Capitolo 3
«Non
mi hai parlato molto di te»
«Come?»
«Insomma.. Non mi hai detto che tipo di persona sei, cosa ti
piace fare, quello
che ti colpisce di più delle persone»
Kevin era sempre più intento a scoprire se avevano qualcosa
in comune, tipo il
loro film preferito, il passatempo.
Certo, avevano passato la notte precedente a scoprire qualcosa l'uno
dell'altro, ma Anita non sembrava particolarmente interessata a farsi
scoprire,
e non faceva altro che dargli l'impressione di essere sotto sotto una
persona
insicura.
Leggermente insicura ma forte, altrimenti la sera precedente sarebbe
scoppiata
nel panico più totale dopo aver saputo della faccenda
dell'appartamento.
«Che dire, io adoro leggere, mi piace fare sport, cose
così»
Kevin si meravigliò, e si infastidì nel sentir
dire quelle cose. Anita si
sottovalutava troppo, e lui avrebbe dato l'anima per avere accanto una
come
lei.
«Cose così? Stai scherzando? La maggior parte
delle ragazze che conosco vanno
solo da piste da ballo a shopping sfrenato! Non hanno una minima
considerazione
delle difficoltà della vita, delle cose che possono fare se
solo si
impegnassero ad essere più donne, o se solo aprissero un po'
più la loro mente
invece di limitarsi a pensare di essere nel periodo più
bello della propria
vita e quindi di poter fare solo questo.»
La ragazza annuì, si trovava perfettamente d'accordo con lui.
«Sai, è per questo che sinceramente ti adoro, sai
essere realista, di questi
tempi è difficile conoscere persone con i tuoi stessi
principi»
Kevin sorrise.
«Almeno adesso so come la pensi su queste cose, non
è molto ma è un buon punto
da cui partire»
Anita
si sentiva strana, provava
talmente tante nuove emozioni e sensazioni che non riusciva nemmeno a
descriverle. Forse una sì.
Casa. La sensazione di sentirsi a casa quando era vicina a lui.
Si sentiva accettata, capita, e potè giurare che fosse una
delle sensazioni
migliori del mondo.
Kevin, il ragazzo dei suoi sogni, poteva magari essere veramente il
ragazzo dei
suoi sogni? Quello che tutte le donne, o almeno da bambine, sognavano?
Il
sentirsi a casa indipendentemente da dove si trovassero, bastasse
solamente
quella persona accanto a loro.
Ed ora lo sapeva, sì.
Si era davvero innamorata follemente di Kevin
Pearson. Ma come uscirne
fuori?
Erano solo due estranei che si trovarono per caso, o che si ritrovarono?
Ne era pienamente convinta adesso.
In qualsiasi luogo, tempo o spazio in cui lei sarebbe rinata, non
avrebbe mai
dimenticato di aver provato qualcosa di così forte, magico,
con lui. Ovunque
fosse stata, non avrebbe mai e poi mai smesso di cercarlo, di provare
di nuovo
qualcosa di così bello.
«Ehi,
ci sei ancora?»
Anita si scosse.
«Stavi sognando ad occhi aperti?»
«No no, stavo solo pensando ad una cosa, nulla di
importante» disse in tono
sbrigativo la ragazza.
«Va bene.. I cioccolatini come li vuoi?»
domandò avvicinandosi alla cassa.
«Cosa? No no, prima stavo solo scherzando»
«Ma io te li avevo promessi, quindi ecco qua» le
disse porgendogli una scatola
di cioccolatini quadrata dopo aver pagato.
«Vedi, ci sono tutti i gusti, nocciola, caffè,
liquore..»
Anita gli sorrise, non era una novità per lei che i ragazzi
per farsi belli le
offrissero qualcosa, ma stavolta era diverso, era Kevin a farlo.
Si sentiva.. Amata?
«Oh.. Grazie davvero»
«Sai,
un'altra cosa che mi piace,
che la maggior parte della gente vede più come una mancata
serietà nei rapporti
di coppia, è l'essere libera. Dover rinunciare a qualcosa
che voglio con tutta
me stessa perché all'altra persona non va bene, o essere
ostacolata in cose che
potrebbero aiutarmi a crescere non mi piace, lo vedo come un
impedimento e come
una cosa egoista da parte dell'altra persona»
«Beh.. L'amore è anche rinunciare a cose che
vorremmo, non credi?»
