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Autore: Altair4    12/06/2017    0 recensioni
SEQUEL di “Storia di una Niana”.
Benvenuti nel mio mondo parallelo dove Marte non è più il pianeto rosso ma è diventato viola e dove le nostre tartarughe e gli alieni del pianeta Ni ne combineranno delle belle!
Grazie ad un portale inventato da Donatello, questa storia sarà ambientata anche sulla Terra… e ad un migliaio di anni-luce da noi, nella fascia di Orione.
Non mancheranno personaggi ben conosciuti e totalmente nuovi.
Storia ispirata principalmente alla mitica serie del 2003.
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Leo era di nuovo sulla Terra, non poteva stare su Marte senza far nulla ed ogni sera tornava di nascosto a guardare la sua Karai dal tetto del solito palazzo. Si sentiva come se gli ultimi anni fossero stati solo un bel sogno. Il rumore dello scacciaspiriti della palestra gli ricordava che lui era ritornato ad essere il mostro verde senza speranza. Anche se dottor Martin Chapling sembrava scomparso di nuovo, non osava avvicinarsi a Karai, lei gli aveva chiesto del tempo. Karai aveva bisogno di pensare, non poteva decidere solo per sé, il piccolo Leo aveva bisogno di un padre. Leo temeva lo ritenesse solo una tartaruga troppo cresciuta.
Mentre ammirava le movenze della donna che amava, vide che un individuo con un cappuccio si avvicinava al vetro e poi entrava. Doveva essere Martin. Con la cintura Enerzonica Leo fu in grado di sentire tutto quello che succedeva all’interno. Il dottor Chapling aspettò paziente la fine della lezione e che tutti gli allievi si accomiatassero.
            -Sei tornato…-
            -Non potevo stare ancora lontano da te- Rispose Martin in modo un po' teatrale.
            -…cosa hai fatto in questi anni?-
            -Ho ricordato chi ero solo un anno fa, prima ho vagato per Los Angeles senza una meta, fino a che casualmente mi sono imbattuto in un ricco imprenditore brasiliano. Aveva una specie di doberman meccanico, aveva smesso di funzionare in mezzo alla strada ed io senza sapere perché mi sono offerto di aggiustarlo e con un cacciavite ho fatto quello che lui ha definito un miracolo…mi ha preso con sé…ho vissuto in Brasile fino ad un anno fa-
            -Come hai fatto a ricordarti di me?-
Martin esitò un attimo, poi prese fiato e parlò:
            -Ho visto in TV un servizio sulla tua palestra, dicevano che avevi tolto molti malviventi dalla strada, non ti sei fatta intervistare ma ti ho visto nello sfondo e ti ho riconosciuto-
            -Sono passati anni…ma ti conosco ancora bene… stai mentendo!-
            -E’ vero che ti ho visto in TV-
            -Sì, sono venuti una volta a filmare, ma tu non ti sei ricordato di me in quel frangente!-
            -Perché dici così…-
            -Tu sei qui perché vuoi qualcosa da me…sono quei cristalli vero?-
            -Ecco…-
            -Parla! O diventerò davvero vedova!-
            -Alvarez de Romeiro Manuel, l’imprenditore brasiliano, è interessato a quella tecnologia che gli uomini di Shredder avevano rinvenuto, forse nel museo hai anche qualche altro resto alieno…-
            -Mi dispiace per te ma hai fatto questo viaggio e hai recitato questa farsa inutilmente, non ho più quei ritrovati alieni, li ho venduti-
            -Stai mentendo, chi mai potrebbe volerli?-
            -Non ricordo chi li ha comprati, ho dato via tantissimi oggetti di mio padre!-
            -Non puoi aver fatto una cosa così stupida, lo sapevi che erano armi potenti-
Martin stava per schiaffeggiarla ma lei gli bloccò il polso e lo guardò con uno sguardo da fiera.
