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Autore: ViaggioAstrale    10/06/2017    0 recensioni
L sapeva che sarebbe morto. La sua ultima mossa, quella più agile fu di far credere di non aver scelto un successore. E invece lo aveva fatto...
Dal primo capitolo:
"Ma non aveva mai pensato di vedere quel Mello della Wammy's con mezza faccia deturpata, irriconoscibile e in pessime condizioni, con addosso quell'odore di carne bruciata...quell'odore terribile.
-Yumi non lo stiamo aiutando lo dobbiamo portare fino alla macchina e poi in ospedale, SUBITO-
-Va bene- Cercò di calmarsi Yumi e aiutò Matt a sollevare il corpo e portarlo...anzi diciamo trascinarlo..fino alla macchina."
Genere: Azione, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matt, Mello, Near, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Non-con, Spoiler!, Violenza
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Sulle strade c'è una ragazza che cammina perduta tra la gente, abbandonata dall'amore e dai ricordi, triste e stanca, 
la sua vita è distrutta. Non ha nessuno ormai, questa è la fine.
Continua a camminare senza sosta fino a raggiungere il luogo prescelto.
Sotto un gran vuoto, è il momento di saltare.*
A quel punto mi accorgo che non sono sola, a pochi metri da me c'è una ragazza castana che sta guardando di sotto,
forse anche lei si vuole buttare. Si volta verso di me e mi guarda.
-Misa..Misa Amane?- chiede.
Non voglio fermarmi a chiaccherare, salto.
Sento una mano che mi afferra il polso e mi strattona su, aggrappata ad una grata con l'altra.
Il suo braccio sinistro presenta lunghe e numerose cicatrici, come se fosse stata cucita da vari pezzi di carne. Mi tira su.
-Non lo fare- mi ammonisce, ma probabilmente lei pensava alla stessa cosa quando sono arrivata.
-Vieni- mi invita, prendendomi per mano.
-Non ricordo di averla mai vista, forse sarà stata una mia fan...
ma è così bella che può permettersi di non essere fan di nessuno che di sè stessa.
Mentre camminiamo un ragazzo biondo, vestito di nero che mangia la cioccolata,
con un orrenda cicatrice che gli nasconde mezzo viso ci viene incontro.
-Arrivi in ritardo, se avessi deciso di suicidarmi sarei già morta.- gli dice la castana.
-Figurati se ti suicidavi con mio figlio nella pancia- ribatte il biondo con una smorfia, porgendogli la mano.
-E lei?- dice mentre ci avviciniamo.
-Viene con noi- annuncia la castana.
-Ma è Misa! Non sarà pericoloso?- chiede quello.
Non capisco, perchè sarei pericolosa?
-No, tranquillo-
-Hai ragione, tanto ormai è finita..-
Di nuovo non capisco, cos'è che è finita?
Mi sento di troppo mentre camminiamo così a tre, non me la sento di parlare.
Sono persone inquietanti ma non hanno l'aria di chi vuole farmi del male, anzi mi considerano poco.
-Io pensavo di chiamarlo Hansel- dice la castana al biondo, riferendosi probabilmente al bambino che aspetta.
-Come nella favola, eh? Hansel e Gretel era sempre la tua preferita alla Wammy's- risponde il biondo.
-Comunque mi piace come nome, è tedesco, come me- aggiunge poi.
-A proposito non mi hai mai detto qual'è il tuo paese d'origine- continua lui.
-Sono gli Stati Uniti ma i nostri genitori erano appassionati dalla cultura giapponese perciò ci chiamarono
Yumiko e il mio gemello Josuke- risponde lei.
Continuano a parlare del più e del meno ma mi stanca ascoltarli.
Prendiamo una metro e successivamente un autobus.
Arriviamo davanti ad una bella casa, verso la periferia, molto grande ed accogliente.
-Entra pure- mi invita lei.
Mi tolgo lentamente le scarpe.
-Avrai fame, siediti-
Mi avvio verso al tavolo e noto con la punta dell'occhio che c'è un ragazzo dai capelli rossi e gli occhiali arancioni
che gioca alla play sulle scale. Per un attimo smette e alza lo sguardo verso di me.
-Ma è Misa Misa, l'oca- sussurra pianissimo, ma lo sento lo stesso.
In passato mi sarei arrabbiata molto ed avrei sicuramente fatto una scenata.
Ma adesso stranamente non conta più. Mi siedo. La castana, Yumiko, mi serve da mangiare.
-Buon appetito- dice, ma presto si accorge che non tocco cibo,
allora va ad incoraggiare il rosso di parlare un po' con me per distrarmi, così magari riesco a mandare giù qualche boccone.
Forse sono solo io, oppure in quella casa regna una certa tristezza, o forse non riesco più ad interpretare la calma.
Il rosso si siede davanti a me e comincia a parlarmi di idiozie,
mentre Yumiko si accomoda al suo posto sugli scalini e il biondo si siede vicino a lei
accarezzandole i capelli mentre mangia la sua immancabile cioccolata.
-Mello…mi si sono appena rotte le acque-
Angolo dell'autrice, nascosta da anni: 
*allora all’inizio parla in terza persona perché è come se Misa volontariamente si stesse guardando da fuori.*
Chiusa questa penosa parentesi, io vi lascio con questa merda puzzolente che produssi, spero che sopravviviate.
Ciao, dalla vostra cara Viaggio Astrale.

  
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