Amore.. perché quella parola sembrava
così bella e carica di significato
se detta da lui?
Oddio, ha veramente detto quella parola? si
allarmò mentalmente Anita.
Le aveva per caso letto nella mente? Aveva capito ciò che
lei sentiva verso di
lui?
Si sentì improvvisamente piccola e indifesa.
Sì, era decisamente l'amore a farla sentire così.
È l'amore che ti fa sentire
indifesa e allo stesso tempo forte.
Indifesa, perché quella persona ha il tuo cuore e
può farne quello che vuole, e
forte, perché anche tu hai il suo. È come avere
due cuori. Uno il tuo, da
trattare come più vuoi, l'altro della persona che ami, ma
bisogna stare attenti
a non fargli del male.
E il cuore della persona che ami, una volta che lo ottieni,
è tuo per sempre.
«Io.. Non lo so. Non la penso come te, ma molto probabilmente
solo perché non
sono mai arrivata ad amare così tanto da chiedermi se sia
meglio rinunciare o rovinare
il rapporto»
«L'amore ti cambia»
«Ti prosciuga»
«Ti fa rinascere»
«Ti ammala e ti uccide lentamente»
«Solo se la persona che ami non sa quanto l'amore
può essere delicato»
«Non ho mai conosciuto persone che potessero sapere
com'è l'amore»
«Ce l'hai davanti»
Anita
lo guardò con gli occhi
lucidi, senza rendersi conto aveva confessato tutto ciò che
provava, tutto ciò
di cui aveva paura, a lui.
Adesso il cuore di Anita era anche suo. Sarebbe riuscito a prendersene
cura?
«Anita, io.. Oddio, lo so che è troppo presto per
dirtelo, è.. È imbarazzante,
non so come dirtelo, vedi..»
Lei lo interruppe.
«Kevin, tu saresti troppo restrittivo, io e te non potremmo
mai andare
d'accordo!»
«Ecco, vedi, tu.. io.. Non so se dirtelo o meno»
«Ti amo, Kevin. Ci conosciamo da poco, è assurdo.
Ma.. mi fai provare
sensazioni nuove, mi fai sentire rinata, mi fai sentire spaventata,
mi.. mi fai
sentire innamorata»
Il ragazzo non riuscì a resisterle.
Le prese il volto tra le mani e la attirò a sè.
La guardò negli occhi per un tempo che a lei
sembrò infinito, ma erano solo
millesecondi.
Poi la baciò.
Ed il mondo intorno a loro scomparve.
Il
mattino seguente Anita si
svegliò pensando che la sera precedente e gli altri giorni
fossero solo un
sogno.
Non le era apparso il
ragazzo dei suoi sogni quella notte.
E capì
perché.
Il ragazzo dei suoi
sogni era proprio accanto a lei che la abbracciava mentre
dormiva beatamente.
I giorni precedenti non
erano affatto un sogno. Erano stati reali.
Così come lo
era il sentimento che adesso provava, l'amore.
Non capiva come fosse
arrivata a provare una cosa del genere. Aveva paura.
Ma adesso la sua paura
era diversa.
Aveva paura ad amare
Kevin, aveva paura di sbagliare, di fare qualcosa che
potesse ferirlo.
E così
è questo l'amore, si disse, vivere con la paura di far del
male alla persona che ami, ma allo stesso tempo cercare di amarla con
tutto te
stesso cercando di farla star bene.
Ricordò
di non aver mai sognato da bambina di trovare il suo principe
azzurro, ma ce l'aveva proprio accanto, così come non aveva
mai sognato di
avere una persona che potesse farla star bene, e adesso ce l'aveva
proprio
accanto.
Da bambina sognava di
essere sola e indipendente.
Ma adesso si rendeva
conto di avere lui, e lui era la sua dipendenza più
grande.
Non era lei ad essere
sbagliata, non sarebbe dovuta essere lesbica o etero per
trovare l'amore, erano gli altri ad essere sbagliati.
Ma lei aveva
inconsapevolmente trovato la persona giusta.