            -Non ti conviene farmi arrabbiare, hai dimenticato chi sono?-
            -No…scusami…è stato un momento…-
            -Picchieresti anche tuo figlio se ti facesse arrabbiare?-
            -Non credo… io…-
            -Tu vuoi bene a nostro figlio?-
            -Sì ovviamente…-
            -Guardami quando lo dici! Ci ami? Mi ami?-
            -Sì, se tu non fossi così testarda!!-
Cercava di fare leva sulle insicurezze di Karai, quelle insicurezze che l’avevano fatta sentire inadeguata  per anni e le avevano fatto fare la parte delle vedova inconsolabile. Proprio in quel momento arrivò il piccolo Leo, vide Martin e con un grande sorriso disse:
            -Papà sei ritornato? Resterai con noi?-
La tartaruga in blu aveva le lacrime agli occhi, il piccolo Leo doveva avere l’ultima parola in questa storia, lui, un mutante, non avrebbe mai potuto sostituire suo padre. Poi però successe qualcosa che lo mise in allarme, Martin aveva preso il figlio e lo minacciava con un arma presa in palestra.
            -Se non mi dici dove sono finiti quei resti Leo pagherà con la vita!-
            -Non puoi farlo, è tuo figlio!-
            -La ricerca è più importante della vita di chiunque…non hai idea di cosa possono fare quei cristalli!-
            -Non me ne importa niente dei cristalli…sei un mostro senza cuore e senza onore! Come ho fatto a sposarti? -
            -Non mi sembra che ci sia stato un miglioramento, visto con quale scherzo della natura ti sei messa!-
Il piccolo Leo rispose a tono senza timore:
            -Leonardo è un grande ed onorevole guerriero, vorrei che fosse mio padre!-
            -Taci sciocco ingrato, sono io tuo padre!-
Il ragazzino era tutto sua madre, lo colpì allo stomaco, lo disarmò in un lampo e scappò da Karai. Martin si girò e si trovò alla gola le katane di Leonardo Hamato.
            -Sei il verme più schifoso che abbia mai conosciuto, nemmeno Shredder avrebbe mai osato tanto!-
            -Ti prego lasciami andare, tu non sei un assassino…ho bisogno di quei cristalli o Alvarez mi farà uccidere…sono anni che non riesco trovare il modo di utilizzarli…ma so che sono una fonte inesauribile di energia…sono sicuro che con quei resti troverei il modo…-
            -Cosa è successo in questi otto anni, dicci la verità!- Disse Karai.
            -Ho finto la mia morte…ho incontrato questo ricco magnate brasiliano davvero per strada…voleva che lavorassi per lui ma in segreto…-
            -Chi era l’uomo che ho seppellito?-
            -Era un mio sosia…dovevate pensare che ero morto…con te Karai non avrei mai potuto fare quello che volevo, mi avresti impedito di lavorare con un criminale…di nuovo-
            -Puoi stare certo che è così…Leo, piccolo mio tuo padre è pazzo, deve essere curato non ti avrebbe mai fatto del male altrimenti-
            -Mamma lui non è mio padre…non lo vedevo mai…ho sperato che sarebbe tornato…ma adesso non lo voglio più vedere…-
            -Voi preferite la tartaruga a me?-
            -Che ti aspettavi? Li hai abbandonati e poi cerchi dai fargli del male…sei sicuro di avere un qualche quoziente intellettivo? Forse non sei granché come scienziato!-
            -E’ facile parlare così mentre mi punti due lame affilate…-
            -Solo il rispetto che ho per la vita mi ha impedito di tagliarti la testa di netto! Cosa ne facciamo di lui Karai?-
            -Quello che vuoi, non mi interessa, se mio figlio non lo vuole come padre, io non lo voglio come marito!-
            -Vattene di qui e non farti più rivedere, altrimenti non ti ucciderò ma ti farò così tanto del male che desidererei di morire tu stesso!-
            -Senza quei reperti alieni sono un uomo morto comunque…non ti avrei mai ucciso Leo…fingevo…mandandomi via così mi condannate a morte…-
            -Perché sono così buono di cuore?- Disse Leo alzando gli occhi al cielo per un secondo, poi colpì Martin con gusto ma solo per farlo svenire, doveva fargli sondare la mente da qualche Niano.
