drizzò le orecchie ed ascoltò tutto ciò che il Kwamii aveva da dirgli. Quando ebbe finito la sua lunga spiegazione, il vecchio maestro dovette sedersi per lo shock.

«Quindi... anche Duusuu...» amaramente, Wayzz annuì.

«Cosa facciamo adesso, Maestro?»

Fu non sapeva cosa rispondergli. Papillon non era una minaccia poi così grande, Ladybug e Chat Noir potevano occuparsi di lui tranquillamente, ma questo... ciò che stava per arrivare era troppo perfino per loro.

Wayzz non sapeva dire chi o cosa avesse indossato i panni del Pavone, ma chiunque fosse non era certamente un amico. Ed ormai, due supereroi non bastavano più per difendere Parigi e, probabilmente, il mondo intero.

Sospirando, il maestro si diresse verso lo scrigno dei Miraculous, ove ancora due di quei tesori erano nascosti al suo interno. Si era ripromesso che mai avrebbe permesso la nascita di nuovi portatori, Ladybug e Chat Noir erano necessari al mondo certo, ma pensava di lasciare loro i Miraculous solo fino a che Papillon fosse stato sconfitto ed i talismani mancanti non fossero stati ritrovati.

Si era detto che non poteva succedere nulla di male, fintanto che poteva riprendere gli orecchini e l'anello in qualunque momento. Forse era stato troppo superficiale, incurante del destino che legava Kwamii e portatori.

Forse, piuttosto che prendere la giusta decisione per Parigi, aveva scatenato qualcosa che lui stesso aveva detto di voler spezzare per sempre.

«Temo non ci sia scelta, Wayzz...»

Il Kwamii si rattristò.«Lo direte a Marinette?»

Fu sospirò. Caricare sulle spalle di quella povera ragazza il peso di un destino che non si era scelta? No, certo che no, come avrebbe potuto?

Lui e Wayzz erano i soli a sapere, e così avrebbe dovuto essere.

«No, non ancora.» 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug / Vai alla pagina dell'autore: Jeo 95