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Autore: Giuliapuffa    11/06/2017    0 recensioni
Era l'età a quest'età si deve sbagliare,si deve provare tutto ma sopratutto si deve disobbedire e si deve rischiare.
"Nata la legge nasce l'inganno" bene... io avevo deciso di non rinunciare alla mia felicità e di riprendermi in mano la mia vita,dovevo farlo se non volevo perdere per sempre la causa della mia felicità
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non so bene come tutto ebbe inizio,eppure sapevo che ne ero dentro fino al collo. Non ero mai stata così innamorata di un ragazzo,era la prima volta che provavo quelle emozioni in quel modo così forte ero stata presa alla sprovvista ma nonostante ciò non mi ero di certo tirata indietro,quella volta avevo deciso di mettermi in gioco,di giocare con strategia e di vincere la battaglia … e beh … quella battaglia l’avevo vinta ma non immaginavo lontanamente quello che sarebbe successo dopo. Ci amavamo,ci amavamo come i pazzi,ci rispettavamo e ci volevamo ma tutto questo non bastava, era tutto troppo perfetto per essere vero, mi ero ripetuta quella frase nella mente giorno dopo giorno …. Fin quando un giorno qualcuno un po’ più in alto di noi decise di dividerci e a malincuore dovetti accettare quell’offerta, così mi arresi e gli e la diedi vinta,persi una battaglia ma nonostante tutto non avevo la minima intenzione di arrendermi “ho perso una battaglia,non la guerra” mi dissi e così decisi che era giunto il momento di fare qualcosa,non potevo stare con le mani in mano mentre rischiavo di perdere la mia felicità, mi alzai dal letto mi vestii, presi il telefono,il caricabatteria, le cuffie e le chiavi del motore, mi recai dinnanzi la porta d’ingresso con la borsa in spalla,il casco al braccio e le scarpe in mano non potevo fare rumore,avrei rischiato di far svegliare i miei e non potevo permetterlo, mi diressi in cucina, presi carta e penna e iniziai a scrivere “cari mamma e papà so di non essere una figlia perfetta,sono consapevole del fatto che quando troverete questa lettera vi incazzerete ma fin da bambina mi avete insegnato a rincorrere i miei sogni, mi avete sempre detto che non dovevo permettere a nessuno di mettermi i bastoni tra le ruote, bene … adesso è giunto il momento di riprendere in mano la mia felicità e per essere felice io ho bisogno di una sola cosa,qualcosa che assomiglia al vostro amore ma non è il vostro, qualcosa di bello, ho bisogno di qualcosa che voi non potrete mai darmi o quanto meno non potrebbe mai essere paragonato a quello di questa persona, ho bisogno della mia persona,della mia metà quella che qualche settimana fa avete voluto portarmi via ed io come una scema ve l’ho lasciato fare, vi prego di non volermene, io tornerò ma per il momento ho bisogno della mia felicità. Vi amo la vostra Giulia” quando rilessi quelle poche righe una lacrima solcò il mio viso ma l’asciugai un po’ brutalmente per farmi forza,non potevo mollare e non avevo la minima intenzione di farlo. Così uscii di casa e quando mi chiusi la porta alle spalle mi sentii travolta da una miriade di emozioni,misi le scarpe e scesi le scale quando arrivai dinnanzi la moto beh … ebbi paura, non avevo mai guidato la moto di sera e soprattutto da sola ma pensai ad una delle tipiche frasi di mia madre “c’è sempre una prima volta” accesi il motore e prima di indossare il casco chiamai il mio ragazzo che ovviamente non rispose,perché alle 3:00 di notte la gente normale solitamente dorme,io invece ero impegnata nello riprendere in mano la mia vita,ma gli lasciai un messaggio in segreteria ero certa che se si fosse svegliato l’avrebbe trovato. Allacciai il casco e partii, mentre guidavo la mente era invasa da tantissimi pensieri,il cuore batteva fortissimo quasi come se stesse per esplodere da un momento al altro e le lacrime solcavano il mio viso, offuscandomi la vista e rendendo impossibile la guida di quel cavolo di motore, che dopo un po’ decise di lasciarmi a piedi perché senza benzina … scesi dal motore e dovetti spingerlo a mano fino alla pompa di benzina più vicina. Quando mi fermai per fare benzina decisi di buttare un occhio sul cellulare e trovai una chiamata persa,rimasi stupita nello scoprire che quella chiamata era del mio ragazzo,lo richiamai e quando mi rispose parlava sottovoce per non svegliare i suoi, così gli chiesi se aveva un paio di pantaloncini e una canottiera della mia misura,lui ovviamente non capì, così gli dissi di non addormentarsi e di rimanere sveglio. Presi la moto e quei 4km di strada li feci di corsa,accellerai come non avevo mai fatto prima e arrivai in un batter d’occhio rischiando anche un incidente ma quando fui sotto casa sua,fui felice nel dirgli una sola parola,composta da sei lettere “scendi” quando mi vide i suoi occhi iniziarono a brillare, e i nostri cuori battevano all’impazzata quando ci abbracciammo il loro battito decelerò … ci mangiavamo con gli occhi e ci assaporavamo con le labbra,era tutto così fottutamente perfetto … peccato solo che alle 7:00 il suono della mia fottutissima sveglia interruppe il mio magico sogno.
   
 
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