 
Astrid entrò facilmente nella mente del terrestre, era ricca di nozioni di cibernetica ed elettronica che sarebbero potute tornare utili. Martin aveva studiato i cristalli senza riuscire davvero a carpirne il segreto, era molto intelligente ma non aveva quella scintilla in più che certamente a Donnie non mancava. Il ricco brasiliano esisteva davvero, come anche la figlia Manuela con cui Martin si era intrattenuto negli stessi anni in cui Karai teneva alla larga tutti i pretendenti e faceva la vedova inconsolabile. Dopo anni di lavoro inutile il suo magnate lo aveva invitato a trovare il modo di utilizzare i cristalli o lo avrebbe sbattuto fuori e gli avrebbe impedito di vedere Manuela. Non aveva detto che lo avrebbe ucciso, lo avrebbe lasciato semplicemente in mezzo ad una strada. Su richiesta di Karai, Astrid gli cancellò la memoria, questa volta veramente e lo lasciarono in un centro di recupero per malati di mente di Seattle.
 
Astrid indossava la cintura da giorni, non dormiva non mangiava, aveva smesso solo per aiutare Leo e Karai a sbarazzarsi del dottor Chaplin. Alcuni prescelti, Lisad, Beal e Nied erano stati infettati dal virus di Redol, lei doveva trovare la soluzione. Sua madre l’aiutava come poteva ma la biologia molecolare e la microbiologia non erano proprio il suo campo. Zarel era il Niano che aveva più nozioni a riguardo ma non potevano contare su di lui perché era stato infettato e pensava solo a come far fuori i terrestri. Astrid aveva però acquisito delle nozioni grazie alla fusione con i prescelti e sapeva come muoversi.
            -Non credi che però potresti riposarti un attimo mentre vengono prodotti gli anticorpi monoclonali? Non si formano prima se li stai a guardare- gli diceva Leiad.
            -Sì è vero… ma potrei già cominciare a clonarne altri…-
Donnie che pretendeva tutto da se stesso, non voleva però che la sua compagna si stancasse.
            -Vieni con me un attimo amore,  Lisad ti vuole parlare-
            -Va bene…è tornata in sé?-
            -Non saprei…lei dice di sì…-
Lisad era appoggiata alla parte trasparente, molti dormivano, Kerad fissava il muro come una pazza, finalmente i suoi pretendenti la lasciavano in pace.
            -Come stai Lisad?-
            -Come credi che stia? Chiusa qui con questi sciocchi ragazzini…-
            -Cosa volevi dirmi?-
            -Forse vuoi sapere cosa penso in questo momento?-
            -Prima voglio liberarti dal virus!-
            -Invece mi devi ascoltare adesso!-
            -Ok, Parla di ascolto-
            -Ho un irresistibile istinto a spaccare questo vetro e prendere a calci tutti i terrestri, ma so che non sono pensieri miei! Anche Beal e Nied ragionano più o meno come me, mentre i nuovi prescelti sono assolutamente convinti che conquistare Terra sia la scelta giusta…attenta quando ci libererai da questo virus…-
            -Perché mi dici questo? E poi come fai a distinguere i pensieri di Redol dai tuoi?-
            -E’ la nostra amicizia, il legame che abbiamo che mi aiuta…certo se mi fai uscire di qui non so come reagirò…ma sento come alieni questi pensieri di odio contro i terrestri…è un’idea morbosa di morte che non mi appartiene…-
            -Anche contro Raph?-
            -Perché lo rammenti?-
            -Non ti manca nemmeno un po’?-
            -No…Sì…non lo so…Kerad mi ha detto che Raph le ha chiesto di fare una passeggiata insieme e mi chiedeva se per i terrestri è come uscire…intendo come fanno le coppie…-
            -E perché lo ha chiesto a te?-
            -Mi ha…praticamente chiesto il permesso…-
            -E tu?-
            -Gliel’ho concesso…-
            -Ma scusa, non voleva sottomettere i terrestri? Di cosa avete parlato? Te e quella svampita-
            -Ha detto che sarà il suo schiavo personale…-
            -E tu hai acconsentito?-
            -Bè…sarà vivo…-
            -Senti non ti sembra un dejavouz? Ma al contrario-
            -Cosa vuoi dire?-
            -Ti ricordi quando non volevo coinvolgere Donnie nella missione per Marte? Preferivo che diventasse schiavo dei Niani, invece di morire inutilmente. Tu stai facendo lo stesso ragionamento…ma lo sai che le tartarughe non potranno mai essere schiave…che preferirebbero morire…-
            -Astrid…tu devi guarirci, tutta questa storia non ha senso…e i nuovi prescelti devono conoscere gli umani… anche se odio queste scimmie senza peli con tutto il cuore…oh diamine questa ossessione mi fa sragionare!-
            -Grazie Lisad, terrò in considerazione il tuo suggerimento…ma dicevi che Beal e Nied sono d’accordo con te…-
            -Sì, addirittura Beal nemmeno li odia i terrestri, invece Nied ha un po’ di problemi, si sente superiore a loro in tutto e gli sembrano dei selvaggi da domare. Ovviamente non gli farebbe mai del male… lei non farebbe del male nemmeno al suo peggior nemico che cerca di ucciderla …sai è una convinta nonviolenta-
            -Che ironia si è innamorata proprio di un soldato…-
            -Già… come dice Frel non possiamo farci gli anticorpi per i sentimenti! E poi chi ha fatto la fusione con Mikey viene contagiato senza speranza da tutto il romanticismo che esiste su Terra!-
            -Beal…contagiato …anticorpi…ci sono!! Roby a rapporto!- Disse Astrid alzando l’indice destro in alto.
            -A tua disposizione Astrid!-
             -Oh porcaccia la miseria! Che spavento! Sei così rapido, non ti avevo sentito arrivare! Comunque…devi prelevare almeno tre provette di sangue di Beal, facciamo i test degli anticorpi-
            -Sarà fatto! Avrai la risposta tra due ore e due minuti-       
             -Comunicami i risultati appena te li comunica il computer!-
            ­-Come sempre Astrid!-
            -Ce l’hai fatta? Hai capito come guarirci?- Chiese la sua amica Lisad.
            -Credo di sì…dici che Beal non ha istinti omicidi verso i terrestri e non vuole conquistare Terra…potrebbe aver smaltito il virus. Il suo sistema immunitario potrebbe avere prodotto gli anticorpi ed essersi immunizzato! Se così fosse, il suo sangue è l’antidoto e voi guarirete presto! Esistono dei casi in cui il paziente guarisce da sé, è raro… ma succede! Poi la sua forza psichica lo aiuta sicuramente contro i pensieri indotti dalle proteina del virus-
            -Se hai ragione…lo sapremo tra due ore…-
            -Sì, saranno due ore lunghissime…-
 
Mikey era al lago termale con Hedgy, quando erano da soli riuscivano ad avere delle vere e proprie conversazioni, come due bambini che si capiscono al volo nella loro lingua estranea ai grandi.
            -Allora… Zarel voleva fare del male a Farad…-
            -Sì…Zare’…toccato…Kera’-
            -Toccato come?-
            -Bocca…bocca-
Hedgy era nell’infermeria quando Kerad aveva sedotto Zarel.
            -L’ha baciata! Quindi Farad voleva essere baciata da Zarel!-
            -Sì…Fara’…stupida…-
            -Perché stupida…è curiosa…ed io non la posso accontentare…sai qualche giorno fa una ragazza mi ha baciato…è molto bella si chiama Jia…io non volevo-
            -Baciare…no…pericoloso?-
            -No, se non sei malato…anzi è una cosa molto bella-
            -Jia… malata?-
            -No…-
            -M’ky…stupido!-
            -Non puoi capire…nessuna è come Isabel…-
            -Isabel …morta…M’ky …vivo-
            -Perché diamine parlo con te?-
            -Perché hai cominciato ad evitarmi e siccome siamo in pochi rimasti sani è logico che resti da solo!-
            -Hedgy?-
            -Ma sei scemo! Sono Farad…sapevo che vi trovavo qui…così questa Jia ti ha baciato…-
            -Non volevo, mi ha preso di sorpresa!-
            -M’ky…stupido- ripeteva Hedgy saltellando intorno alla tartaruga.
            -Smettila! Vattina cattiva!-
            -Ha più cervello di te! Cosa vuoi cha faccia un bacio, non significa nulla, certi atti non significano nulla…l’ho imparato da te…è quello che c’è dietro che ha importanza…-
            -Sono scuse…non otterrai niente da me…-
            -Di cosa hai paura?-
            -Non ho paura di niente…- Rispose Mikey, lo sguardo era perso nel vuoto.
            -Invece sì, hai paura di andare avanti… di crescere…di innamorarti di nuovo…e di soffrire di nuovo!-
            -No…non è questo…-
            -Sì che è questo il problema!-
            -Cosa vuoi saperne tu dell’amore? Sei vuota come…come…la testa di Raph!-
            -La testa di Raph? Non è vuota…comunque…ho guardato Love Story come mi avevi consigliato…ho una domanda…-
            -Una domanda da Niana insensibile immagino…-
            -Non lo so…puoi rispondere per favore?-
            -Va bene…-
            -Perché deve esserci sempre questa sofferenza? Perché voi terrestri dovete sempre soffrire per gioire?-
            -Di cosa parli?-
            -Parlo di contrasti. Capite il vero valore delle cose quando queste mancano, ho ragione?-
            -Sì…credo di sì…ma sono convinto che valga anche per voi…Nied dice che abbiamo il cervello fatto in modo molto simile…-
            -…lo so…infatti mi piace studiarvi…siete regrediti rispetto a noi, però siete una nostra versione più empatica e sentimentale, quindi se capirò voi non sarà difficile capire i ragionamenti dei Niani…quando Astrid avrà guarito tutti i prescelti dovremo fare delle sedute di psicofusione anche in presenza di Mead…meno male lei e Rel erano su Terra quando c’è stato il contagio…ora che me lo rammenti, devo ringraziarti, se tu non avessi chiesto ad Hedgy di proteggermi adesso sarei stata contagiata…-
            -L’ho fatto davvero per il tuo bene… so che ti sembro infantile…ma tu lo sei più di me…è vero che un bacio è solo un bacio…ma tu prima devi imparare la sua importanza, poi potrai decidere che farne…-
            -Quando avrò imparato l’importanza di un bacio… tu mi bacerai?-
            -Ma…ecco…-
            -Non ti piaccio proprio?-
            -Non  è questo…-
            -Deciderai tu se sono pronta…e mi bacerai ad occhi chiusi …così non mi vedrai-
            -Non sei brutta sciocchina…senti…va bene Farad…quando sarai pronta ci baceremo…però se in quel momento non vorrai, non dovrai baciarmi per forza…ok?-
            -E’ un patto!-
Farad gli prese la mano senza riflettere e fece quello che facevano i Niani quando stringevano un patto: una microfusione, con il risultato che fece venire il mal di testa a Mikey.
            -Ops scusami…per un attimo ho dimenticato che tu non fai fusioni…-
            -Tranquilla tutto bene…ma mi sento come se infrangere quel patto volesse dire che sono un essere spregevole…è così che funziona?-
            -Sì esattamente! Anche io non lo infrangerò lo prometto! E’ vero! Non siamo poi così diversi!-
Hedgy guardava i due rettili con approvazione, forse col tempo sarebbero diventati meno stupidi, lo erano già un pochino meno di prima, ma la strada era ancora lunga.
 

 

 
P.S. Ciao a tutti! ;-)
Sono veramente di corsa, spero che sia tutto chiaro! Il dottor Chapling è uno stronzo bugiardo, Leo è una superstar e Astrid forse ha trovato il vaccino per il virus di Redol.
Alla prossima!
Ciaux
Altair
   
 
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